consigliato per te

  • in

    Capello esclusivo sui sorteggi Champions: “Napoli da finale”. E su Inter e Milan…

    E figuriamoci se un viaggiator curioso come te si tira indietro.«Ho pensato che le nostre sono state fortunate, tutte e tre. L’Inter poteva prendere ben di peggio. Milan e Napoli si conoscono, proveranno ad annullarsi, saranno attentissime, è il derby di casa». (Capello è uno che sa far esplodere le contraddizioni del calcio senza perdere un grammo di leggerezza e simpatia).
    Qualcuno considera il Napoli favorito per un posto in finale, trascurando il particolare che Spalletti allena giocatori che non hanno un’esperienza internazionale pari a quella degli avversari. A certi livelli la condizione generale e la qualità del gioco possono anche non bastare.«Quello che dici è giusto. Ma a favore del Napoli, almeno nei quarti, gioca il fatto che affronta un’altra italiana. Della quale sa tutto. Pertanto il fattore internazionalità ha un’incidenza relativa».
    Dalla parte opposta…«… dalla parte opposta c’è il mondo. City-Bayern è il quarto più intrigante. Il nuovo City di Guardiola, quello riveduto e corretto e con più soluzioni di gioco grazie a Haaland, contro il collettivo tedesco addirittura rafforzatosi dopo la partenza di Lewandowski… Anche a Carletto è andata bene, l’ultimo Real si avvicina a quello della scorsa stagione, ha smaltito le tossine del Mondiale. In Qatar era presente tutta la squadra. Il Chelsea ha qualità, risorse, ma manca del centravanti. Che non può essere Havertz».
    Ancelotti è la kryptonite degli inglesi: l’anno scorso alzò la coppa battendo di seguito Chelsea, City e Liverpool. Klopp l’ha appena tolto di mezzo, il Chelsea lo ritrova nei quarti e, se passa, rischia di affrontare di nuovo il City. «Fa di tutto per essere odiato e al tempo stesso stimato e rimpianto».
    Quanto avresti pagato per poter allenare un centravanti come Haaland?«Di solito venivo pagato bene io. (Sorride). Haaland ha indotto Guardiola a cambiare registro, ha aggiunto delle soluzioni e il tema della verticalizzazione, del contropiede. Soluzioni, dicevo: di testa il City segnava poco e quasi sempre con un giocatore piazzato sul secondo palo. Haaland non conosce posizioni naturali, nell’area è uno squalo bianco che nasconde la pinna».
    È il pallone a cercare lui. «Non gli sbatte contro: è lui che si muove bene. Sono gli attaccanti sfigati quelli che dicono che il pallone rimbalza sempre dalla parte opposta».
    Qual è stato il punto di forza delle milanesi negli ottavi?«I portieri, Maignan e Onana. Con interventi decisivi. Il Milan a Londra avrebbe potuto anche vincere, ci ha provato almeno. Carletto la Champions l’ha riportata a Madrid grazie al portiere, a Courtois, e l’ha anche ammesso. Il portiere che para è un vantaggio assoluto. Silvano Ramaccioni raccontava sempre una storiella del suo periodo perugino: l’allenatore dice al portiere: “hai letto i giornali stamattina?” E l’altro: “Sì”. “Hai visto quel titolo: Il portiere salva il risultato?”. “Certo, mister”, risponde. “E allora perché tu non ci salvi mai?”».
    Ho sentito di meglio, Fabio. Cosa ti ha colpito maggiormente del Napoli?«Tante cose, un attimo che ci penso… Di Lorenzo è sempre presente nelle azioni più importanti, sa attaccare e difendere come pochissimi altri terzini. Si può ancora dire terzini? La squadra ha potenziale, è completa, tutti si aiutano. Mi è piaciuto Luciano nell’ultima intervista quando ha detto che vuole alzare il livello delle prestazioni che è già altissimo. Passare dal 93 per cento al 95 è complicato, ma è giusto che lui voglia arrivarci».
    Tra Milan e Napoli chi passa?
    «Il Napoli. Però attenzione: molto dipenderà dallo stato di forma di Theo e Leao a metà aprile. Quei due possono far saltare qualsiasi pronostico, spezzare equilibri».
    E tra Inter e Benfica?«L’Inter, ma solo se si mette a giocare sul serio. L’Inter è la squadra più forte d’Italia, almeno in potenza».
    E tra Real e Chelsea? «Carletto. Vinicius è uno dei tre migliori attaccanti al mondo insieme a Haaland e Mbappé… Anche Osimhen, tuttavia… Il gol di testa all’Eintracht può farlo soltanto lui. Lo stacco impressionante, la potenza e la precisione che ha messo in quel colpo, fantastico».
    Dopo decine di tentativi che hanno investito il ricordo di Gigi Meroni, Domenghini, Sala e Simonsen, Kvara sta finalmente mettendo tutti d’accordo: ha qualcosa di George Best.«Solo in campo, per sua fortuna».
    Le radici aiutano: per questo l’ho ribattezzato Georgian Best.«Ci sta, ci sta».
    Chiudo con City-Bayern.«Metà e metà. No, Manchester 55, Bayern 45».
    Toglimi un’ultima curiosità: perché tu e Sacchi avete opinioni così contrastanti?«Ognuno vede il calcio alla propria maniera».
    Non è stato sempre così. «Io dico che la fortuna di entrambi è stata la difesa del Milan creata da Liedholm. Vuoi vedere che questa lo fa incazzare…?».
    E ride di gusto, indicando all’autista in un ottimo inglese la strada per il Jeddah Corniche Circuit. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Porto-Inter ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Porto-Inter: diretta tv e streaming
    Porto-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League, è in programma alle ore 21 all’Estadio do Dragao di Oporto e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now, Mediaset Infinity e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Porto-Inter
    PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Manafà, Marcano, Pepe, Zaidu; Franco, Grujic, Galeno; Taremi, Pepe. Allenatore: Sergio Conceicao.
    A disposizione: Ramos, Cardoso, Carmo, R. Conceicao, Evanilson, Eustaquio, Folha, Namaso, Martinez.
    INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Martinez. Allenatore: Inzaghi.
    A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, Skriniar, D’Ambrosio, Bellanova, Zanotti, Gagliardini, Asllani, Brozovic, Carboni, Correa, Lukaku. 
    ARBITRO: Marciniak (Polonia).
    ASSISTENTI: Sokolnicki-Listkiewicz (Polonia).
    IV UOMO: Raczkowski (Polonia).
    VAR: Kwiatkowski (Polonia).
    ASS. VAR: Frankowski.  LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, il quarto di Champions League contro il Tottenham vale 20 milioni

    TORINO – Una questione di una ventina di milioni. Una cifra che significa poco per le casse di un club inglese, ma tantissimo per uno italiano. Questo vale un eventuale passaggio ai quarti di finale per il Milan: 10.6 milioni arrivano dall’Uefa come premio per il cammino in Champions League, mentre gli altri possono variare tra introiti propri (botteghino, marketing ed eventuali premi degli sponsor) e ancora europei (la tranche fi nale del pool market, che viene defi nita solamente a fine stagione dall’Uefa). Ma, visto quanto era capitato nel match di andata al Meazza contro il Tottenham, si può facilmente immaginare come quota 20 potrebbe venire agilmente raggiunta e superata. Il 14 febbraio, infatti, San Siro registrò un incasso di 9.133.842 euro, complici l’affl usso allo stadio (74.320 spettatori) e il prezzo medio dei biglietti. Un record per il calcio italiano. Un quarto di fi nale sarebbe ancora più allettante per i sostenitori rossoneri, che non vedono il Milan tagliare tale traguardo dalla stagione 2011-12, quando la squadra di Massimiliano Allegri venne eliminata dal Barcellona. LEGGI TUTTO

  • in

    Champions League, l'Inter batte il Porto. Manchester City, solo pari con il Lipsia

    Ci pensa Romelu Lukaku a regalare la vittoria all’Inter, un successo fondamentale per il passaggio del turno: l’1-0 firmato dal belga nel finale contro il Porto fa sorridere i nerazzurri che ora possono guardare al ritorno del 14 marzo con fiducia. I quarti di finale sono a portata di mano dopo la vittoria di San Siro. La partita ha ricalcato quanto preventivato alla vigilia, con i padroni di casa a costruire gioco e la squadra di Conceicao chiusa a doppia mandata. I nerazzurri hanno avuto un paio di occasioni nei primi venti minuti di gioco, la più clamorosa quella di Calhanoglu sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il turco ha calciato di prima intenzione trovando però la respinta di Diogo Costa. Il Porto invece è uscito col passare dei minuti, èstato Grujic ad avere la doppia occasione per sbloccare il punteggio: prima il tiro è terminato di poco alto sopra la traversa, poi la conclusione è stata respinta da Onana. Galeno, da due passi, non è riuscito a trovare il tap-in di testa. A cinque minuti dal termine della prima frazione gli animi si sono surriscaldati per un pallone non restituito all’Inter, nell’occasione sono stati ammoniti Dimarco e Otavio. In pieno recupero Bastoni si è visto cancellare il gol da Diogo Costa, il numero 99 dei lusitani si è inventato una parata di puro istinto sul colpo di testa del difensore interista. LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, l’Europa League vale due Champions: quanti soldi possono arrivare

    TORINO – Con una battuta si potrebbe dire che per la Juventus l’Europa League, dunque la sfida di domani a Nantes da cui passa il cammino verso la finale di Budapest, vale due Champions. Battuta che nasconde un fondo di verità. Intanto perché vincere l’Europa League vale l’accesso alla prossima Champions (e da testa di serie). Un accesso che resterebbe sottoposto a eventuali provvedimenti della Uefa legati alle inchieste italiane, ma intanto non sarebbe condizionato, al contrario della classifica del campionato, dai 15 punti di penalizzazione che zavorrano la squadra di Allegri. Tornando al presente, sul piano economico vincere l’Europa League varrebbe invece per la Juventus più o meno quanto le ultime tre edizioni della Champions, sempre concluse agli ottavi. Già incassati 500 mila euro di premi Uefa per la qualificazione agli spareggi, la Juve riceverebbe 1,2 milioni per gli ottavi; 1,8 per i quarti; 2,8 per le semifinali, 4,6 per la finale e 4 per la vittoria. In tutto 14,9 milioni, più altri tre incassi da aggiungere al milione e 663.993 euro registrato contro il Nantes. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, Spalletti: “Grande prestazione, all'Italiana ci hanno giocato loro”

    FRANCOFORTE (Germania) – Anche dopo il 2-0 del Napoli in trasferta sul campo dell’Eintracht Francoforte, Luciano Spalletti cerca di tenere tutti con i piedi per terra: “La prestazione mi soddisfa molto, perché fin dall’inizio abbiamo giocato con personalità, portando la partita dove volevamo. Siamo riusciti a gestirla bene. Non c’è da dire niente, nel senso che abbiamo fatto una grande prestazione. Avevamo la possibilità di fare probabilmente un gol in più che ci poteva fare comodo, ma va bene anche così. Perché la squadra nel tentare di fare il 3-0 non doveva perdere equilibrio e ha ragionato in modo maturo. Percentuali di passaggio del turno? Per me è sempre 50 e 50, c’è da giocare una partita. A volte basta un episodio per condizionarle. Ci vuole il massimo dell’umiltà, perché la presunzione diventa un nemico”. LEGGI TUTTO

  • in

    Eintracht Francoforte-Napoli: dove vederla in tv e streaming

    TORINO – Con i 15 punti di vantaggio in campionato e uno Scudetto quasi ipotecato, il Napoli può adesso concentrarsi con grande attenzione sulla Champions League e sulla doppia sfida contro l’Eintracht Francoforte valida per gli ottavi di finale. In programma domani la partita d’andata in Germania, un appuntamento attesissimo da parte di tutti i tifosi partenopei, e che vedrà tra i protagonisi pure Osimhen, tornato a disposizione dopo il problema che lo aveva costretto a uscire nel match contro il Sassuolo. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Milan-Tottenham ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Stefano Pioli non ha dubbi sull’importanza della sfida di questa sera tra il suo Milan e il Tottenham: “Saranno le due partite più importanti della mia carriera, non avendo mai giocato un ottavo di finale di Champions League. Ci siamo preparati al meglio”. Gli Spurs sono avversario tosto, importante e con maggior esperienza a livello internazionale rispetto a questo Milan, ma il tecnico rossonero vuole una squadra in grado di dare continuità alla vittoria di venerdì sera in campionato contro il Torino. Non è d’accordo Antonio Conte, felice di tornare a San Siro: “È una grande emozione. Ho percorso due anni intensi qui, in cui siamo riusciti a fare qualcosa di importante”.
    Milan-Tottenham: streaming e diretta tv
    La partita tra Milan e Tottenham si gioca stasera allo stadio Meazza di Milano con fischio d’inizio fissato alle 21. Il match sarà trasmesso in tv da Canale 5 e Sky (Sky Sport Uno e Sky Sport 252), in streaming su Mediaset Infinity, SkyGo e Now.
    Milan-Tottenham: probabili formazioni
    MILAN (3-4-1-2): Tatarusanu; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemaekers, Tonali, Krunic, Theo Hernández; Brahim Diaz; Giroud, Leao. Allenatore: Pioli. A disposizione: Mirante, Nava, Ballo-Touré, Florenzi, Kjaer, Gabbia, Pobega, Calabria, Rebic, Origi, Messias, De Ketelaere. Indisponibili: Bennacer, Maignan. Squalificati: nessuno. Diffidati: Ballo-Touré, Krunic, Tomori.
    TOTTENHAM (3-4-2-1): Forster; Romero, Dier, Lenglet; Porro, Skipp, Sarr, Perisic; Kulusevski, Son; Kane. Allenatore: Conte. A disposizione: Austin, Whiteman, Sanchez, Emerson Royal, Tanganga, Davies, Danjuma, Devine, Craig, Mundle, Richarlison, Lucas Moura. Indisponibili: Bentancur, Bissouma, Lloris, Sessegnon. Squalificati: Hojbjerg. Diffidati: Lenglet, Dier.
    ARBITRO: Schärer (Svizzera). Assistenti: De Almeida, Zogaj (Svizzera). IV: Fähndrich (Svizzera). Var: Fritz (Germania). Avar: San (Svizzera). LEGGI TUTTO