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    Podolski: “Io, il Bayern, l’Inter forte anche senza Lukaku e… la bocciofila di Milano”

    L’ex attaccante nerazzurro: “Felice che l’Inter sia tornata in alto. A Monaco sono unici, sanno come si vince, un modello che non si può copiare. Io a Milano? Esperienza infelice solo per i risultati, ma per il resto…”“Tutto bene, grazie” (in italiano). “A me va sempre bene, quando giochi a calcio ti va sempre bene” (in tedesco). Lukas Podolski, 37 anni, campione del mondo nel 2014, non ha ancora chiuso una carriera che l’ha portato anche tra Bayern e Arsenal, con sei mesi infelici all’Inter. “Ma solo dal punto di vista dei risultati sul campo, perché ho imparato tanto, dalle persone dell’ambiente e dalla gente comune. Come gli amici della bocciofila”. LEGGI TUTTO

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    Red Bull e RedBird: due modelli vincenti a confronto

    L’acquisizione del club austriaco da parte della multinazionale degli energy drink scatenò proteste a Salisburgo, ma i risultati sono stati brillanti. I punti di contatto e le divergenze con la filosofia ElliottDa Red Bull a RedBird il passo è breve. O magari non tanto, perché di mezzo c’è un oceano, non soltanto la differenza tra un toro rosso e un volatile dello stesso colore. La multinazionale austriaca, ormai da tempo un colosso anche nel mondo dello sport, ha permesso a Salisburgo di vincere campionati in serie e di affacciarsi da protagonista alla Champions League: il fondatore Dietrich Mateschitz non avrà il talento musicale di Mozart – vero padrone di casa nella città patrimonio dell’Unesco – ma insomma, il genio imprenditoriale glielo riconoscono tutti. LEGGI TUTTO

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    Del Piero: “Italiane, fate come il Villarreal! Juve, ora più ambizione. Milanesi e Napoli…”

    L’ex capitano bianconero sulle nostre di Champions: “Allegri ha una squadra forte, quella di Spalletti è bella, Leao può fare volare il Milan e all’Inter serve il miglior Lukaku”L’ ultima volta che Juve e Psg si sono sfidati era il 5 febbraio 1997: finale di ritorno della Supercoppa europea. Dopo il trionfo per 6-1 a Parigi, Alessandro Del Piero segnò una doppietta nel match disputato a Palermo. La Juve vinse 3-1 e sollevò il trofeo: “Ricordo che mi sembrava di volare: era un periodo in cui mi veniva tutto facile e quella era una Juve straordinaria, che forse allora non era percepita come è stata davvero, cioè dominante in Europa”. La Champions parte stasera con Psg-Juve e Ale presenta questa sfida e tutta la manifestazione. La più bella: “Questa coppa la sogni da bambino. È il massimo”. LEGGI TUTTO

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    Marcava Toni, ora marca…Pioli: Jaissle, l’enfant prodige che medita lo scacco al Milan

    Quando lui nasceva Pioli già giocava in Serie A, difensore martoriato dagli infortuni, pupillo di Rangnick: il Salisburgo dei giovani d’oro con lui viaggia forte In Germania li chiamano “laptop trainer”, allenatori da portatile. Quella dei pc pieni di dati, di Wyscout aperto venti ore al giorno, di big data a colazione e di idee innovative, o di metodi particolari studiati per forgiare gruppi. David Wagner, cresciuto spiando Klopp a Dortmund, portò la squadra nel bosco durante la preseason con l’Huddersfield, in un’isoletta vicino la Svezia. Venti ragazzi dietro un fuoco a cuocere pesce. LEGGI TUTTO

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    “Voglio imitare CR7”. E il piccolo Hojlund iniziò dai push up

    Il bomber dell’Atalanta raccontato da suo padre, nonché primo allenatore: “Un giorno mi disse che avrebbe imitato Cristiano in tutto, e prese a fare esercizi ogni sera, anche con l’influenza. Ma quando lavorava con me…”Il primo ricordo che ha del figlio è un pallone da spiaggia più grande di lui. Uno di quei Super Tele ultra leggeri che si caricano in macchina come prima cosa, pepita d’oro di ogni ragazzino in spiaggia dai quattro anni in su. Rasmus Hojlund ne avrà avuti un paio, forse tre, e quel giorno si mise a calciare il pallone davanti a papà Anders, il primo ad allenarlo: “Lì capii che era mancino”. LEGGI TUTTO