consigliato per te

  • in

    Torino, Milano, Trieste: l’itinerario della partita del cuore di Pobega

    Domani Tommaso affronta la squadra e l’allenatore che lo hanno lanciato: sentimenti, storie e progetti di un calciatore tutt’altro che banale“Ma oltre a ciò che vediamo tutti allo stadio, che cosa si può dire di Tommaso fuori dal campo?”: la domanda, a chiunque viene posta, cade puntualmente nel vuoto. O meglio: si mette inesorabilmente in fila una sfilza di “bravo ragazzo”, “grande persona senza grilli per la testa”, “il ritratto della normalità”. Chi cerca aneddoti forti o copertine esagerate, può serenamente saltare il campanello di casa Pobega. Che poi, occorre capire che cosa significa normalità. Quali criteri assegnarle. E un calciatore professionista che a dicembre si laureerà in Economia aziendale – con una tesi in cui c’è di mezzo anche il suo Milan – di certo così normale non è. LEGGI TUTTO

  • in

    Germano, la contessina e i gol: storia di un amore proibito a Milano

    Nel 1962 il Milan acquista il suo primo giocatore nero. Rocco assicura: “È un campione”. Prima di campionato: due gol. Poi si ferma. Che succede? Un maneggio, un fidanzamento, aerei, processi, colpi di scena… Sessant’anni fa, 1962. Il Milan è campione d’Italia in carica. Maglie a piccole strisce rossonere, uno scudettone sul petto. Si parla molto di Bruno Mora, arrivato dalla Juventus in cambio di Sandro Salvadore, e di José João Altafini, che a San Siro, in Coppa Campioni, segna cinque gol all’Us Luxembourg. Una spettacolare partenza, come da pronostici. Poi, improvvisamente, tutta l’attenzione si concentra sul nuovo brasiliano José Germano de Sales. LEGGI TUTTO

  • in

    Centrocampo, che crescita! È un'Inter sempre più “inzaghiana”

    Oltre un terzo delle reti è stato firmato da registi e mezzali, mentre nella scorsa stagione il dato era fermo al 17%: Barella è in una forma strepitosa, ma è tutto il reparto che sta trascinando i nerazzurriNon c’è Milinkovic e neppure Luis Alberto. Ci sono i gol, spesso pesanti, timbrati dai centrocampisti a suon di inserimenti. L’Inter di Simone Inzaghi diventa sempre più “inzaghiana”. Il tecnico si gode le reti di mezzali e registi, proprio come ai tempi in cui allenava la Lazio. LEGGI TUTTO

  • in

    Gyasi: “Mi manca il gol. Sogno il Mondiale e la salvezza dello Spezia”

    L’attaccante insegue un posto nel Ghana in Qatar: “La sfida a Italiano? Mi ha aiutato tanto, ma voglio segnare”Manu che giocava scalzo dopo la messa sui campi in terra di Accra è diventato Big Papa, che è arrivato a essere il capitano dello Spezia. “Big Papa è il soprannome che mi ha dato il mio migliore amico, Ivan, che io chiamo Capo. Ormai mi chiama così anche mio papà”. Lui è Emmanuel Gyasi, nato in Italia, cresciuto in Ghana, da cinque anni allo Spezia. Che da capitano parla del complicato momento della sua squadra e della voglia di uscirne tutti uniti. LEGGI TUTTO

  • in

    Il metodo Abate e i suoi modelli: da Ibra a Gattuso, così tira su i giovani rossoneri

    Al secondo anno di allenatore, l’ex terzino rossonero è primo nel girone di Youth League e sta valorizzando ragazzi che Pioli valuta per il futuro. Ecco come fa Il metodo Gattuso l’ha reso più forte. Vent’anni fa Ignazio Abate si affacciava per la prima volta nel Milan dei big come un ragazzino timido. Incrociava i campioni nello spogliatoio e chiedeva permesso, usava il lei, se ne stava in disparte, prima di finire sotto l’ala protettiva del bonario Rino. “Quando Ignazio era ragazzino lo battezzavo a suon di sveglie”. Schiaffoni. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa e Frosinone tentano la fuga

    TORINO – Dopo l’anticipo Bari-Ternana (0-0), l’11ª giornata di Serie B prosegue oggi con sei partite alle 14 e una alle 16.15, il big match Genoa-Brescia. Nei rossoblù assente il portiere Martinez (problema alla spalla), lo rileva Semper (che non è una seconda scelta). I lombardi non vincono a Marassi dal 1979, i liguri vogliono tentare la fuga e Blessin, dopo una settimana perfetta (vittorie in campionato a Cosenza e Terni, Spal superata in Coppa Italia), chiede ai suoi di tenere questo passo che ha portato il Grifone in vetta. Discorso analogo per l’altra capolista, il Frosinone di Grosso che è di scena a Cosenza, coi calabresi reduci da tre sconfitte di fila in cui hanno incassato 10 gol e con Dionigi che si gioca la panchina. Partita delicatissima per il Benevento: arriva il Pisa, che da quando è tornato D’Angelo non ha mai perso (8 punti in 4 gare), Cannavaro che invece ha raccolto due punti in 4 uscite, se la giocherà con una formazione assai rimaneggiata (10 assenti). In caso di ulteriore ko, può succedere di tutto, visto che l’ex difensore aveva già rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta di sabato scorso a Como (respinte da patron Vigorito). Partita verità per il Cagliari di Liverani che ospita la Reggina di Inzaghi: i sardi non possono più sbagliare, rischiano di perdere il treno per la A e devono mettersi alle spalle una settimana difficile (lunedì il ko di Ascoli, poi le separazioni dal ds Capozucca e dal dg Passetti). Ma anche gli amaranto non se la passano bene, vengono da 2 sconfitte di fila, la squadra ha perso l’efficacia delle prime giornate. Tuttavia, Inzaghi dice di voler andare a Cagliari per comandare e tornare a lottare per la A diretta. Per il Parma, reduce dal ko di Bolzano in casa del Sudtirol, sarebbe il momento di tornare a correre: al Tardini c’è il Como, che dall’arrivo di Longo in panchina ha ottenuto 6 punti in 4 gare, anche se resta molto al di sotto delle sue possibilità. Parma comunque rimaneggiassimo: 13 gli assenti, in porta, fuori Chichizola e Buffon, tocca di nuovo a Corvi, parmigiano doc. Occhio anche a Modena-Palermo, nei siciliani inizia a vacillare la panchina di Corini (2 punti nelle ultime 5 gare, coi rosanero in zona retrocessione) mentre gli emiliani cercano l’acuto per archiviare il ko di Pisa di domenica scorsa, arrivato dopo 3 vittorie di fila. Bell’esame per la Spal di Daniele De Rossi che dopo il 5-0 inflitto al Cosenza attende la rivelazione Sudtirol: da quando c’è Bisoli in panchina, gli altoatesini non hanno mai perso, mettendo insieme i 17 punti attuali (in 7 uscite). De Rossi vuole cavalcare l’entusiasmo per il 5-0 sul Cosenza di 7 giorni fa ma il Sudtirol ha tutt’altro spessore, bel test insomma. E attenzione anche alla panchina di Javorcic: il suo Venezia non ha mai vinto in casa, è reduce dal pari di Brescia e oggi arriva l’Ascoli, gasato dalle ultime due uscite, in cui ha vinto a Bari e battuto in casa il Cagliari. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Cittadella.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO