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    Da Kim a Kvara: le colonne del Napoli che hanno sfiorato il bianconero

    I bianconeri nel 2020 cercavano sponde in Serie A per portare in Italia Kim, una delle rivelazioni del Napoli di quest’anno. Il calciatore era stato individuato come possibile erede di Barzagli, Bonucci o Chiellini, sulla scia di Romero e Demiral. Non se ne fece nulla: nell’estate 2022, dopo la cessione di De Ligt e l’addio di Chiellini, Allegri ha chiesto di andare sul sicuro con un esperto di Serie A: il rifiuto di Koulibaly (che potrebbe tornare di moda l’estate prossima, in caso di cessione anticipata di Bonucci o Rugani) ha spinto la Juve verso Bremer. LEGGI TUTTO

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    Tra i gol alle big e il rinnovo: chi è Owusu, il baby dell’Inter che ha abbattuto la Juve

    Nato a Bergamo, Enoch è un’ala destra classe 2005, tra i leader in un’annata di transizione. Con Iliev ed Esposito forma un tridente di assoluto valore, segna poco ma sceglie i momenti giusti. E i nerazzurri hanno evitato un altro caso-Gnonto…Enoch Owusu, l’abbatti-Juve, è l’anello di congiunzione tra l’Inter Primavera scudettata e quella che, sempre con Cristian Chivu in panchina, sta vivendo la stagione della rifondazione. In estate sono andati via tanti protagonisti del tricolore: tra gli altri Casadei, Fabbian, Sangalli, Franco Carboni, Cortinovis, Hoti, Nunziatini. Una squadra intera ha lasciato dopo la finale scudetto vinta con la Roma, l’ala nata a Bergamo è ancora lì. LEGGI TUTTO

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    Quando Platini vide Maradona. E si inchinò al nuovo re

    1986, una partita che fu un passaggio di consegne tra il fuoriclasse francese e il sublime argentino. A vincere fu Diego, che fresco di Mondiale si prese anche lo scudetto, il primo nella storia degli azzurri Arriva sempre il momento in cui il destino presenta il conto. L’importante è giungere all’appuntamento con l’adeguata preparazione: rimanerne sorpresi provocherebbe un trauma piuttosto complicato da affrontare e da superare. L’istante fatale, invece, va inteso come parte della normalità, come logica conseguenza dell’avanzare del tempo: non si può essere eterni, non si può vivere di gloria per un’esistenza intera. Quell’attimo, per Michel Platini e per la sua Juve, fu domenica 9 novembre 1986. LEGGI TUTTO

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    Otto super giurati: “Il triplete? Dura. Ma è segno che il sistema Italia cresce”

    Cinque squadre italiane alle semifinali di Coppa, è un segno di rinascimento? Lo abbiamo chiesto a otto stelle del calcio. Sacchi: “Il bel calcio non costa”. De Zerbi: “Un gran momento”. Lucescu: “Roma, hai la rabbia di Mourinho”Nessun Paese in Europa ha tante squadre così in alto. Abbiamo chiesto ad allenatori, ex tecnici ed esperti di fare il punto sulla salute del calcio italiano. LEGGI TUTTO