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    Che affare Olivier! Ecco quanto costa al Milan ogni gol di Giroud

    Il francese, pagato un milione la scorsa estate, continua a trascinare i rossoneri. Tra i principali marcatori in campionato, nessuno “conviene” come luiA Genova non si è girato, ma Olivier Giroud ha trovato comunque il modo per far girare il vento dalla parte del Milan: un rigore da tre punti per arricchire la collezione di reti decisive. Nella galleria rossonera di Olivier, oltre al penalty che ha steso la Samp e lanciato i diavoli in cima alla classifica, si possono ammirare anche una zampata da pochi passi al Torino, la doppietta scivolata&girata nel derby scudetto di febbraio, un’altra scivolata al Maradona e ancora la doppietta di Reggio Emilia che ha cucito il tricolore sulle maglie del Milan. LEGGI TUTTO

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    Cheddira, da Bari al sogno Mondiale

    TORINO – Walid Cheddira rischia di essere un grande rimpianto azzurro. Ormai è certo: l’attaccante del Bari sarà convocato dal Marocco per le amichevoli che a inizio mese la nazionale africana giocherà contro Cile e Paraguay. Il neo ct, Hoalid Regragui, lo ha fatto seguire nelle recenti uscite dei pugliesi e quasi certamente lo farà esordire già nelle prossime amichevoli. E se Cheddira dovesse convincere, potrebbe inserirlo nella rosa dei giocatori che rappresenteranno il Marocco ai prossimi Mondiali. Con gli azzurri a casa, Walid sarebbe l’unico giocatore italiano presente, visto che  è nato 24 anni fa a Loreto, nelle Marche, figlio di Aziz, già buon giocatore in Marocco che ora va in curva al San Nicola a tifare suo figlio Ualino, Pasqualino in dialetto, come a Bari simpaticamente storpiano il nome di Walid. Quest’estate il ct azzurro Mancini aveva annunciato che avrebbe avuto un occhio anche per i giocatori di B, dopo aver avuto buoni riscontri a giugno coi debutti in azzurro di Gatti, Zerbin ed Esposito. Ma su Cheddira, al momento, non ci sono segnali di convocazione, anche se i suoi numeri non sono certo sfuggiti allo staff azzurro. Walid, comunque, è ben felice di essere convocato dal Marocco, a cui si sente culturalmente legato. Certo, dovesse scendere in campo ai Mondiali, si scorderebbe la Nazionale italiana per sempre. Finché disputa solo le amichevoli col Marocco, una speranza per l’azzurro resta. Perché al momento non c’è un attaccante italiano così promettente. Nessuno da inizio stagione ha segnato di più in gare ufficiali. Già 9 gol, così ripartiti: 5 in Coppa Italia di cui è il capocannoniere (2 al Padova nel preliminare, 3 al Verona, al Bentegodi, al 1° turno), 4 in campionato per 4 partite di fila (nell’1-1 col Palermo, nel 3-1 al Perugia in trasferta, nel 2-2 con la Spal in casa e nella vittoria di sabato scorso a Cosenza). Walid, in questo inizio di annata, sta tenendo una media realizzativa stratosferica, segna un gol ogni 68’. E mettiamoci anche un rigore procurato e due assist nel 2-2 del suo esordio in B a Parma e contro la Spal. Cheddira segna in tutti i modi perché sa essere devastante: agilità, progressione irresistibile con cui divora gli spazi, buon dribbling, grande agonismo, ottimo tiro secco e porta che la vede sempre bene, anche segnando di testa, come sabato a Cosenza. Giusto dunque che un ragazzo così promettente e serio nel suo lavoro, possa coltivare il sogno di andare in Qatar a novembre. E pazienza se noi italiani dovessimo rimpiangerlo, l’importante è che Walid, o Ualino, continui a farci divertire ad ogni partita.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Difesa super, tutti in gol e… l'Udinese di Sottil è pronta per l'Inter (e la guarda dall'alto)

    Domenica i nerazzurri giocheranno alla Dacia Arena, ma la squadra non intende fermarsi. Il gruppo è stato rinnovato, ma la qualità rimane alta: mercato eccellente in uscita, altrettanto interessante per i nuovi acquisti (Lovric, Bijol, Ebosse, Ehizibue). E Silvestri sogna l’azzurro Quattro vittorie di fila L’Udinese è a quota 13, a un punto dal terzetto di testa (Atalanta, Milan e Napoli) ed è un punto sopra l’Inter che domenica all’ora di pranzo sarà ospite alla Dacia Arena. Un inizio balbettante, quattro gol dal Milan a San Siro e un deludente pareggio interno con la Salernitana. LEGGI TUTTO

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    Roma, Vina e l'addio: tra Galatasaray e…13 milioni

    Matias Vina era arrivato alla Roma da campione della copa Libertadores con il Palmeiras e dopo essere stato seguito a lungo anche dal Milan. Un’operazione onerosa, da circa 13 milioni più una percentuale sulla futura rivendita, che aveva creato tante aspettative tra i tifosi. Ma l’apporto del terzino uruguaiano non è stato di quelli memorabili tanto che sia Josè Mourinho che Tiago Pinto lo considerano assolutamente cedibile. Ascolta “Roma, Vina al passo d’addio: tra Milan, Galatasaray e quei 13 milioni…” su Spreaker.LA SITUAZIONE – La cessione di Matias Vina al Galatasaray non si è concretizzata solo per questioni di tempistiche. L’uruguaiano aveva dato il  benestare all’operazione che non è saltata del tutto ma solo rinviata. Roma e Galatasaray, infatti, sono già d’accordo per ultimare i dettagli nel mercato di gennaio.  LEGGI TUTTO

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    Cercasi Lukaku disperatamente: Romelu prova ad anticipare il rientro

    Il centravanti belga di nuovo ad Appiano, domani gli esami: Inzaghi non lo avrà a Plzen ma spera per Udine (in panchina). Tutti i motivi per cui il suo recupero è fondamentaleRomelu Lukaku che rimette piede ad Appiano è un po’ come il sole all’improvviso: laggiù c’è luce, il tunnel sta per finire. La speranza dell’Inter è che manchi giusto una partita al rientro. Udine è l’orizzonte: le possibilità non sono molte, ma esistono. Di più: il belga vuole provarci in ogni modo. Lo staff medico nerazzurro ieri si è tenuto in contatto con il fisioterapista che ha seguito l’attaccante nell’ultima settimana, Lieven Maesschalck. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic a vuoto, Milik non basta: tutti i problemi dell’attacco Juve

    Contro la Salernitana, ma non solo, deludono le punte. Per Kean 45′ flop. Allegri spera nel ritorno di Di Maria, ma…dal nostro inviato Marco Guidi12 settembre
    – TORINOIl riscaldamento prepartita l’aveva chiuso a suo modo, con una punizione mancina sotto all’incrocio. Per Dusan Vlahovic sembrava la solita serata di gloria allo Stadium. Sempre a segno nelle prime tre stagionali in casa, quattro gol, con i due, splendidi calci da fermo contro Roma e Spezia a nascondere le difficoltà di un attacco aggrappato più a magie individuali che ad altro. LEGGI TUTTO