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    Parla John Elkann: “Ferrari e Juventus, dico tutto”

    Il presidente della rossa e del gruppo Stellantis alla Gazzetta dello Sport: “Fiducia e riconoscenza per il lavoro di Binotto, ma il gruppo deve maturare”. Sui bianconeri: “Sono convinto si possa lottare per vincere il campionato”

    Oggi sarà a Monza, nel box Ferrari, con la sua presenza attenta, ma discreta, apparentemente defilata. Come sempre. In realtà John Elkann, presidente del gruppo Stellantis e della Ferrari oltre a essere il primo, appassionato tifoso del Cavallino, è anche il responsabile ultimo della Scuderia. Elkann è un uomo colto e curioso che parla poco. Le sue interviste sono una rarità, ma in occasione dei 100 anni del circuito di Monza che coincidono con i 75 anni della “sua” Ferrari ha scelto di parlare con la Gazzetta dello Sport. LEGGI TUTTO

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    Serie B, festa Palermo: 1-0 al Genoa con la firma di Brunori

    PALERMO – Al Barbera il Palermo di Corini raccoglie tre punti contro il Genoa di Blessin. I rosanero vincono 1-0 con la rete di Brunori nella ripresa. Un successo che porta i rosanero a quota 7 punti in classifica, a meno uno proprio dal Grifone.
    Palermo-Genoa: numeri e statistiche
    Tante occasioni ma nessun gol nel primo tempo
    Subito pericoloso il Palermo con un calcio di punizione al 2′ minuto di gioco: la traiettoria di Stulac finisce sul’esterno della rete dando l’impressione ottica che il pallone fosse entrato. Poco dopo è Ekuban a sprecare una ghiottissima occasione per il Genoa: l’attaccante ghanese ha un vero e proprio rigore in movimento ma manda il pallone sul fondo a tu per tu con Pigliacelli. Al 10′ la combinazione con Di Mariano porta Saric a concludere in area sul primo palo: Martinez blocca senza patemi. Al 12′ girata al volo di Portanova su corner di Frendrup ma il pallone finisce alto. Al 22′ grande occasione per il Palermo con Di Mariano: cross di Brunori per il numero 10 rosanero che gira al volo ma non inquadra lo specchio della porta da pochi metri. Al 33′ Segre trova Brunori: il bomber rosanero controlla, si gira e calcia in porta ma trova la pronta risposta di Martinez. Il portiere spagnolo del Grifone si ripete poco dopo sul tiro di prima di Elia. In pieno recupero ci prova Jagiello dal limite dell’area con un tiro piazzato ma Pigliacelli mette in corner. 
    Classifica Serie B
    Il Palermo ringrazia Brunori: 1-0 al Genoa di Blessin
    Nella ripresa il Palermo passa in vantaggio al 49′ con bomber Brunori: l’attaccante numero 9 rosanero si inserisce in area e conclude sul primo palo battendo Martinez. 1-0 per il Palermo. Al 63′ prova a replicare il Genoa con una doppia occasione: corner battuto da Aramu per il colpo di testa di Yalcin ribattuto da Brunori nei pressi della linea di porta. Bani prova a ribadire in porta ma salva Pigliacelli. Dieci minuti dopo il Grifone si rende pericoloso con Coda, servito da Yalcin, che si gira e calcia: Pigliacelli mette in calcio d’angolo. I rossoblù sfiorano il pareggio al 73′ con Ekuban che prova a superare Pigliacelli con un pallonetto: palla alta di pochissimo. All’85’ Brunori prova a mettere la parola fine al match andando vicino alla doppietta: tiro potentissimo sul primo palo, ma Martinez alza il braccio e devia in corner. Uno scatenato Brunori ci prova ancora poco dopo calciando col sinistro ma il portiere del Genoa blocca a terra. Al quinto dei sei minuti di recupero annullato un gol al Genoa per fuorigioco di Bani su cross di Coda. 

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    Zielinski e Milinkovic, storie parallele tra sirene di mercato e un rinnovo da accelerare

    Due situazioni simili, stessa scadenza di contratto: 30 giungo 2024. Lazio e Napoli riusciranno a blindarli in tempo? Sergej Milinkovic-Savic e Piotr Zielinski: due storie con la stessa scadenza di contratto, 30 giugno 2024, e con la necessità di arrivare a una soluzione nel giro di un paio di mesi. Forse non hanno la stessa urgenza di Leao e Zaniolo, anche loro nella medesima situazione temporale, a patto di non sottovalutarle. LEGGI TUTTO

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    Veleno Lorenzi, i rimpianti e l’ultima partita del Grande Torino

    Il 30 aprile del 1949, Inter-Torino fu l’ultima partita degli Eroi di Superga prima del tragico volo da Lisbona Se un pomeriggio di primavera Valerio Bacigalupo non avesse parato i tiri che ha parato… E se, quello stesso pomeriggio, Benito Lorenzi fosse stato più preciso nelle conclusioni, sarebbe stato sufficiente angolarle di più… Chissà… La bellezza del periodo ipotetico sta nel fatto che riesce a consegnare una storia diversa da quella che si è effettivamente realizzata mettendo due semplici lettere dell’alfabeto all’inizio della frase: se. LEGGI TUTTO

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    Inter, la sfida tra portieri non si ferma al campo: quanto pesa Handanovic nello spogliatoio

    Il passaggio di testimone in casa nerazzurra passa anche dalla fascia da capitano che lo sloveno indossa, tra discorsi e cene di squadraQuando si parla di ballottaggi non bisogna cadere in un errore piuttosto diffuso: credere che questi testa a testa si limitino a quanto si vede sul campo, dalla televisione. Questo vale ancor di più per il posto da portiere dell’Inter, in bilico tra Samir Handanovic e André Onana. Ci sono soprattutto gli allenamenti per convincere di volta in volta Simone Inzaghi, ma poi esistono anche una serie di aspetti che intrecciano le abilità da calciatore ai valori dell’uomo fino a formare un filo rosso complicatissimo da recidere. LEGGI TUTTO

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    La tazza di Gattuso, lo sconto al Milan, il decollo: così Tonali è diventato grande

    Il primo anno rossonero di Sandro è stato deludente, ma da lì non ha più sbagliato una mossa: storia di un ragazzo paragonato a Pirlo, ma con Rino nel cuore Qualche anno fa il Brescia lo nascondeva. Se lo godeva in allenamento e poi stop, solo lì, perché dopo l’esordio tra i pro’ Cellino chiamò Boscaglia. “Mister, sono il presidente. Quel ragazzo che ha fatto debuttare è bravino, ma non lo faccia giocare più”. “Come mai?”. Altrimenti ce lo rubano…”. La storia di Tonali è iniziata così, con una telefonata di Cellino al suo vecchio allenatore a Brescia, Roberto Boscaglia, il primo a far giocare Sandro in trasferta contro l’Avellino. LEGGI TUTTO

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    “Il nuovo Facchetti” dice stop a 31 anni. Vita e opere di Davide Santon

    L’etichetta gliela mise Mourinho, che lo lanciò insieme a Balotelli e gli fece marcare con successo anche Ronaldo. Poi il declino, stritolato da pressione e infortuni. E ora l’annuncio del ritiroTrentuno anni compiuti a gennaio, l’etichetta di nuovo Facchetti a stritolarlo, forse, ma mai come quelle ginocchia che lo hanno costretto a dire basta. Poteva fare la fine di Batistuta, per certi versi, che ha continuato a giocare mettendo a rischio le sue gambe e solo oggi, dopo varie operazioni, vede la luce in fondo al tunnel. Davide Santon, quel tunnel, lo sta invece percorrendo adesso. LEGGI TUTTO