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    Cittadella, Gorini: “Passivo esagerato. Abbiamo superato momenti peggiori”

    TORINO – Il Cittadella viene superato dal Torino (4-0) nei sedicesimi di Coppa Italia. Questo il commento del tecnico dei  veneti, Edoardo Gorini. “L’occasione più pericolosa sullo 0-0 l’abbiamo avuta noi, poi ha segnato il Toro. Il passivo è esagerato secondo me, ma prendiamo quello di buono fatto e pensiamo alla prossima partita di campionato. In questo momento ci manca un pò di condizione e autostima, ci sono momenti in cui le cose vanno meglio e altre meno. Abbiamo la testa un pò piena, ma siamo usciti anche da momenti peggiori e credo che domenica sia l’occasione giusta per riprenderci”. LEGGI TUTTO

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    Un Vlahovic per la difesa e una sfida all'Inter… Juve, pronto il doppio colpo per il futuro

    Iniziano le grandi manovre per svoltare dopo gli ultimi anni grigi: due i prospetti seguiti dalla dirigenza bianconeraUn Vlahovic per la difesa e un erede di Alex Sandro per la fascia. La Juventus ha messo nel mirino Strahinja Pavlovic, classe 2001 del Salisburgo e compagno di Nazionale di DV9 (essendo extracomunitario, potrebbe essere acquistato solo in estate, avendo la Juve già occupato i due slot con Kostic e Paredes), e Alfonso Pedraza del Villarreal. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Spal, i commenti di Blessin e De Rossi

    GENOVA – Il Genoa si qualifica agli ottavi di Coppa Italia piegando la Spal per (1-0), grazie ad una rete dell’islandese Gudmundsson. Un passaggio del turno che consentirà ai rossoblù di sfidare la Roma. Questo il commento del tecnico del Grifone, Alexander Blessin, a fine partita: “E’ mancato il gol del 2-0, quello del ko. Non è stata la migliore prestazione nella fase offensiva. Abbiamo dominato nel primo tempo con molto possesso palla, mentre nel secondo non siamo riusciti a fare il secondo gol, nonostante le diverse occasioni. Sono contento del passaggio del turno e di giocare all’Olimpico contro la Roma. Soddisfatto di chi ha giocato meno? La prestazione dei ragazzi è stata buona, sono contento di questo. Abbiamo bisogno di tutti. Badelj? Sono contento della sua prestazione. E’ rientrato dopo tre settimane. E’ entrato subito bene in partita, ci sono state due o tre occasioni in fase di non possesso dove è mancato di lucidità ma sono molto contento. Puscas e Coda in attacco? E’ sempre una soluzione giocare con due attaccanti. Devo anche vedere in settimana chi si allena bene e chi meno bene. Mi è piaciuto anche come abbiamo giocato a Cosenza per esempio. Abbiamo 29 giornate da giocare quindi ci sarà la possibilità di vedere entrambi in campo”.
    De Rossi: “La squadra è stata encomiabile. C’è da lavorare tanto, ma la strada è quella giusta”
    Questo invece il commento di Daniele De Rossi, allenatore della Spal: “Non so se la squadra ha fatto vedere il mio carattere, ma i ragazzi hanno dato tutto e sono stati encomiabili. Ci sono tante cose che devo sistemare ma dal punto di vista umano e professionale mi fanno ben sperare perchè l’impegno c’è e non manca mai. Dispiace per il mancato incrocio con la Roma? Mi dispiace aver perso, noi abbiamo degli obiettivi chiarissimi a partire da sabato. Dobbiamo tirare fuori la testa, avrò tempo per tornare a Roma su una panchina o sull’altra. Tornando alla squadra, devo dire che l’ho trovata bene, era allenata da un ottimo tecnico, ma chiediamo cose diverse. Il processo è iniziato da pochi giorni e quindi c’è da lavorare tanto. Cosa non mi è piaciuto? Tanti errori dal punto di vista tecnico, devo aiutarli a migliorare prendendomene cura. Abbiamo avuto poco tempo, loro hanno seguito tutto quello che gli ho chiesto. Sapevamo che il Genoa avrebbe fatto un forte pressing e abbiamo provato a palleggiare. Mi è piaciuto tantissimo l’atteggiamento nel secondo tempo, ragazzi del 2002 hanno tenuto testa ad attaccanti fortissimi e sono contento di chi è entrato. Dobbiamo migliorare negli ultimi 30 metri ma siamo sulla strada giusta”.

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    La svolta nel momento più difficile: Inter, Inzaghi ha superato la sua grande prova

    L’allenatore nerazzurro ha raddrizzato la stagione senza i suoi giocatori migliori, mettendo fine alla crisi che aveva fatto traballare la sua panchina. Così ha dimostrato di essere un grande tecnicoSiamo abituati a raccontare gli allenatori, a esaltarne la bravura e la grandezza, quando le cose vanno bene. Anzi, quando vanno più che bene. Quando arrivano prestazioni e risultati di alto livello, quando le squadre si esprimono al massimo, quando riescono a trasmettere entusiasmo e di conseguenza a ricevere i meritati apprezzamenti. Ma forse un allenatore, come qualsiasi altro professionista, andrebbe invece giudicato nel momento di maggior difficoltà, quando c’è il rischio di lasciarsi travolgere dalle onde e invece bisogna avere la forza, il coraggio, di tenere dritto il timone. È in quella situazione, infatti, che emerge il carattere dell’uomo e la competenza del tecnico. E da questo punto di vista, si può dire, Simone Inzaghi ha superato nell’ultimo mese l’esame più delicato, più duro e più difficile della sua carriera, facendo anche meglio rispetto ai momenti felici che pure ha vissuto. LEGGI TUTTO

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    Milito va dal Genoa e incorona Lautaro Martinez: Dopo Messi, lui

    GENOVA – Gradito ospite al Ferraris per la partita di Coppa Italia Genoa-Spal. “El Principe” Diego Milito ha fatto visita alla squadra di Blessin ricevendo una maglia in regalo. Intanto Milito ha elogiato in maniera significativa il suo pupillo, l’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez. L’eroe del Triplete nerazzurro ha dichiarato che il Toro sarà il miglior marcatore dei prossimi Mondiali in Qatar e che, nella rosa della nazionale argentina, dopo Messi è proprio Lautaro il più forte giocatore dell’Albiceleste. E con il gol segnato alla Salernitana a San Siro nell’ultimo turno di campionato, Lautaro Martinez ha raggiunto proprio Diego Milito a 62 gol segnati in Serie A con la maglia dell’Inter. Erano bastate 128 partite in 5 stagioni al Principe, ne sono servite 144 a Lautaro. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Da più desiderato del mercato a riserva: il futuro di Paredes alla Juve è un rebus

    Allegri lo ha imposto e per cinque partite l’argentino è stato titolare inamovibile. Dopo la sosta ha perso il posto fisso. Ma la formula con cui è arrivato e il legame con Di Maria lasciano aperte le valutazioni di lungo termine Leandro Paredes è arrivato a fine estate come il colpo più inseguito e voluto dell’ultimo mese di mercato della Juventus. Dopo un mese e mezzo in bianconero il rodaggio dovrebbe essere già a buon punto e invece di vederlo affermare in campo il suo spazio è diminuito, in termini di minuti e anche di gerarchie, sulla scia del suo rendimento. Senza precorrere i tempi, ma con attenzione agli sviluppi e alle implicazioni a cui era legato il suo ingaggio, la formula con cui è arrivato (un prestito condizionato) rende naturale porsi oggi qualche interrogativo sul suo futuro con la Signora. LEGGI TUTTO

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    Il Milan continua a vincere coi “soliti noti”. Pioli, quando arriva l'ora dei nuovi?

    Anche a Verona i tre punti sono arrivati grazie ai giocatori cardine: Rebic, Leao, Tonali… I sette nuovi acquisti fin qui hanno faticato, ma la squadra non può prescindere da loroTonali-Leao-Rebic-Tonali. Ovvero tre passaggi, sei tocchi di palla e dieci secondi per andare in buca. Il Milan a Verona ha vinto così, e la prima constatazione che viene da fare è: cose già viste tante volte, sono o non sono queste le ripartenze terribili del Milan pioliano? Esatto. LEGGI TUTTO