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    Modena-Genoa: fra storia e ambizioni

    TORINO – La 25ª giornata di Serie B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Genoa, partita di un un certo fascino. Per l’occasione, al Braglia si stabilirà il record stagionale di presenze (oltre 13mila paganti) e potrebbe essere la partita di Serie B col maggior numero di spettatori nella storia dei canarini, superiore anche a quando il Modena affrontò la Juve nel suo anno di Serie B, un record favorito anche dalla massiccia presenza di tifosi rossoblù che saranno circa tremila. Perché per il Genoa, andare a Modena, ha un significato particolare, evoca una tappa fondamentale nella storia del Grifone: era il 19 giugno 1988, ultima di campionato, i liguri s’imposero 1-3 davanti a un maxi esodo di tifosi genoani che con quel successo videro la squadra evitare la retrocessione in Serie C, da quella vittoria si misero le basi per il successivo ritorno in Serie A ,che in seguito avrebbe portato al 4° posto nella massima categoria e alla semifinale di Coppa Uefa, i migliori risultati del Genoa dal dopoguerra. Quel giorno, in una gara diretta dal leggendario Agnolin, il Genoa passò su rigore di Di Carlo, pari emiliano, sempre dal dischetto, di Masolini, vittoria rossoblù con le reti di Scanziani (ex capitano della Samp a cui mai i blucerchiati perdonarono il passaggio al Genoa) e l’1-3 finale firmato da un mito della storia genoana, Briaschi. Oggi sarà tutta un’altra storia, col Genoa di Gilardino impegnato nel consolidamento del 2° posto, l’ultimo buono per andare direttamente in A, dopo i risultati di ieri delle concorrenti: nessuna delle tre rivali dirette ha vinto (pari di Bari e Sudtirol e ko della Reggina), c’è la possibilità di portarsi a +5 sulle terze. Con Criscito e Vogliacco tornati disponibili, il Gila ha ampia scelta ma l’orientamento è quello di confermare la difesa a quattro e gli uomini della convincente vittoria sul Palermo mettendosi così “a specchio” col 4-3-2-1 del Modena. C’è solo da sostituire lo squalificato Hefti in difesa a destra (probabile lo spostamento di Sabelli con l’innesto di Cyzborra a sinistra). Ma attenzione al Modena di Attilio Tesser, reduce da due vittorie di fila (a Brescia e prima in casa col Cagliari) che hanno portato profumo di playoff per i canarini, all’andata sconfitti 1-0 a Marassi (fu l’unica vittoria interna del Genoa targato Blessin). Il Modena non ha nulla da perdere: nessuno gli chiede di qualificarsi per gli spareggi promozione però se manterranno questo passo ci saranno anche loro in lizza ma con meno pressioni della concorrenza che invece è obbligata a fare almeno i playoff per dare un senso alla propria stagione. Modena tuttavia privo del bomber Diaw (ne avrà per un mese) ma sarà l’occasione per vedere dal primo minuto il promettente Bonfanti, attaccante classe 2002 di scuola Inter, già 6 gol nella sua stagione d’esordio in B, a giugno se lo contenderanno club di A, dovrebbe essere un duello fra Torino e Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    70 anni di Massimo Troisi: questo Napoli pare diretto da lui

    Come i film dell’artista napoletano si abbinerebbero alle imprese di Spalletti. In attesa di “Ricomincio da tre… scudetti””A Napoli ogni idea è una persona”, diceva Giuseppe Marotta, ma tutte le persone sono almeno una scena di Massimo Troisi, che compirebbe oggi 70 anni. Un po’ per suggestione, un po’ per elasticità, in ogni suo film, per profondità e articolazione, come accade sempre ai classici, si può trovare la chiave di lettura del presente e anche dell’euforia calcistica. Un gioco con la finzione cinematografica e i suoi personaggi. Troisi come il filosofo della nazione napoletana, non solo come il regista, l’attore o il comico: la sua opera è a strati, e il calcio una parte fondamentale. LEGGI TUTTO

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    Dove si sono lasciati Paredes e la Juve. E come possono ritrovarsi

    Era il regista puro che voleva Allegri, le aspettative erano enormi, poi il rendimento non all’altezza e l’uscita dalla Champions che lo ha messo definitivamente in discussione L’estate scorsa Max Allegri voleva un regista di centrocampo. Dopo Miralem Pjanic (che aveva raccolto l’eredità di Andrea Pirlo) la Juve non ne ha mai avuto uno così esperto: il tecnico lo ha rappresentato come uno dei principali problemi da risolvere. Il nome di Leandro Paredes metteva d’accordo un po’ tutti, e non voleva essere una bocciatura per Manuel Locatelli (che sarebbe stato utilizzato più come mezzala) ma un passo indietro rispetto alla decisione di mettere al centro del gioco un giovane alle prime armi: LEGGI TUTTO

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    Castagner, un innovatore in anticipo sui tempi

    Ha lasciato una traccia profonda nella storia del calcio italiano: non solo l’allenatore del Perugia dei miracoli ma uno dei tecnici più ricercati negli Anni 70 e 80Era un uomo pacato, uno stratega raffinatissimo, il primo – e oggi gli va riconosciuto – a studiare gli schemi del basket e a tradurli in un campo di calcio. Per molti versi un precursore, un allenatore intelligente e capace – con l’idea di gioco offensivo – di anticipare i tempi. Ilario Castagner – che se n’è andato oggi a 82 anni – ha lasciato nella storia del calcio italiano una traccia allo stesso tempo profonda – per quanto fatto – e delicata, perché l’uomo era così, poco propenso ad autoincensarsi, più incline all’ascolto e all’analisi. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso Reggina, da 0-2 a 3-2: Inzaghi ancora ko! Pari Palermo, Benevento ok

    Gol a grappoli ed emozioni a profusione nella venticinquesima giornata di Serie B, aperta nell’anticipo del venerdì dal pareggio per 1-1 tra Pisa e Venezia. Il Benevento trova 3 punti d’oro al “Vigorito” contro il Brescia aggiudicandosi la sfida salvezza grazie a un gol di Tello al 3′ della ripresa. Primo successo sulla panchina dei giallorossi per Roberto Stellone, i campani si portano a -1 dalla zona salvezza diretta approfittando del pari (1-1) tra Spal e Como (reti di La Mantia e Gabrielloni). Clamorosa la sconfitta della Reggina di Filippo Inzaghi, avanti 2-0 all’intervallo al “Tombolato” contro il Cittadella (a bersaglio Fabbian e Rivas), ma ripresa e sorpassata da Crociata, un autogol di Terranova e un centro di Carriero dopo essere andata all’interavallo in inferiorità numerica per effetto dell’espulsione per somma di ammonizioni di Fabbian. Nel posticipo 2-2 tra Modena e Genoa. LEGGI TUTTO