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    Diretta Reggina-Parma ore 16.15: dove vederla in tv, streaming e formazioni ufficiali

    L’ora del riscatto. Si potrebbe riassumere così la sfida tra Reggina e Parma, valida per la 28a giornata del campionato di Serie B. Il secondo anticipo della cadetteria, dopo quella delle ore 14 tra Pisa e Palermo all’Arena Garibaldi, di un weekend ricco di partite importanti per la classifica. I calabresi per uscire dal momento di crisi delle ultime settimane, la squadra di Pecchia per risollevarsi dopo la sconfitta contro il Pisa. In campo alle ore 16:15 all’Oreste Granillo.  LEGGI TUTTO

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    Audero: “Per salvare la Samp ho detto no alla Premier”

    Il portiere blucerchiato: “Ci serve la scintilla… Abbiamo rinunciato allo stipendio di dicembre per evitare scenari disastrosi”“I veri marinai si vedono quando c’è tempesta” (cit. Dejan Stankovic). Emil Audero è in mezzo ai flutti da tempo e non per caso il tecnico serbo lo ha fatto capitano. Per mille motivi, ma due meritano di essere ricordati. La scelta sulla questione stipendi e l’offerta (declinata) per approdare a gennaio in Premier al Nottingham Forest. LEGGI TUTTO

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    Stadio da 600 milioni e un partner top: il piano di Cardinale

    Il nuovo impianto del Milan sarà finanziato con un prestito. Al lavoro CAA Icon, leader di settoreIl motto dell’Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza. LEGGI TUTTO

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    Ottant’anni di Lucio Dalla: dal Bologna alla Virtus, storia di musica e sport

    Il 4 marzo 1943 nasceva uno dei grandi della musica italiana, che alla sua venuta al mondo ha dedicato un brano memorabile Il 4 marzo è un giorno della memoria per la musica e la cultura italiane. Una data che è diventata, con l’aggiunta dell’anno 1943, il manifesto delle canzoni di un grande artista che da 11 anni non è più con noi. Lucio Dalla ci manca tanto, ci manca da tanto. Lui è stato un campione che ha saputo interpretare i sentimenti e i cambiamenti di molte generazioni. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: è l'ora del riscatto?

    TORINO – La 28ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi che potranno dire molto sulla futura composizione dei playoff. A Pisa sbarca il Palermo, fischio d’inizio alle 14. I padroni di casa, dopo uno stentato inizio di 2023, con qualche problema di troppo soprattutto nelle sfide interne, sembrano aver svoltato: vengono da due vittorie di fila, tre successi nelle ultime quattro gare nelle quali hanno raccolto 10 punti. Il Pisa è sesto, cioè in piena zona playoff. Ma vincere oggi vorrebbe dire portarsi temporaneamente a quota 44, cioè a -3 dal Genoa secondo (in zona A diretta) che scenderà in campo solo lunedì sera, quando riceverà il Cosenza. Il tecnico D’Angelo, da quando è stato richiamato sulla panchina nerazzurra, ha sfoderato una rimonta pazzesca, considerato che aveva preso il Pisa da Maran all’ultimo posto. E ora non vuole fermarsi: i playoff non bastano, l’ha detto chiaramente, si spera in una caduta del Genoa per provare ad agganciare la A diretta, anche se a Pisa sono consapevoli che non sarà semplice inserirsi nella lotta per il 2° posto ma per come era iniziata la stagione, va già bene così. Dall’altra parte ci sarà il Palermo di Corini, nono a quota 37 ma con gli stessi punti del Parma, ottavo, cioé all’ultimo posto buono per disputare i playoff. I siciliani parevano in grande ascesa. Poi, il 10 febbraio, quando hanno perso a Marassi dal Genoa, non sono riusciti più a vincere, mettendo in seguito insieme solo tre pareggi, un passo non sufficiente per fare i playoff anche se Corini resta fiducioso e parla di squadra in crescita (dove però bomber Brunori, 13 gol in campionato, non ha segnato nelle ultime 4 uscite). Alle 16.15, si gioca Reggina-Parma. I calabresi, reduci dalla bruciante sconfitta di martedì nel derby di Cosenza, con la squadra ribaltata nel recupero, hanno preparato la sfida in ritiro, su richiesta degli stessi giocatori. Anche perché adesso non si può più negare la crisi della squadra che nel girone di ritorno ha raccolto sei sconfitte in otto giornate. I problemi c’erano anche prima del ko di Cosenza ma adesso non si può proprio più nascondere la cenere sotto il tappeto, anche perché la Reggina, pur essendo quinta, di questo passo rischia di non disputare gli spareggi promozione. Per carità, il campionato degli amaranto resta di livello assoluto, quanti avrebbero pronosticato a inizio stagione una Reggina con questa classifica a marzo? Tuttavia, sul futuro dei calabresi pende anche la questione dei versamenti Irpef, sui quali gli altri club di B, all’ultima tesa Assemblea delle società, hanno chiesto chiarimenti a Balata, presidente della Lega B . Si preannuncia una lunga battaglia legale, dall’esito incerto. Nel frattempo, Pippo Inzaghi tira dritto e parla di salvezza conquistata con largo anticipo come primo traguardo stagionale raggiunto, quindi ora bisogna andare a prendersi qualcosa di più. Dall’altra parte arriva il Parma, la grande incompiuta di questa B, la squadra che più facilmente passa da un exploit a una caduta bruciante: la squadra di Pecchia il 24 febbraio era stata capace di andare a vincere in casa del Frosinone (fino allora imbattuto fra le mura amiche), salvo poi nel turno infrasettimanale farsi superare in casa dal Pisa. Che Parma sarà, stavolta? Ma la stessa domanda va rivolta anche alla Reggina. Per parte della tifoseria amaranto, Pippo Inzaghi non è più quel totem che la scorsa estate veniva accolto in città in maniera trionfale. Adesso si contestano le sue scelte, come a Cosenza, quando la squadra, una volta in vantaggio, ha sbagliato atteggiamento, badando solo a difendere il vantaggio minimo, fino al patatrac nel recupero. Nei commenti dei tifosi, è facile associare i risultati di Pippo a quelli di suo fratello Simone con l’Inter, che anche lui non se la passa bene in A. Ma nel suo caso, un po’ di gratitudine non guasterebbe e non sarebbe male ricordarsi di cosa ha saputo fare Pippo nei suoi primi mesi in amaranto, dopo aver ereditato una squadra che soltanto lo scorso giugno, per i problemi della precedente gestione societaria, rischiava di sparire dal professionismo. LEGGI TUTTO

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    Kessie chiama Inter: la strategia nerazzurra per prenderlo

    A Barcellona si sta inserendo ma è una riserva, a Milano potrebbe ricomporre la coppia con l’amico Calhanoglu: ecco come si potrebbe fare il colpoFranck Kessie rivuole la città, la Milano che ha salutato da campione su un pullman che scoppiava di felicità. E soprattutto vuole l’Inter, che un tempo era avversaria e che adesso è alleata in un progetto complesso: andrebbe realizzato a fine stagione, ma è ben presente nella testa dei protagonisti. LEGGI TUTTO

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    Luciano e Maurizio non sono due tattici: insegnano calcio, non puntano solo sull’errore avversario e sull’invenzione dei singoliPartita per intenditori di calcio. Napoli e Lazio hanno fatto vedere che cosa dev’essere questo sport: due collettivi di intelligenze che si affrontano a viso aperto e cercano, secondo le loro possibilità, di prevalere sull’avversario. Finalmente nessun tatticismo, pochissime perdite di tempo. LEGGI TUTTO