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    Un gol non fa felice Gosens: Robin in panchina e senza Mondiale, il mercato chiama

    Mercoledì l’esterno tedesco ha trovato la prima rete in Serie A con la maglia nerazzurra, ma a gennaio la voglia di campo potrebbe riportarlo in Germania: in Bundesliga il 28enne ha diversi estimatori, il club ci pensaSegnare fa bene, impone sorrisi anche ai musi più lunghi e aumenta l’autostima. Non è uno spot pubblicitario poco convincente, ma l’effetto della grandinata di gol dell’Inter, che contro il Bologna ha ritrovato entusiasmo e voglia di divertirsi in campo. Il sesto gol, l’ultimo, lo ha firmato Robin Gosens a partita abbondantemente chiusa: un pallone vagante in arrivo dalla destra dopo un paio di interventi bucati. Lui, dal secondo palo, è piombato sulla palla per il tap-in del 6-1. Sorrisi, abbracci, i tifosi che cantano il suo nome. LEGGI TUTTO

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    Prima flop, poi rinato, oggi persona non gradita: le mille vite di Karsdorp alla Roma

    Dopo un primo periodo di scetticismo e un prestito lontano dall’Italia era riuscito a imporsi anche nella Capitale, ma con le parole di Mourinho la sua storia in giallorosso potrebbe essere arrivata al capolineaUn lungo giro sulle montagne russe. Che rischia di interrompersi a breve. L’immagine rende l’idea del percorso di Rick Karsdorp con la maglia della Roma. Iniziato nel 2017 per volere di Ramón Rodríguez Verdejo, per tutti Monchi. L’uomo che aveva accettato di prendere le redini del mercato giallorosso, prima di tornarsene – a causa della troppa pressione – deluso e amareggiato nella sua Siviglia. Il tutto nel giro di due anni. LEGGI TUTTO

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    Georgia, Kvaratskhelia convocato per l’amichevole contro il Marocco

    TBILISI, GEORGIA – MARCH 28: Khvicha Kvaratskhelia of Georgia celebrates after scoring their side’s first goal during the FIFA World Cup 2022 Qatar qualifying match between Georgia and Spain at the Boris Paichadze Dinamo Arena on March 28, 2021 in Tbilisi, Georgia. 30% of the stadium capacity have been allowed into the match as a Covid-19 precaution. (Photo by Levan Verdzeuli/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Furlani, grande finanza e tifo rossonero: scopriamo chi è il futuro a.d. del Milan

    Dopo l’addio di Gazidis, la guida del club è destinata a passare a un manager che per 12 anni ha lavorato con Elliott. Un milanese e milanista dall’esperienza internazionale Dopo il saluto “social” di Ivan Gazidis, il Milan si appresta ad annunciare il prossimo amministratore delegato. La scelta è ormai caduta su Giorgio Furlani, classe 1979, milanese, milanista, già membro del cda e per 12 anni portfolio manager di Elliott. LEGGI TUTTO

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    Carica Deschamps: “Credo in Giroud: sa ciò che voglio, conta vincere”

    Il c.t. transalpino: “Rabiot porta equilibrio, Theo cross e tiro. L’Italia fuori? Non lo spiego, l’Europeo è stato però meritato”In Qatar Didier Deschamps si porta un po’ d’Italia, per difendere il titolo in un Mondiale atipico. A cominciare dall’assenza degli azzurri. “Un peccato – spiega il c.t. dei Bleus in esclusiva alla Gazzetta -, per me tutte le grandi nazioni dovrebbero esserci. Purtroppo non c’è l’Italia. So cosa vuol dire: l’ho vissuto due volte di fila da calciatore”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, qui dove si vive la grande attesa dell'accadimento “straordinario”

    I due mesi di sosta per il Mondiale assomigliano a un calvario per chi spera in silenzio. La paura si mischia alla magiaA Napoli otto punti di vantaggio diventano l’attesa dell’accadimento straordinario. Con conseguente calvario: due mesi di sosta mondiale e poi l’anno che verrà, tutto da giocare. Ma il pensiero si crea. La voglia viene. Fino alla costruzione di un tempo – calcistico – esotico. Anche perché otto punti sono una distanza messneriana tra la vetta e il resto, uno stacco che non si era mai visto nemmeno negli anni di Maradona o quelli di nuova speranza e meno raccolta di Sarri. LEGGI TUTTO

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    Fagioli bomber a sorpresa, fasce e non solo: così la Juve va in gol senza Vlahovic

    L’assenza dell’attaccante serbo si è sommata al rallentamento di Milik dopo la grande partenza. Ma le reti sono arrivate da altri reparti, grazie soprattutto all’aumento di occasioni portato dai cross Nel momento in cui la Juventus ha perso per infortunio Dusan Vlahovic, a Lisbona, più di metà delle reti stagionale bianconere (13 su 25) erano arrivate dai due centravanti: 8 dal serbo e 5 da Arkadiusz Milik. Che era stato la soluzione a tanti problemi di inizio stagione, ma adesso è in mezzo a una carestia realizzativa che nell’ultimo mese abbondante – nove partite tra Champions e campionato – lo ha visto segnare solo col Benfica. In un periodo coinciso anche con le assenze per infortunio di Di Maria e McKennie, senza i loro gol però Allegri si è trovato a scoprire finalmente altri modi per andare a segno. LEGGI TUTTO

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    De Rossi contro Cannavaro: che sfida!

    TORINO – Uno non ha mai perso, l’altro non ha mai vinto. E’ la strana inedita sfida che andrà in scena sabato alle 14 al Mazza di Ferrara fra Spal e Benevento, cioè fra Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro, ex colonne della Nazionale, già Campioni del Mondo nel 2006. La Spal di De Rossi è 11ª a 4 punti dalla zona playoff e a 3 lunghezze da quella playout. L’ex colonna della Roma, al debutto assoluto da allenatore, la lasciato lo staff azzurro di Mancini per subentrare a Roberto Venturato e finora è andato in panchina per 4 volte, nelle quali la Spal ha raccolto 6 punti, media 1.5 a partita, frutto di una vittoria e 3 pareggi. L’ultimo, sabato scorso in casa della Ternana, uno 0-0 dove alla fine i rimpianti erano quasi tutti per i ferraresi, capaci di costruire tre palle gol clamorosamente non trasformate. Magari gli umbri, ultimamente, hanno perso quella brillantezza dei turni precedenti, quando con 5 vittorie di fila erano andati soli in testa alla B. Però quel pari al Liberati è stato accolto con favore alla Spal, sempre più convinta di aver puntato su De Rossi. I giocatori stimano lui, le sue idee e i suoi metodi di allenamento e i risultati si vedono: la squadra è in crescita, sta assumendo una precisa fisionomia ed è ormai lontana parente di quelle che si era incartata nelle ultime due uscite di Venturato. Per non parlare del patron Tacopina e del dt Lupo che stravedono per De Rossi e gli pronosticano una radiosa carriera. Forse l’unico neo evidente, dall’arrivo dell’ex anima della Roma, è il fatto che il bomber La Mantia con lui non è andato ancora a segno, pur avendo messo insieme 4 gol nelle prime 5 giornate. Musica decisamente diversa per Fabio Cannavaro al Benevento. L’ex difensore, Pallone d’Oro 2006, è in sella da sei uscite, nelle quali ha racimolato solo 4 punti, media 0.66 a partita. La squadra è caduta in zona playout (oggi li disputerebbe con il Como) e sicuramente paga un alto numero di giocatori indisponibili. Ma è anche vero che, col predecessore Fabio Caserta, il Benevento, prima di arenarsi, aveva fatto 4 punti con Frosinone e Genoa, cioè le prime due forze del campionato. Le potenzialità, dunque, ci sarebbero. Ma per una ragione o per l’altra, faticano a venir fuori. Il 22 ottobre, subito dopo il ko di Como, Cannavaro aveva pure rassegnato le dimissioni, per rispetto della società e del ds Foggia, suo amico. Nobile gesto, considerato che l’ex difensore si è legato al Benevento fino al 2024 per un milione complessivo d’ingaggio. Ma patron Vigorito le ha respinte, confermandogli la fiducia e spronandolo a non mollare. Da allora sono arrivati i pareggi interni con Pisa e Bari, un po’ stretto l’ultimo, in cui i campani avrebbero meritato qualcosa di più. Resta il fatto che di questo passo, con l’attuale sconfortante media punti, il Benevento rischia grosso. Sulla carta, la rosa non è inferiore a quella che nella passata stagione fece i playoff uscendo in semifinale. Ma in questo campionato il livello medio è più alto e basta poco per finire nei guai. Dunque, la partita di sabato, più che per De Rossi, sarà molto più cruciale per le sorti Cannavaro che cerca ancora quella scintilla che dia la svolta alla stagione. Poi arriverà la sosta per le Nazionali (si riprenderà a fine mese), durante la quale potrà forse recuperare qualche infortunato. Mentre la società tirerà le prime somme sul suo mandato. LEGGI TUTTO