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    Pogba, il malumore Juve dietro le parole di Arrivabene: così cambia la strategia

    Il tempo perso e le scelte personali, il piano originale e quello ridefinito ora verso la guarigione, le dichiarazioni dell’ad e quelle di Allegri: l’infortunio mette alla prova il rapporto tra il Polpo e la Signora Che la gestione dell’infortunio al ginocchio destro di Paul Pogba sarebbe stato un primo serio test di resistenza del matrimonio-bis tra il Polpo e la Signora era stato chiaro sin dalla diagnosi. L’avverarsi delle peggiori ma pronosticabili ipotesi sull’inefficacia della terapia conservativa, ed esserselo aspettato non può essere una soddisfazione per nessuna Cassandra, non poteva che stressare ulteriormente la tenuta di un rapporto in cui entrambe le parti hanno deciso di credere moltissimo in estate, e che solo dopo pochi mesi si vede già messo alla prova. Ma è solo naturale che la vicenda turbi la serenità di quel clima familiare che aveva convinto Pogba dicendo sorridente “sono tornato a casa”. LEGGI TUTTO

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    La lezione di Salisburgo: il Milan c’è, ma a Pioli manca un altro step

    I rossoneri hanno reagito allo svantaggio ma non hanno offerto in Champions la versione deluxe del campionatoDal nostro inviato G.B. Olivero7 settembre
    – Salisburgo (Austria) Era l’obiettivo minimo della trasferta austriaca ed è stato centrato: il pareggio contro il Salisburgo consente al Milan di iniziare la campagna europea con un ragionevole ottimismo. Il tempo dirà se le difficoltà attuali del Chelsea cambieranno un po’ la gerarchia teorica del girone e se la Dinamo Zagabria coltiverà qualche insospettabile ambizione, ma intanto i rossoneri hanno bloccato sul loro campo i più accreditati rivali per il secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Messi? No, Hidekguti. Così nacque il falso nove

    La Grande Ungheria vinse le Olimpiadi e fu seconda al Mondiale grazie a un’invenzione e al recupero psicologico di un’ala dal grande talento ma dai nervi tesi. Guardiola e Messi sarebbero arrivati molto dopo… Ad analizzarla con occhio severo il minimo che si possa dire sulla storia del calcio moderno è che esiste un clamoroso (e pericoloso) deficit di idee. Tanto si è sviluppato l’aspetto atletico e poco si è lavorato sulla tecnica e sulla tattica. Alzi la mano chi ha visto in una partita recente una serie di dribbling fatti come si deve, e cioè non soltanto buttando il pallone avanti per superare l’avversario in velocità. LEGGI TUTTO

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    Una coppa da 50 milioni e non solo: Roma, quanto vale l'Europa League

    Arrivare in fondo significherebbe avere fondi per il mercato e per sanare i conti, anche se Mou ha avvertito: “Ci sono squadre che spendono oltre 100 milioni, è come la differenza tra la Terra e Marte”Lo scorso anno la vittoria in Conference League fruttò oltre 25 milioni di euro, quest’anno vincere l’Europa League potrebbe portare nelle casse giallorosse anche il doppio, quasi 50 milioni. Ecco perché l’avventura che partirà giovedì a Razgrad, in Bulgaria, ha molto più di un significato. LEGGI TUTTO

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    Stop, rientri, forzature: cosa c’è dietro il calvario di Di Maria

    Dopo la lesione all’adduttore alla prima di campionato, il ritorno prima del previsto contro Spezia e Fiorentina ha costretto a un passo indietro: quando c’era ha fatto la differenza, ma fin qui il Fideo ha giocato meno di un minuto su quattro Se al debutto in Champions a Parigi hanno fatto la differenza le individualità, non poter schierare le sue due carte migliori arrivate dal mercato ha ricordato alla Juve che non esiste solo il caso Vlahovic: una zavorra sull’inizio di stagione bianconero è anche l’inaspettato calvario di Angel Di Maria. Fermatosi alla prima giornata per un problema muscolare già comparso nei giorni precedenti, dopo aver provato a forzare il rientro una settimana fa adesso il tassametro dei suoi guai all’adduttore della coscia sinistra si avvicina pericolosamente al mese di durata, col serio rischio di scavallarlo. LEGGI TUTTO

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    Cairo: ” Juric strepitoso . Ora un grande Toro anche a San Siro”

    Il presidente granata e il quarto posto: “La squadra è in palla ma siamo all’inizio, non esaltiamoci”Il regalo più bello per l’anniversario dei suoi diciassette anni di presidenza granata, caduto il 2 settembre, non poteva che essere un Toro entrato, con merito, nel salotto buono del calcio italiano. Il quarto posto dopo cinque giornate, davanti a Juventus e Inter (+1) e alla Lazio (+2), riempie di soddisfazione oltre a ripagarlo del lavoro e degli investimenti. Il presidente Urbano Cairo è chiaramente felice, a tratti pure orgoglioso di un progetto cresciuto progressivamente in questi quattordici mesi con Ivan Juric in panchina e Davide Vagnati alla scrivania. LEGGI TUTTO

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    Salihamidzic: “Il successo del mio Bayern? Lavoro duro e occhio alle finanze”

    L’ex juventino è il manager dei bavaresi: “La squadra di oggi nacque grazie all’Inter” Finita la carriera da calciatore anche di Bayern e Juventus, Hasan Salihamidzic detto Brazzo (ragazzino, fratellino in bosniaco) ha percorso strade diverse: commentatore tv, imprenditore, finché il Bayern non lo ha reclutato nelle Leggende, vecchie glorie che danno lustro alla società. LEGGI TUTTO