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    Napoli, la Champions ripaga il mercato. E i nuovi acquisti si sono già rivalutati

    Tra premi, bonus, ranking e market pool l’accesso agli ottavi ha già fruttato 60 milioni. E le rotazioni di Spalletti hanno fatto lievitare il valore di tanti cartellini in rosa Questa è una bella storia e ci metterebbero la firma tutti i club del mondo. Cinque partite di Champions, una qualificazione agli ottavi ottenuta da tempo, la possibilità concreta di conquistare il primo posto nel girone. Il Napoli esalta, gioisce, sogna e si rende perfettamente conto di aver fatto un capolavoro: la somma garantita per il passaggio del turno, circa 60 milioni, è servita per pagare gran parte dei cartellini acquisiti la scorsa estate. LEGGI TUTTO

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    Parma, Pecchia: “Le assenze non devono essere un alibi”

    PARMA – La lista degli indisponibili è lunga, ma il Parma di Fabio Pecchia non teme nessuno. Nemmeno il Como, galvanizzato e ringalluzzito dal successo sul Benevento di sabato scorso, e per questo cliente scomodo da affrontare per una squadra reduce da una battuta d’arresto come quella con il SudTirol. “Servono serenità e continuità nel fare le nostre cose. Direi che sono le parole chiavi che meglio di altre sintetizzano quello che è il nostro compito”, spiega il tecnico. Che non si cura troppo delle assenze, benché qualcosa a livello di prestazioni è inevitabile concedere. “Ma chi andrà in campo saprà rispondere presente. Ho fiducia in ognuno dei ragazzi della rosa, e vedo anzi dei continui miglioramenti su tutta la linea. Chiaro che va capito il perché di tanti infortuni, anche se il fatto che capitino sempre nello stesso settore (cioè sulle corsie laterali) è un altro motivo che deve spingerci a indagare bene le cause. Detto questo, non voglio parlare degli assenti: concentriamoci su chi potrà scendere in campo e sosteniamoli in tutto e per tutto”.
    “Como? Ha tanti giocatori di qualità”
    L’avvocato Pecchia sa perfettamente quanto il Como sia squadra dotata di grandi individualità. “Ne ha tanti di giocatori di qualità, non solo in avanti ma anche in mezzo al campo. Per questo dico che sarà diverso affrontare il Como rispetto al SudTirol che abbiamo incontrato sabato scorso. Cerri è un giocatore che fa salire bene la squadra, tiene palla e aiuta. Noi dovremo cercare di essere bravi a muoverci nello spazio e attaccare l’area avversaria in maniera migliore, cercando poi la qualità della giocata nei 16 metri”. Potrebbe toccare a Benedyczak guidare il reparto avanzato: “Un ragazzo che s’impegna tanto e che sa attaccare l’area anche partendo più largo, anziché giocando centrale. L’importante è che metta in campo sempre lo spirito giusto. In Coppa ha fatto bene, ha buone chance di poter giocare dall’inizio”. Sul momento della squadra: “La nostra identità è chiara. Vogliamo essere protagonisti in campo, anche commettendo degli errori. E vogliamo fare noi la partita, semmai adeguandoci all’andamento della stessa”.
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    Reggina, Inzaghi: “Cagliari? Non c'entra nulla con la Serie B”

    REGGIO CALABRIA – Ancora orfana di Santander, la Reggina ha preso il volo per la Sardegna dove domani l’attende un Cagliari voglioso di riscatto tanto quanto lei, essendo entrambe le formazioni reduci da un ko. (col Perugia gli amaranto, ad Ascoli nel posticipo i rossoblù). “Questa cosa aumenterà sicuramente il grado di difficoltà della partita”, spiega Filippo Inzaghi, ancora un po’ infastidito per la verità per le critiche piovutegli addosso dopo le sconfitte contro Parma e Perugia. “Era impensabile non parlare di difficoltà, specialmente pensando al fatto che il nostro è un programma a lunga gittata, non certo costruito sull’idea di lottare per la promozione al primo anno. Non si può e non si deve passare dall’esaltazione dopo una vittoria alla depressione dopo una sconfitta. Io sono sereno perché vedo la squadra allenarsi bene, ma le sconfitte fanno parte di un percorso di crescita che rientra nella logica delle cose. A nessuno piace perdere, ma bisogna prendere da ogni ko. il buono che c’è dietro. E l’ambiente deve cercare di comprendere quelle che sono le situazioni: la posizione di classifica è ottima e chi ha parlato in settimana di summit non credo che voglia bene alla Reggina. Le critiche ci stanno, ma se non sono costruttive a cosa servono? Eppure qualcuno dovrebbe ricordarsi bene dove si trovava questo club solo qualche mese fa”.
    “Il Cagliari con la B non c’entra nulla”
    Detto dell’assenza di Santander, a Cagliari ci sarà Obi, che Inzaghi ha accreditato di un buono spezzone di partita. Sul prossimo avversario però il tecnico amaranto ha messo tutti in guardia: “A Liverani piace comandare il gioco, un po’ come sono abituato a vedere le partite anch’io, e sicuramente il Cagliari si mostrerà intraprendente sin dalle prime battute. È una squadra forte: se ti puoi permettere di tenere in panchina Pavoletti e Rog c’è poco da aggiungere”. Inzaghi predica però calma e fiducia: “Se giochiamo come stiamo facendo raccoglieremo presto i risultati del nostro lavoro. Ci sono squadre, Cagliari incluso, che con la B non c’entrano nulla, ma è bello poter leggere i numeri della classifica attuale. Siamo abbondantemente in linea con i programmi, e questa è l’unica cosa che conta”.
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    Palermo, Corini: “Vedo segnali incoraggianti”. E su Brunori…

    PALERMO – Quel che passa il convento non è necessariamente ciò di cui il Palermo avrebbe bisogno. E tantomeno il desiderio. “Rispetto i tifosi, comprendo il loro stato d’animo e il fatto che siano delusi per come stiano andando le cose. So che saranno nuovamente in tanti a sostenerci, è nostro dovere cercare di dar loro le gioie più grandi”. Eugenio Corini è il primo a capacitarsi del momento delicato che sta attraversando la formazione rosanero. E l’infortunio di Elia ha aggiunto ulteriore mestizia. “Mi dispiace tanto, perderlo 6 mesi è un colpo durissimo sia per lui che per la squadra. Stava facendo bene, sentiremo la sua mancanza e speriamo solo che questo tempo possa trascorrere il più in fretta possibile. Abbiamo diverse soluzioni per sostituirlo, ma è comunque una pedina di cui sentiremo la mancanza. Un intervento sul mercato? È possibile, ma dovremo fare una valutazione assieme a tutta l’area tecnica”. Contro il Modena il Palermo è quasi condannato a ritrovare la via della vittoria: “Dobbiamo lavorare sull’efficacia, ma in generale abbiamo la voglia di far bene e stiamo migliorando sotto tanti aspetti. Chiaro che quando la vittoria manca per tanto tempo devi fare i conti con le critiche: pareggiare e giocare bene non è la stessa cosa di vincere giocando meno bene. Però creiamo tanto, e alla lunga questa cosa ci porterà ai risultati che vogliamo ottenere. Brunori e Vido insieme? Al momento è un’ipotesi che ritengo poco probabile, perché bisognerebbe reggere un certo tipo di sistema di gioco per tutta la partita e non è semplice, ma magari a partita in corso è più praticabile”. Da due gare intanto non s’è più visto Stulac: “Lavora bene durante la settimana, sta crescendo di condizione ma sa che deve alzare il proprio livello. È un ragazzo con tanta voglia di fare, ma tutti stanno cercando di migliorare. Mi porterò dietro diversi dubbi di formazione, pertanto deciderò solo nelle ore immediatamente precedenti alla gara chi mandare in campo”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, altroché Mister X: perché Inzaghi non pareggia mai in Serie A

    I nerazzurri ottengono un punto in campionato da 20 partite, per una striscia che nel club non si vedeva dagli Anni Quaranta: è la mano dell’allenatore, che alla Lazio aveva fatto ancora “meglio”C’è un dato che può incoraggiare l’Inter anche in campionato e – come è successo in Champions – autorizzare a credere fortemente in un cambio di marcia. E non riguarda il recupero di grandi calciatori – come Lukaku e Brozovic – che pure sono fondamentali. Perché non è stato sottolineato abbastanza quanto siano importanti – e dunque decisivi quando mancano – due calciatori così. LEGGI TUTTO

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    Conte alla Juve? Ecco la sua lista della spesa

    È facile ipotizzare una rivoluzione nella rosa bianconera della prossima stagione: ecco cosa potrebbe succedere, pensando anche alle preferenze dell’allenatore ex bianconeroChiunque sederà sulla panchina della Juve nella prossima stagione avrà l’opportunità (responsabilità) di rivoltare come un calzino la rosa ora a disposizione di Allegri. È facile, allora, individuare i ruoli principali da cambiare, anche perché l’attuale modulo bianconero (il tre-cinque-due) è lo stesso che da sempre applica Antonio Conte. LEGGI TUTTO

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    Parole, riti, fiducia, responsabilità: così Pioli ha cementato il gruppo Milan

    Pranzo obbligatorio oggi a Milanello: è uno dei momenti di condivisione a cui la squadra è abituata, all’interno di un sistema di regole che conta fortemente sulla professionalità dei giocatoriSe l’eroe di Zagabria si chiama Matteo Gabbia – uno che aveva la valigia pronta in estate, per sfuggire a un possibile destino da quinto centrale della rosa rossonera – beh, un motivo ci sarà. Anche perché il suo non è il primo caso di “eroe per un giorno”, quando si parla di Milan: basti ricordare il gol di Ballo-Touré a Empoli, o i due salvataggi di Thiaw a Verona, all’esordio assoluto. LEGGI TUTTO

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    Pioli e Giroud, ci siamo. Entro l’anno i rinnovi per rivincere insieme

    È un Milan grandi firme: entrambi prolungheranno fino al 2024. Il tecnico a novembre durante la pausa, l’attaccante dopo il QatarEntrambi nati sotto il segno della Bilancia, Stefano Pioli e Olivier Giroud, hanno avuto un’influenza positiva sul Milan: migliore anche di quanto potesse inizialmente prevedere l’oroscopo rossonero. Pioli, arrivato dopo l’esonero di Giampaolo in un momento di negatività diffusa, ha riallineato tutti gli elementi del pianeta Milan: ora per lui si può facilmente pronosticare un rinnovo del contratto. Avverrà a breve, già a novembre, stavolta sotto il segno dello Scorpione. Lo stesso si può leggere nel futuro di Olivier Giroud: le carte dell’estate del 2021 erano sbagliate. Olivier doveva essere un semplice vice Ibra e invece si è rivelato molto di più. Un protagonista dello scudetto 2022 (anche quello non pronosticato) e un senatore dello spogliatoio. L’anzianità rossonera crescerà: il contratto di Giroud, in scadenza in estate, sarà probabilmente esteso dopo il Mondiale. Un altro evento che ha sorpreso anche le stelle: la storia tra Olivier e la Francia sembrava ormai avviarsi alla conclusione, per poi ripartire di slancio. Dopo aver conquistato spazio nell’area del Milan, è ora facile scommettere che lo farà anche in Qatar con la nazionale. LEGGI TUTTO