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    Il caso De Ketelaere: morale a terra, l’involuzione continua. E Pioli riflette

    il belga contro il Monza sembrava quasi remissivo, e a fine gara non ha nemmeno partecipato ai festeggiamenti. Il tecnico lo pungola, ma nel frattempo…La difesa d’ufficio – logica, comprensibile, doverosa – è arrivata anche stavolta. Ma stavolta è stata accompagnata da un buffetto. Leggero, paterno e probabilmente altrettanto doveroso. Stefano Pioli nel dopogara col Monza non ha potuto sottrarsi alla fatidica domanda sugli stenti di De Ketelaere, e ha risposto così: “Dobbiamo rispettare i tempi di crescita e inserimento. Chiaro fosse deluso, ma non era facile segnare in quella occasione. Normale che sia un po’ giù di morale, ma ha tutto ciò che ci aspettavamo, deve continuare così. Ha la qualità per incidere nella nostra fase offensiva però deve fare di più, lo sa anche lui. E’ un percorso che necessita ancora il tempo, ma conta la volontà del ragazzo”. LEGGI TUTTO

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    Il gol di Turone al cinema: una ferita aperta da 41 anni

    In un docu-film Juve-Roma 1981, Pruzzo e Prandelli, il gol, la trasferta dei 20mila tifosi giallorossi. Nell’Italia di Agnelli e AndreottiUn fuorigioco (o presunto tale) che sembra infinito. Altro che rigore più lungo del mondo raccontato dalla fantasia di Osvaldo Soriano. Quello durava solo una settimana. Il gol annullato a Maurizio “Ramon” Turone nello Juve-Roma che spostò in maniera decisiva la corsa per lo scudetto 1981 verso la sponda bianconera, ha superato i 41 anni. Ma la ferita non si rimargina, è sempre lì, un pezzo di memoria che nessun punto di sutura è in grado di guarire. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “L'Inter non ha rubato nulla. Milan, ecco cosa devi fare a Zagabria”

    I rossoneri sono tornati a essere un vero collettivo e si preparano a una partita importante, i nerazzurri sono in crescita fisica e possono contare sulla grande condizione di Lautaro e BarellaLa Milano del pallone si gode una gran bella giornata. Vince il Milan e vince l’Inter: in due segnano otto gol, mica poco. Ci sono ancora parecchi dettagli da sistemare, ma i successi sono benzina da inserire nel motore per affrontare al meglio il doppio impegno europeo. E lì sì che si vedrà il livello raggiunto da rossoneri e nerazzurri. L’Inter, a Firenze, scappa veloce come una lepre, va sul 2-0, poi si rintana (come purtroppo le capita spesso) e subisce la rimonta viola. Ma la squadra di Inzaghi ha forza, ha carattere, ha notevoli qualità tecniche e, alla lunga, porta a casa una vittoria che la rilancia. LEGGI TUTTO

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    Palermo, Corini cerca la svolta

    TORINO – Con Frosinone e Genoa che sono salite in testa alla B dopo le gare di ieri, la 10ª giornata prosegue oggi con due posticipi alle 16.15. Il Palermo riceve il Cittadella e non può fallirla. Magari i siciliani non avranno un organico da primissima fila, ma otto punti sono troppo pochi per gli investimenti fatti e da ieri i siciliani sono terzultimi, in zona retrocessione. La proprietà di Football City Group ha dato tempo a Corini che nell’ultimo turno, dopo 3 sconfitte di fila, ha rimediato un 3-3 in casa col Pisa (ma era in vantaggio 3-1). Però anche il grosso credito di cui ha goduto finora il tecnico, potrebbe finire, il Palermo è obbligato a riscattarsi col Cittadella, a quota 10, 2 punti nelle ultime 4 gare, che si presenterà al Barbera con assenze di peso, privo degli squalificati Branca e Danzi e degli infortunati Asencio, Baldini e Felicioli mentre a Corini mancherà solo Sala. Nell’altro posticipo, il Modena sbarca a Pisa. Gli emiliani di Tesser, a quota 12, vengono da tre vittorie di fila che hanno dato tutta un’altra classifica, dopo i rovesci d’inizio stagione. Il Pisa, da ieri ultimo assieme al Perugia, ha raccolto 5 punti in 3 partite, cioè da quando è tornato sotto la guida di D’Angelo. Modena privo del bomber Diaw, squalificato, lo sostituisce il giovane e promettente Bonfanti, per il resto sarà la stessa squadra che nel turno precedente ha schiantato 5-1 il Como. Nel Pisa, assente Marin per squalifica, ballottaggio Ionita-Mastinu per sostituirlo. Domani alle 20.30 il turno si chiude con Ascoli-Cagliari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Arrancava e si innervosiva, ora domina: così Barella si è ripreso l'Inter

    Dopo un inizio difficile Nicolò si è ripreso alla grande e ora viaggia con numeri da top player: dietro la rinascita di uno dei cardini nerazzurriNo, non può essere lo stesso giocatore. Il Barella sontuoso e in gol a Barcellona, con la Salernitana e ieri al Franchi (dove è stato protagonista pure dell’azione del 4-3) non può essere lo stesso che arrancava, sbuffava e sbagliava quasi tutto contro la Lazio e il Milan tra fine agosto e inizio settembre. LEGGI TUTTO

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    Finalmente “Messi malagueño”: questo è il Diaz che sognava Pep

    Il Malaga lo blindò, Guardiola stravedeva per lui, aveva stregato Zidane. E ora Brahim al Milan sembra finalmente il talento a cinque stelle che tutti si aspettavano Il signor Abdullah Ghubn si starà fregando le mani soddisfatto, orgoglioso, forse anche tronfio. In fondo ci sta. Parliamo di uno che anni fa andò a bussare alla porta della famiglia Diaz con sicurezza e personalità. “Signori, mi dispiace, ma vostro figlio non va da nessuna parte”. LEGGI TUTTO

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    Kean, McKennie e Rabiot, la rivincita dei contestati: così provano a riscrivere il futuro

    Il francese si è preso la Juve e non ha mai segnato così tanto, l’americano è titolare fisso in mezzo e l’azzurro si è ritrovato: così le ipotesi di partenza passano anche dal rendimento sul campo Kean, McKennie e doppio Rabiot: il tabellino della partita della Juventus con l’Empoli sembra il titolo di un approfondimento sui giocatori che in bianconero hanno deluso, non hanno reso secondo le aspettative o che comunque hanno il futuro in bilico. Spesso in queste stagioni sotto i riflettori come i giocatori del “vorrei ma non posso”, aggrappandosi ai lampi e lamentandone i vuoti, le loro prospettive juventine viaggiano su binari diversi ma per tutti il campo è l’occasione per cambiare la trama del proprio futuro. LEGGI TUTTO