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    Da San Siro a Sanremo, Napoli resta in paradiso. La Juventus nuota tra i guai

    Festival di canzoni e campionato, passioni popolari che uniscono. Anche il calcio ha i Cugini di Campagna… Qui San Siro, a te Sanremo. Il derby di Milano passerà la palla al Festival della Canzone Italia che riempirà di musica e parole la settimana in arrivo. A suo modo è un campionato anche quello diretto dall’interista Amadeus: 28 concorrenti per un titolo. Ma l’analogia tra i due tornei, quello del pallone e quello dell’ugola, è profonda soprattutto a livello sociale, per la comune estrazione nazionalpopolare che ricompatta puntualmente l’Italia attorno a un interesse comune. LEGGI TUTTO

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    Diretta Palermo-Reggina ore 16.15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Il Palermo è in piena operazione rimonta e contro la Reggina punta al nono risultato utile consecutivo. I ragazzi di Corini non perdono dallo scorso novembre contro il Venezia ed occupano al momento il decimo posto in piena zona playoff. Un salto di qualità enorme considerato il momento prima della soste. Gli amaranto di Inzaghi vengono dalla sconfitta con la sorpresa Sudtirol e devono fare punti per non perdere il secondo posto in classifica.
    Dove vedere Palermo-Reggina: streaming e diretta tv
    Il fischio d’inizio del match è atteso per le 16.15 al “Barbera”. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport (canali 252 e 272 satellite) e su Dazn. Le alternative in streming sono Helbiz Tv e OneFootball.
    Palermo-Reggina, le formazioni ufficiali
    PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi, Sala; Saric, Damiani, Segre; Valente, Brunori, Di Mariano.A disp.: Grotta, Massolo, Jensen, Orihuela, Tutino, Broh, Buttaro, Verre, Soleri, Aurelio. All.: Corini.
    REGGINA (4-3-3): Contini; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Majer, Crisetig, Liotti; Canotto, Ménez, Rivas.A disp.: Colombi, Aglietti, Bouah, Loiacono, Terranova, Bondo, Lombardi, Cicerelli, Gori, Strelec.All.: Inzaghi.
    Arbitro: Minelli della sezione di Varese
    Assistenti: Scatragli (Arezzo) e Trinchieri (Milano)
    Quarto ufficiale: Kevin Bonacina
    Var e Avar: Doveri (Roma 1) e Baccini (Conegliano) LEGGI TUTTO

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    Diretta Parma-Genoa ore 16.15: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    Dove vedere Parma-Genoa: streaming e diretta tv
    Il fischio d’inizio è atteso per le 16.15 al “Tardini”. La partita sarà trasmessa da Sky Sport Calcio (canali 202, 240 e 249 satellite), Sky Sport (canali 251 e 271 satellite) e da Dazn. Le alternative in streaming sono Helbiz Tv e OneFootball.
    Parma-Genoa, le formazioni ufficiali
    PARMA (4-2-3-1): Buffon; Delprato, Balogh, Osorio, Ansaldi; Bernabé, Estevez; Zanimacchia, Vazquez, Mihaila; Benedyczak.A disp.: Chichizola, Corvi, Charpentier, Bonny, Sohm, Hainaut, Juric, Coulibaly, Circati, Inglese, Zagaritis.All.: Pecchia.
    GENOA (3-5-2): Martinez; Matturro, Dragusin, Vogliacco; Sabelli, Strootman, Frendrup, Criscito; Aramu, Gudmundsson; Coda.A disp.: Semper, Czyborra, Bani, Salcedo, Jagiello, Sturaro, Hefti, Badelj, Yalcin, Puscas, Boci, DragusAll.: Gilardino.
    Arbitro: Francesco Fourneau appartenente alla sezione A.I.A. di Roma 1
    Assistenti: Gamal Mokhtar (sezione di Lecco) e Domenico Palermo (sezione di Bari)
    Quarto ufficiale: Marco Emmanuele (sezione di Pisa) LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Toni: “Chiesa sarà per Vlahovic quello che Ribery era per me”

    L’ex bomber si sbilancia: “Uno come Fede può fare la fortuna di un centravanti. Per Dusan conta sbloccarsi, un gol può fare più di un allenamento”“Chiesa e Di Maria possono diventare per Vlahovic un po’ quello che è stato Ribery per me al Bayern”. Parola di Luca Toni, campione del Mondo dell’Italia 2006 di Marcello Lippi e re dei bomber tanto in Italia (due volte in Serie A con Fiorentina e Verona e una in Serie B con il Palermo) quanto in Bundesliga (con il Bayern) e in Coppa Uefa (sempre con i tedeschi). LEGGI TUTTO

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    Da Lodetti a Schelotto, tutti gli eroi per caso del derby

    Autore di un gol e… mezzo. Giovanni “Basletta” Lodetti, centrocampista e gregario del Milan, è il marcatore che non ti aspetti nel derby del novembre 1964, terminato con un netto 3-0 per i rossoneri. Lodetti, a cui è stato dato il compito di contenere Suarez, finisce per dimostrare che era il bomber spagnolo a doversi preoccupare di marcare lui. Ad inizio ripresa “Basletta” carica il tiro dalla lunga distanza: deviazione di Suarez e palla all’incrocio, alle spalle dell’incolpevole Sarti. Qualche minuto dopo Lodetti concede il bis su assist del peruviano Benitez, altro protagonista inatteso, un paio d’anni più tardi, nel derby meneghino. LEGGI TUTTO

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    Oggi è il compleanno dei campioni: la super squadra dei nati il 5 febbraio

    Marcos Guillermo Diaz, argentino (37 anni), portiere del Santa Clara, in Portogallo. Carriera declinante, da svincolato che gratta ingaggi accettando il ruolo di riserva. Buon periodo nell’Huracan (2013-2019), con un passaggio anche al Boca Juniors, dove gioca quattro partite. A fargli da vice Giovanni Aparecido Adriano Dos Santos, brasiliano (36 anni), che al momento gioca nel Paysandu, in terza serie. LEGGI TUTTO

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    Genoa e Reggina: rispondete a Grosso?

    TORINO – La 23ª giornata di Serie B si chiude oggi con due gare di cartello, fischio d’inizio alle 16.15. A Parma sbarca la corazzata Genoa che sotto la guida di Alberto Gilardino nello scorso turno ha conquistato la zona A diretta, scavalcando la Reggina: col Gila i rossoblù hanno messo insieme 17 dei 21 punti disponibili, anche se una settimana fa a Marassi, contro un solido Pisa, non sono andati oltre lo 0-0, senza riuscire ad approfittare della superiorità numerica maturata nel finale. Le parole d’ordine del Gila sono “umiltà e sacrificio”, cioè quel che più mancava col suo predecessore Blessin. Genoa che sul mercato di gennaio si è mosso discretamente: il ritorno della bandiera Criscito, in difesa assieme alla giovane promessa Matturro, gli arrivi degli attaccanti Dragus e Salcedo, oltre all’esterno sinistro Haps (oggi assente, espulso nell’ultima uscita col Venezia che lo fermerà per 3 turni). Il Genoa sarà seguito al Tardini da oltre 4mila tifosi che affolleranno uno stadio dove alle 14 andrà in scena la contestazione della tifoseria di casa, soprattutto quella della curva, sconfortata dal rendimento a singhiozzo della squadra di Pecchia. La scorsa estate il Parma era considerato la terza forza del campionato (dopo Genoa e Cagliari). Pur non replicando la fallimentare passata stagione, quando gli emiliani chiusero al 12° posto senza lottare mai né per la A diretta né per i playoff, le prospettive il Parma sembrano fosche: hanno già perso 8 volte, 2 nelle 3 partite del 2023, rovesci che hanno fatto perdere la zona playoff, con la squadra che oggi è undicesima ma a -1 dall’8° posto, l’ultimo buono per i playoff. Dal mercato è arrivata l’ala destra Zanimacchia, uomo chiave per il tecnico Pecchia che ne fece un elemento decisivo un anno fa nell’ascesa alla A con la Cremonese, inseguito già dall’estate, oggi dovrebbe essere titolare. Ma è stato ceduto in Turchia al Fenerbahce il promettente terzino Oosterwolde (ottima plusvalenza per Krause), oltre alla punta Tutino e al difensore Romagnoli. Oggi rientrano Osorio e Buffon: partita particolare per Gigi, al rientro dopo aver saltato due partite a causa di una botta in allenamento, da sempre nutre una profonda simpatia per il Genoa e in passato gli sarebbe piaciuto difendere la porta rossoblù. L’altra grande sfida è il derby del Sud Palermo-Reggina, al quale non potranno partecipare i tifosi amaranto per il divieto imposto dalla Prefettura di Palermo, decisione considerata incomprensibile a Reggio Calabria dove non si reputa la partita a rischio ordine pubblico. I siciliani sentono profumo di playoff, ha pagato confermare in panchina Eugenio Corini nei momenti più difficili. La squadra ha messo insieme 16 punti nelle ultime 8 uscite e a gennaio è stata teoricamente ben rinforzata, forse i siciliani hanno fatto li miglior mercato della B con gli arrivi di Tutino, Verre, Orihuela, Graves, Masciangelo e Aurelio. “Adesso è un altro Palermo”, ammette Corini che in settimana ha fatto rivedere ai suoi gli errori commessi nel pesante ko dell’andata, quando il Palermo uscì dal Granillo con tre reti sul groppone, un ko che iniziò a minare le certezze dei rosanero, spegnendo l’entusiasmo per la promozione dalla C, prima della grande crescita degli ultimi due mesi. Sull’altro fronte, una Reggina che non sta vivendo un bel 2023. Ha battuto in rimonta la Ternana ma prima e dopo sono arrivati il ko interno con la Spal e quello di Bolzano col Sudtirol. Tuttavia, anche il mercato di gennaio dei calabresi non è niente male, il ds Taibi potrebbe aver risolto i maggiori problemi che aveva Pippo Inzaghi. Serviva un portiere affidabile, ed è arrivato Contini (difficile trovare di meglio); davanti mancava una punta di peso che desse il cambio all 35enne Menez, straordinario falso nueve: dallo Spezia è giunto lo slovacco Strelec che ha i mezzi per imporsi in B; in più difesa e centrocampo sono stati puntellati con gli arrivi dell’esperto Terranova dal Bari e del giovane francese Bondo che nel Monza faticava a trovare spazio ma che in amaranto potrebbe trovare la piazza giusta per maturare. Insomma, anche se una settimana fa la Reggina ha perso il 2° posto (cioé la zona A diretta), dopo un mercato del genere, può ancora legittimamente sperare di contendere al Genoa la promozione senza passare dai playoff, anche se la stagione resta già ora largamente positiva, viste le condizioni di partenza. Oggi però, mancherà per squalifica la rivelazione Fabbian, capocannoniere della Reggina con 7 reti (da mezzala…), col centrocampo privo pure di Hernani: spazio a Liotti e Crisetig. Resta il fatto che oggi, Genoa e Reggina devono rispondere alla capolista Frosinone di Fabio Grosso che ieri, vincendo 2-0 a Como, si è portata temporaneamente a +11 e +12 su rossoblù e amaranto. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Pato: “Leao segua il suo cuore. Contro l’Inter decidono lui e Giroud”

    L’ex bomber rossonero: “Rafa ricorda un po’ me. Milan in crisi? Basta fare come faceva Maldini: allenarsi sempre al 110%. Ibra lo vedo club manager. E se Berlusconi mi chiamasse a Monza…” Alexandre Pato si guarda intorno. Osserva tutto con attenzione perché dovrà trovarsi una squadra. Ad agosto il ginocchio destro ha fatto crac, a metà della sfida tra il suo Orlando City e il New York Red Bulls. Un altro maledetto infortunio. È stato operato e la strada per tornare è ancora lunga, ma lo spirito è quello giusto. “Looking forward”, ha twittato qualche giorno fa. Guardare avanti: lo fa lui come lo sta facendo il Milan. Ripartire: Ale con una nuova avventura e il Milan per riannodare i fili di quella vecchia. Pato e il Diavolo, in fondo, in questo momento si somigliano. Due convalescenti che vogliono tornare più forti di prima. LEGGI TUTTO