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    Gaudino: “Ventrone è stato un maestro, ma il Mondiale del 2006 è mio”

    Il preparatore di Lippi: “Di Gian Piero ho bei ricordi, come dell’esperienza in azzurro: un grande orgoglio”La Rete dà, la Rete toglie. Dà notorietà, prestigio, consolida i ricordi; a volte quei ricordi li offusca e toglie meriti, può capitare addirittura che cancelli un titolo Mondiale. Nel caso di Claudio Gaudino, il Mondiale 2006: era stato lui e non Gian Piero Ventrone, che aveva accompagnato Lippi verso altre vittorie, a far correre l’Italia del c.t. di Viareggio fin sul tetto di Berlino. Schivo com’è, il Prof quasi ha pudore a dare spazio alla memoria, lucidissima: ma quel ricordo ce l’ha nel cuore, esattamente come quello del preparatore scomparso giovedì. LEGGI TUTTO

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    Viaggio nella Belgrado di Vlahovic: quando Dusan era per tutti “il nuovo Batistuta”

    La madre lo immaginava laureato e in ospedale, ma il futuro centravanti della Juve mostrava doti speciali in campo già da ragazzino. Per Sportweek abbiamo parlato con allenatori e dirigenti del Partizan che, prima di tutti, quando Dusan aveva ancora 15 anni, erano sicuri di aver scovato un fenomenoDal nostro inviato Marco Guidi8 ottobre
    – Belgrado (SER)A Belgrado li chiamano i figli della guerra. Sono i nati nella prima metà del 2000, concepiti sotto le bombe della Nato. Il piccolo Dusan, per sua fortuna, non le ha mai viste. Forse solo sentite nella pancia di mamma Sladjana, che gli diede la luce 28 giorni dopo che il mondo aveva smesso di preoccuparsi per il Millennium Bug. LEGGI TUTTO

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    Infortuni, scelte e mercato: (quasi) mai Milan-Juve era stata così poco italiana

    In campo Tonali e probabilmente Gabbia per il Diavolo, Bonucci e Locatelli per la Signora: solo altre due volte la quota azzurra era stata tanto bassaL’Italia chiamò, ma pure gli infortuni, le strategie di mercato e ovviamente le scelte di Pioli e Allegri. Risultato: un probabile pareggio, con un punteggio da minimi storici. Perché stasera a San Siro gli italiani titolari di Milan-Juventus si conteranno sulle dita di una mano, anzi meno: le ultime proiezioni dicono che si balla tra i tre e i quattro giocatori in campo dal primo minuto. Tonali è la certezza del Milan, mentre le quotazioni di Gabbia, in forte ascesa nelle ultime ore, potrebbero alzare la presenza italiana nella formazione di Pioli. Dall’altra parte guida il solito Bonucci, con Locatelli favorito su Paredes per affiancare Rabiot in mezzo al campo. LEGGI TUTTO

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    Serie B, al Ferraris pareggio a reti bianche tra Genoa e Cagliari

    GENOVA – Al Ferraris Genoa e Cagliari pareggiano 0-0. La squadra di Blessin sale a quota 15 punti in classifica, a 11 punti i sardi di Liverani. 
    Genoa-Cagliari: tabellino e statistiche 
    Primo tempo: palo di Gudmundsson, si rimane sullo 0-0
    Inizio di match propositivo del Genoa che al 2′ si fa vedere dalle parti di Radunovic con una conclusione di Aramu che finisce però alle stelle. All’11 i padroni di casa collezionano la prima vera occasione della partita: Gudmundsson si libera di Makoumbou al limite dell’area e tenta il tiro sul secondo palo col destro ma Radunovic si distende in tuffo e devia in calcio d’angolo. Al 13′ ancora il Genoa pericoloso in avanti con Coda che, servito da Aramu al limite dell’area, prova a colpire verso il primo palo ma non inquadra la porta. La squadra di Blessin ha totalmente in mano il pallino del gioco e al 18′ Gudmundsson, accentratosi dalla sinistra, col piattone dal limite colpisce il palo. Al 20′ prova a rispondere il Cagliari ma Luvumbo spreca una buona occasione tirando sull’esterno della rete col destro ignorando Lapadula in posizione favorevole. Al 26′ proprio Lapadula, sfruttando un pasticcio in area genonana, prova a battere a rete ma il suo tiro sul secondo palo finisce fuori di poco. Al 34′ i sardi sono pericolosi con Nandez che lascia partire un sinistro rasoterra: la palla esce di pochissimo. Al 43′ occasione Genoa con il colpo di testa di Bani che sfiora il palo alla sinistra di Radunovic.

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    Boniek: “Pioli allenatore già a 18 anni. La Juve? Che coppia Milik-Vlahovic!”

    Il vicepresidente Uefa condivise lo spogliatoio bianconero con il tecnico del Milan nell’84-85: “Freddo, bravo ed equilibrato. Non mi stupisce la sua carriera. De Ketelaere va aspettato. I bianconeri hanno grande qualità” Da un lato un vecchio amico conosciuto in spogliatoio a Torino. Dall’altro i colori con i quali – al netto di qualche incomprensione in tempi più o meno moderni – ha vinto cinque titoli in tre stagioni. Milan-Juve per Zibì Boniek non è una partita qualunque e per il vicepresidente Uefa è bello partire proprio da quel vecchio amico. LEGGI TUTTO

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    Riscatto De Vrij: sembrava perso, poi ha annullato Lewa. E Inzaghi vuole blindare la difesa

    Dopo la doppia rete inviolata in Champions League i nerazzurri devono ritrovare l’imbattibilità in campionato: contro il Barcellona l’olandese è stato tra i migliori in campo, la speranza dell’allenatore è che sia l’inizio di una rinascitaA leggere in sequenza i voti di Stefan De Vrij pare di trovarsi di fronte a un alunno in difficoltà che si deve dannare per evitare un’insufficienza sulla pagella del primo quadrimestre. La media è ancora insufficiente come per tutti i difensori dell’Inter – Acerbi escluso -, ma il 7,5 meritato contro il Barcellona ha proprio il suono del segnale che dà speranze ai professori. Insomma, l’impegno non manca e le potenzialità nemmeno. LEGGI TUTTO

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    Thiago Motta, Stankovic e… De Rossi: diamo una chance ai “Mister Futuro”

    Nel weekend scontro fra due eroi del Triplete, ma anche l’ex bandiera della Roma scalpita per una chiamata Bologna-Sampdoria è una partita piena di significati, con due allenatori chiamati a dare immediatamente una sterzata. Da una parte Thiago Motta, dall’altra Stankovic: due grandi calciatori, addirittura compagni di squadra all’Inter, che da non molto hanno cominciato la loro carriera di tecnici. LEGGI TUTTO