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    Il Bari batte il Venezia e vola primo. Tris Ternana, pari Parma

    La quarta vittoria di fila lancia il Bari in vetta alla classifica di Serie B a 18 punti: 2-1 in casa del Venezia grazie alle reti di Antenucci e Cheddira (rigore). Tiene la scia la Ternana che con una grandissima prova stende 3-0 il Palermo e sale al secondo posto (16 punti): rovesciata di Partipilo, prodezza di Palumbo e tris dell’ex Lazio Raul Moro. Raggiunto quindi il Brescia, fermato sull’1-1 dal Cittadella. Pisa-Parma non vanno oltre lo 0-0, mentre il Modena mette a segno il colpo in casa dell’Ascoli (1-2).
    Venezia-Bari 1-2
    Il primo tempo regala emozioni e brividi ma non i gol, con le due squadre che ci provano e creano, ma che non riescono a superarsi. Il Bari sfiora il vantaggio almeno in un paio di situazioni, il Venezia risponde e si rende pericoloso ma senza fortuna. La ripresa si apre col gol: appena 25 secondi e una giocata perfetta del Bari apre la strada al timbro di Antenucci. L’1-0 regge fino al 70′ quando, dagli sviluppi di calcio d’angolo, Ceccaroni trova il tempo per lo stacco vincente. All’83’ il risultato cambia ancora: Cheddira si procura e calcia il rigore del nuovo sorpasso, realizzando il suo ottavo centro in campionato.
    Tabellino Venezia-Bari
    Ternana-Palermo 3-0
    Gioca molto meglio la Ternana che organizza cinque palle da gol nella prima frazione ma non riesce a sfondare, rispetto all’unica costruita dal Palermo (in ombra Brunori). Al 57′, al settimo tentativo, la squadra di Lucarelli passa: meravigliosa rovesciata di Partipilo. Al 77′ Palumbo chiude i giochi con un’altra prodezza, mentre il tris lo cala l’ex Lazio Raul Moro nei minuti di recupero.
    Tabellino Ternana-Palermo
    Pisa-Parma 0-0
    Una traversa e un incrocio dei pali bloccano il Pisa nel primo tempo sullo 0-0 e salvano il Parma, orfano di Buffon, infortunato. Nella ripresa la sostanza non muta e l’equilibrio non si spezza, nonostante i tentativi delle due squadre. Alla fine la gara si chiude senza reti.
    Tabellino Pisa-Parma
    Brescia-Cittadella 1-1
    Il Brescia trova il vantaggio intorno alla mezz’ora grazie ad Ayé, che nel giro di due minuti prima va vicino al gol di testa e poi su un’azione simile, da calcio di punizione, si ripete e stavolta incorna in rete firmando l’1-0. Il Cittadella pareggia al 70′ grazie al bellissimo mancino di Antonucci, che si gira e spara all’incrocio l’1-1.
    Tabellino Brescia-Cittadella
    Ascoli-Modena 1-2
    Al 26′ l’Ascoli rompe l’equilibrio e con Dionisi si porta avanti, tap-in facile su suggerimento di Botteghin: in un primo momento la bandierina dell’assistente annulla il gol, ma il check del Var inverte la decisione e convalida la rete. Il pareggio del Modena arriva nel secondo tempo quando Falcinelli, entrato proprio ad inizio ripresa, scappa in profondità e in diagonale mette in porta l’1-1 al 54′. L’Ascoli al 74′ resta in dieci per l’espulsione di Bellusci e paga fisicamente, incassando al 90′ la beffa: Diaw se ne va e segna l’1-2 finale.
    Tabellino Ascoli-Modena
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    Le dieci partite cult dell'Atalanta di Gasperini

    Tutto parte dall’ottobre del 2016, l’allenatore della Dea è sulla graticola e la vittoria contro il Napoli salva tutto. Oggi Gasp si gode la testa della classifica Trecento partite fa Giampiero Gasperini debuttava sulla panchina dell’Atalanta. Era il 2016, sembra un’altra era geologica, è stato un attimo fa. Questo è il 7° campionato a Bergamo. E allora il recordman degli allenatori della Dea – ha superato Emiliano Mondonico – merita una celebrazione come si deve, con una Top 10 delle partite più iconiche della sua straordinaria gestione. LEGGI TUTTO

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    Rabiot e le coccole di Allegri. E se adesso rinnovasse?

    Ha rifiutato lo United sparando alto, in assenza di Pogba si è dimostrato funzionale in qualsiasi modulo aggiungendo continuità alla fisicità. Il contratto in scadenza, le richieste economiche e la vetrina mondiale rendono l’addio lo scenario più probabile. Ma non l’unico Max Allegri ci ha sempre visto lungo su Adrien Rabiot, anche se certe intuizioni hanno richiesto tempo. Tanto tempo. La doppietta del francese col Maccabi lo ha riproposto come quel centrocampista che può portare gol, proprio come il tecnico della Juventus aveva immaginato sin dal suo ritorno sotto la Mole. Sia lui sia i suoi collaboratori han dovuto però lavorarci tanto sul giocatore per portarlo a quel livello. LEGGI TUTTO

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    Allegri, una filosofia di calcio (e di vita) in undici frasi che di lui dicono tutto

    Il tecnico della Juve ha guidato il Milan dal 2010 al 2014, e ora ritrova i rossoneri in una gara che per lui mai potrà essere come tutte le altre L’ultima volta che ha visto il Milan da vicino c’era in campo Ibrahimovic, nella sua Juve giocava ancora Dybala e come spesso accade nei cosiddetti big match finì 0-0. La prima volta che ha visto la Juve a San Siro da allenatore del Milan invece in campo c’era già Ibrahimovic, che fece gol, ma non bastò: perse 2-1, però alla fine della stagione arrivò lo scudetto rossonero. LEGGI TUTTO

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    Da Platini ai trofei con Milan e Juventus: le vite parallele di Pioli e Allegri

    Dagli incroci da giocatori a quelli in panchina. Sono gli ultimi due allenatori ad aver vinto lo scudetto con il Milan, mentre nella Juventus hanno ottenuto i loro successi più importanti: Stefano da calciatore, Max da allenatore. Si sono sempre sfiorati: il destino li avvicinava e poi li allontanava, come quelle calamite che si attraggono e poi si respingono. Hanno conosciuto le stesse città, ma in periodi diversi: non tanto per i ventidue mesi di differenza (Stefano Pioli è un ottobre ’65, Massimiliano Allegri un agosto ’67), ma più che altro per le traiettorie del loro percorso professionale. LEGGI TUTTO