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    Pjanic esclusivo: “Allegri e la Juve, De Rossi e Dybala: vi dico tutto”

    Come si sta a Dubai?«È stata una piacevole sorpresa, sia per la qualità della vita sia per quella del calcio. La mia famiglia è contenta e questo mi basta. Il livello del campionato è buono, non è l’Europa, ma qui ho un ruolo importante nel mio club e sto aiutando i più giovani a crescere. Nei giorni scorsi abbiamo vissuto anche il dramma dell’alluvione. Ci siamo spaventati, non è stato semplice affrontare quell’evento così anomalo, il caos in città e nel Paese. Non aveva mai piovuto così tanto, e con quella intensità poi: tutta colpa del cambiamento climatico. Ma questa è una città davvero incredibile: un giorno è in ginocchio, il giorno dopo è come nuova».
    Giocare negli Emirati non dev’essere molto stimolante.«Quello che più mi manca sono i tifosi europei. L’adrenalina degli stadi che mettevano una grande pressione. Qui ho portato la mia esperienza, sono nel posto giusto».
    E a luglio?«Posso decidere se attivare l’opzione per un altro anno di contratto. Devo riflettere, vedremo se ci saranno offerte dall’Europa. Di certo ho ancora voglia di giocare, sto bene, mi alleno forte e sono motivato. Ammetto che l’Europa mi manca».
    Dall’Europa all’Europeo, un obiettivo sfumato nei playoff.«L’ultimo sogno che volevo realizzare con la mia Bosnia, non meritavamo di passare, visto il pessimo girone fatto. È stata una grande delusione. Il mio è stato un bel percorso, ma non credo che continuerò con la nazionale. Sto ragionando molto su questo aspetto. Sono stati sedici anni bellissimi, il punto più alto il Mondiale in Brasile. Ma è il momento di voltare pagina».
    A giugno c’è l’amichevole tra la Bosnia e l’Italia del “suo” Spalletti.«Mi farebbe piacere ritrovarlo, vediamo. Luciano è un tecnico strepitoso, sono contento di vederlo ct della Nazionale. L’Italia si riorganizza con i tanti giovani che stanno emergendo. La certezza di questo gruppo è proprio quella di avere un grandissimo allenatore che ha fatto magie con il Napoli e adesso mette bene in campo la squadra e le sta dando idee interessanti. Sono certo che farà bene all’Europeo».
    Il Napoli è passato per poco tempo a un altro allenatore che lei conosce bene.«Non è stato uno scherzo per Garcia. Onestamente dopo uno scudetto non lo sarebbe stato per nessuno. Rudi aveva tanta pressione, Napoli è una piazza favolosa e al tempo stesso difficile: l’ambiente voleva dei risultati immediati e non sono state rispettate le aspettative di inizio stagione. Con Spalletti hanno giocato un calcio favoloso, sostituirlo non sarebbe stato semplice per nessuno».
    Napoli resta una piazza intrigante.«Assolutamente, e per qualsiasi giocatore. Avevo avuto qualche contatto in passato, ma non siamo mai andati fino in fondo. Sarebbe stato bellissimo giocare a Napoli, è un posto strepitoso. Il sentimento che i tifosi hanno per la squadra è incredibile, come a Roma dove ho trascorso cinque anni indimenticabili».
    Poi però ha deciso di andare via.«Questo è il calcio. Sono rimasto cinque anni, ma già in precedenza avevo rifiutato tante opportunità. La Juventus mi voleva già alla fine del terzo anno, rifiutai perché sentivo di dover dare ancora qualcosa, volevo provare a vincere con la Roma. Non ci siamo riusciti, così ho deciso di provare altro. L’ho fatto soffrendo, ma sapevo che quella era la decisione giusta. Mi cercava anche il Psg, sono andato alla Juve e non ho rimpianti. La Roma comunque resterà sempre nel mio cuore. A proposito, glielo dico subito: non avevo alcun dubbio su Daniele».
    Lei non è il primo che lo dice.«Ho trascorso con lui cinque anni e mi aspettavo di ritrovarlo un giorno in panchina. Sono felice, è un amico e gli voglio bene. Sta mostrando il suo calcio e sono contento del rinnovo. Ora arriva il difficile: riuscire a mantenere questo livello. Lui lo ripete sempre: questo lavoro è favoloso, ma è da pazzi tra studio e pressioni. Daniele conosce la piazza, sa gestire bene l’ambiente e anche la stampa. Lo sento parlare, ci sa fare».
    Nello spogliatoio aveva un peso rilevante.«Il primo difensore di ogni compagno di squadra. Se c’era qualcuno che parlava male di te, lui era sempre pronto a proteggerti. Da leader. Ed era il primo ad alzare la voce quando serviva, e così è anche da allenatore. Trova sempre le parole giuste. Sa meritarsi il rispetto dello spogliatoio. Ho avuto due fuoriclasse alla Roma: Totti era il leader tecnico, faceva magie in campo, De Rossi quello politico, lo definisco così. Mi ha sostenuto anche in un momento complicato alla Roma».
    Quale? Quando?«Ho avuto difficoltà con Zeman, non mi vedeva. E in un primo momento non faceva giocare neanche Daniele. Ma lui mi ha difeso e tranquillizzato. “Ma come fa a non capire quanto sei forte e utile in campo?”, diceva. Insomma, mi ha aiutato a superare il momento negativo. Non ero abituato a non giocare, e a un calciatore basta un attimo per cadere in una crisi di fiducia».
    De Rossi contro il Milan è stato perfetto.«Esatto, ha preparato la doppia sfida in modo impeccabile sotto l’aspetto tattico e mentale. Questo perché è intelligente, serio e preparato. Ma anche perché ha avuto tanti allenatori forti da cui ha imparato proprio mentre giocava. Ha preso qualcosa da loro e ha sviluppato un suo calcio. La mossa di El Shaarawy a destra per bloccare Theo e Leao? Sorprendente e perfetta, e avrà ripensato a qualche mossa simile fatta da qualche suo allenatore in passato. Mi viene in mente Spalletti, ad esempio».
    Glielo ricorda?«Non esattamente, Daniele sta sviluppando un suo tipo di calcio. Diverso dal passato. Lui fa parte di una nuova generazione di allenatori, sta portando qualcosa di personale. Il calcio sta cambiando, ma è chiaro che tragga spunto anche da Spalletti e da altri. Ha il suo stile di gioco con un calcio offensivo e propositivo, ma allo stesso tempo tiene anche la squadra corta e non concede troppo. Daniele ha una sua visione, non copia, trae spunto, perfeziona, completa. E rischia. Mi sarebbe piaciuto averlo come tecnico».
    Il Bayer Leverkusen è una bella gatta da pelare.«Xabi è un altro emergente, intelligente, carismatico, educato. Il Bayer è tosto, ma la Roma può farcela. Il Bayer paga forse l’inesperienza in Europa, la Roma invece arriva da due finali e può trarne vantaggio. Può vincere l’Europa League e qualificarsi in Champions».
    L’esonero di Mourinho l’ha sorpresa?«Supersorprendente, lo ammetto. Anche perché la Roma veniva da un trofeo vinto e una finale europea andata come sappiamo. E la piazza lo amava. Ma il calcio è questo, si dimentica tutto e la società ha deciso così. Perfetta la scelta del sostituto, Mou comunque ha fatto un grandissimo lavoro sul piano della mentalità».
    Non se la passa bene nemmeno Allegri.«È tornato alla Juve dopo che al 99%, e lo so per certo, stava per chiudere con il Real Madrid. Per lui la Juve è importantissima. Tutto quello che è successo al club ha inciso sulle scelte e sulle prestazioni della squadra, per questo mi sembra impossibile attribuire a Max le colpe di un rendimento non sempre esaltante. Allegri rimane Allegri, uno dei più vincenti e tanti club lo vorrebbero in panchina. Ha fatto il massimo fino a questo momento e non penso sia colpa sua se ci sono stati dei periodi negativi. In questi ultimi anni ha perso giocatori importanti».
    Dybala, ad esempio.«E non solo. Ronaldo, Chiellin i, Mandzukic, Bonucci, Buffon. Paulo è uno dei calciatori che più ho amato in campo, tra i più forti con i quali ho giocato. È tra i migliori tre del campionato, è un giocatore stratosferico. Sente il calcio, sa di calcio, ci capivamo a occhi chiusi. Esiste una Roma con Dybala e ce n’è una senza: due squadre completamente diverse. Non solo per i gol, ma anche per le occasioni che crea. I suoi passaggi non sono mai banali, e li fa a occhi chiusi. Per qualità tecniche e talento si diceva la stessa cosa quando la Roma aveva Totti. C’era una Roma con Checco e una senza. Spero che la proprietà faccia di tutto per trattenerlo. Sento spesso Paulo, è molto contento di Roma e della Roma, non faccio fatica a capire».
    Chi vince la Champions?«Il Real Madrid».
    E l’Europa League?«La Roma, spero (ride, ndr). Ho visto l’Atalanta battere il Liverpool, è stata incredibile. Ecco, odiavo giocare contro di loro, era davvero difficile affrontarli: un disastro! Gasperini sta facendo qualcosa di strepitoso e non da ieri».
    Si immagina allenatore?«Studierò per diventarlo. Adesso vedo il calcio alla mia maniera e vorrei trasmetterlo ai giocatori. Il calcio è nel mio sangue, e spero di affrontare un giorno tanti amici prima giocatori e ora allenatori». LEGGI TUTTO

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    Allegri prima di Torino-Juve: “Elkann ha sottolineato il nostro lavoro”, rivivi la diretta

    14:55
    Allegri ritrova il Torino
    Quella di domani sarà la 23esimo sfida tra Massimiliano Allegri e il Torino: 16 vittorie per il livornese, 5 pareggi e una sola sconfitta, arrivata quando era sulla panchina della Juventus con il gol decisivo di Quagliarella.

    14:40
    Serie A, anche la quinta in Champions
    Restando in tema qualificazione in Champions, il ranking della Serie A potrebbe venire in “soccorso” a Massimiliano Allegri: lo scenario.

    14:25
    Allegri, i dubbi di formazione
    Allegri ha concluso la conferenza parlando dei due dubbi di formazione: “Ballottaggio a sinistra tra Kostic e Iling-Junior, mentre a destra tra Cambiaso e Weah”.

    14:20
    Le parole di Allegri
    “Tra Champions, Mondiale e campionato la prossima stagione potrebbe essere meravigliosa. Non ne abbiamo parlato delle partite dei quarti di Champions: Real-Manchester straordinaria, valori tecnici di altissimo livello, è stato un piacere vederlo. Anche l’Atalanta ha fatto una bella partita, anche Milan-Roma. Bisogna essere fiduciosi in quello italiano. La Serie A si dice sempre che sia un campionato di basso livello, ma qualcosa di buono c’è, basta guardare i risultati dello scorso anno e di quest’anno”.

    14:15
    Allegri e il possibile ultimo derby
    “Non ho pensato che potrebbe essere il mio ultimo derby. Ho pensato solo che sia importante per noi, per i tifosi e per la città. Per la Juventus tornare a giocare la Champions è importantissimo, per l’immagine, perchè noi non possiamo stare senza giocarla per due anni, e a livello economico. Se la raggiungeremo avremo fatto un ottimo lavoro. Essere al pari di vittorie nel derby con una leggenda come Trapattoni mi riempie di gioia”.

    14:12
    “Non mi pongo il problema del futuro”
    “Non mi pongo il problema del mio futuro. Siamo dentro l’obiettivo, non l’abbiamo ancora raggiunto. Parlare del futuro ora non serve. L’importante è concentrarsi sul Trino. Dovremo lavorare bene, abbiamo lavorato fino a oggi per arrivare a questo finale. Siamo partiti con l’obiettivo della Champions, confermato anche dalla società, e quello della Coppa Italia. Nel’ultimo mese si decidono le cose ed essere dentro tutti gli obiettivi, con tutte le problematiche che abbiamo avuto, ci siamo. Ora però biogna raggiungerli, il resto non conta niente”

    14:09
    “Le critiche ci saranno sempre”
    Allegri continua: “Contro la Fiorentina abbiamo vinto uno scontro diretto importante, anche per la situazione di classifica. Ma finchè non raggiungiamo l’obiettivo finale non è stato fatto niente. Domani pensiamo al Torino, ma a Cagliari sarà un’altra battaglia. Le critiche ci saranno sempre e le tengo in considerazione, perchè vengono fatte da persone che capiscono di calcio e da loro posso prendere spunto. Si può sempre migliorare e stiamo lavorando per farlo. Ai ragazzi non devo rimproverare niente, le critiche vanno accettate”. 

    14:06
    “Torino? Tante insidie”
    “Tante le insidie di gioco del Torino. Hanno fatto 15 clean sheet, prendono un gol ogni due partite. Una squadra tosta, prende pochi gol. I derby sono una storia a sè. Loro inseguono l’Europa, noi la Champions e dovremo affrontare la sfida nel migliore dei modi. Formazione? Ho due dubbi, li scioglierò domani mattina”.

    14:05
    Il futuro di Allegri
    “In questo momento bisogna pensare solo al raggioungimento degli obiettivi. Entrare o non entrare in Champions fa ballare 100 milioni. Tutti siamo coinvolti nel raggiungimento di questo obiettivo. Futuro? Deciderà la società, ma in questo momento bisogna unire le forze per arrivare in Champions”.

    14:04
    Allegri ringrazia Juric e parla del derby
    “Ringrazio Juric per le belle parole. Io Fantasista? Le squadre non sono sempre fatte allo stesso modo. Cerco di mettere in campo i giocatori in base alle loro caratteristiche. Durante l’anno anche si cambia, ma è una mia prerogativa quella di adattarsi ai giocatori che ho. L’importante è centrare gli obiettivi. Giocare contro Juric è sempre dificile: le sue squadre mettono grande presisone. Domani sarà una partita difficile, un derby speciale per Torino e per i nostri tifosi, anche per noi dato che ci servono i punti”

    14:02
    Allegri e la lettera di Elkann
    Allegri ha parlato anche della lettera agli azionisti di Elkann che aveva fatto discutere: “Parole importanti da parte di Elkann, che hanno sottolineato il lavoro iniziato tre anni fa. In primis con l’inserimento in prima squadra dei giovani prodotti dalla Next Gen,. molto importante. Il lavoro proseguirà con il responsabile che è Cristiano Giuntoli e dà importanza al lavoro fatto a Vinovo in questi anni”.

    14:00
    Inizia la conferenza stampa
    Inizia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri: “Quando si vince si sta meglio. Mancano sette partite di campionato e la paritta di ritorno della Coppa Italia: saranno 40 giorni da vivere con grande passione e voglia per centrare i nostri obiettivi. È ancora lunga, domani dopvremo fare un passettino in avanti”.

    13:40
    Elkann fissa gli obiettivi e incorona Giuntoli: “Plasmerà il futuro”
    Pochi giorni fa, lo stesso presidente di Exor aveva parlato del futuro del club bianconero attraverso una lunga lettera indirizzata agli azionisti: le sue parole.

    13:25
    Rivoluzione Juve: Elkann saluta Allegri e descrive il futuro
    In una lettera ai soci, l’azionista di maggioranza sembra chiudere la porta al rinnovo dell’allenatore: i dettagli.

    13:10
    Juve, il piano di Giuntoli per il mercato
    Ricapitalizzazione e premi coppe portano 30 milioni per il mercato. Altri big solo in caso di cessioni: le ultime tra Sudakov, Ferguson e Koopmeiners.

    13:00
    Allegri presenta Torino-Juve
    Alle 14 l’inizio della conferenza stampa di Massimiliano Allegri, che presenterà Torino-Juve. I bianconeri vanno a caccia del secondo successo utile di fila per avvicinarsi ulteriormente alla qualificazione alla prossima edizione di Champions League.

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

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    C’è un’altra Juve in crisi: il Milan di Camarda stende la Primavera

    Juve-Milan Primavera, rivivi la diretta

    96′ – Termina la sfida a Vinovo!Camarda decide il match a favore del Milan.

    95′ – Ammonito Gil Puche!Il difensore commette un fallo ingenuo su Simmelhack.

    93′ – Occasione Juve!Grosso calcia col destro dopo la respinta di Raveyre, pallone alto sopra la traversa.

    90′ – Sei i minuti di recupero.

    86′ – Ammonito Bruno Martinez!Il difensore ferma l’azione offensiva del Milan.

    84′ – Occasione per il Milan!Bonomi di testa sfiora il raddoppio. 

    83′ – Cambio nel Milan!Fuori Scotti e dentro Parmiggiani. 

    81′ – Mancina ci prova di testa!Pagnucco crossa al centro e l’attaccante anticipa i difensori del Milan andando a colpire di testa, pallone alto.

    79′ – Occasione Milan!Stalmach ci prova col destro, pallone di poco fuori.

    77′ – Altri due cambi per la Juve!Dentro Grosso per Pugno e Boufandar per Florea. Nel Milan dentro Simmelhack. 

    73′ – Giallo anche per Nsiala!Il centrale rossonero ferma in modo falloso Mancini.

    72′ – Cambi per il Milan!Fuori Sia e Malaspina, dentro Bonomi e Sala.

    71′ – Occasione Juve!Florea ci prova da lontano, pallone fuori con Raveyre in controllo.

    68′ – Ammonito Ngana!Il centrocampista entra in ritardo su Malaspina. 

    63′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Montero e Ngana, fuori Mazur e Turco. 

    60′ – Milan vicino al raddoppio!Sia a tu per tu con Vinarcik non riesce a colpire bene il pallone e il portiere devia. 

    56′ – Occasione Juve!Mancini prova con il destro sul disturbo di Nsiala, tiro potente e di poco fuori. 

    54′ – Gioco fermo!Raveyre resta a terra dopo un duro colpo con un proprio compagno.

    51′ – Meglio i bianconeri in questo avvio di secondo tempo!

    48′ – Occasione Juve!Bellissimo cross di Turco per Pagnucco che di testa spedisce fuori da buona posizione.

    46′ – Iniziata la ripresa.Un cambio per la Juve: fuori Firman e dentro Scienza.

    INTERVALLO

    45+2′ – Termina la prima frazione con il Milan in vantaggio.

    45′ – Due minuti di recupero.

    43′ – Occasione Milan!Bartesaghi mette in mezzo, Scotti arriva col destro ma va potente e non preciso con il pallone alto. 

    35′ – Ammonito Zeroli!Il capitano del Milan trattiene per la maglia Turco.

    30′ – La Juve fatica a trovare spazi e a gestire il possesso per il pressing dei rossoneri.

    25′ – Continua a spingere il Milan!

    22′ – Stalmach, ancora Milan pericoloso!Il centrocampista prova il tiro, la difesa devia. 

    18′ – Juve in difficoltà in questa prima fase del match.

    14′ – GOL MILAN!Camarda sblocca il match e approfitta della dormita di Pagnucco. L’attaccante di testa fa 1 a 0. 

    12′ – Primo squillo per la Juve!Mancini scarica per Pugno, l’attaccante si accentra e tira col destro, pallone alto. 

    9′ – Zeroli pericoloso!Il capitano rossonero prova il destro, ma il tiro viene deviato in angolo. 

    5′ – Occasione Milan!Firman perde un brutto pallone al limite, Sia raccoglie e calcia col destro. Brivido per Vinarcik che vede uscire la sfera di pochissimo alla sua sinsitra.

    1′ – Iniziato il match a Vinovo. LEGGI TUTTO

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    Bremer, compleanno con sorpresa: arriva la chiamata del Brasile

    Il Brasile ha ufficializzato i convocati per le prossime amichevoli contro Inghilterra e Spagna del prossimo 23 e 26 marzo. Il ct Dorival Junior in conferenza stampa ha annunciato anche la presenza in lista di Bremer, in precedenza escluso, al posto dell’infortunato Gabriel, difensore dell’Arsenal. Una bel regalo nel giorno del suo compleanno (27 anni), che non poteva festeggiare con una notizia migliore. Non solo l’ex Torino, ci sarà anche Danilo, come rappresentante della Juve, per i prossimi impegni della Nazionale. LEGGI TUTTO

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    Juve, il post su Szczesny fa impazzire i tifosi: “Guarda, come Oblak”

    La Juventus ha postato la foto di una parata di Szczesny sui propri canali social e ha scatenato i commenti da parte dei tifosi bianconeri. Il tutto è successo l’indomani della sconfitta dell’Inter ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid in Champions League, dove proprio Oblak è stato decisivo parando i tiri dagli undici metri di Sanchez e Klassen. Ora se il tutto sia collegato a quanto successo al Civitas Metropolitano non è dato sapere, ma leggendo i commenti dei sostenitori bianconeri in tanti l’hanno associato come un “messaggio subliminale”.

    Szczesny, il post Juve scatena i tifosi

    Due guantoni e la foto di Szczesny in tuffo mentre è intento a evitare un gol. È stata questa l’immagine postata sui social dalla Juve questa mattina. Pochi minuti e il post è stato invaso dai commenti di tifosi bianconeri che l’hanno collegato a uno sfottò dopo l’eliminazione dell’Inter dalla Champions. C’è stato chi ha scritto: “Qui Tek è volato, ma sempre più in basso del rigore di Lautaro” –  un chiaro riferimento al rigore sbagliato dall’argentino.

    O ancora: “Non troppo sottile e senza una parola” e “Guarda mamma come Oblak” per sottolineare la grande prova dell’estremo difensore sloveno. Ma non è finita qui perché qualcuno ha commentato con un “Che Klassen questo sfottò” giocando con il nome del centrocampista olandese dell’Inter. LEGGI TUTTO

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    Atletico, impresa contro l’Inter anche con un po’ di Juve sugli spalti

    MADRID (Spagna) – Serata amara per l’Inter che saluta la Champions League ai calci di rigore, arrendnendosi ad un Atletico Madrid che conferma di essere un’altra squadra nelle partite casalinghe al Wanda Metropolitano. Si perchè la casa dei colchoneros è stata decisiva nella notte della rimonta ai nerazzurri di Inzaghi, conclusa con una lotteria dei calci di rigore che ha portato Simeone a conquistare l’accesso ai quarti di finale. E proprio il Cholo a fine partita ha coluto esaltare la sua gente e il suo tifo caldissimo che hanno giocato ancora una volta un ruolo chiave nel cammino dei rojiblancos. Uno stadio ricco di un popolo caldissimo che è stato spesso immortalato dalla telecamere e a tanti tifosi non è sfuggito un dettaglio particolare.
    Thuram, episodio con Savic
    La sciarpa della Juventus
    Non è sfuggita agli occhi dei telespettatori una sciarpa bianconera con scritto “Forza Juve” spuntata tra i tifosi colchoneros durante una delle tante sciarpate, accompagnate ovviamente dal coro ‘Atleti’ ‘Atleti’ che ha spinto la squadra di casa a compiere il ribaltone tanto sperato. C’è dunque anche un pò di sana rivalità del derby d’Italia nella notte del Metropolitano con tanti utenti bianconeri che sul web hanno usato l’immagine della sciarpa per ricordare che nel 2019 la Juventus ribaltò agli ottavi l’Atletico, pur perdendo in Spagna per 2-0, con la remuntada dello Stadium firmata dalla tripletta di Cristiano Ronaldo.
    Juve, favore dal Barça per il Mondiale per Club LEGGI TUTTO

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    Allegri, sentito Pasalic? “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”

    TORINO – Termina con un pari il big match dello Stadium tra Juventus e Atalanta. Gara decisa dalle reti di Cambiaso e Milik per i bianconeri di Allegri e dalla doppietta di uno scatenato Koopmeiners per la Dea. Il centrocampista olandese, obiettivo di mercato estivo della Vecchia Signora, ha aperto e chiuso i conti con due reti che vanno ad aggiornare i numeri della stagione della definitiva consacrazione del numero 7 nerazzurro. Al termine della partita è il compagno di squadra Mario Pasalic ad esaltarne la prestazione: “Koopmeiners è cresciuto molto, sta facendo cose importanti e siamo contenti di averlo. Speriamo faccia ancora tanti gol. Adesso pensiamo allo Sporting, se passiamo vedremo i sorteggi. Non sarà facile ma siamo pronti”.
     “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”
    Il centrocampista croato ha proseguito ai microfoni di Danz “Eravamo in vantaggio quindi un po’ di rammarico c’è ma il punto ci sta, certo siamo venuti per vincere ma anche non perdere in casa della Juve è un buon risultato. Abbiamo perso quella partita che contava molto col Bologna ma dobbiamo recuperare punti, prima della sosta c’è un’altra gara importante con la Fiorentina ma ci penseremo dopo lo Sporting”. Sulla prima rete della partita, arrivato su schema di punizione con l’assist di Pasalic per Koopmeiners, il centrocampista della Dea spiega: “Il gol è uno schema, oggi ci siamo riusciti e siamo molto contenti”. LEGGI TUTTO

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    Allegri e la spaccatura Juve allo Stadium: tra striscioni, svolta e capolinea

    Non serviva la partita di ieri sera con l’Atalanta per scoprire quanto Massimiliano Allegri sia una figura, per così dire, divisiva all’interno dell’opinione pubblica bianconera. Ma la spaccatura all’interno della tifoseria tra chi ancora sostiene Allegri e chi invece vorrebbe un cambio di gestione è emersa in maniera chiara all’Allianz Stadium a metà gara: quando il signor Guida ha fischiato la fine del primo tempo, dalle tribune sono arrivati fischi, in parte coperti dalla reazione della Curva Scirea. Dalla Sud solo sostegno e applausi per la squadra e soprattutto per Allegri, con tanto di striscione sui 1000 punti in bianconero superati e cori ad hoc ai quali l’allenatore ha prontamente risposto con un saluto.

    Juve, tifo diviso in due

    C’è dunque una spaccatura che a questo punto è riscontrabile non solo sui social, ma anche in un teatro rimasto finora piuttosto neutrale come lo Stadium: anche a fine gara, dopo il 2-2, si è sentito qualche fischio mentre dalla Sud non è mai mancato l’apporto. E la divisione all’interno dell’opinione pubblica juventina rischia di diventare ancora più netta se non ci sarà una svolta. Anche se per qualche tifoso l’avventura di Allegri è arrivata al capolinea, al di là di obiettivi e contratti. LEGGI TUTTO