consigliato per te

  • in

    Atletico, impresa contro l’Inter anche con un po’ di Juve sugli spalti

    MADRID (Spagna) – Serata amara per l’Inter che saluta la Champions League ai calci di rigore, arrendnendosi ad un Atletico Madrid che conferma di essere un’altra squadra nelle partite casalinghe al Wanda Metropolitano. Si perchè la casa dei colchoneros è stata decisiva nella notte della rimonta ai nerazzurri di Inzaghi, conclusa con una lotteria dei calci di rigore che ha portato Simeone a conquistare l’accesso ai quarti di finale. E proprio il Cholo a fine partita ha coluto esaltare la sua gente e il suo tifo caldissimo che hanno giocato ancora una volta un ruolo chiave nel cammino dei rojiblancos. Uno stadio ricco di un popolo caldissimo che è stato spesso immortalato dalla telecamere e a tanti tifosi non è sfuggito un dettaglio particolare.
    Thuram, episodio con Savic
    La sciarpa della Juventus
    Non è sfuggita agli occhi dei telespettatori una sciarpa bianconera con scritto “Forza Juve” spuntata tra i tifosi colchoneros durante una delle tante sciarpate, accompagnate ovviamente dal coro ‘Atleti’ ‘Atleti’ che ha spinto la squadra di casa a compiere il ribaltone tanto sperato. C’è dunque anche un pò di sana rivalità del derby d’Italia nella notte del Metropolitano con tanti utenti bianconeri che sul web hanno usato l’immagine della sciarpa per ricordare che nel 2019 la Juventus ribaltò agli ottavi l’Atletico, pur perdendo in Spagna per 2-0, con la remuntada dello Stadium firmata dalla tripletta di Cristiano Ronaldo.
    Juve, favore dal Barça per il Mondiale per Club LEGGI TUTTO

  • in

    Bologna-Inter 0-1, le pagelle: Lucumi preciso, Bisseck puntuale

    Sommer 7
    Non si fa sorprendere dalla sassata di Ferguson: va sul sicuro e respinge di pugni. Rapido ad abbassarsi anche sulla stoccata quasi a botta sicura di Zirkzee.
    Bisseck 7,5
    Gioca con personalità e sicurezza, approfittando dello spazio che gli concede il Bologna. Puntuale anche negli inserimenti in area: Bastoni lo vede e lui buca Skorupski. Di testa, le prende tutte lui.
    Acerbi 6,5
    Attento nella marcatura di Zirkzee. E quando rischia di scappargli alle spalle si inventa un anticipo di tacco. Salendo, dà superiorità in mezzo al campo.
    A.Bastoni 6,5
    Non sorprende più. Il suo piede e la sua visione di gioco sono da centrocampista e, se ha pure tempo per prendere la mira, ecco che “dipinge” l’assist per Bisseck. Rischia grosso, però, nella ripresa, perdendo un contrasto a ridosso della sua area.
    Darmian 6
    Tampona e riparte, dando costante sfogo alla manovra. Funzione anche il tandem con Bisseck: se si alza il tedesco, lui aspetta per dare comunque copertura.

    Meno elettrico di altre occasioni. E forse, anche per questo, tutto solo in mezzo all’area, scarica addosso a Skorupski il pallone del vantaggio. ubito in trincea. 
     
    Fa tremare Inzaghi, quando Zirkzee gli entra sulla caviglia. Si riprende in fretta, però. E, approfittando della libertà concessa, gestisce la manovra, facendosi sentire anche come schermo davanti alla retroguardia. Resta in campo un’ora: tagliando staccato per Madrid. ifficile dare ordine nella ripresa. Al netto di una verticalizzazione azzardata, diverse utili chiusure. 

    L’Highlander nerazzurro gioca la sua 15esima gara consecutiva da titolare. Meno strappi e più lavoro di cucitura, prezioso anche nel pressing. Ma non è il caso di svuotargli il serbatoio. iù che in avanti, stavolta deve correre indietro: comunque efficace. 
     
    Addomestica Odgaard ed è anche rapido nel proporsi in avanti. Gli manca, però, una punta di velocità. Sostituito all’intervallo per precauzione: leggero affaticamento al polpaccio destro. lta tensione nel finale, prima con Ndoye e poi scintille pure con Thiago Motta. 
    T
    Più fioretto (troppi colpi di tacco) che sciabola. Molle nei contrasti e non si accorge dell’avversario in recupero. Almeno, resta dentro al gioco, dando fastidio nel pressing. La gamba deve crescere in vista di Madrid. A metà ripresa si prende un pestone e Inzaghi lo toglie. ll’ingresso in campo, si becca i fischi dei suoi vecchi tifosi. Nel finale, si “rompe” per recuperare un pallone. 
     
    Moto perpetuo lungo tutto il fronte offensivo. Può agire sul filo del fuorigioco, come accorciare per dare appoggio ai centrocampisti. Suo il primo tiro, poi stop. LEGGI TUTTO

  • in

    Yoro, il Real sfida l’Inter: il piano di Perez e la richiesta fuori mercato del Lille

    In Francia sta facendo parlare di sé il difensore Leny Yoro. Centrale franco-ivoriano del Lille che in stagione sta raccogliendo continuità e una crescita esponenziale. Un’esperienza maturata sul campo dopo l’esordio della scorsa annata e le partite in Conference (con un gol) in quella attuale. Su lui di lui si sarebbero mossi già alcuni dei top club tra cui Psg, Real Madrid ma anche l’Inter l’ha seguito più volte in questi mesi. Dalla Spagna, però, sono sicuri che i blancos hanno una corsia prefernziale per il classe 2005 vista la sua volontà di vestire la camiseta blanca, ma portarlo a Valdebebas dovranno superare le richieste del Lille.
    Yoro, asta in Europa? Il piano del Real Madrid 
    Nella corsa per ingaggiare il granitico difensore del Lille c’è soprattutto il Real Madrid. Il club spagnolo vuole strapparlo alla concorrenza e può giocare con un paio di carte a favore. La prima è la volontà del ragazzo mentre la seconda è quella di poter contare sulla scadenza del contratto, fissata a giugno 2025, del ragazzo. La dirigenza francese, come riportato da Marca, per allontanare le voci di mercato ha chiesto almeno 100 milioni di euro per Yoro. Una cifra ritenuta eccessiva da FlorentinoPerez viste le condizioni sopracitate. Potrebbe essere un’operazione a lungo termine con una strategia precisa da portare avanti purché il prezzo sia in linea con la realtà sportiva ed economica, ovvero 30 milioni di euro. In caso contrario, anche se questa sarebbe l’ultima spiaggia, è quella di aspettare il 30 giugno 2025 per prenderlo a parametro zero.  LEGGI TUTTO

  • in

    Bologna, brutte notizie per Motta: infortunio in attacco, niente Inter

    Si avvicina il big match del ventottesimo turno del campionato di Serie A. Il Bologna di Thiago Motta, indiscutibilmente la sorpresa della stagione, affronterà l’Inter al Dall’Ara. Reduci da sei vittorie di fila, l’ultima prestigiosa contro l’Atalanta in un match dal sapore di spareggio Champions, i rossoblù si apprestano ad affrontare la squadra di Simone Inzaghi per la terza volta in stagione. Fino ad ora un pari in campionato e un successo ai supplementari di Coppa Italia.
    Bologna, niente Inter per Karlsson
    Una sfida, quella contro la capolista, nella quale Motta dovrà fare a meno di Jesper Karlsson. L’attaccante svedese, come comunicato ufficialmente dal club emiliano sul proprio sito, “ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra, con tempi di recupero di 3-4 settimane”. Dunque il classe 1998 non sarà della partita contro l’Inter.
    Stagione decisamente sfortunata per Karlsson: prima il lungo stop per un problema al ginocchio, che lo ha tenuto fuori dai giochi da ottobre, tornando in campo per una manciata di minuti nel finale di partita contro l’Hellas Verona dello scorso 23 febbraio. Ora una nuova problematica che lo terrà ai box per circa un mese. LEGGI TUTTO

  • in

    Barella, le contorsioni fanno il giro del web: “Da squalifica per simulazione”

    Continua a far discutere il rigore assegnato all’Inter nella vittoria per 2-1 contro il Genoa nell’ultimo turno di Serie A, con il web scatenato su Nicolò Barella e la sceneggiata dopo il contatto con Frendrup. Il centrocampista azzurro è tanto forte quanto incline a questo tipo di comportamenti in campo: i tifosi Juve ricordano quanto accaduto ad esempio nella gara d’andata tra Juventus ed Inter con Rabiot, con l’interista a rifilare un pestone all’avversario per poi rantolare rotolando a terra come se fosse stato lui il colpito.

    Inter-Genoa, la simulazione di Barella scatena i tifosi

    Sui social, appena dopo il penalty, è stato un rimbalzare continuo delle immagini delle contorsioni di Barella subito dopo essere finito su Frendrup. Il centrocampista ex Cagliari fa di tutto per richiamare l’attenzione dell’arbitro Ayroldi, rotolandosi più volte a terra accentuando in maniera plateale un contatto già leggerissimo. Un atteggiamento che fuori dal campo ha scatenato la Rete, con tanti a chiedere addirittura l’intervento della prova tv, “da squalifica per simulazione, altro che rigore”. In campo, nonostante il richiamo al monitor da parte del Var, il direttore di gara ha deciso di confermare il penalty per i nerazzurri. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il Genoa e commentata da Gilardino nel post partita.

    Barella e i tuffi, l’imbarazzo dei meme

    Come detto, questo non è il primo episodio ad attirare l’attenzione sulla correttezza in campo di Barella. Anche nella passata stagione, i tifosi sul web avevano infatti ironizzato dopo un clamoroso volo in area di rigore del centrocampista nerazzurro in Inter-Empoli. LEGGI TUTTO

  • in

    Gilardino esalta l’Inter: “Tra le prime in Europa, senza punti deboli”

     
    Inter-Genoa, conferenza GilardinoAlberto Gilardino ha analizzato la prossima sfida contro l’Inter: “Dobbiamo continuare a interpretare le gare con spirito di sacrifico e umiltà, atteggiamento e prestazione. I ragazzi si meritano una partita di questo tipo per il percorso che stanno facendo. Sono una delle migliori in Europa e il merito è di Inzaghi per quanto sono riusciti a fare e dimostrare in questi anni. Dovremo esaltarci anche nei momenti di difficoltà”. E sui punti deboli degli avversari: “A oggi hanno dimostrato di non averne. In difesa non c’è Acerbi e gioca Pavard o De Vrij. Ha Carlos Augusto e Dumfries. In mezzo non gioca Calhanoglu ma c’è Asllani. Davanti c’è Sanchez, Lautaro… Noi dovremo avere coraggio e sofferenza quando non avremo il pallone e al contrario personalità in fase di possesso”. 
    Poi un commento sulle statistiche e i paragoni con l’allenatore dei nerazzurri: “Lavoro, lavoro e lavoro. Rispecchia la volontà che cerco di trasmettere alla squadra e che mi porta qui al campo per motivare il mio staff e i ragazzi per superare il limite. Tutto questo mi rende felice ma non basta”. Sugli infortunati: “Haps, Matturro e Ankeye saranno ancora fuori. Vasquez è recuperato”. In chiusura un commento sugli episodi arbitrali: “Siamo umani e facciamo errori, non mi va di polemizzare e voglio pensare alla mia squadra”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Guardiola, l’Inter e la Champions League: “Non credeteci, noi lo dicevamo…”

    Guardiola, le parole sull’Inter

    Il tecnico dei Citizens ha affermato: “Guardate la qualità dei nostri avversari qui e in Europa, guardate l’Inter adesso, sta letteralmente volando in Italia, e la scorsa stagione si diceva: ‘Ah l’Inter in finale di Champions League…’. Noi sapevamo che sarebbe stata dura e guardate adesso: vinceranno il campionato italiano se va tutto bene e segnano tre o quattro gol a partita. In Champions League hanno battuto un avversario duro all’andata, incredibilmente forte come l’Atletico Madrid. Non credete a chi dice, ogni settembre, che il City vincerà tutto con facilità. Gli avversari sono durissimi”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Fognini, amore Inter: il post con gli occhi a cuoricino per il centrocampista

    I tifosi si godono una squadra che sembra quasi perfetta e che nell’ultimo turno, nonostante il fitto turnover, ha archiviato con un netto 4-0, il secondo di fila dopo quello in casa alla Salernitana, il Lecce al Via del Mare. Per la terza volta consecutiva, i nerazzurri hanno calato il poker (tre turni fa il 4-2 in rimonta all’Olimpico contro la Roma). Miglior attacco con 63 gol fatti e retroguardia meno battuta (solo 12 reti incassate): insomma, è un’Inter che entusiasma tifosi e appassionati. A tal proposito, Fabio Fognini, che non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra, dopo il successo con i salentini ha espresso tutta la propria felicità commentando un post su Instagram di Davide Frattesi, grande protagonista della sfida con un gol e un assist. Il centrocampista ex Sassuolo festeggia il quinto centro stagionale, il terzo in campionato, mandando in estasi il tennista sanremese che replica con una serie di emoji con gli occhi a cuoricino e commenta: “Che bello”. Ad Appiano Gentile è tutto pronto: la festa sta per iniziare. 
    Akinsanmiro, che storia: la Viareggio Cup, l’Inter e i consigli di Osimhen LEGGI TUTTO