consigliato per te

  • in

    Bari da A con Cheddira-Esposito

    TORINO – Col Frosinone che ha almeno un piede in Serie A, al momento 4 squadre si giocano il 2° posto, l’ultimo buono per la promozione diretta: il Genoa e tre club che inseguono a 3 punti, Reggina, Sudtirol e Bari. Si parla poco delle potenzialità dei pugliesi che vanno invece tenuti d’occhio, anche perché hanno fatto un mercato che potrebbe dare qualcosa in più nella lotta per la A. Il ds Polito, dopo aver sfoltito gli esuberi in rosa, negli ultimi giorni del mercato di gennaio ha piazzato diversi colpi interessanti che daranno più scelta al tecnico Mignani. Citiamo, fra gli altri, Benali, Molina ma soprattutto Sebastiano Esposito. L’attaccante scuola Inter classe 2002, sembra tutto un altro giocatore rispetto a quello che apparve in B, da giovanissimo, nel 2020-21, giocando per Spal e Venezia. Le successive esperienze all’estero, per Basilea e Anderlecht, lo hanno formato bene, per quanto non siano state felicissime. E i risultati si sono subito visti. Seba Esposito è sceso in campo due volte col Bari, segnando in entrambe le gare, entrambe vittoriose per i pugliesi (su Spal e Cosenza). “Non faccio fatica ad ambientarmi, sono partito col botto e spero di continuare su questa strada”, ha raccontato. “Non so cosa mi è mancato finora. Se non sono all’Inter, vuol dire che in effetti qualcosa è mancato. Ma ora spero di fare bene e infiammare una piazza con una storia spettacolare. Ho molta fame di calcio e non mollo mai. Sono giovane, qualcosa magari ho sbagliato ma ho una personalità forte che in passato può aver dato fastidio. Ma alla fine sono un bravo ragazzo, mi hanno creato un’etichetta che non esiste. E sono a Bari anche per togliermi questa immagine non vera”. Il ragazzo ha anche due stimoli in più che lo possono aiutare a raggiungere la definitiva consacrazione. Salvatore, il fratello maggiore, centrocampista classe 2000, dal giugno scorso nel giro della Nazionale, nella stessa sessione di mercato ha lasciato la B per farsi finalmente strada in A, allo Spezia, la categoria dove prima o poi sbarcherà anche il fratello, dopo aver raccolto 7 presenze con l’Inter da ragazzino, nel 2019-20. E poi, ad Esposito può solo che fargli bene la vicinanza in attacco a Walid Cheddira, l’italo-marocchino capocannoniere della B con 14 reti. In campo, i due si trovano che è una meraviglia, come se giocassero insieme da una vita, una coppia ben assortita che si completa perfettamente e che potrebbe essere decisiva per le sorti del Bari. Sì, attenzione ai pugliesi nella lotta per la A diretta. Aggiungiamo un dato, che dice tutto: di fatto, nella rosa del Bari, Esposito ha preso il posto in attacco dello scontento Salcedo, passato al Genoa. Salcedo che in tutta la stagione vissuta a Bari aveva segnato 2 gol, quanti ne ha fatti Esposito in due uscite. E così a Bari ora si sogna. LEGGI TUTTO

  • in

    Difensori? Pioli ha il tocco magico: da Theo a Thiaw, quanti exploit

    L’ultimo della lista colpito dal tocco magico. Malick Thiaw ha fatto innamorare i tifosi del Milan la notte di San Valentino, e adesso l’impressione è che giocherà titolare ancora per un po’. Il tedesco è uno dei volti nuovi dell’estate rossonera (insieme a Dest, Cdk, Adli, Vranckx, Origi). Acquistato dallo Schalke 04 per circa 7 milioni, contratto fino al 2027, ha stregato Pioli e il mondo Milan regalandosi una prova da 7,5 contro gli Spurs. Approvato. Prima di martedì sera aveva giocato solo sei partite, di cui due da titolare. LEGGI TUTTO

  • in

    Testa, gioco, tattica e fase difensiva: ecco come Pioli si è ripreso il Milan in un mese

    Il gol al Torino ha sbloccato gambe e mentalità, la squadra ha assimilato i concetti del 3-4-2-1, il Diavolo è tornato a essere un collettivo e i singoli hanno ricominciato a fare la differenzaLa sintesi più efficace è probabilmente quella di Leao a fine gara, premiato come miglior giocatore del match: “Tutti sapevamo cosa fare”. Ecco. Hai detto niente. Una constatazione che spicca ripensando anche solo a un paio di settimane fa, quando invece era esattamente il contrario. LEGGI TUTTO

  • in

    Inchiesta Juve, parla Tongya: “Non sono una plusvalenza, otto milioni per me non erano troppi”

    “Fai quello che ti dico e guadagnerai una valanga di soldi”, parola di Mino Raiola. Il nome del classe 2002 è finito sotto la lente della Procura di Torino per lo scambio di cartellini tra i bianconeri e il Marsiglia (“Villas Boas mi voleva con sé”), che l’ha visto coinvolto insieme ad Aké. Ora il giocatore è esploso all’Odense “Io lavoro solo con i top player. E tu, da oggi, sei uno dei miei top player”. Mino Raiola indossava i bermuda delle grandi occasioni. Aveva mandato un’auto a Torino, dove Franco viveva con la sua famiglia, per farsi raggiungere a Montecarlo e procedere con il classico rito di iniziazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Dinho, Sivori, El Trinche, il Barone e quelli della banda del tunnel

    Saltare l’avversario, incantare il pubblico, svoltare una partita con un gesto eclatante: far passare il pallone sotto le gambe altrui non è solo un dribbling, ma un’arte per pochi eletti Soltanto quando si subisce un tunnel, e prima o poi è capitato a tutti, si capisce davvero fin dove può arrivare la perfidia dell’uomo. E soltanto quando lo si fa, e almeno una volta, anche per sbaglio, a tutti è riuscito, ci si avvicina a quel senso di onnipotenza che assomiglia all’immortalità. El Trinche Carlovich era un maestro in quest’arte specifica, perché di arte si deve parlare: qui non si tratta di fare un semplice dribbling spostando il pallone da un piede all’altro, un tunnel richiede sapienza tecnica, freddezza, coraggio e capacità di intuire le mosse dell’avversario. LEGGI TUTTO

  • in

    Effetto Thiaw: alle origini del “muro di Dusseldorf” che ha stregato il Milan

    Sognava Kakà e Yaya Touré, giocava a centrocampo, lo volevano le giovanili della Finlandia, poi il santone che gli ha svoltato il ruolo e la carriera: alle origini dell’astro nascente della difesa di Pioli Il muro di Dusseldorf ha mantenuto la promessa. Nella serata del gran ritorno del Milan agli ottavi di Champions, Malick Thiaw è salito sul palcoscenico più pregiato da protagonista e da unica new entry della lista europea del Diavolo. “Per convincere Pioli a inserirmi già a gennaio servirà un pacchetto completo, non solo un motivo singolo”, spiegava dopo l’arrivo a Milanello in estate e la prima esclusione dall’elenco per la fase a gironi. “Cercherò di metterci tutta l’aggressività che serve”. Detto, fatto. LEGGI TUTTO

  • in

    Lo sfogo di Bastoni, Skriniar espulso, Lukaku vs Barella: Inter, quanti punti persi per strada

    L’Inter ha un buco nella tasca. Accumula ricchezze con vittorie di prestigio, mai poi perde monete per strada. La non-lotta scudetto dei nerazzurri si spiega soprattutto così: con passi falsi inaspettati, con punti lasciati in giro quando non c’era da aspettarselo. Il -15 dal Napoli e la difficoltà nello staccare le altre nella corsa Champions League – con il rischio di complicarsi un finale di stagione denso, con più competizioni da giocare – hanno origine in occasioni sciupate contro squadre ampiamente alla portata. Ecco tutti i punti persi dall’Inter in questo campionato. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, il piano rinnovi: dopo Danilo c’è Locatelli. Ecco tutti i contratti in bilico

    Per il centrocampista già avviati i colloqui con vista sul 2027. Dagli accordi in scadenza di Rabiot e Di Maria all’opzione di Szczesny, ecco l’agenda della dirigenzaQuello di Danilo è il primo rinnovo del nuovo ciclo bianconero, ormai pronta a scalare in prima linea. Il difensore brasiliano sarà l’erede di Bonucci tra un anno e mezzo, quando il capitano – a giugno 2024 – andrà in scadenza di contratto. Per Leo non ci sarà alcun rinnovo, proprio come per Alex Sandro e Cuadrado al termine di questa stagione. La vecchia guardia insomma è prossima a fare spazio, al termine di un periodo di transizione che sarà utile per trasmettere i valori del club. LEGGI TUTTO