consigliato per te

  • in

    Soriano: “Per il Bologna mi riduco l’ingaggio. Occhio Inter, magari facciamo il bis”

    Il centrocampista rossoblù: “Con l’Inter si può ripetere la partita dello scorso anno. Mi manca il sorriso di Sinisa” “L’Europa? Ora non ci pensiamo: ma il calcio è strano eh…”. Talmente strano che Roberto Soriano, capitano del Bologna, è tornato al gol dopo 706 giorni e a emozionarsi davanti al docufilm “We are one”, cinque puntate su Dazn dedicate ai rossoblù 2021-22 e in cui Sinisa Mihajlovic è capomastro di una squadra speciale e che speciale continua ad esserlo anche oggi con Thiago Motta. “Quel sabato è stato pazzesco, un concentrato di coincidenze: ho segnato alla Samp che è l’altra mia squadra del cuore con il Bologna. Prima di parlare in tv mi è stato ricordato che due giorni dopo sarebbe stato il compleanno di Sinisa. E così sono esploso. E ho pianto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mourinho lo sciamano ripete il rito. E l’Olimpico si riempie

    Giovedì contro il Salisburgo diciassettesimo sold out su diciotto partite casalinghe nel 2022-23: l’unica “bucata” Roma-Genoa di Coppa Italia per la miseria di poche decine di biglietti. Superato il milione di spettatori José magari non ci crederà (pazienza, problema suo, in cuor suo sa che è così), ma questo pezzo sarebbe uscito comunque, pari pari, senza modificare una virgola. Voglio dire, anche se la storia giovedì sera all’Olimpico fosse andata diversamente, se la leggiadra volée di Dybala si fosse stampata sul palo e se uno a caso del Salisburgo si fosse inventato a tempo scaduto una botta assassina da trenta metri, cancellando la Roma dall’Europa e facendo di Trigoria al risveglio la terra lacrimosa del latte versato, indifferente alla sorte e ai sorteggi di giornata. LEGGI TUTTO

  • in

    La lezione di Mariaclotilde: vincere non è tutto, il calcio impari dalla spadista bergamasca

    La rubrica della domenica: le grandi felici in coppa? Anche merito delle piccole. La Serie A è diventata più allenante perché tutti osano di più. La storia della Adosini Eravamo abituati a tornare da un turno di coppe sconfitti e ammaccati e a rinchiuderci nel cortile della Serie A per giocare tra noi e provare a sentirci forti. Questa volta siamo tornati in cortile euforici: tre vittorie su tre negli ottavi d’andata di Champions League; nessuna sconfitta nelle altre competizioni e complessivamente sette squadre su sette negli ottavi di finale come non accadeva dal 1990-91. Ma non solo risultati. LEGGI TUTTO

  • in

    Cardinale contro Pagliuca, modelli Usa a confronto

    Milan-Atalanta è anche la sfida tra due proprietà americane. Dagli Yankees ai Boston Celtics, ecco l’incrocio Il leprecauno entra a gamba tesa nella sfida tra Milan e Atalanta, al pari di due consonanti stampate sui cappellini di mezzo mondo. Il primo simbolo è lo gnomo irlandese sopra le casacche dei Boston Celtics, icona del basket, mentre la N e la Y di New York, reggono il mondo degli Yankees. Quella di domenica è una sfida di culture e simboli, di basket e baseball, di investitori planati in Italia per fare la rivoluzione e dare un’impronta: Gerry Cardinale contro Stephen Pagliuca, ai vertici di RedBird e Bain Capital. Le due figure di spicco di Milan e Atalanta. LEGGI TUTTO

  • in

    Ascoli-Benevento: Breda contro Stellone

    TORINO – La 26ª giornata di Serie B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, con il posticipo Ascoli-Benevento. Entrambe le squadre hanno cambiato allenatore due turni fa. Nei marchigiani, Roberto Breda ha rilevato Cristian Bucchi, dando subito una bella impronta all’Ascoli, capace di vincere in entrambe le uscite (1-0 al Perugia, 0-1 al Parma). Si parla poco di Breda, all’ultimo giro di esoneri è arrivato senza clamori ma è il subentrato che sta facendo meglio e grazie alle due vittorie di fila, oggi può fare un pensierino a qualcosa di più di una salvezza, magari a quei playoff che Breda conquistò nel 2017-18 col Perugia ma che non poté disputare perché la società riuscì a esonerarlo alla penultima giornata, lasciando che gli spareggi promozione fossero guidati da Alessandro Nesta, poi subito eliminato. In precedenza, Breda aveva guidato anche il Latina, portato da neopromossa in B in finale playoff, dove nel 2014 fu sconfitto dal Cesena. Oggi dovrà un po’ inventarsi l’Ascoli, soprattutto in attacco: out per infortunio Forte, squalificato Gondo (assieme a Giovane), di punta dovrebbe toccare al duo Dionisi (recuperato in extremis) e Pedro Mendes (portoghese che ha mostrato numeri interessanti ma finora, per la folta concorrenza, utilizzato poco). “E’ vero che nei momenti positivi si lavora meglio ma non dobbiamo dimenticare la rabbia agonistica che è alla base delle due vittorie di fila ottenute”, ha detto Breda. Dall’altra parte ci sarà il Benevento di Stellone, terzo tecnico stagionale della Strega dopo Caserta e Cannavaro. Stellone è reduce dall’1-0 sul Brescia col quale s’è messo alle spalle il ko d’esordio a Cagliari. Ma la situazione dei campani resta pesante, soltanto facendo risultato pieno ad Ascoli potrebbero dare una svolta importante a una stagione iniziata malino con Caserta e proseguita in maniera insostenibile da Cannavaro. Stellone ha ereditato una situazione complicata, non solo per i tanti indisponibili, una decina, ma perché guida una squadra che avrebbe dovuto avere ben altri obiettivi e che ora cerca una salvezza per la quale bisogna dimostrare di saper lottare. Ma un anno fa, Stellone, subentrando alla Reggina, trovava una situazione di fatto analoga. E ne usciva alla grande, salvandosi in carrozza e quasi arrivando a giocarsi i playoff, risultando, assieme a Bisoli, l’unico allenatore della passata stagione a funzionare da subentrato. “L’Ascoli è in salute – dice Stellone – ma noi dobbiamo stare concentrati su noi stessi e dare continuità a una vittoria importante”. LEGGI TUTTO