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    50 anni di Dudek, il Pinocchio coi guanti che costò una Champions al Milan

    Una delle finali più incredibili della storia, una danza clownesca, un sorriso beffardo, uno striscione degli interisti. Il compleanno di un eroe a sorpresa L’uomo che a cadenze regolari torna a frequentare gli incubi dei tifosi rossoneri compie oggi 50 anni. Lo fa da 6510 giorni, puntuale all’appuntamento si manifesta, ballando una strana danza. A guardarlo bene in faccia, non avrebbe niente del mostro che nei film horror appare all’improvviso dietro una porta. Non il baluginio sinistro dello sguardo, nemmeno la marcata durezza dei tratti. Tutt’altro. Anzi: a fissarlo con attenzione, si scoprirebbe un viso persino dolce, con un sorriso a cerniera che se ne sta acquattato tra le labbra, in attesa di scoppiare in una risata. È il sorriso di un bambino, un bambino che l’ha fatta grossa e se la ghigna. LEGGI TUTTO

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    Troppa musica, pochi dribbling, rinnovo bloccato: nella testa di Leao

    I cartelloni in tutta Milano, la moda, un nuovo album rap in arrivo, ma il campo parla di un attaccante che non segna da gennaio e con una situazione contrattuale calda. E a Pioli serve concentrato…Rafa Leao al Milan è un titolare triste: non festeggia un gol da metà gennaio. L’umore si fa ancora più cupo quando gli avversari lo fermano in velocità o quando si incarta in un dribbling, arte con cui una volta risolveva anche le situazioni più intricate. È allora che Rafa allarga le braccia e abbassa la testa, che difficilmente rialzerà con il Portogallo. Il nuovo c.t. Martinez, come del resto il vecchio Fernando Santos, non lo vede tra gli undici di partenza. LEGGI TUTTO

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    Tacconi si rialza, il figlio racconta: “Mi chiede se ridanno i 15 punti alla Juve”

    L’ex portiere ha lasciato l’ospedale e proseguirà la rieducazione a Milano. Andrea: “Il mio sogno è di poter andare allo stadio con lui”“La strada è ancora lunga, ma intanto è uscito dall’ospedale e ci avviciniamo a casa con papà. Saremo sempre grati ad Alessandria”. Andrea Tacconi, il figlio più grande dell’ex portiere della Juventus, fatica a trattenere l’emozione. Ormai è passato un anno da quel tragico 23 aprile 2022 in cui papà Stefano ha perso improvvisamente i sensi a causa di una emorragia cerebrale procurata dalla rottura di una aneurisma. Prima l’operazione neurochirurgica, poi la delicata degenza in rianimazione e in seguito la riabilitazione, che adesso proseguirà a Milano. LEGGI TUTTO

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    Allegri, tre mesi e due coppe: se gli ostacoli possono diventare un trampolino…

    Il tecnico bianconero ha il controllo della squadra e, a prescindere dai verdetti extra campo, ha due coppe per definire il suo lavoroI cavalli come ama dire Lippi, si contano al palo. È anche per questo, ma non solo per questo, che il bilancio della Juve – e di conseguenza di Allegri – è ancora tutto da scrivere. Perché molto dipenderà dai verdetti extra campo – e da questi 15 punti che ballano tra una squadra al secondo posto e un’altra ancora ai margini dell’alta classifica – ma anche e soprattutto da quello che riserverà il finale di stagione. LEGGI TUTTO

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    Brozovic, dove sei? Da insostituibile ai margini. E l’Inter si interroga

    Rendimento in picchiata, infortuni, indolenza in allenamento, il preparatore del Milan: viaggio nella crisi del croato, con un futuro che è sempre più un’incognitasi è perso C’era una volta l’insostituibile. L’uomo attorno a cui giravano squadra e progetto. La vita all’Inter di Marcelo Brozovic ha vissuto più volte sulle montagne russe: è iniziata in maniera complicata, alla ricerca disperata di un ruolo congeniale che nessun tecnico sembrava in grado di potergli cucire addosso, fino al momento della svolta, quando Luciano Spalletti lo ha inventato regista. Sembrava un azzardo, un ultimo disperato tentativo. E, invece, da lì è cominciata una nuova carriera in nerazzurro: una scalata inarrestabile che ha visto Brozo diventare poi uno dei pilastri dell’ultimo scudetto. LEGGI TUTTO

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    “Thiaw studia da leader. Tanto lavoro e un po’ di fortuna: ecco come si è preso il Milan”

    Dopo la chiamata di Flick parla Di Salvo, c.t. dell’U21 tedesca: “È migliorato perché ha imparato a confrontarsi con le responsabilità. Pioli crede in lui, ma non credevo avrebbe fatto così in fretta…” A un certo punto, la chiacchierata si interrompe. Antonio Di Salvo chiede un attimo e apre Google Traduttore per avere la conferma: “Thiaw? È bravo in tutto, ma negli ultimi mesi è migliorato perché ha imparato a confrontarsi con… le responsabilità”. Ecco la parola chiave, sfuggita per qualche secondo a un italiano impeccabile. LEGGI TUTTO

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    Il Barça, l'ansia, il ciclismo e quei 700 gol. Si ritira Bojan, imperfetto ma bello

    L’attaccante saluta a 32 anni. Per lui un futuro su ruote. Storia di un talento che non ha mai dribblato la pressioneA Bojan Krkic il Giappone ha cambiato la vita, aperto la mente, dato risposte. Una di queste l’ha trovata in un libro, divorato durante gli ultimi mesi di riabilitazione dopo l’infortunio al ginocchio. Si chiama “Wabi Sabi, la bellezza dell’imperfezione”. LEGGI TUTTO