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    Diretta Juventus-Milan ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    È l’ora del riscatto per Juventus e Milan. Le due formazioni si sfidano allo Stadium nella gara valida per la 34ª giornata di Serie A. All’andata a San Siro, i bianconeri si imposero con il risultato di 1-0 firmato dall’ex Locatelli. Era il 22 ottobre 2023, le prime tre posizioni della classifica erano distribuite esattamente come adesso, con i nerazzurri in testa davanti ai rossoneri e alla Vecchia Signora. Tre squadre raggruppate in appena 2 punti, con altre (e alte) ambizioni per la testa. Poi, qualcosa è andato storto. I bianconeri sono ancora i linea con gli obiettivi dichiarati a inizio stagione, ma nel corso dell’anno erano maturati altri pronostici che gli uomini di Allegri hanno inaspettatamente stravolto impantanandosi in una crisi di risultati che li ha riportati alle spalle del Milan. Così anche Pioli, che in una settimana ha dovuto metabolizzare l’indigesta eliminazione in EL e lasciare la scena di San Siro alla formazione di Inzaghi, che ha pensato bene di appuntarsi la seconda stella sul petto in occasione del derby.
    Insomma, il bilancio di Juve e Milan riporta molti rimpianti e solleva tante questioni. In primis, quella del futuro dei tecnici. Le due squadre si sfidano ora per il secondo posto del podio, che a conti fatti pesa quasi quanto un trofeo. Dopo la gara dello Stadium, i bianconeri affronteranno Roma, Salernitana (già retrocessa), Bologna e Monza. Il tutto passando per la finale di Coppa contro l’Atalanta (15 maggio). Il calendario dei rossoneri prevede invece Genoa, Cagliari, Torino, Salernitana e Roma.
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    Dove vedere Juventus-Milan: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Allegri e Pioli è in programma sabato 27 aprile alle ore 18 all’Allianz Stadium di Torino. L’incontro sarà trasmesso in streaming su DAZN e sul canale 214 del decoder Sky.
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    Juventus-Milan, le probabili formazioni
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Gatti; Weah, Cambiaso, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Allegri.
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Djalò, Rugani, Alex Sandro, De Sciglio, Miretti, Alcaraz, Nicolussi-Caviglia, McKennie, Iling-Junior, Yildiz, Kean, Milik
    Indisponibili: nessuno
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Cambiaso, Weah
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Gabbia, Thiaw, Musah; Reijnders, Adli; Leao, Loftus-Cheek, Pulisic; Giroud. Allenatore: Pioli.
    A disposizione: Sportiello, Nava, Caldara, Simic, Terracciano, Bartesaghi, Bennacer, Pobega, Zeroli, Chukwueze, Okafor
    Indisponibili: Jovic, Kjaer, Kalulu, Mirante
    Squalificati: Calabria, Theo Hernandez, Tomori
    Diffidati: Gabbia
    ARBITRO: Mariani di Aprilia. ASSISTENTI: Berti-Cecconi. QUARTO UFFICIALE: Ayroldi. VAR: La Penna. ASS. VAR: Aureliano. LEGGI TUTTO

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    Galante: “Toro, sarà durissima ma non è ancora finita”

    Inter-Torino, curiosità e statisticheInter-Torino arriva in un momento diametralmente opposto per le due squadre. I nerazzurri domani festeggeranno il 20° scudetto in grande stile, i granata invece hanno bisogno come il pane di punti per l’Europa. Può essere un vantaggio per Juric? «Ovviamente la partita per il Toro ha un peso notevole. L’Europa è ancora un’ipotesi viva, devono crederci perché davanti nessuna sta correndo e ci saranno parecchi scontri diretti. Ma al clima di festa, in grado di alleggerire l’Inter, ci credo poco: nessuno farà sconti. Per il Toro sarà una gara difficile, contro un’Inter che giocherà con testa e gambe più leggere. A Juric serve una vittoria, ma contro una squadra che ha perso una sola partita in tutto il campionato diventa difficile…». Quanto pesa, in casa Toro, il mancato successo contro il Frosinone? «Tantissimo. Però va detto che ha affrontato uno dei peggiori clienti di questo periodo: il Frosinone ultimamente sta bene e ha anche quella sana disperazione di chi si deve salvare. Vincere non era così scontato, soprattutto per un Toro che non si trova tanto a proprio agio quando deve fare la partita. Nonostante questo, comunque, penso che il campionato finora sia stato buono: ha una media punti più alta dell’ultimo biennio. Se la stagione finisse oggi darei un 6,5, ma è un voto ancora migliorabile con le ultime cinque gare. Poi si potrà dare un giudizio completo». In un anno in cui l’Italia può addirittura piazzare più di 8 squadre in Europa, quanto rammarico avrebbe il Toro se non riuscisse ad arrivarci? «Tanto, perché è difficile che una stagione del genere possa ricapitare in tempi rapidi. Sarebbe una grande occasione buttata via. Noi nel 2002 con Camolese, per esempio, siamo stati molto bravi ad andare in Intertoto, approfittando anche dei passi falsi delle altre. Quella squadra, in un campionato se possibile ancora più difficile di questo, riuscì a compiere un salto di qualità soprattutto mentale. A questo Toro, invece, penso manchi ancora qualcosa».
    Inter-Torino, la terna arbitraleE poi c’è Juric, allenatore con un contratto in scadenza a giugno. Può pesare questa situazione? «Dovrei essere dentro lo spogliatoio per capire. Io penso che Cairo in questi anni abbia creato delle squadre competitive. A fine campionato, con o senza Europa, dovranno tutti quanti guardarsi in faccia. Devono mettersi a tavolino ed essere chiari da subito. Non possono esserci fraintendimenti sugli obiettivi futuri, altrimenti ritengo sia meglio salutarsi. Ma non credo che questa situazione pesi sui giocatori: le ultime partite del campionato, a maggior ragione se sei in corsa per l’Europa, si preparano da sole. E Juric di sicuro non è un allenatore che si accontenta del solo lavoro fatto nel suo triennio: sa che senza Europa chiuderebbe un ciclo non in linea con le sue ambizioni». L’ha stupita l’Inter? «No, perché è figlia di un lavoro iniziato da Spalletti, proseguito da Conte e perfezionato con Inzaghi. Già da tanti anni l’Inter è la formazione nettamente più forte del campionato: ci sono giocatori di alto livello, campioni veri che altre squadre non hanno. Ha la struttura, anche societaria grazie al lavoro di Marotta e Ausilio, per proseguire questo ciclo».
    Il mondo Toro si avvicina alla ricorrenza del 4 maggio. Quali sono i suoi ricordi di Superga? «Emozione unica, che ho vissuto per cinque anni. Quando il capitano legge i nomi degli Invincibili ti vengono i brividi, è un sentimento indescrivibile. Quei ricordi mi accompagneranno per tutta la vita. Superga resta nel cuore per sempre». Inter-Torino potrebbe essere l’incrocio fra il presente e il futuro di Buongiorno. «Ha dimostrato di essere molto forte, è già pronto per una big: non è un caso che venga accostato a tutti i più grandi club d’Europa. Potrebbe essere il suo ultimo anno a Torino: è stato molto bravo la scorsa estate a dire no all’Atalanta per amore della maglia granata, ma anche perché non riteneva di sentirsi pronto per lasciare il club che lo ha cresciuto. Non credo che possa fare la stessa scelta quest’estate. All’Inter non lo vedrei male: se proprio dovesse passare ai nerazzurri, mi auguro che possa prendere la mia vecchia maglia numero 5. Sarebbe un grandissimo rinforzo per Inzaghi». LEGGI TUTTO

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    Gilardino rinnova con il Genoa ma il Toro c’è. Palladino, possibilità concreta

    Futuro Gilardino: tra permanenza ed altri lidi
    Gilardino meno di due anni fa venne promosso dalla Primavera per guidare la prima squadra dopo l’esonero di Blessin. Lo stesso allenatore, il cui contratto com’è noto scade a giugno, ha più volte ribadito di essere molto legato all’ambiente rossoblù pur facendo capire di voler parlare con la società del progetto tecnico e delle prospettive di mercato, in entrata come in uscita, per il futuro. Le recenti dichiarazioni del ceo Blazquez («Vogliamo tornare in Europa entro due anni») confermano le ambizioni di una società che sarà chiamata in estate, visto l’accordo di ristrutturazione del debito firmato con l’agenzia delle entrate, almeno a una cessione per rispettare il saldo attivo sul mercato. Il futuro più incerto resta quello di Gudmundsson, per cui non mancano grandi pretendenti. Un Genoa dalle ambizioni europee, al netto di una partenza eccellente, potrebbe essere sposato in pieno dallo stesso Gilardino, al di là della concorrenza di Torino e Fiorentina. E il Genoa, almeno fino a quando non dovesse arrivare una scelta diversa da parte del diretto interessato, al momento non sembra puntare su altri profili per la sua panchina.
    Il Torino saluta Juric: “Gila” nell’orbita dei sostituti
    Gilardino è così una possibilità concreta per i granata, che dopo un triennio sono destinati a salutare Juric: l’uomo che ha restituito dignità all’ambiente lasciando alle spalle la lotta per la salvezza, ma tecnico che, salvo colpi di scena in questo finale di stagione, non è riuscito a compiere il passaggio importante: portare una squadra solida nelle Coppe europee. L’allenatore e il gruppo di giocatori avrebbero potuto offrire un rendimento maggiore, ma oggettivamente chi è davanti al Toro ha qualcosa in più. Sul piano tecnico, o del gioco guardando al Bologna che vuole entrare in Champions e che è la grande sorpresa di questo campionato. All’interno del quale il Genoa neopromosso è la prima delle piccole, dodicesimo – a sette punti dal Torino – e con tanti punti persi nei finali di gara. Quella dei rossoblù è però indubbiamente una stagione positiva, per quelli che erano i presupposti, cioè una tranquilla salvezza al ritorno in Serie A.
    Gilardino-Palladino: ex attaccanti dai destini incrociati
    Chi aveva qualche ambizione in più, dopo aver chiuso alla prima in assoluto nel massimo torneo italiano all’undicesimo posto e a una sola lunghezza dai granata, è il Monza. Anche adesso accodato al Toro, ma con 3 punti di distanza. Un Monza che aveva svoltato dopo la decisione di avvicendare l’allenatore della promozione, cioè Stroppa, con Palladino. Promosso dalla Primavera in virtù di una scommessa, vinta, da Galliani. Palladino ha prima portato i brianzoli a centroclassifica, e adesso lì in mezzo li ha pure strutturati. Sull’ex attaccante resta forte il Toro, con pure il Bologna che saluterà Thiago Motta, e la Fiorentina che darà l’addio a Italiano a guardare interessate verso Monza. Gilardino e Palladino rappresentano per certi versi una scelta simile: il primo ha leggermente più esperienza, avendo guidato anche Rezzato in D, Pro Verceli e Siena in C (i toscani pure in D), prima del Genoa promosso in A e quindi salvato. Palladino ha invece esordito in A nel Monza, dimostrando però subito di possedere e saper esercitare il carisma per essere primo allenatore. Sono comunque profili simili, giovani, provenienti dalla Primavera, e con voglia di confrontarsi con una società di medie, alte ambizioni come è il Toro.
    Occhio a Italiano: il tecnico intriga il Torino
    Tra i molti che cambieranno in estate si è fatto cenno a Italiano, altro papabile per la panchina granata. Qui si andrebbe nel segno della continuità tattica, viste le tante similitudini tra Italiano e Juric, ma in attacco andrebbero reperiti gli esterni offensivi che il tecnico viola gradisce, quelli silurati a gennaio per mancanza di rendimento nonché per la scelta di Juric di puntare sul modulo con le due punte. Si ricorderanno le partenze di Radonjic, Karamoh e Seck con l’arrivo di Okereke. Parlare di mercato è prematuro, prima il Toro è chiamato a non mollare fino in fondo in questo campionato, contestualmente Cairo e Vagnati dovranno iniziare a preparare la prossima stagione annunciando il nome dell’allenatore. LEGGI TUTTO

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    Diretta Frosinone-Salernitana ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    È invece tempo di tirare le somme per i campani, che in caso di sconfitta o pareggio sarebbero aritmeticamente retrocessi in Serie B. La Salernitana si presenta all’appuntamento con una travagliata stagione sulle spalle, che ha previsto quattro cambi in panchina. Da Paulo Sousa a Pippo Inzaghi, da Liverani a Colantuono. La gara di andata valida per la 5ª giornata di campionato terminò 1-1 (reti di Romagnoli e Jovane Cabral).
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    Dove vedere Frosinone-Salernitana: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Di Francesco e Colantuono è in programma venerdì 26 aprile alle ore 20.45 allo stadio Benito Stirpe. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulle piattaforme DAZN, Now e SkyGo, e in diretta tv sui canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202) e Sky Sport (251).
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    Frosinone-Salernitana, le probabili formazioni
    FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Barrenechea, Mazzitelli, Valeri; Soulé, Brescianini, Cheddira. Allenatore: Di Francesco.
    A disposizione: Cerofolini, Frattali, Marchizza, Bonifazi, Reinier, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Kvernadze, Baez, Cuni, Kaio Jorge, Ghedjemis
    Indisponibili: Caso, Harroui, Kalaj, Lusuardi, Oyono
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Barrenechea, Oyono, Soulé
    SALERNITANA (4-3-2-1): Costil; Pirola, Pierozzi, Bradaric, Fazio; Basic, Legowski, Coulibaly; Tchaouna, Martegani; Ikwuemesi. Allenatore: Colantuono.
    A disposizione: Fiorillo, Pasalidis, Pellegrino, Sambia, Zanoli, Gomis, Simy, Weismann, Vignato
    Indisponibili: Boateng, Gyomber, Kastanos, Maggiore
    Squalificati: Candreva
    Diffidati: nessuno
    ARBITRO: Fourneau di Roma. ASSISTENTI: Tolfo-Fontemurato. QUARTO UFFICIALE: Volpi. VAR: Meraviglia. ASS. VAR: Chiffi.
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    Juric non intende mollare l’Europa: Toro a rapporto

    Il mister non ha alcuna intenzione di concedere una passerella scudetto domenica all’Inter a San Siro, cosi? come non intende mollare un solo centimetro da qui alla fine. Rimangono cinque gare da vivere senza ansie. Dando tutto cio? che resta di un triennio bello, ma che difficilmente diventera? meraviglioso.
    “Nessuno si è arreso”
    Anche perche? il calendario dopo il duello proibitivo contro l’Inter non regala chissa? quali slanci di ottimismo: resteranno infatti Bologna, Verona, Milan e Atalanta. Non proprio pizza e fichi, insomma. Juric ha parlato alla squadra. Lo aveva fatto con la bocca avvelenata dalla prestazione gia? a caldo dopo il pareggio contro il Frosinone. Successivamente, invece, i toni sono stati quelli di un condottiero che non ha alcuna intenzione di concedere alla squadra un mese in piu? di vacanza.
    Da qui al 26 maggio il Toro vuole sudare tutte le magliette che indossera?. Gia? Matteo Paro lo aveva spiegato domenica dopo lo 0-0 contro i ciociari: “A Empoli la squadra ha fatto un’ottima partita, ma ci e? andata male. Il derby lo abbiamo affrontato bene contro una squadra forte. Contro il Frosinone invece abbiamo trovato delle difficolta?, ma non abbiamo subito gol e i ragazzi ce l’hanno messa tutta. Noi prepariamo le partite bene e li carichiamo, dal canto loro i giocatori ci tengono tanto a rimanere aggrappati fino alla fine: qui nessuno si e? arreso”.

    Buongiorno: “Non molleremo di un millimetro”
    Anche Alessandro Buongiorno ha confermato questa versione: “Dobbiamo essere consci che ce la possiamo fare (riferimento all’Europa, ndr) e affronteremo ogni partita che ci rimane al massimo delle nostre possibilita?: non vogliamo mollare un millimetro e andare forte fino alla fine, e? solo una questione mentale”. Cosi? anche Juric, in questi giorni, sara? impegnato in questa missione: rigenerare il gruppo sul piano psicologico, cercando di mostrare un Toro all’altezza da qui alla fine.
    Ai granata non mancheranno le sfide stimolanti. A partire dall’Inter, passando per la rivelazione Bologna alla vigilia della commemorazione di Superga. Poi Verona, Milan e Atalanta. Se oggi parlare di Europa diventa un esercizio stucchevole, allora e? meglio cambiare registro: chiudere la stagione superando i 53 punti dello scorso anno e? un obiettivo decisamente piu? realistico. LEGGI TUTTO

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    Zhang: “Vorrei un giocatore cinese. Dopo l’Inter la mia squadra preferita è…”

    MILANO – Il presidente dell’Inter Steven Zhang pensa già alla prossima stagione alzando maggiormente l’asticella dopo lo scudetto vinto in questa stagione. Nell’intervista rilasciata al canale Tik Tok di Liu Teng (opinionista cinese) Zhang ha rilanciato le ambizioni dei nerazzurri: “Ogni stagione l’obiettivo è puntare al massimo, ogni trofeo ha il suo significato. Molti tifosi dicono di abbandonare certe competizioni, ma questo non è realistico, non si può rinunciare facilmente a nessun onore. Stabiliremo gli obiettivi a seconda delle circostanze specifiche”.

    Il ruolo di presidente dell’Inter e la dedica a Moratti

    “Inizialmente non avevo intenzione di diventare presidente, ma poi alcune parole di Moratti mi hanno spinto in questa posizione. Durante i miei studi non immaginavo cosa significasse gestire un club, non sapevo nemmeno cosa fosse lo sport. Puoi percepire questa cultura solo attraverso gli occhi dei tifosi, dagli stadi, puoi sentire la cultura di questa terra e capire che la cultura sportiva americana è diversa da quella europea. Qui è veramente una fede nel cuore di ogni persona – aggiunge – Ho chiamato Moratti per ringraziarlo, forse senza di lui, noi tifosi cinesi non avremmo mai sentito parlare dell’Inter. Da piccolo avevo sentito parlare dell’Inter, della Juventus e del Milan; se non fosse stato per lui e per suo padre, forse noi fan cinesi non avremmo avuto questo legame. Oggi sono io a mettere la seconda stella, ma senza i trofei che ha vinto lui prima, non avrei raggiunto quello che ho raggiunto oggi”.

    Tifo

    “Dopo l’Inter la mia squadra preferita è la Nazionale argentina. Prima di quell’Inter-Udinese quando mi presentai con la delegazione di Suning non avevo ancora visto una partita di calcio”.

    Rapporto con i giocatori

    “Io e i giocatori abbiamo un’età relativamente simile. All’epoca avevo solo 24 anni, non molto tempo dopo la laurea, e molte persone in Italia pensavano che fossi solo un bambino. Glielo leggo negli occhi, hanno sempre 10.000 punti interrogativi: questo è il presidente dell’Inter? Ormai sono tante le volte in cui vado allo stadio e mi fermano. Ho sempre la sensazione che i miei giocatori siano i migliori e quelli che lavorano più duramente, se guardi molti di loro come Mkhitaryan, Nicolò Barella, Stefan De Vrij, si sente che la loro vita è seria, concentrata e semplice. Tornano a casa dopo l’allenamento, prestano grande attenzione al cibo e alle bevande, e prestano attenzione alla famiglia e all’ambiente circostante. Penso che l’attuale competizione sportiva si sviluppi sempre più in questa direzione. Quanto più le star sono importanti, tanto più prestano attenzione ai loro aspetti personali. Quando sono entrato nel team per la prima volta, in effetti non era così coeso come lo è adesso. Dal punto di vista quotidiano, devo prestare attenzione ai dettagli e prendere sul serio il mio lavoro, che può finalmente riflettersi nei risultati del gioco. A quel tempo, sentivo che i nostri concorrenti avevano tali qualità”.

    Mercato e stadio

    “Mi sono sempre ricordato del gol che Eriksen ci fece col Tottenham nella prima partita in Champions League del 2018. Quando mi è stato detto c’era l’opportunità di ingaggiare Eriksen, ho detto subito sì. Con Pavard è successa la stessa cosa: ci fece gol l’anno scorso col Bayern Monaco, lo ricordo sempre. Rinnovi? Non dovrebbero esserci problemi con il rinnovo contrattuale dell’attuale rosa. Non avverrà nell’immediato, ma richiederanno un iter – sullo stadio – In Italia il problema è molto complicato, rischia di essere una lunga questione”

    Tournèe in Cina e giocatori cinesi

    “Non credo che questa cosa sia definitiva al 100% e non lo do per certo adesso, ma questo è quello che abbiamo pensato. L’attuale direzione dei lavori è simile a quella di molti altri club più grandi, non so se hanno fatto un annuncio ufficiale, e probabilmente non l’hanno fatto. Si andrà a Chengdu nel caso? Sì, ho parlato con i giocatori ieri. È un posto dove puoi vedere molti panda giganti – aggiunge – In questi otto anni ho pensato a questo aspetto di avere un giocatore cinese in rosa, ma ho voluto pensare soprattutto alla formazione dei calciatori. Al momento non ci sono giocatori adatti, poi se ne spuntassero, uno spero di portarlo in Italia. Del resto, la società si chiama Internazionale: già quando venne fondata aveva giocatori di diverse nazionalità”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Roma ore 20: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Udinese-Roma su Tuttosport.com
    Dove vedere Udinese-Roma: streaming e diretta tv
    Gli ultimi minuti della sfida tra Udinese e Roma sono in programma al Bluenergy Stadium di Udine alle ore 20. Sarà possibile seguire il match in diretta streaming su DAZN e in tv sul canale Sky Zona DAZN (214).
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    Udinese-Roma, le probabili formazioni
    UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Kamara; Ferreira, Samardzic, Walace, Payero, Zemura; Pereyra; Lucca. Allenatore: Fabio Cannavaro.A disposizione: Silvestri, Padelli, Tikvic, Kabasele, Ebosele, Zarraga, Success, Davis, Brenner.
    Indisponibili: Ebosse, Ehizibue, Deulofeu, Lovric, Thauvin.Diffidati: Giannetti, Perez, Success, Thauvin.Squalificati: nessuno.
    ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Azmoun, El Shaarawy. Allenatore: Daniele De Rossi.A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Llorente, Angelino, Kristensen, Zalewski, Renato Sanches, Bove, Abraham, Baldanzi.
    Indisponibili: Aouar, Huijsen, Lukaku, Ndicka.Diffidati: Azmoun, Huijsen, Llorente, Mancini, Paredes.Squalificati: nessuno.
    ARBITRO: Pairetto di Nichelino. ASSISTENTI: C. Rossi-Laudato. QUARTO UFFICIALE: Rapuano. VAR: Aureliano. AVAR: Di Paolo. LEGGI TUTTO

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    La finale di Coppa Italia è Atalanta-Juve: Fiorentina in 10 eliminata al 95′

    L’ultimo precedente in finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus risale alla stagione 2020/2021, quando a guidare i bianconeri c’era Pirlo. In quell’occasione la Vecchia Signora trionfò grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa.

    ATALANTA-FIORENTINA 3-1: TABELLINO E STATISTICHE

    Atalanta-Fiorentina, la diretta

    90 + 8′ – ATALANTA IN FINALE DI COPPA ITALIA – Il match si chiude sul 4-2 complessivo. L’Atalanta affronterà la Juve in finale di Coppa Italia.

    90 + 8′ – GOL ATALANTA – Pasalic firma il gol che abbatte definitivamente la Fiorentina.

    90 + 5′ – GOL ATALANTA – L’Atalanta trova il gol che può valere la qualificazione all’ultimo respiro con Lookman: l’arbitro convalida la rete inizialmente annullata per fuorigioco: 3-1 e Dea in vantaggio a pochi secondi dalla fine.

    90′ – Altre occasioni per i padroni di casa. Prima Lookman si gira velocemente in area ma col sinistro non colpisce al meglio. Poi De Ketelaere porta palla al piede per tutto il campo ma non riesce a trovare la porta con una conclusione imprecisa.

    85′ – Atalanta ad un passo dal gol qualificazione con Pasalic che si fa fermare da Biraghi in area. L’eventuale gol, in ogni caso, sarebbe stato annullato per fuorigioco segnalato successivamente.

    80′ – L’intensità della gara non accenna ad abbassarsi ed entrambe le squadre continuano a lottare colpo su colpo. Scamacca ci riprova ma respinge Ranieri. Pochi secondi dopo l’attaccante viene ammonito per un intervento su Nico Gonzalez.

    75′ – GOL ATALANTA – Scamacca trova un altro gol spettacolare che questa volta non gli viene annullato. L’attaccante azzurro colpisce in mezza rovesciata e il portiere avversario non può farci nulla. Risultato complessivo nuovamente in parità.

    73′ – Gasperini inserisce Lookman e Pasalic al posto di Ederson e Kolasinac per creare più pericoli alla retroguardia avversaria. La Dea spinge ma la Fiorentina ora ha riacquisito maggior sicurezza.

    68′ – GOL FIORENTINA – Nel momento di maggior dominio dell’Atalanta ecco che arriva il gol a sorpresa degli ospiti con Martinez Quarta. Il difensore è bravo a colpire di testa sul calcio di punizione battuto da Biraghi. La Viola torna avanti nel punteggio complessivo.

    63′ – Italiano corre ai ripari e inserisce Duncan al posto di Beltran per contenere gli attacchi della Dea dopo il cartellino rosso. Brutto tiro di De Roon da fuori area.

    58′ – Scamacca ci prova su calcio di punizione ma la sua conclusione esce dopo la deviazione di Beltran. Ammonizione per Kolasinac.

    53′ – MILENKOVIC ESPULSO – La squadra di Italiano resta in 10. De Ketelaere serve Scamacca centralmente sulla corsa e Milenkovic lo ferma in maniera irregolare quando ormai era rimasto solo il portiere da battere.

    50′ – La Dea spreca una clamorosa occasione con Ruggeri, che da due passi non riesce a concretizzare al meglio il cross perfetto di Zappacosta e di testa manda il pallone fuori di poco.

    46′ – INIZIO SECONDO TEMPO – Atalanta e Fiorentina tornano in campo per la seconda frazione di gioco.

    45 + 4′ – FINE PRIMO TEMPO – La prima frazione di gara si chiude sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa, che hanno rimesso il discorso qualificazione perfettamente in equilibrio grazie alla rete di Koopmeiners all’8′.

    45′ – I bergamaschi costruiscono un’altra azione pericolosa dalla destra, ma Ruggeri non riesce a centrare la porta da una buona posizione. La Viola risponde con una conclusione centrale e debole da fuori area di Bonaventura. Mandragora, diffidato, viene ammonito e in ogni caso non scenderà in campo contro la Juventus in finale.

    40′ – Occasione per la Fiorentina che sfrutta una disattenzione in costruzione degli avversari: Belotti serve Kouame ma il suo tiro viene deviato.

    35′ – L’Atalanta si alza maggiormente in possesso e prova a passare per vie interne: il primo tiro di De Ketelaere viene deviato dalla difesa di Italiano. Il belga ha un’altra occasione per mettere il pallone sul secondo palo dove ad attenderlo c’è Scamacca, ma anche qui il tentativo di cross viene deviato sul nascere. Arriva anche la terza opportunità in pochi minuti per l’ex Milan, che dopo una grande cavalcata tira fuori di poco.

    30′ – Nervosismo in campo dopo l’uscita alta di Carnesecchi che colpisce Nico Gonzalez, costretto ad uscire momentaneamente dal campo. Tanti duelli fisici in questa fase di gara.

    25′ – La Dea gioca d’attesa e la scelta di Gasperini paga, con la sua squadra che si rende nuovamente pericolosa sempre con Koopmeiners: Terracciano risponde bene.

    20′ – Le due formazioni continuano a sfidarsi a viso aperto con la Viola che prova a sfruttare le fasce: Bonaventura non riesce a colpire bene di testa, Belotti la spara alta.

    15′ – SCAMACCA, GOL ANNULLATO – La Fiorentina prova subito a rialzare la testa e ci prova con un tiro dalla distanza di Mandragora, che non replica il capolavoro dell’andata e spedisce alto. L’Atalanta si riaffaccia verso l’area avversaria e trova il gol del 2-0 che la manderebbe in vantaggio nel doppio confronto con un clamoroso gol di Scamacca. L’attaccante azzurro ha scaricato in rete con un destro micidiale da fuori area. Tutto inutile, in quanto la rete viene poi annullata per un precedente fallo.

    10′ – ATALANTA IN VANTAGGIO – Belotti ci prova con una conclusione precisa di inistro dal limite dell’area: bravo Carnesecchi a non farsi trovare impreparato. Subito dopo è sempre il solito Koopmeiners a siglare la rete dell’1-0 con un sinistro perfetto che pareggia i conti tra andata e ritorno.

    5′ – Le due squadre iniziano il match con una buona intensità. Nico Gonzalez reclama per un calcio d’angolo non concesso, con la sua Fiorentina che gioca a viso aperto.

    1′ – La semifinale di ritorno tra Atalanta e Fiorentina ha avuto inizio.

    Atalanta-Fiorentina: diretta tv e streaming

    Atalanta-Fiorentina, ritorno della semifinale di Coppa italia, è in programma alle ore 21 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca. Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato). 

    A disposizione: Musso, Rossi, Scalvini, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Adopo, Pasalic, Miranchuk, Lookman, Touré.

    FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora; Nico Gonzalez, Beltran, Kouame; Belotti. Allenatore: Italiano.

    A disposizione: Christensen, Martinelli, Comuzzo, Martinez Quarta, Kayode, Faraoni, Parisi, Duncan, Castrovilli, Maxime Lopez; Arthur, Infantino, Barak, Ikoné, Sottil.

    ARBITRO: La Penna di Roma. ASSISTENTI: Giallatini-Del Giovane. IV UFFICIALE: Marchetti. VAR: Aureliano. ASS. VAR: Marini.

    Atalanta-Fiorentina: scopri tutte le quote  LEGGI TUTTO