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    Alex Sandro e De Vrij, la stagione più dura. Quanti rimpianti per Juve e Inter

    Entrambi i contratti sono in scadenza, oggi le percentuali di un rinnovo non sono superiori al 25 per cento e il posto da titolari fissi è a rischio Ci sono storie che finiscono senza la necessità di porsi tante domande. Alex Sandro e Stefan De Vrij hanno radici diverse, ma la logica è sempre la stessa: fine di un ciclo. Entrambi i contratti sono in scadenza, oggi le percentuali di un rinnovo non sono superiori al 25 per cento. Le cose possono cambiare in corso d’opera, non discutiamo, ma oggi la tendenza è questa. Dovremmo forse aggiungere che quel 25 per cento si riferisce alla possibilità che rinnovi almeno uno dei due, attribuire il 25 per cento al reciproco nero su bianco da qui a poche settimane è un azzardo. LEGGI TUTTO

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    La A e il rush d'autunno: da Gosens a De Ketelaere… I 15 “italiani” in cerca del Qatar

    Il 20 novembre il via al Mondiale: tra sogni e rincorse molti calciatori che giocano in Serie A sono ancora in bilico e cercheranno di sfruttare le prossime giornate di campionato per centrare la convocazioneMeno di due mesi per convincere. Il 20 novembre Qatar-Ecuador darà il via al Mondiale: un obiettivo per qualcuno, un sogno da avverare per altri. Nella pausa autunnale sono 158 i giocatori che hanno risposto alle convocazioni delle rispettive nazionali. Prove generali in vista dell’attesissima competizione. Tra occasioni, rivincite e aerei da prendere. L’Italia non ci sarà, ma tanti giocatori di A inseguono una chance. Dal caso Gosens-Germania alla concorrenza nel Belgio di De Ketelaere, passando dai giovani Hojlund e Afena-Gyan pronti a fare bene sul palcoscenico più importante della loro carriera. LEGGI TUTTO

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    De Vrij, che ti succede? Perde spazio nell'Inter e anche in nazionale

    Il centrale olandese non è più un punto fermo di Van Gaal, che lo aveva schierato titolare nelle prime sei uscite consecutive. In nerazzurro, invece, è insidiato da Acerbi, arrivato meno di un mese fa. E tutto tace sul fronte rinnovo…Se due indizi fanno una prova, viene da chiedersi che fine abbia fatto Stefan de Vrij: panchinato in tre delle ultime quattro uscite dell’Inter e adesso “declassato” anche in nazionale, dove ha racimolato 30′ scarsi in campo in occasione degli ultimi due impegni ufficiali. Dopo aver perso spazio in nerazzurro, il centrale olandese pare dunque scivolato pure nelle gerarchie di Van Gaal, nonostante il tecnico sia sempre stato tra i suoi più grandi estimatori. LEGGI TUTTO

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    Spal, ufficiale: prolungamento fino al 2025 col portiere Thiam

    FERRARA – La Spal, attraverso il proprio sito web, ha comunicato “di aver prolungato il rapporto sportivo col portiere senegalese Demba Thiam Ngagne. Il calciatore ha firmato un contratto col Club biancazzurro fino al 30 giugno 2025. Nato a Dakar il 9 marzo 1998, è arrivato a Ferrara nell’estate 2016 nelle fila della Primavera SPAL, ma rimanendo già in orbita prima squadra. Nella stagione successiva, debutta tra i professionisti giocando un’intera stagione a Fano in Serie C. Dopo l’esperienza di sei mesi nella Viterbese Castrense, viene inserito nel gruppo biancazzurro di Serie A, campionato nel quale fa il suo esordio ufficiale in maglia SPAL tra i pali come titolare il 26 luglio 2020 contro il Torino. In maglia biancazzurra ha collezionato 38 presenze tra Serie A, B e Coppa Italia”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Milan, i 1000 giorni dell'Ibra bis. Tra 36 gol, uno scudetto e l’attesa di rientrare…

    La cifra tonda è dalla seconda firma in rossonero. Smettere? “Non voglio stare sul divano a fumarmi il sigaro come tanti altri…” Forse qualcuno gliel’ha già buttata lì, all’improvviso. “Ibra, ma lo sai che oggi tocchi un’altra cifra tonda?”. “In che senso?”. “Mille giorni fa hai firmato per la seconda volta con il Milan”. E il pensiero andrà lì, al 2 gennaio 2020, prima della pandemia, dei tre mesi senza calcio, delle doppiette in giro per l’Italia, dello scudetto, delle frasi a effetto e anche del lungo stop, non il primo di una carriera che finirà proprio com’è iniziata: lottando. LEGGI TUTTO

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    Né con Sacchi, né con il Trap: due eretici scelsero la terza via…

    Sul finire degli anni 80 la polarizzazione uomo-zona viene superata da un modulo ibrido oggi diventato di uso comune. I pionieri? Il Genoa dell’Osvaldo e il Parma di Nevio Esiste sempre un’altra possibilità, una soluzione alternativa, una scappatoia, un specie di sentiero che conduce alla felicità. Il destino ci domina, questo è vero, ma ci lascia la libertà di esplorare. Il discorso vale per la vita e, di conseguenza, per il calcio che ne è spesso lo specchio. Sul finire degli anni Ottanta si giocava in due modi: “a zona” o “a uomo”. Pareva che non ci potessero essere deviazioni sull’argomento. LEGGI TUTTO

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    Sessant’anni di Rijkaard, il gigante buono. Ha portato il Milan in cima al mondo

    Non solo l’epopea in rossonero, l’olandese silenzioso si è confermato vincente anche in panchina: da allenatore è stato lui a lanciare Messi Franklin Edmundo Rijkaard compie 60 anni. È in pensione da quando ne aveva 51. “Non voglio più lavorare nel calcio”, disse dopo aver lasciato la nazionale dell’Arabia Saudita. E nemmeno parlare di calcio, di Olanda, di Milan, Barcellona, Messi, allenatori e tattiche varie. Stop, basta. Solo qualche foto ricordo con i suoi vecchi amici, Gullit e Van Basten. Un selfie veloce, un sorriso stracco e via. LEGGI TUTTO