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    Arnautovic, infortunio che preoccupa l’Inter: cos’è successo a Empoli

    Brutta notizia per l’Inter di Simone Inzaghi nonostante la quinta vittoria su cinque partite giocate in Serie A ottenuta imponendosi con il risultato di 1-0 in casa dell’Empoli e consolidando così il primato in classifica. Al 72′ in campo è entrato Arnautovic, che ha preso il posto di Lautaro, ma la sua partita è finita dopo pochi minuti in seguito ad un brutto infortunio. Mentre inseguiva il pallone con uno scatto sulla fascia destra, l’attaccante austriaco ha sentito tirare un muscolo della gamba sinistra accasciandosi immediatamente a terra per essere poi accompagnato fuori dal campo in lacrime.

    Le condizioni, la dedica di Dimarco e le parole di Inzaghi

    Con ogni probabilità si tratta dunque di un infortunio muscolare che lo terrà fuori fino alla prossima sosta, e se l’entità dovesse essere di secondo grado l’assenza dal campo potrebbe essere ancora più prolungata. In ogni caso, si avranno aggiornamenti nelle prossime 48 ore. Dimarco, l’autore del gol che ha risolto la gara, ha voluto dedicare la rete al suo compagno di squadra prima delle dichiarazioni di Inzaghi in merito all’infortunio del suo centravanti: “Ha avuto un infortunio sentendo il muscolo. Lo perderemo per un po’ di tempo, dispiace perchè si era inserito molto bene nel gruppo. È un giocatore importante, purtroppo capita e ci dispiace”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi su Arnautovic: “Lo perderemo per un po’”

    Poi sull’infortunio di Arnautovic: “È la nota stonata della giornata. Si era inserito benissimo e lo perderemo per un po’. So il percorso che abbiamo fatto con il mio staff. Sappiamo che adesso ci aspettano tante partite e dobbiamo essere bravi a recuperare tutti a livello fisico e mentale. Io non credo che questa cosa valga solo per l’Inter ma un po’ per tutte. Oggi non ho nulla da rimproverare ai miei, Dovevamo essere solo più cattivi prima nel cercare il gol che ci avrebbe fatto sbloccare la partita. Il gol di Dimarco ci ha agevolato ma dovevamo cercare il secondo“.
    Inzaghi: “Frattesi e Barella possono giocare insieme”
    Infine su Frattesi e Barella: “Possono giocare insieme senza alcun problema. Davide dopo la Nazionale ha avuto un piccolo rallentamento dovuto a un affaticamento. Oggi ha fatto una gara concentrata. Calhanoglu e Lautaro? Per noi sono importantissimi. Abbiamo tantissime partite, ho tanti giocatori da utilizzare. E devo usare il più possibile questa soluzione, non deve essere un problema”. LEGGI TUTTO

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    Dimarco lancia la fuga Inter: eurogol a Empoli, Inzaghi a punteggio pieno

    L’Inter non ha intenzione di fermarsi. I nerazzurri, scesi in campo nell’anticipo domenicale della quinta giornata di Serie A, si sono imposti in casa dell’Empoli con il risultato di 1-0.

    La squadra di Simone Inzaghi, alla quinta vittoria su cinque partite, ha dunque sfruttato  l’inaspettato ko della Juventus ieri contro il Sassuolo consolidando il primo posto in classifica, continuando a tenere a distanza anche il Milan (vincente ieri contro il Verona). Dall’altro lato, l’Empoli del nuovo tecnico Andreazzoli non è ancora riuscito ad ottenere i primi punti del suo campionato e resta all’ultimo posto in solitaria. Da segnalare l’esordio stagionale da titolare di Filippo Ranocchia, in prestito dalla Juventus, con i toscani.

    EMPOLI-INTER 0-1: TABELLINO E STATISTICHE

    Empoli-Inter, la partita

    I nerazzurri partono subito con grande convinzione e nel primo tempo sfiorano il gol in diverse occasioni. Il colpo di testa di Darmian salvato sulla linea è l’episodio più rilevante della prima frazione di gara. Nel secondo tempo, dopo il dubbio episodio riguardante l’intervento di Bastoni su Cambiaghi, la squadra di Inzaghi sblocca la situazione al 51’ con un clamoroso gol di prima da fuori area di Dimarco, mentre l’Empoli prova a riaffacciarsi nei pressi dell’area avversaria realizzando il primo tiro in porta con un grande calcio di punizione di Ranocchia su cui Sommer si fa trovare pronto. Gli ospiti sfiorano in diverse occasioni il raddoppio senza però risultare troppo incisivi in fase di finalizzazione, con il risultato finale che resta dunque sull’1-0. LEGGI TUTTO

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    Lautaro si prende l’Inter e pensa al rinnovo di contratto

    MILANO – Il Toro, sempre e comunque. Anche in una partita in cui era rimasto sommerso dall’aggressività dei difensori della Real Sociedad, che non gli avevano concesso nemmeno una giocata, né tantomeno un tiro, all’ultimo respiro, ecco che Lautaro è riuscito a mettere la sua zampata. Grazie all’argentino, l’Inter l’ha scampata. Resta, però, il fatto che nessuno si sarebbe aspettato un esordio in Champions così sottotono per i vice-campioni d’Europa. Già perché ora è quella l’etichetta con cui viaggia la squadra nerazzurra. La campagna continentale della scorsa stagione ha alzato status e considerazione generale. Un motivo in più, allora, per essere sempre all’altezza.
    Lautaro, il leader dello spogliatoio
    A San Sebastian non è accaduto. E Lautaro, a caldo, non si è fermato a celebrare la sua prodezza last-minute, ma, da buon capitano, ha riconosciuto le difficoltà della squadra, censurando la prestazione nel suo complesso e ammettendo che occorre migliorare, per non incorrere nuovamente in simili “incidenti”. Insomma, il Toro ci ha messo la faccia. Parole del genere, ma in ogni caso più dure, le aveva espresse lo scorso anno, dopo la sconfitta con il Bologna. Ieri sera è cambiato il risultato, ma ciò non toglie che il segnale debba essere raccolto e utilizzato per evitare che situazioni del genere si ripetano. La leadership si evidenzia anche in queste circostanze. E l’argentino la mostra in pubblico, ma anche, se non soprattutto, in privato. E’ attento ad ogni aspetto della vita dello spogliatoio e quando si tratta di prendere posizione non si sottrae. Giusto un mese fa ha compiuto solo 26 anni, ma questa è la sua sesta stagione in nerazzurro, ed è ormai diventato emblema e simbolo dell’Inter. Il legame è talmente forte che la volontà, raccolta anche dalla società, stando alle parole di Marotta, è quella di allungare il contratto oltre l’attuale scadenza del 2026.
    L’argentino è insostituibile per Inzaghi
    Tornando al gol alla Real Sociedad, quando sei capace di estrarre dal cilindro giocate del genere (le vere prodezze sono lo smarcamento e l’intuizione su dove avrebbe potuto finire il pallone), è normale che Inzaghi non prenda in considerazione di lasciarti fuori, o anche solo di sostituirti. In queste prime 5 gare ufficiali, è accaduto soltanto alla prima, quella contro il Monza, soltanto a una decina di minuti dalla fine, e soltanto dopo che proprio il Toro aveva messo al sicuro il risultato con la sua prima doppietta stagionale. Per intendersi, tenuto conto anche del viaggio intercontinentale, dopo il derby, l’attaccante più stanco era proprio l’argentino, non certo Thuram, rimasto in campo poco più di un’ora. In Spagna, però, è stato comunque il francese a lasciare il posto ad Arnautovic. E si è trattato dell’ennesima conferma di come il Toro sia, probabilmente, l’unico nerazzurro davvero insostituibile per Inzaghi.
    Segnali negativi da Arnautovic
    Anche lui, però, avrà prima o poi bisogno di tirare il fiato. Il problema è che la prova di Arnautovic ha fatto suonare un campanello di allarme. Potrebbe essere solo un problema di forma, ma prestazioni del genere, da un elemento di tale esperienza, sono difficilmente accettabili. Le occasioni per lui non mancheranno, ma, al momento, negli appuntamenti più complicati e delicati, la scelta finirà sempre e comunque su Thuram, fermo restando il Toro evidentemente. In questo senso, si è rivelato decisamente più utile Sanchez, seppure nelle vesti di trequartista, deputato a legare centrocampo e attacco. Dopo il debutto-bis in nerazzurro, insomma, il Niño avrà presto ancora spazio. LEGGI TUTTO

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    Real Sociedad-Inter 1-1, le pagelle nerazzurre: Sommer attento, male Bastoni

    S. Inzaghi (all.) 6Da vice-campione d’Europa cade nel trappolone spagnolo della Real Sociedad: l’Inter salva la pelle, ma quanta fatica.
    Sommer 7Salvato dal palo, ma il sinistro di Mendez è imprendibile. L’Inter barcolla, lui la mette al sicuro due volte nel secondo tempo sulla punizione di Mendez e su Oyarzabal.
    Pavard 6Anche lui travolto dagli imbarazzi del primo tempo interista ma riesce a riprendersi.
    De Vrij 6Barrenetxea fa girare la testa pure al centrale olandese, l’impeto della Real Sociedad non lo risparmia. Passata la sfuriata iniziale, ritrova la rotta.
    Acerbi (31’ st) 6Pochi rischi nel finale in cui l’Inter attacca.
    Bastoni 4,5Errore fatale, anzi madornale: troppa supponenza e la Real Sociedad non perdona con l’1-0.
    Dimarco (10’ st) 6I suoi compiti da “braccetto” nella linea difensiva sono figli del risultato e di una rincorsa obbligata.
    Dumfries 5La doppia fase è complicata, in una serata del genere. Azzarda solo qualche sprint a destra, il resto sono preoccupazioni dal suo lato. Molta sofferenza per l’olandese.
    Barella 5,5Subito un’entrata ruvida su Barrenetxea, segno delle difficoltà iniziali e dello spauracchio interista nell’occasione. Giusta la correzione arbitrale nel secondo tempo: su Mendez non è da espulsione. Ma il folletto interista fatica comunque a salire di tono.
    Asllani 5,5Inserito in un contesto delicato: Inzaghi vuole da lui immediata profondità una volta conquistato il pallone. Poi il cambio è nell’aria, non solo per il giallo rimediato dopo l’intervento su Merino.
    Frattesi (10’ st) 6,5L’onda lunga del derby, con l’assist per Lautaro.
    Mkhitaryan 5La ricerca di razionalità, nella sua partita, sbatte contro i problemi dell’Inter nel fare il proprio gioco. Poche idee, un giallo a carico e la sostituzione come logica conseguenza.
    Sanchez (25’ st) 6Qualche spunto nel dare linfa alla spinta propulsiva dell’Inter che deve rimontare.
    Carlos Augusto 6Il primo pallone lo gioca a destra, poi dalla sua parte passa poco o nulla. Pescato in fuorigioco, anche se millimetrico, quando manda in gol Thuram. Ma la sua partita sale di livello.
    Arnautovic 5Si avvita su se stesso, anche perché la manovra interista è poco lucida. È il primo a essere cambiato, perché non crea nulla.
    Thuram (10’ st) 6La verve del francese per scuotere l’Inter quando la Real Sociedad arretra. La sua zampata c’è, peccato per il fuorigioco di Carlos Augusto in partenza.
    L. Martinez 7Nulla di che al quarto d’ora, di testa, ma è il primo a provarci. Poca lucidità all’inizio, il suo però è l’unico tiro interista per un’ora: segno tangibile dei problemi in zona-gol. Ma il Toro è questo, spietato come pochi. Un derby senza gol bastava e avanzava, stavolta l’argentino esulta in proprio. E salva l’Inter da brutto avvio di girone, anche se fino al guizzo del pari è tra i peggiori. LEGGI TUTTO

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    Juve, l’aneddoto di Del Piero: “Affezionati a Simeone, dipendevamo da cosa capitava a Roma”

    Il 5 maggio del 2002 resta una data storica per la Juventus, visto che la compagine bianconera vinse incredibilmente lo scudetto, superando all’ultima giornata l’Inter grazie alla sconfitta dei nerazzurri contro la Lazio. 
    Il ricordo di Del Piero
    Negli studi di Sky Sport, al termine del match tra Lazio e Atletico Madrid, Alessandro Del Piero ha ricordato quella storica giornata. Un revival favorito dalla presenza di Simeone: il tecnico dell’Atletico vestiva la maglia della Lazio quel giorno e mise a segno anche un gol. “Siamo affezionati a Simeone. È stata una giornata storica ad Udine – ha sottolineato Del Piero – noi vinciamo presto segnando due reti in uno stadio tutto bianconero. Riuscivamo a capire quali erano i nostri tifosi perché c’è stata alternanza di gol che arrivava da Roma. Io ero in campo, sul 2-2 entriamo per il secondo tempo e ci credevamo, ma sembrava fatta tutto per l’Inter per il clima all’Olimpico. Ad un certo punto vediamo i nostri tifosi che piano piano iniziano a gioire. Io batto un fallo laterale, guardo la panchina e chiedo che succede, mi fanno segno che vinceva la Lazio 3-2. Gli ultimi 15 minuti erano più attaccati alla radiolina che al campo, dipendevamo da cosa capitava a Roma”.  LEGGI TUTTO

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    Thuram-Lautaro, Inter-Milan e l’ammissione: “Non l’ho fatto apposta”

    Marcus Thuram e Lautaro Martinez sono stati tra i protagonisti della presentazione della terza maglia (color arancione) dell’Inter nel quartier generale della Nike a Milano. Un’anteprima ripreso dai social nerazzurri che ha raccolto tanto entusiasmo e tanti tifosi accorsi per vedere da vicino la novità. 
    Un modo per dare seguito alla festa post derby, con quel 5 a 1 da record inflitto al Milan poche ore prima, e proprio dei rossoneri ne è nato un siparietto particolare proprio tra i due protagonisti, la nuova ThuLa. 
    Lautaro-Thuram e il siparietto post Milan
    In pullman verso la Nike per Lautaro, Thuram e qualche giocatrice dell’Inter Women (Pandini, Simonetti e Pavan) è stata l’occasione per parlare della partita contro il Milan. L’argentino ha chiesto: “Avete visto che gol ha fatto Marcus?” e pronta la risposta di una delle ragazze: “Mamma mia sei proprio forte”.
    Thuram non ha perso tempo e riguardo alla prodezza segnata al compagno di Nazionale Maignan ha sottolineato (sorridendo): “Non l’ho fatto apposta”. L’aria post derby e l’entusiasmo non sono ancora scemati, in attesa dell’esordio in Champions contro la Real Sociedad. Un siparietto che l’Inter ha pubblicato sui propri canali social.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Calhanoglu out con la Real Sociedad: altro forfait dopo Cuadrado

    Vigilia di Champions League complicata per l’Inter. I nerazzurri, che domani saranno impegnati contro la Real Sociedad all’Anoeta, dovrà fare a meno di due pedine importanti. Nella mattinata la notizia del forfait di Juan Cuadrado, ma non sarà l’unico assente.
    Hakan Calhanoglu, grande protagonista nel derby di Milan vinto per 5-1, non sarà a disposizione di Simone Inzaghi per la gara europea in programma domani alle ore 21. Il turco ha subito un affaticamento muscolare.
    Inter, le condizioni di Calhanoglu
    A rendere noto lo stato fisico del calciatore ci ha pensato la stessa società nerazzurra, diramando un comunicato attraverso il proprio sito: “Hakan Calhanoglu non sarà a disposizione di Simone Inzaghi per la gara di Champions League contro la Real Sociedad a causa di un affaticamento all’adduttore della coscia sinistra”. Assenza pesante per il tecnico nerazzurro, che dovrà dunque pensare ad un’alternativa per sostituire il turco in cabina di regia. Non mancano le alternative, seppur molto diverse tra di loro: il sostituto naturale sarebbe Kristjan Asllani, ma Inzaghi potrebbe anche preferire l’esperienza di Davy Klaassen e optare per l’ex Ajax (che ancora non è sceso in campo con la maglia nerazzurra). Poco più di 24 ore per riflettere, la certezza è che Calhanoglu con la Real Sociedad sarà out. LEGGI TUTTO