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    Juve mai bella ma sempre vincente. Dopo il Mondiale può essere l'anti-Napoli

    Anche al Bentegodi i bianconeri non hanno entusiasmato infilando però il 5° successo di fila. Devono ancora giocare i due scontri diretti con la capolista e post Qatar avranno Vlahovic, Pogba e ChiesaAl minuto 93 Allegri si piega sulle ginocchia, vicino alla panchina, e chiude gli occhi. Sembra un bimbo spaventato di fronte a un film horror; in realtà non ha il coraggio di osservare Simone Verdi, ala spenta del Verona ultimo in classifica, mentre calcia una punizione dal limite dell’area. È l’immagine di questa Juve spesso bruttarella e sempre vincente: non guardarsi troppo attorno, incrociare le dita, non prendere gol e salire in classifica (magari tra le polemiche, come accaduto stavolta per le proteste dei veneti). LEGGI TUTTO

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    Montevago, gigante buono di Stankovic che fa impazzire Mancini

    Dejan lo ha lanciato a San Siro contro l’Inter, poi le conferme con Fiorentina e Torino. Muscoli e gol, così si è fatto spazio nella Samp. La sua storia? Ha inizio in un derby… C’è un’immagine vecchia ormai di una decina di giorni che ha fatto sorridere tutta la famiglia Montevago, cioè il loro Daniele che – appena gettato nella lotta della Serie A da Stankovic – va a contrasto con De Vrij. Un armadio l’olandese dell’Inter, insormontabile per qualunque debuttante ma non per il giovane attaccante 19enne della Sampdoria, un gigante buono fuori dal campo e guerriero dentro che con i suoi 90 chili di puri muscoli ha fatto a sportellate contro tutta la difesa nerazzurra. LEGGI TUTTO

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    Un gol non fa felice Gosens: Robin in panchina e senza Mondiale, il mercato chiama

    Mercoledì l’esterno tedesco ha trovato la prima rete in Serie A con la maglia nerazzurra, ma a gennaio la voglia di campo potrebbe riportarlo in Germania: in Bundesliga il 28enne ha diversi estimatori, il club ci pensaSegnare fa bene, impone sorrisi anche ai musi più lunghi e aumenta l’autostima. Non è uno spot pubblicitario poco convincente, ma l’effetto della grandinata di gol dell’Inter, che contro il Bologna ha ritrovato entusiasmo e voglia di divertirsi in campo. Il sesto gol, l’ultimo, lo ha firmato Robin Gosens a partita abbondantemente chiusa: un pallone vagante in arrivo dalla destra dopo un paio di interventi bucati. Lui, dal secondo palo, è piombato sulla palla per il tap-in del 6-1. Sorrisi, abbracci, i tifosi che cantano il suo nome. LEGGI TUTTO