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    Parma-Pisa, D'Angelo: “Secondo posto? Se il Genoa ci fa il regalo possiamo pensarci”

    Il Pisa nel segno della continuità. La squadra di D’Angelo supera quota 40 punti in classifica dopo la vittoria sul Parma. La rete siglata da Touré ha squarciato il cielo del Tardini e consegnato un successo importante alla squadra nerazzurra. Dopo la partita con il Perugia, portata a casa in dieci, i toscani spinti da oltre mille sostenitori sono riusciti a bissare e continuare la corsa verso il secondo posto. Al termine della partita ha parlato in conferenza l’allenatore D’Angelo.  LEGGI TUTTO

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    Tsadjout, il milanista mancato che ha messo le ali alla Cremonese

    Due reti in una settimana, compreso quello alla Roma che ha dato il primo successo ai grigiorossi. Figlio di camerunesi laureatisi in farmacia, è cresciuto nelle giovanili rossonere, dove sogna un giorno di tornare L’abbraccio di mamma Nathalie è stato il regalo più bello per Frank a fine partita. Tsadjout sta vivendo il momento più felice della sua vita calcistica, 2 gol in una settimana: prima la bella rete al Torino, martedì lo spettacolare tiro al volo contro la Roma che ha procurato la prima vittoria in campionato per la squadra di Ballardini. E dire che sono state le sue prime due reti in Serie A in appena 419 minuti, una media non proprio banale per un debuttante di 23 anni. LEGGI TUTTO

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    E un giorno il campo venne ristretto. Ma forse ora è troppo piccolo…

    I padri fondatori avevano immaginato un campo che sembrava una prateria, poi le misure cambiarono. Ora un Report della Fifa quanto visto in Qatar (tranne che in finale): le squadre giocano in 40 metri. Così si ammazza la fantasia del gioco I padri fondatori, alla metà dell’Ottocento, l’avevano immaginato come una specie di prateria: la lunghezza massima era di 182 metri (200 iarde) e la larghezza di 91 metri (100 iarde). Nelle loro intenzioni quello doveva essere spazio dentro il quale giocare con i sogni: ventidue calciatori che si contendevano un pallone e cercavano di fargli oltrepassare la linea di porta. LEGGI TUTTO

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    Reggina ko nel derby: la decisione del club e l'ira di Inzaghi

    Reggina in ritiro dopo lo sfogo di Inzaghi: “Sono arrabbiato”
    Da domani, giovedì 2 marzo, i calciatori resteranno insieme anche dopo l’allenamento al centro sportivo Sant’Agata. Una scelta presa dalla società che arriva dopo le parole con cui Filippo Inzaghi aveva bacchettato i suoi calciatori nel post-partita: “Sono molto arrabbiato, dobbiamo essere più scaltri”. Sei sconfitte nelle utlime otto partite, quattro nelle ultime cinque. Il successo casalingo (2-1) sul Modena non ha allontanato definitivamente la crisi e alla Reggina non resta che provare a ritrovarsi davvero e del tutto. Isolandosi dall’esterno e facendo gruppo. LEGGI TUTTO

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    Luis Alberto, Diaz, Zielinski… in Serie A sono tornati i numeri 10

    Fondamentali per giocare tra le linee, si sono moltiplicati con la diffusione del 3-4-2-1, sempre più utilizzato in Serie ALuis Alberto spunta a dieci minuti dalla fine di una partita in cui si è visto poco, ma al momento giusto, in zona decisiva: destro all’incrocio, vittoria della Lazio. È la potenza del 10, la nuova utilità del trequartista. Il nostro campionato – ma diremmo tutto il calcio attuale – sta riscoprendo la necessità di giocatori del genere. LEGGI TUTTO

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    Ranieri-Gilardino, serata da A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri sera (Cosenza-Reggina 2-1, Palermo-Ternana 0-0 e Parma-Pisa 0-1) la 27ª giornata si chiude stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con le altre sette partite. Il clou è a Cagliari, dove sbarca il Genoa secondo (a +3 sul Bari). In estate le due squadre erano considerate le prime favorite alla promozione. Poi il Frosinone ha saputo fare meglio, entrambe hanno avuto i loro problemi e hanno dovuto sostituire l’allenatore per cambiare marcia. La partita è più importante per il Cagliari, vincerla vorrebbe dire riaprire i giochi per il 2° posto, tutta la diretta concorrenza guarderà con interesse alla gara. Ranieri ci ha tenuto a fare i complimenti a Gilardino che in effetti sta cogliendo al meglio l’occasione Genoa, proponendosi come un allenatore da tenere d’occhio, anche per come sa leggere le partite, trovando le soluzioni per vincere le gare che non si sbloccano (vedi il 3-0 di sabato scorso alla Spal, con tutte le reti nel finale). Ma stasera, all’Unipol Domus di Cagliari, sarà un test probante, anche perché Sir Claudio Ranieri, in sella da inizio anno, ha sempre vinto nelle uscite in casa e ai liguri mancheranno Coda e Aramu, cioé gli acquisti più importanti della scorsa estate, entrambi ko e fuori per un mese. La capolista Frosinone è di scena al Mazza di Ferrara contro la Spal. I ciociari di Grosso, dopo la sconfitta interna col Parma, vogliono riprendere la corsa per la A, anche se il margine di 12 punti sul 3° posto resta tranquillizzante. Oddo invece, insegue il suo primo successo dopo aver raccolto un punto in due gare, oggi la Spal sarebbe retrocessa in C, è a -2 dai playout e a -4 dalla salvezza. Il Bari, terzo in classifica, riceve il Venezia che, pur inguaiato (oggi disputerebbe i playout), sta trovando un minimo di continuità: è in serie positiva da 5 gare nelle quali ha raccolto 9 punti. Il Bari invece, non perde da 4 turni, nei quali ha messo insieme 10 punti, passo che lo rende la più competitiva rivale del Genoa per la conquista del 2° posto, cioè della A diretta. Il sorprendente Sudtirol, in zona playoff (è quinto a -5 dal Genoa) ha una trasferta delicata a Benevento. I campani da tre turni sono sotto la guida di Stellone a cui è toccato il non semplice compito di spalare le macerie ereditate da Cannavaro. Con lui sono arrivati 4 punti in 3 gare ma ora serve l’ulteriore scatto, visto che oggi la squadra disputerebbe i playout. Ma il Sudtirol resta un cattivo cliente: è vero che i ragazzi di Bisoli hanno un po’ frenato (vengono da 3 pari di fila) ma nel 2023 sono ancora imbattuti e nel nuovo anno hanno raccolto 15 punti: dovessero vincere stasera, si troverebbero con l’obiettivo salvezza già in tasca e chissà che a quel punto Bisoli getti la maschera e inizi a prendere in considerazione la possibilità di puntare apertamente ai playoff (almeno). Il Modena, che resta in palla nonostante l’immeritata sconfitta di Reggio Calabria, affrontata peraltro con un organico molto rimaneggiato, ha un test probante ricevendo l’Ascoli: i marchigiani sono ora guidati da Breda che nei 3 turni con lui in panchina hanno raccolto 7 punti, bottino che permette all’Ascoli di stare a 4 punti dai playoff e ad altrettante lunghezze sopra i playout. Il Modena di Tesser invece con una vittoria potrebbe ritrovarsi – a sorpresa – in zona playoff. Attenzione alla crescita del Cittadella, che ha vinto 3 delle ultime 4 partite. Trascinati dai gol di Giovanni Crociata (è arrivato a gennaio in prestito dall’Empoli, già 6 centri in maglia granata), i veneti hanno abbandonato i bassifondi della classifica grazie alle prodezze di quello che va considerato come il più azzeccato acquisto di tutto il mercato di gennaio (e pensare che nella prima parte di stagione era ai margini nel Sudtirol). Stasera il Citta riceve il Brescia in caduta libera: zero punti nel 2023, con le Rondinelle – che dopo le prime 6 giornate erano in testa – ora all’ultimo posto (superati anche dal Cosenza che ieri ha vinto il derby calabrese): se stasera Gastaldello, alla seconda uscita col Brescia, non inverte la rotta, chissà che Cellino non cambi di nuovo in panchina, visto che gli ultimi tre allenatori stagionali sono durati ognuno solo due giornate (si scherza, ma non troppo). Intrigante anche Perugia-Como con entrambe le squadre impegnate ad allontanarsi dalla zona calda. I lariani di Longo, 5 punti nelle ultime 3 gare, con un successo raggiungerebbero una posizione di classifica quasi tranquilla, traguardo non trascurabile, considerato come era iniziata la stagione. Per gli umbri di Castori invece, c’è da riscattare il ko di Pisa, col Perugia ribaltato dai toscani, nonostante fosse in superiorità numerica: non un bel segnale che va messo alle spalle con una prova convincente, come l’ultima in casa, quando il Perugia si aggiudicò il derby umbro con un bel 3-0 alla Ternana. LEGGI TUTTO

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    A caccia degli altri Ibra, chi e dove sono: da Joaquin all'inarrivabile Miura

    L’unico della lista che può reggere il confronto con Ibra è Joaquin Sanchez, esterno e bandiera del Betis, tornato a Siviglia dopo aver girato l’Europa. A Firenze lo ricordano ancora per aver preso parte alla storia: gol nel 4-2 in rimonta alla Juventus nel giorno del tris di Giuseppe Rossi. Lo spagnolo è nato a luglio ’81, ha 41 anni e sette mesi. Fin qui ha segnato un gol in 16 partite. Nel 2022 ha vinto la Coppa del Re. Nessuna voglia di smettere. LEGGI TUTTO