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    Caratteristiche tecniche e impatto economico: perché la Juve ha scelto Milik e non Depay

    Il tecnico voleva una seconda punta non “ingombrante”. L’ex Napoli è costato molto meno dell’olandese ed esalterà le doti di Kostic La Juve ha scelto Milik, spendendo poco e accontentando in pieno Allegri in una sua richiesta specifica. L’allenatore bianconero voleva un centravanti di scorta, uno che potesse sostituire Vlahovic senza mettergli pressione: e chi meglio del polacco, esperto di Serie A per i suoi trascorsi al Napoli e con meno ambizioni da titolare rispetto al passato. C’è da chiedersi, però, come mai negli ultimi giorni l’attaccante si sia ritrovato in ballottaggio con Depay (giocatore completamente diverso per costi e caratteristiche) e da quali motivazioni sia stata indirizzata la decisione verso di lui. Perché l’aspetto economico rischia di far velo a quello tecnico-tattico, che in realtà ha avuto un peso non indifferente ai fini della scelta. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Dicevano che venivo dalla luna ma amo ancora il calcio totale”

    Il Brasile, il Real, le ispirazioni di ieri e gli eredi di oggi: “Bisogna avere il coraggio di cambiare”Dal nostro inviato Fabio Licari25 agosto
    – Istanbul”Soprannaturale forse no, però in effetti ero visto come uno che veniva dalla Luna… Non facevo parte del gruppo, avevo giocato fino alla quarta serie e smesso a diciannove anni. Non ero del clan”. Soprannaturale è l’aggettivo scelto dall’Uefa per definire il calcio di Arrigo Sacchi e la sua rivoluzione Anni 80. Oggi a Istanbul l’ex tecnico del Milan ed ex c.t. dell’Italia riceverà da Aleksander Ceferin il Premio del Presidente Uefa 2022. Con scritto che c’è “un calcio prima di Sacchi e uno dopo”. LEGGI TUTTO

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    Da Kvara a Kim, Serie A international: già 24 nazionalità in gol

    Nella prime due giornate festa di reti “straniere”: accanto ai “soliti” Vlahovic e Lukaku , ecco Ceesay, Jovic e Di Maria: mancano i tedeschi…Passa lo straniero. Che la Serie A sia sempre più “esotica” ormai non fa più notizia, ma da qui a contabilizzare ben 37 gol non italiani sui 47 (il 78%!) segnati nelle prime due giornate era difficile prevederlo. Ma quello che impressiona di più è il numero di Nazioni “coinvolte”: ben 24 hanno almeno un rappresentate nella classifica marcatori. LEGGI TUTTO

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    Mancini, hai visto Cheddira?

    TORINO – Segnarsi il suo nome e cognome, Walid Cheddira, 24 anni, origini marocchine ma nato a Loreto: ci si può scommettere, di strada ne farà parecchia. A Bari, sono tutti pazzi di lui, è il giocatore che ha più segnato in Italia nelle gare ufficiali di questo inizio di stagione. Già sei gol, così ripartiti: 5 in Coppa Italia (2 al Padova nel preliminare, 3 al Verona al 1° turno), 1 in campionato (nell’1-1 col Palermo) e mettiamoci anche un rigore procurato nel 2-2 dell’esordio in B a Parma. Già, il Parma, dove si stanno mangiando le mani per lui, perché il club emiliano era stato il primo a scommettere su Cheddira scovandolo, ai tempi del ds Faggiano, in Serie D nella Sangiustese, dove in due stagioni da Under aveva messo a segno 19 reti. Gli emiliani lo misero sotto contratto senza poi mai fargli giocare una partita in maglia crociata. E’ sempre andato in prestito in C: Arezzo, Lecco, Mantova, fino al Bari dove nella passata stagione dà un buon contributo alla salita in B dei pugliesi (7 gol). Così quest’estate Bari e Parma si sono sedute a un tavolo per discutere il riscatto. Astuto il ds dei pugliesi, Ciro Polito: ha lasciato che decadesse la cifra pattuita un anno prima (700mila euro) e qualche giorno dopo l’ha preso per la metà, col senno di poi, un affarone. Dicevamo come a Bari siano pazzi di lui e lui pazzo di Bari (lì gli è nato il primo figlio). I tifosi, storpiando simpaticamente il nome Walid, lo chiamano Ualino (Pasqualino in barese) e a ogni partita accolgono in curva il padre Aziz, il suo primo tifoso, che fu un calciatore di livello in Marocco. In campo, Cheddira sa essere devastante: agilità, progressione irresistibile con cui divora gli spazi, buon dribbling, grande agonismo, ottimo tiro secco e porta che la vede sempre bene. Adesso però, è il momento di non tradire tante buone premesse, anche se Walid sembra avere pure la testa sulle spalle. “Non mi pongo obiettivi, solo lavorare al meglio partita dopo partita – ha dichiarato ai canali ufficiali del club -. Quello che conta è il risultato di squadra. A livello personale, un attaccante punta sempre alla doppia cifra, ma ho tanto da migliorare. Rispetto alla C, quest’anno ci sono più spazi, le squadre giocano di più. Questo mi può aiutare”. Ma se continua così, può diventare anche un patrimonio del calcio azzurro, considerato che il ct Mancini, dopo aver avuto ottimi riscontri con Gatti e Zerbin, ha già detto che intende seguire con più attenzione la B, che forgia sempre ottimi talenti. E forse c’è da sbrigarsi, si sussurra di una possibile chiamata dalla nazionale marocchina. Ma se continua così, gli donerebbe anche l’azzurro. LEGGI TUTTO

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    Antognoni: “Fiorentina niente paura, sei pronta per l'Europa. Ma serve spendere”

    La bandiera viola: “Buona squadra, ma per crescere bisogna investire e non vendere i migliori come si è fatto ultimamente”Dal nostro inviato G.B. Olivero25 agosto
    – ENSCHEDEAlla splendida carriera di Giancarlo Antognoni forse è mancata solo qualche partita europea in più con la Fiorentina: “Eh sì, di Coppa Campioni in particolare. Adesso si qualificano in quattro, qualche edizione l’avrei giocata anche io. Ma sono comunque convinto che le 73 presenze con l’Italia mi abbiano reso importante pure a livello internazionale. Certo, ai miei tempi entrare nelle coppe era difficile…”. LEGGI TUTTO

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    Chalobah spinge per il via libera all'Inter: ma spunta il Lipsia

    Il centrale a colloquio col Chelsea. Acerbi resta in attesa. Voci da Parigi: il Psg ancora su Skriniar, Zhang irremovibileEppur si muove. E si muove lui in persona. L’Inter le sta provando tutte per portare a Milano Trevoh Chalobah. E lo sta facendo anche con la sponda dello stesso difensore inglese, che vuole sposare il nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Milan, Inter, Juve e Napoli: tocca a voi. Ecco chi pescare e chi no

    I rossoneri possono sperare in Lipsia, Shakhtar, Maccabi Haifa, per la Signora il top sarebbe trovare gli ucraini e il Maccabi con l’Eintracht. Ma neppure in prima e seconda fascia si può stare tranquilli dal nostro inviato Fabio Licari25 agosto
    – ISTANBULAll’inseguimento delle grandi. All’inseguimento di Real Madrid, City, Bayern, Liverpool e Psg, apparentemente irraggiungibili nella Champions che sta per nascere. All’inseguimento ormai da troppo tempo. Come immaginare che i prossimi campioni d’Europa non siano tra le “big 5”? Ma anche Barcellona, Chelsea, Atletico e Tottenham sembrano davanti a noi. LEGGI TUTTO

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    Raddoppio Juve: mani su Milik e avanti tutta col Psg per Paredes

    I francesi hanno aperto al prestito dell’argentino ma chiedono l’obbligo di riscatto a 20 milioni. Accordo annuale con l’attaccante, oggi verrà definita l’intesa finale col Marsiglia Le mani su Milik e avanti tutta per Paredes. La Juve blocca l’attaccante polacco nel giorno in cui fa degli importanti passi in avanti per il regista tanto atteso. LEGGI TUTTO