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    Inter-Barcellona, i bonus scommesse del match

    PLZEN, CZECH REPUBLIC – SEPTEMBER 13: Nicolo Barella of FC Internazionale in action during the UEFA Champions League group C match between Viktoria Plzen and FC Internazionale at Doosan Arena on September 13, 2022 in Plzen, Czech Republic. (Photo by Mattia Ozbot – Inter/Inter via Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Handanovic-Onana, Galli-Tancredi e gli altri: storie di portieri Inter(cambiabili)

    L’alternanza tra numeri uno è uno dei temi ricorrenti nel calcio, Una tendenza, spesso dannosa, che si ripete. Ecco i ballottaggi più celebriPortieri Inter(cambiabili). Handa out, Onana in. La scelta di Simone Inzaghi (contro il Barcellona in Champions gioca Onana) riporta al centro della discussione l’eterno dilemma sul portiere da considerare uno degli undici o invece il +1 prima/dopo i dieci, ovvero un elemento a parte, da considerare e trattare nella sua specificità. La domanda è: è utile l’alternanza tra portieri? LEGGI TUTTO

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    Leao, prima volta a Stamford Bridge: oggi da “nemico”, domani chissà

    Il Milan ha respinto l’offerta informale del Chelsea per il portoghese: il suo rinnovo resta prioritario per Maldini e Massara. Se la trattativa dovesse complicarsi, però, i Blues ci riproverebbero di sicuroNella sua pur giovane carriera, Rafael Leao ha già giocato contro 76 squadre tra club e nazionali, escludendo dal conteggio tutte le selezioni Under. L’avversaria più ricorrente è l’Inter: già 10 incontri. Il Chelsea, invece, in questa lista di rendez-vous non c’è. Non ancora. Il primo incrocio di Rafa coi Blues avverrà mercoledì sera a Stamford Bridge, in uno snodo fondamentale per i destini di Champions: una sconfitta sarebbe grave per il Milan ma non comprometterebbe le chance di qualificazione, mentre se a perdere fosse il Chelsea le chance di passare il turno dei londinesi diventerebbero minime. Blues e rossoneri non si sono sfidati di recente in campo, ma si sono “affrontati” spesso e volentieri sul mercato. LEGGI TUTTO

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    Il Pisa tenta il volo D'Angelo

    TORINO – Nell’ultima giornata di Serie B, hanno debuttato 4 allenatori: tonfo di Longo col Como a Cosenza, pari problematico di Cannavaro nel Benevento in casa con l’Ascoli, l’unico che ha vinto e convinto è stato D’Angelo, tornato al Pisa dopo tre mesi, che ha dato una lezione a Baldini, a sua volta esordiente nel Perugia (1-3). Una grande rivincita, quella che sta vivendo D’Angelo coi nerazzurri toscani. L’avevamo lasciato il 29 maggio, a quella pazzesca finale playoff persa col Monza, a quella A sfiorata con una squadra che stava coltivando dal 2018. Quella partita convinse Alexander Knaster, l’azionista di riferimento del Pisa, che D’Angelo non andava più bene, che per andare in A, sarebbe dovuto arrivare qualcun altro. Così, dopo una lunga discussione coi soci di minoranza (la famiglia Corrado), il 14 giugno D’Angelo veniva sollevato dal Pisa, fra le perplessità (per usare un eufemismo) della piazza. Anche perché il sostituto, Rolando Maran, assunto il 23 giugno, non ha mai convinto la tifoseria (per non parlare della squadra) che lo accettò obtorto collo. Ma anche quella, fu una scelta di Knaster, giunto in Italia per scegliere personalmente il nuovo condottiero e dopo un estenuante casting (in cui fu scartato anche un certo Pippo Inzaghi…) l’imprenditore britannico nato in Russia e naturalizzato statunitense fece una scelta molto discutibile già allora: è vero che Maran vanta una certa esperienza di A e B, ma, per dire, senza mai ottenere una promozione. Inoltre, destava dubbi il fatto che fosse inoperoso dal dicembre 2020, quando venne esonerato in A dal Genoa col quale era rimasto a libro paga fino allo scorso giugno. Insomma, un’estate assai problematica per il Pisa anche perché sul mercato si muoveva con un certo ritardo e risolveva il problema punta solo in extremis, con l’arrivo dal Como di Gliozzi. Già, Gliozzi. Una partita da incorniciare la sua, sabato a Perugia. L’ha sbloccata con un colpo di testa da consumato centravanti. Dopo il pari umbro ha segnato con freddezza il rigore dell’1-2 e prima aveva colto un palo clamoroso. E anche qui c’è lo zampino di D’Angelo che apprezzava da tempo il ragazzo e per il suo ritorno sulla panchina nerazzurra, l’ha messo nelle condizioni di essere letale. Una bella rivoluzione, la sua, per risollevare il Pisa. Dando fiducia a quelli che conosce bene, come Mastinu e Sibilli. Rivitalizzando il cavallone Touré, autore del terzo gol, tornato ai livelli di un anno fa, quando il Pisa era in testa alla B. Usando solo per i cambi diversi colpi estivi stranieri (Morutan, Jureskin e Rus). Risultato, il Pisa ha ottenuto la prima vittoria stagionale, in casa di un Perugia che è stato scavalcato in classifica. E grande merito va dato anche alla tifoseria che da settimane invocava il ritorno di D’Angelo e che in Umbria si è fatta sentire assai, come sempre. Certo, la vetta della B dista 10 punti e appare arduo raddrizzare completamente la stagione. Ma con 31 gare da giocare, nulla è vietato, la B consente grandi recuperi, chiedere a un certo Italiano come portò in A lo Spezia nel 2020, nonostante un pessimo avvio di stagione. L’importante è che Luca D’Angelo abbia potuto vivere la sua rivincita (e col suo ritorno, ha ottenuto pure un contratto prolungato fino al 2024). Non meritava l’esonero di giugno e quando la situazione del Pisa con Maran s’era fatta insostenibile (2 punti in 6 gare), solo lui poteva ricompattare la piazza e restituire al Pisa quella forte d’identità che i toscani hanno sempre avuto sotto la sua guida. Sabato all’Arena Garibaldi di Pisa sbarca un Parma in zona playoff, reduce da due vittorie di fila. Sarà già un crocevia fondamentale per il Pisa: battere la squadra di Pecchia vorrebbe dire dimostrare che questa squadra ha valori importanti, che può ancora scrivere tutta un’altra storia in questo campionato, nonostante i palesi errori di un azionista di maggioranza che quest’estate ha dimostrato di essere ancora un po’ troppo a digiuno di calcio. LEGGI TUTTO

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    Flachi, la rinascita: “Il gol? Ero felice come un bimbo. La rivincita è la mia spinta”

    Finita la squalifica di 12 anni, l’ex Samp gioca a 47 anni e ha segnato in Promozione: “In futuro vorrei allenare” C’è una nuova moda nel calcio: da Maicon a Denis, ex campioni stagionati che si divertono nei dilettanti. Ma quella di Francesco Flachi è una storia di rinascita e redenzione, una storia da film. Stoppato per ben 12 anni di squalifica causa ricaduta nel doping, l’ex folletto che faceva impazzire i tifosi della Samp si è rimesso in gioco alla tenera età di 47 anni. LEGGI TUTTO

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    Leao, Inzaghi, Palladino… le cinque domande al campionato

    Cinque temi ispirati dalla giornata appena finita. Cinque interrogativi tra big, piccole, protagonisti (in positivo e negativo), sorprese, polemicheCinque domande al campionato su temi ispirati dall‘8a giornata. L’ennesima prestazione di Leao obbliga a paragoni scomodi ma entusiasmanti. Il nuovo ko nerazzurro apre scenari pericolosi per Inzaghi che forse ore deve cambiare qualcosa. L’intesa del doppio “9” Vlahovic-Milik spingerà forse Allegri a disegnare una Juve diversa da quella che aveva in mente. I due successi del Monza mettono Palladino al centro dei riflettori. E il momento della Fiorentina costringe a riflettere su una stagione lontana dalle attese. LEGGI TUTTO

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    Tegola Saelemaekers, Milan pronto a tornare sul mercato: ecco il nome caldo

    Il Milan deve fronteggiare una vera e propria emergenza per via dei tanti infortuni. Un’assenza importante sarà quella relativa ad Alexis Saelemaekers, costretto a lasciare il campo nella prima frazione di gioca della gara contro l’Empoli. Gli esami effettuati nella mattinata di ieri hanno evidenziato una lesione parziale del legamento collaterale mediale. Il nazionale belga seguirà un trattamento conservativo e se i tempi di recupero saranno lunghi il club rossonero si vedrà costretto a tornare sul mercato a gennaio per regalare una nuova alternativa a destra al tecnico Stefano Pioli.Ascolta “Milan, tegola Saelemaekers: a gennaio torna sul mercato, ecco chi è il favorito di Massara e Maldini” su Spreaker. OCCHI SU ISAKSEN- L’area scouting del Milan, insieme a Massara e Maldini, ha una lista lunga di possibili profili che possono fare al caso e ai principi di gioco di Pioli. Tra i nomi segnati in rosso c’è quello dell’esterno destro danese  Isaksen. Classe 2001, di proprietà del Midtjylland, Gustav è un’ala destra veloce e con una buona tecnica. Fin qui si è reso protagonista di un grande avvio di stagione con 11 presenze 4 gol e 1 assist in campionato e 2 presenze con 1 in Europa League. Stella della Danimarca under 21, ha letteralmente fatto impazzire la Lazio con due assist e un rigore procurato nel recente confronto europeo. La valutazione si aggira sui 5 milioni e il Milan deciderà nei prossimi giorni se presentare un’offerta al club danese.  LEGGI TUTTO