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    75 anni fa i rossoneri affrontano a San Siro i granata e sognano il primato. L’Italia si cura le ferite della guerra ma allo stadio nessuno ci pensa: c’è quel ribelle tutto dribbling che viene da Cerignola… La Milano del Dopoguerra è una città ferita che cerca di nascondere le macerie, pubbliche e private, con un iperattivismo che diventerà ben presto la sua fortuna. Sul selciato delle strade ci sono ancora le macchie di sangue di un periodo tragico, le cronache dei quotidiani e dei rotocalchi non fanno che parlare di disgrazie, di difficoltà, di miseria. Rimettersi in piedi è un esercizio complicato anche per un popolo laborioso, tenace e intraprendente come quello milanese. Ci si distrae come si può: una serata al cinema, una a teatro a vedere le compagnie di Macario o di Ernesto Calindri, e la domenica a San Siro. Il calcio funziona proprio come strumento di evasione sociale. LEGGI TUTTO

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    I numeri dietro Thiaw: perché è il difensore Under 21 migliore d'Europa

    In un confronto con i top europei del suo ruolo come Gvardiol, Timber o Badiashile, il tedesco è al vertice di quasi tutte le statisticheIl manifesto dell’aggressività di Malick Thiaw è in un frame di Tottenham-Milan, minuto 25. Lenglet alza la testa per impostare, Kane viene a prendere il pallone a centrocampo e il tedesco gli sta addosso. La punta cerca di scrollarselo di dosso, ma non c’è verso. Thiaw segue l’inglese e lo spinge a girare il pallone sull’esterno. Una versione milanista del “te como” di Martinez, tradotto in “ti mangio”. Una sorta di “tu non puoi passare” versione pallone. LEGGI TUTTO

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    Yildiz inquieto? Il piano Juve per il gioiello della Primavera

    Tra voci di un “mal di pancia” e il desiderio di entrare in pianta stabile nella Next Gen, il trequartista turco scalpita. Ma i bianconeri hanno un programma per il suo futuro Quando la Juve ha capito che c’era uno spiraglio – seppur minimo – per soffiare Yildiz al Bayern Monaco, l’estate scorsa, ha deciso di andarci dentro con tutte le sue forze. Alle prime spedizioni tedesche ne sono seguite alcune specifiche, un blitz che si è concretizzano nel giro di ore: quelle decisive per strappare il sì del ragazzo, della sua famiglia e dei suoi agenti, anticipando così la concorrenza di altri club che avevano annusato il grande colpo allo stesso modo. Kenan ha scelto la Juve perché – tra le varie opportunità prospettate per il suo futuro – a Torino avrebbe potuto sfruttare il trampolino della Next Gen. LEGGI TUTTO