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    Cannavaro-De Rossi e le panchine che scottano: i campioni del mondo aspettano la chiamata

    TORINO – Due campioni del mondo (2006, anno di grazia) con la passione per la panchina: entrambi potrebbero tornare presto a occupare un posto in prima fila, anche se in tempi distinti. Sono ore e giorni caldi per Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, candidati rispettivamente alla guida tecnica di Benevento in Serie B e Verona in A. La differenza sta tutta nella tempistica: l’ex allenatore del Guangzhou Evergrande è segnalato sulla via del Sannio per prendere il posto del sempre più pericolante Fabio Caserta, che dopo 6 giornate di campionato ha vinto solamente due partite, pareggiandone una e perdendone tre; l’attuale assistente del ct Mancini in Nazionale, già accostato da radio mercato alla Sampdoria, è tra i nomi in lizza per l’eventuale sostituzione di Cioffi a Verona. Eventuale, non sicura, e vi spieghiamo il motivo: in giornata si è tenuta una riunione importante tra le alte cariche del club gialloblù, conclusa con la decisione di confermare almeno l’attuale allenatore fino al match contro l’Udinese del 3 ottobre. Ma la situazione di classifica dei veneti – diciassettesimi dopo 7 giornate, con una vittoria, due pari e 4 sconfitte – non tranquillizza nessuno, in primis l’ex tecnico dell’Udinese.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rovella trascinatore a Monza: perché la Juve ha sacrificato lui?

    Nel casting estivo con i compagni di reparto, all’ex Genoa sono stati preferiti Miretti e Fagioli, rimasti nella rosa della prima squadra. Ma visto anche il ridotto impiego dell’altro Nicolò ora qualche dubbio sorge spontaneoNon bastasse la crisi di gioco, risultati e punti, è anche il momento dei rimpianti. Forse facili, a questo punto, ma pure suffragati dai fatti. Prendiamo per esempio Nicolò Rovella, classe 2001, di proprietà della Juve dal gennaio 2021. E da allora rimasto in odor di Juve, perché prima è stato lasciato al Genoa a finire la stagione, quindi è stato ceduto in prestito al Monza, negli ultimi giorni del mercato estivo, dopo lunghe valutazioni e riflessioni intorno agli infortuni che già stavano falcidiando il centrocampo bianconero. LEGGI TUTTO

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    De Ketelaere tra fiammate e un'attesa che deve finire presto: Pioli lo vuole “cattivo”

    Dopo un ottimo inizio il trequartista belga si è un po’ smarrito e viaggia a corrente alternata. Serve più ferocia, meno pause e qualche gol: un anno fa erano già quattro…Nel dopogara Stefano Pioli non aveva avuto dubbi: “Questa è stata la miglior prestazione di De Ketelaere fino a questo momento”. Un po’ difesa d’ufficio, un po’ zuccherino utile a dare fiducia al ragazzo nel mezzo di una parabola che molti probabilmente si sarebbero attesi diversa. Più veloce, ecco. LEGGI TUTTO

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    Serie B, Castori non è più l'allenatore del Perugia: al suo posto Baldini

    PERUGIA – Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il Perugia ha annunciato l’esonero del tecnico Fabrizio Castori. Decisiva la sconfitta nel derby contro la Ternana e i 4 punti in 6 partite. Al posto dell’ex Salernitana è pronto Silvio Baldini.
    Il comunicato ufficiale del Perugia
    “AC Perugia Calcio comunica di aver sollevato Fabrizio Castori dalla guida tecnica della prima squadra. A mister Castori, al vice Riccardo Bocchini, al preparatore atletico Carlo Pescosolido, al collaboratore tecnico Tommaso Marolda e al match analyst Marco Castori vanno i più sentiti ringraziamenti per l’impegno, la serietà e la correttezza dimostrati. Rimarrà con il nuovo gruppo di lavoro il preparatore dei portieri Cristiano Lupatelli”.

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    Il marabutto, lo jihadista, il fuggitivo, l’educatore: i personaggi del caso Pogba

    Fra stregoneria, criptovaluta e jiadismo: la vicenda Pogba sembra la trama di un film. Ecco tutte le persone coinvolteQuella dei Pogba non è solo una faida familiare. Ma anche una vicenda tentacolare che chiama in causa amicizie d’infanzia, conoscenze pericolose, stregoneria, criptovaluta e jiadismo. Una miscela esplosiva che infatti ha travolto il centrocampista della Juventus, costretto a denunciare il fratello Mathias, con l’avvallo della madre Yeo Moriba e dell’avvocata e agente Rafaela Pimenta, minacciata a sua volta da Mathias. LEGGI TUTTO

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    I giovani sono con Allegri, ma il rapporto con la vecchia guardia scricchiola

    La Juve vive un momento complicatissimo. Il tecnico non può contare sui senatori di un tempo e solo i meno esperti si sentono in buone mani. Ecco la mappa dello spogliatoio bianconeroAllegri non è più intoccabile, la sua panchina scricchiola anche se per ora in società stanno ancora riflettendo. Lo scollamento tra l’allenatore e la squadra però è abbastanza evidente e necessita molto più di un chiarimento. Le ultime considerazioni del tecnico, raccolte da Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, hanno palesato diverse anomalie tra ciò che il coach pensa della sua squadra e come la gestisce, con qualche visione diversa dalle strategie del club. LEGGI TUTTO

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    Allegri, Inzaghi e la follia dei contratti lunghi: perché non fare come Bielsa?

    Cinquanta milioni fino al 2025 per l’allenatore della Juve, legame fino al 2024 per il tecnico dell’Inter: vincoli fuori misura nel calcio liquido e fluido del nuovo millennioSette milioni netti a stagione più bonus, per quattro campionati, fino al 30 giugno 2025. Un vincolo che al lordo sfonderà il tetto dei 50 milioni. Di positivo c’è che i bonus non dovrebbero essere cospicui, dati i risultati, ma il problema di fondo rimane: il contratto che la Juve ha concesso a Massimiliano Allegri rasenta la follia e il masochismo, in particolare per la durata. LEGGI TUTTO

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    Inter, il tecnico e lo spogliatoio: chi sono gli “Inzaghiani” e chi no

    Il riscatto dei nerazzurri passa anche dalla compattezza del gruppo squadra su cui l’allenatore lavora costantemente: i suoi fedelissimi sono gli uomini su cui fare leva, altri pilastri hanno mostrato qualche muso lungo di troppoProbabilmente la pausa nazionali arriva al momento giusto, perché concede a tutti di prendersi una pausa dalla frenesia, permette di analizzare la situazione a bocce ferme e anche di raffreddare gli animi. Della sua Inter, Simone Inzaghi avrà ad Appiano Gentile soltanto sei uomini tra cui due portieri e quindi il lavoro sarà concentrato su di loro, ma perlomeno al rientro ci sarà nuova linfa per la dozzina di partite che aspetta i nerazzurri prima dello stop per il Mondiale in Qatar. Il primo obiettivo dell’allenatore, a quel punto, sarà ricompattare lo spogliatoio: un passaggio fondamentale per tornare la corazzata dell’ultimo biennio. LEGGI TUTTO