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    Inzaghi deve rispondere a Grosso

    TORINO – Dopo Ascoli-Frosinone che ieri sera ha aperto il turno (0-1, la capolista laziale di Grosso vola temporaneamente a +8 su Reggina e Genoa), la 13ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 alle 14 e una alle 16.15, Ternana-Brescia, sfida fra due squadre d’alta quota che non vivono un momento felicissimo: gli umbri hanno fatto 2 punti nelle ultime 3 giornate, perdendo un po’ della brillantezza mostrata in precedenza, quando con 5 vittorie di fila si erano issati in testa da soli al campionato. Lucarelli resta però fiducioso, anche nelle ultime gare (pari con Bari e Spal), ha colto buone indicazioni e imputa il calo all’alta competitività del torneo. Potrebbe dare una bella mano Falletti, ma per il tecnico sarà disponibile solo per una frazione di partita. Sull’altro fronte, un Brescia che non vince da 6 giornate, in silenzio stampa, col patron Cellino contestato dalla piazza, ancora privo di Cistana e Viviani, con Karacic, prossimo alla partenza per i Mondiali (è convocato dall’Australia), a cui è stata risparmiata la trasferta. La Reggina seconda, fa visita al Venezia, dove esordisce in panchina Paolo Vanoli, che rileva, dopo l’interim per un turno di Andrea Soncin, il croato Ivan Javorcic. I veneti sono una delle delusioni più grosse del campionato e oggi sarebbero retrocessi pur avendo una rosa d’alta classifica. Vedremo se con l’ex collaboratore di Conte e Ventura in panchina riusciranno a raddrizzare la stagione, non sarà semplice schiodarsi dal penultimo posto, anche se i mezzi ci sono. Dall’altra parte una Reggina carica per la vittoria di lunedì scorso sulla corazzata Genoa che ha permesso a Inzaghi di tornare al 2° posto a pari punti coi rossoblù. Super Pippo cavalca l’entusiasmo e invita a bissare l’impresa “se no, aver battuto il Genoa sarà servito a poco”, dice. Non è una sfida d’alta quota, ma Spal-Benevento ha il fascino della partita che profuma di Mondiale 2006, visto che in panchina si sfidano Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro: il primo non ha mai perso (6 punti in 4 uscite, media 1.5 a partita), l’altro non ha mai vinto (4 punti in 6 partite, media 0.66) ed è quello messo peggio. Certo, i tanti infortuni non aiutano il lavoro del Pallone d’Oro 2006. Ma se Cannavaro non svolta, il Benevento rischia grosso, piur avendo un organico di primo livello. La Spal di De Rossi invece, a -4 dalla zona playoff e a +3 dai playout, cerca conferme, dopo aver mostrato una certa crescita. Oggi però, i due reduci della spedizione in Germania, dovrano mettere da parte la loro amicizia. Cerca il decollo il Palermo, reduce da due vittorie di fila e da quattro risultati utili consecutivi, oggi è di scena a Cosenza, in casa di una squadra in caduta libera (5 ko di fila) in cui nello scorso turno ha esordito in panchina William Viali, perdendo 3-1 a Pisa. Suona quasi come un’ultima chiamata quella per il Cagliari che riceve il Pisa. I sardi di Liverani hanno raccolto 2 punti nelle ultime 3 partite e sono a -3 dalla zona playoff. La piazza è in subbuglio, le scorie della retrocessione non sono ancora smaltite, in compenso oggi dovrebbe tornare il fondamentale Mancosu, ma non si sa quanta autonomia abbia. Attenzione al Pisa, però. Nelle 6 partite sotto la guida di D’Angelo, ha raccolto 12 punti. Vuol dire che, con una media punti simile, se avesse iniziato lui la stagione, adesso sarebbe a quota 24, secondo davanti a Reggina e Genoa. Il problema è che i nerazzurri ancora pagano il disastroso rendimento avuto sotto la guida di Rolando Maran (2 punti in 6 gare), ma di fatto sono una big solo per sbaglio al 14° posto. Interessante anche Bari-Sudtirol: i pugliesi festeggeranno la convocazione di Cheddira, capo cannoniere della B con 9 gol, che andrà ai Mondiali col Marocco e che salterà almeno 2 partite. Bari in un momento non positivo (2 punti in 4 partite) ma che continua a far sognare la piazza. Occhio però al Sudtirol, a quota 19 punti, solo uno di meno dei pugliesi, bottino messo insieme nelle ultime 9 uscite, cioé da quando c’è in panchina Pier Paolo Bisoli (oggi squalificato e sostituito da Greco, il suo predecessore). Nel Sudtirol confermata l’assenza del difensore Masiello, non convocato per una questione d’opportunità: in settimana da Bari sono arrivate minacce, la tifoseria pugliese non gli perdona quell’autogol di 11 anni fa nel derby col Lecce, per il quale Masiello, coinvolto nel filone del calcioscommesse dell’epoca, ha pagato con una squalifica di 2 anni e 5 mesi. Ora, a 36 anni, è una colonna degli altoatesini (8 gare sempre da titolare, dopo essere giunto, da svincolato, ai primi di settembre). Dopo il ko di Palermo, cerca riscatto il Parma di Fabio Pecchia a cui non riesce l’ultimo salto di qualità (ma la squadra è più competitiva di quella che un anno fa, prima con Maresca e poi con Iachini, chiuse al 12° posto, sempre lontana dalle zone nobili). Al Tardini sbarca il Cittadella, a -4 dalla zona playoff e che anche oggi, quantomeno, venderà cara la pelle. Sfida delicata al Braglia: il Modena, un punto sopra la zona playout, ospita il Perugia ultimo, partita chiave per entrambe, scontro salvezza fra due squadre chiamate a invertire la rotta. Il turno si chiude domani con Genoa-Como, fischio d’inizio alle 16.15,. LEGGI TUTTO

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    Inter, Dzeko rinnova e per gennaio al posto di Gosens spunta Jesus Vazquez

    Il contratto del bosniaco sarà prolungato, con stipendio “tagliato”. Durante la finestra invernale, quando il tedesco cambierà maglia, occhi sull’esterno del Valencia: può arrivare in prestito. Marcus Thuram idea a parametro zero per la prossima estateMarco Guidi – Davide Stoppini12 novembre
    – Milano Rinnovare e rinnovarsi, l’obiettivo è chiaro. Rinnovare un contratto, perché è il campo che lo chiede. E prendere un’altra strada dove è necessario intervenire. Il rinnovo è quello di Edin Dzeko, che ora ha tutta l’aria di essere prevedibile, se non annunciato. LEGGI TUTTO

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    Juve, la rimonta scudetto parte dalla fascia: nel mirino Karsdorp o Odriozola

    I bianconeri cercano un rinforzo low cost a destra per il sogno tricolore: l’olandese della Roma piace ma in prestito. L’alternativa è l’ex viola ora al Real MadridAllianz Stadium, domani ore 20.45, ultima fatica prima della sosta Mondiale. La Juventus punta ad arrivarci nel migliore dei modi, battendo la Lazio e superandola, con la speranza che prima la Fiorentina fermi il Milan. Così la Signora chiuderebbe il 2022 al secondo posto, un traguardo insperato dopo l’inizio shock dei bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Ascoli-Frosinone, finale incandescente: rissa dopo il fischio finale

    ASCOLI – Dopo una prima frazione di gioco ai limiti del soporifero, la gara tra Ascoli e Frosinone (vinta dagli ospiti con una rete di Insigne arrivata nella ripresa), si è scaldata clamorosamente nel secondo tempo: a dare il “la” a tutto è stato l’episodio del cartellino rosso a Collocolo per proteste: da quel momento in poi la gara è stata nervosissima, tesa e gli animi dei giocatori in campo sono diventati bollenti. Tant’è che anche il tecnico locale Bucchi ne ha fatto le spese (rosso anche a lui per proteste), nei momenti concitati che hanno fatto seguito al gol del vantaggio degli ospiti; e negli ultimi minuti di gara si è giocato molto poco, visto che ogni contatto non faceva altro che gettare ulteriore benzina sugli animi già infiammati dei giocatori in campo. Situazione che peraltro si è protratta anche dopo il triplice fischio del direttore di gara, con una scaramuccia tra Sampirisi (che al fischio finale esulta in maniera che i giocatori dell’Ascoli non va giù) e Caligara, allargatosi fino a diventare una di rissa in campo tra le due squadre: l’arbitro Marinelli dovrà uscire dal terreno di gioco scortato. E non si è fatta attendere la protesta anche sul fronte societario da parte del club bianconero: “Denuncerò per danni l’arbitro Marinelli! In difesa dei miei interessi e dell’Ascoli calcio”. Lo scrive su Instagram Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, dopo la sconfitta casalinga contro il Frosinone, viziata a dire dei bianconeri dalla conduzione di gara del fischietto di Tivoli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Insigne segna, Grosso scappa: Frosinone in fuga, Ascoli furioso

    ASCOLI – Inarrestabile. Il Frosinone di Grosso sbanca anche Ascoli e continua a correre in testa alla classifica di Serie B. Al Del Duca decisivo Roberto Insigne con la stoccata a meno di venti minuti dal termine che piega i padroni di casa, in 10 per tutto un tempo dopo l’espulsione di Collocolo ad inizio ripresa. Proprio quest’episodio, dopo una prima frazione senza particolari emozioni, ha acceso nervosamente la gara: il rosso è arrivato diretto dall’arbitro Marinelli, forse in virtù di qualche parola di troppo del giocatore. Tante proteste su ogni contrasto, anche sul gol che secondo l’Ascoli nasceva da un fallo di Mulattieri e sul quale è stato espulso anche l’allenatore dei bianconeri Bucchi. Finale incandescente, traversa di Simic e rissa finale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Dopo Kalulu, ora restano solo le spine: quale futuro per Leao e Bennacer?

    Le trattative ristagnano in entrambi i casi (scadenza 2024). Sul portoghese influirà anche il Mondiale, mentre l’agente dell’algerino ha preso tempo per guardarsi intorno. Strade in salitaNegli ultimi mesi si sta rincorrendo una riflessione, nel mondo del web rossonero, sulla quale è complicato dissentire: chi vuole realmente rinnovare il proprio contratto col Milan, contratta a fari spenti e poi firma al riparo dalle luci mediatiche. Un ragionamento che si è fatto strada dopo gli autografi di Tomori, Tonali, adesso Kalulu, e che aveva preso Hernandez come punto di riferimento massimo. LEGGI TUTTO