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    Mazzocchi: “La Salernitana si salva con lo spirito dell’anno scorso. E poi Mancini…”

    Era in ascesa, aveva anche conquistato l’azzurro poi si è bloccato per tre mesi. Ora un finale di stagione per il rilancio Correva forte Pasquale Mazzocchi: un rendimento molto alto, i primi gol in Serie A, la convocazione in Nazionale, il debutto in azzurro. Poi… “Poi ho dovuto cliccare stop. L’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro mi ha fermato nel momento più bello: indossando la maglia dell’Italia, tra l’altro come primo giocatore della storia della Salernitana, avevo realizzato il sogno più grande. Era novembre, sono stato operato, ma adesso eccomi qui. Sono pronto a cliccare play e a ripartire: per aiutare la mia squadra a salvarsi e chissà, magari anche a tornare nel gruppo di Mancini”. LEGGI TUTTO

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    Inter e Milan: un tetto non basta più per il derby. Dalla pax milanese al gelo Usa-Cina

    Lukaku-Ibra da ring: meglio case divise? C’era una volta la cortese rivalità Moratti-Berlusconi. Ora derby sempre più roventi e rapporti più tesi. Un solo San Siro ha meno sensoDue derby in 6 giorni per guadagnarsi la finale di Champions League di Manchester: 7 e 13 maggio 2003. In quella settimana storica per il calcio milanese, probabilmente irripetibile, ad Adriano Galliani e Massimo Moratti veniva da ridere, perché si ritrovarono per due volte ai pranzi ufficiali di vigilia con le eminenze dell’Uefa. LEGGI TUTTO

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    Piccolo grande diavolo: si scrive Diaz e si legge “diez”, è il momento di Brahim

    Dieci è il suo numero di maglia, il numero dei campioni. A 23 anni, lo spagnolo del Milan sta dimostrando di meritarlo. Gol come quello al Tottenham vanno in questa direzione. Il resto è qui, in capitoli: dieci, ovviamente Nel gol segnato al Tottenham nell’andata degli ottavi di Champions, a naso il più importante finora, c’è tutto Brahim Diaz. Il suo bello – tempismo, aggressività, tenacia, coraggio – e ciò che ancora deve perfezionare: precisione ed efficacia del tocco. Riavvolgiamo il nastro: Theo spara in porta, Forster respinge tra petto e spalla, Brahim, che ha intelligentemente seguito l’azione, si avventa sul pallone per un tap-in a mezz’aria, a pochi metri dalla porta. Il suo tiro viene stoppato dal braccio del portiere già a terra, la palla si impenna quasi sulla linea e su di essa si lancia a volo d’angelo ancora Diaz, rischiando un calcio in faccia da un difensore proteso in spaccata, per spingerla in rete di testa. LEGGI TUTTO

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    Frosinone-Parma, pazzo 3-4: Pecchia e Buffon in 9 piegano Grosso

    Si ferma il Frosinone di Fabio Grosso. La capolista del campionato di Serie B ha perso in casa contro il Parma in uno dei due anticipi che hanno aperto il 26° turno della serie cadetta. La formazione gialloblù di Fabio Pecchia, con Buffon titolare, ha vinto 4-3 allo Stirpe ed è rientrata in piena zona playoff: è in settima posizione a quota 37 punti. E’ Vazquez a sbloccare la partita dopo neanche 6 minuti del primo tempo, poi ci pensa l’ex Torino Ansaldi a regalare il raddoppio agli ospiti. Caso dimezza lo svantaggio per i padroni di casa al 25′ ma Zanimacchia, dieci minuti dopo, realizza il terzo gol per la squadra di Pecchia. Anche nella ripresa poi tante emozioni: Mulattieri fa subito il 2-3, il Parma rimane in dieci per il rosso a Estevez e Moro trova il gol del 3-3 ma, al 73′, arriva la seconda rete di Vazquez per il definitivo 3-4. Nel finale, il Parma rimane addirittura in nove, per l’espulsione di Camara. Per il Frosinone, che veniva da sei vittorie di fila e un pareggio (con appena tre reti al passivo nelle ultime 7 giornate), si tratta del quinto ko in campionato: Grosso è ancora primo a quota 55, a +12 dal Genoa secondo, con il miglior attacco e la difesa meno battuta del torneo. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Spal, Gilardino: la battuta su Oddo e il “caso” Coda

    Genoa-Spal chiuderà il sabato della Serie B. Entrambe le formazioni sono reduci da un pareggio, i rossoblu sul campo del Modena e gli estensi in casa contro il Como. La squadra di Alberto Gilardino dovrà provare a tenere a distanza le inseguitrici e tenersi stretto il secondo posto. Tre lunghezze li separano dal Sudtirol, terzo, che in questo weekend di Serie B affronterà il Palermo. Un fine settimana pieno di scontri diretti e che potrebbe cambiare ulteriormente la situazione nei piani alti. Della partita contro la Spal ha parlato l’allenatore in conferenza. LEGGI TUTTO

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    25 anni fa la manita dell'Empoli al Napoli. E in panchina c'era Spalletti…

    Alla sua prima panchina in Serie A, il tecnico mandò in crisi gli azzurri battendoli 5-0. Retrocederanno e per il club sarà la stagione peggiore di sempre. Ora che quella gara si sta per riproporre punta a vivere la migliore della storia Nel febbraio ’98 Luciano Spalletti è il simbolo del nuovo che avanza. Neanche quarantenne, si guadagna la nomea di condottiero del miracoloso Empoli, capace di passare in due anni dai campi di terza serie alle sfide con Milan e Juve. Toscano alla guida di toscani, parlantina veloce e pochi fronzoli, Spalletti, alla prima stagione in Serie A, debutta con due vittorie contro Roma e Napoli, le sue future spose. LEGGI TUTTO

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    Reggina, Saladini blinda Inzaghi: “Non sarà mai in discussione”

    La Reggina non sta vivendo un momento positivo sin qui in Serie B. Nelle ultime giornate tra risultati e contestazione, la squadra non sta ritrovando gli automatismi di inizio stagione. Risultati che stanno facendo precipitare la squadra di Inzaghi in classifica pur restando in piena corsa per le prime posizioni. Il presidente degli amaranto ha confermato però la fiduca ad Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Maurizio Costanzo, da Totti a Tomba passando per Panatta: quante storie di sport nei suoi salotti

    Tanti campioni sono stati ospiti nelle sue trasmissioni: solo Maradona lo bidonò, dopo aver firmato il regolare contratto con Mediaset L’intuizione era stata quella di capire che oltre al personaggio, si nascondeva un uomo ironico, divertente, capace persino – cosa rara – di prendersi in giro. Fu così che Maurizio Costanzo convinse Francesco Totti a scrivere il celebre libro sulle barzellette. Operazione geniale, che sdoganava un campione nel pieno dell’attività restituendogli un profilo quotidiano, avvicinandolo di fatto alla gente, come mai era successo prima. Inutile dire che il libro fu un successo clamoroso. LEGGI TUTTO