consigliato per te

  • in

    Barcellona, infortuni seri per Pedri e de Jong: verso il forfait contro il Napoli

    È uscito con i cerotti il Barcellona dall’ultimo impegno in Liga con l’Athletic Club, terminato 0-0. Nel corso del primo tempo contro i biancorossi sia Pedri che de Jong sono stati costretti ad abbandonare il campo per infortunio. Gli esami strumentali hanno confermato problemi seri per i due calciatori: lo spagnolo ha riportato una lesione al muscolo retto femorale della coscia destra, mentre l’olandese una distorsione del legamento laterale della caviglia destra.

    Pedri e de Jong verso il forfait contro il Napoli
    Problemi fisici che interessano direttamente anche al Napoli: sia Pedri che de Jong hanno iniziato il loro percorso di recupero, ma – a meno di recuperi lampo – difficilmente saranno a disposizione di Xavi per la gara di ritorno contro gli azzurri in programma martedì 12 marzo a Montjuic dopo l’1-1 dell’andata. LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, casi su casi: è sempre la solita storia. E Juric rischia 2 o 3 giornate

    Per poi andarsi a rifugiare in mezzo ai tifosi, in tribuna dietro alle panchine: raggiunto in fretta e furia da Vagnati nel timore che anche lì potesse scatenarsi un alterco, magari con qualche spettatore non esattamente innamorato di Ivan. Mentre Cairo e Moretti, il vice del dt, lasciavano anche loro precipitosamente i palchi per poi spuntare a bordocampo con la partita ancora in corso, seppure agli sgoccioli.
    “Ho esagerato. Ingiusta l’espulsione”
    Obiettivo: calmare gli animi di tutti, porgere le scuse a Italiano, buttare acqua sul fuoco, evitare altre follie emulative. Certo, poi Juric avrebbe chiesto “scusa” in diretta tv. E Italiano, spuntato all’improvviso davanti alle telecamere mentre il tecnico granata stava parlando, sanciva la pace, abbracciando Ivan: “Amici come prima”. Juric: “Colpa della tensione, dell’adrenalina a mille… La partita la vivi così e poi purtroppo litighi quando non devi litigare… Ma sono cose che succedono, si va avanti, Vincenzo è un amico”.
    “Il nostro sangue è lo stesso, andiamo entrambi un po’ fuori dalle righe… c’è stato questo duello intenso… poi ho esagerato e sono stato espulso giustamente… infatti devo chiedere scusa. Ma non prometto niente per la prossima volta”, il finalino di Juric per cercare di buttarla sul ridere, tarallucci e vino, tutto va bene madama la marchesa, cose così insomma.
    La gravità del gesto a Italiano
    Ma non sono cose così. Ingiustificabile e grave. Perché è stato grave quel gesto, quel comportamento, ed è fin un’ovvietà sottolinearlo. Sotto gli occhi di tutti, un allenatore di Serie A. Inqualificabile, sì. Altro che mantenere sempre il self control, evitare di trasmettere ulteriore nervosismo e, sopra a tutto, dare il buon insegnamento al mondo attorno. Il segno del “tagliagole”: su, dai, non dovrebbe manco venire in mente un gestaccio così violento nel suo significato! Mai, in nessuna circostanza. Immaginate cosa possono aver pensato Cairo, Vagnati. E i loro collaboratori. E i giocatori.
    La reazione dei tifosi
    E i tifosi? Molti sui social hanno duramente e nuovamente censurato Juric, già colpevole (novembre, Torino-Sassuolo) di aver mostrato il dito medio alla Maratona (e di entrambe le mani, per non farsi mancare nulla). “Chiedo scusa”, disse a posteriori. Come a inizio febbraio, dopo aver di nuovo criticato la tifoseria. O come ieri, post… gola. Anche con i suoi comportamenti Juric sta “favorendo” l’addio.
    Intanto il tecnico (che già era diffidato) si prenderà presumibilmente tra 2 e 3 giornate di squalifica dal giudice sportivo, domani (mesi, se quel gesto l’avesse fatto a un arbitro o a un suo collaboratore invece che a un avversario: le norme sono queste). Rischiano invece al massimo una multa Cairo e Moretti per il loro ingresso non autorizzato a bordocampo, però con finalità solo pacifiche. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrara: “Juve, c’è un gravissimo errore. Il prossimo anno altro cinema”

    “Allegri secondo me deve essere soddisfatto per la prestazione perché comunque affronti il Napoli. È altrettanto vero che sono cinque anni che la Juve esce battuta dal Maradona e quindi non potrà essere felice da questo punto di vista”. Questa l’opinione di Ciro Ferrara dopo il ko della squadra di Allegri, che rilancia il Napoli tenendone viva la speranza per un posto Champions. “Però oggettivamente non ha fatto una brutta partita, se l’è giocata, ha avuto delle occasioni importanti che non è riuscita a sfruttare – ha continuato il doppio ex dagli studi di Dazn – La linea difensiva ha lavorato bene, su Osimhen in modo particolare”.

    Ferrara e il giudizio su Vlahovic

    “Secondo me c’è stato un gravissimo errore, e mi dispiace dirlo, in occasione della respinta sul rigore. Questo pesa tanto perché portar via dei punti dal Maradona sarebbe stato importante anche per il morale della Juve. Vlahovic? Un ragazzo educato, molto gentile. L’anno prossimo è probabile che la Juventus giochi la Champions, quindi sarà tutto un altro cinema” ha concluso Ferrara appoggiando in toto il discorso di Stramaccioni, che auspicava l’arrivo di gente d’esperienza in aiuto ai tanti giovani presenti nella rosa bianconera. LEGGI TUTTO

  • in

    Lazio, c’è il Bayern: sarrismo versione light

    Dopo la sconfitta contro il Milan, la Lazio pensa alla prossima partita di Champions League contro il Bayern Monaco. La prestazione dell’andata deve essere fonte d’ispirazione soprattutto per il lavoro svolto in fase difensiva. Un aspetto che influenzerà anche le scelte di Sarri
    ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY SPORT

    Switchare sulla modalità Champions e ispirarsi al modello Bayern, inteso come gara d’andata da ricordare e provare a replicare. Sarri sa bene che le partite perfette spesso nascono prima di scendere in campo. Si vincono mentalmente prima ancora che tatticamente. E in Champions la leggerezza e la lucidità di pensiero dei biancocelesti sono state le armi più efficaci per arrivare a sognare i quarti. Ecco perché non vuole correre il rischio che i veleni e le tensioni post Milan possano incidere. Sta cercando di isolare la squadra, sperando che la rabbia si trasformi in energia positiva.

    Cura Champions
    La Champions ha spesso lenito le ferite del campionato. E la portata storica della partita, tra le più importanti degli ultimi 20 anni del club, di sicuro aiuterà a lasciarsi alle spalle i cattivi pensieri e gli affanni di un campionato deludente. Poi c’è l’aspetto tattico, non certo un dettaglio. Tutte le partite sono diverse, ma la prestazione dell’andata deve essere fonte d’ispirazione soprattutto per il lavoro svolto in fase difensiva. 

    Le scelte contro il Bayern
    Baricentro più basso, meno palleggio e transizioni rapide ed efficaci: così tre settimane fa la Lazio ha messo in difficoltà i tedeschi. Vien da sé che anche a livello di scelte Sarri ricalcherà quasi interamente quelle dell’andata. Anche così vanno lette le sorprendenti rotazioni col Milan: Hysaj, Cataldi e Immobile torneranno dall’inizio. L’unica eccezione rispetto al primo match col Bayern dovrebbe essere l’inserimento di Zaccagni al posto di Isaksen.

    TAG: LEGGI TUTTO

  • in

    Giuntoli: “Contenti di Allegri, mister ha ragione”. Sul Mondiale per Club…

    Cristiano Giuntoli è intervenuto ai microfoni di Dazn nel prepartita contro il Napoli per commentare la sfida del Maradona. Il ds della Juventus ha dichiarato: “Un ricordo di Napoli? Uno solo sarebbe un po’ poco, 8 anni sono veramente tanti, tutte le persone, tutte le persone che hanno lavorato con me dietro le quinte, è veramente una grande emozione”. Poi su De Laurentiis ha aggiunto: “A parte che non l’ho ancora incontrato Aurelio, ma lo saluterò molto volentieri. Per quanto riguarda il Mondiale per Club, in questo momento è una cosa molto lontana da noi, noi tra parentesi non possiamo neanche fare niente perchè non partecipando alle coppe non possiamo integrare i punti, quindi… il Napoli… il futuro in quella competizione è nelle loro mani. Quindi non abbiamo niente da commentare in particolare”.

    Giuntoli su Chiesa e Allegri

    “Chiesa ha avuto qualche problemino fisico, è ovvio che tutti i calciatori se non sono al 100% della condizione non sono brillantissimi, di conseguenza aspettiamo che cresca nelle prestazioni insieme alla condizione fisica”. Infine su Allegri ha chiosato:  “Il mister ha ragione, siamo molto concentrati sul presente e a tempo debito ci metteremo seduti con lui per programmare il futuro insieme, siamo molto contenti di quello che sta facendo quindi andiamo avanti senza nessun problema”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ballardini su Berardi ko: “Fa male al calcio italiano, in due giorno ho capito…”

    Continua il brutto momento del Sassuolo, i neroverdi perdono anche contro il Verona (quarta sconfitta di fila) e restano al penultimo posto in Serie A. A rincarare la dose delle pessime notizie è anche l’infortunio di Berardi, uscito in lacrime. Ballardini ne ha parlato ai microfoni di Dazni al termine del match.
    Verona-Sassuolo, le dichiarazioni di Ballardini
    Queste le parole dell’allenatore del Sassuolo: “Se si è visto il furore? Direi di sì, il Sassuolo è stato sempre dentro la partita. Abbiamo giocato con personalità, ma non credo che meritassimo di vincere. Se siamo in questa situazione non è per sfortuna, ma abbiamo fatto degli errori. Dobbiamo fare meglio. Il gruppo è serio e proprio per questo la situazione deve cambiare. Non devono avere la testa troppo pesante, voglio vedere i ragazzi sereni e consapevoli perché possiamo salvarci. Infortunio Berardi? Sono dispiaciuto per il ragazzo. Per noi è importante, ma anche per il calcio italiano. In due giorni ho potuto capire che giocatore è e che qualità ha. Vedremo però una squadra competitiva a prescindere da questo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sassuolo, l’incubo continua: vince il Verona e Berardi va di nuovo ko

    Serie A, la classifica
    Verona-Sassuolo, la partita
    Il primo squillo è degli ospiti con Thortvedt che impegna subito Montipò, dall’altra parte è invece Cabal a sfiorare il vantaggio con un super Consigli a dire di no. Dopo un buon primo quarto d’ora il match si addormenta con le due squadre troppo timide in fase offensiva. Nella ripresa lo spartito resta uguale, ma al 60′ arriva una brutta notizia per i neroverdi e per la Nazionale. Berardi aggancia un pallone a metà campo e nello slancio per iniziare è costretto ad accasciarsi a terra: mani sul volto e sostituzione obbligata, si teme la rottura del tendine d’Achille che lo terrebbe lontano anche dal prossimo Europeo di Germania. Dopo il colpo per l’infortunio del numero 10, il Sassuolo va anche ko. Al 79′, infatti, la formazione di casa passa: Matheus Henrique perde un pallone velenoso a centrocampo, Bonazzoli imbecca Swiderski che si presenta davanti al portiere facendo esplodere il Bentegodi con il suo primo gol in Serie A. Nel finale gli uomini di Ballardini ci provano, ma senza convinzione e arriva così un’altra sconfitta che complica il cammino in Serie A dei neroverdi. LEGGI TUTTO

  • in

    Gilardino esalta l’Inter: “Tra le prime in Europa, senza punti deboli”

     
    Inter-Genoa, conferenza GilardinoAlberto Gilardino ha analizzato la prossima sfida contro l’Inter: “Dobbiamo continuare a interpretare le gare con spirito di sacrifico e umiltà, atteggiamento e prestazione. I ragazzi si meritano una partita di questo tipo per il percorso che stanno facendo. Sono una delle migliori in Europa e il merito è di Inzaghi per quanto sono riusciti a fare e dimostrare in questi anni. Dovremo esaltarci anche nei momenti di difficoltà”. E sui punti deboli degli avversari: “A oggi hanno dimostrato di non averne. In difesa non c’è Acerbi e gioca Pavard o De Vrij. Ha Carlos Augusto e Dumfries. In mezzo non gioca Calhanoglu ma c’è Asllani. Davanti c’è Sanchez, Lautaro… Noi dovremo avere coraggio e sofferenza quando non avremo il pallone e al contrario personalità in fase di possesso”. 
    Poi un commento sulle statistiche e i paragoni con l’allenatore dei nerazzurri: “Lavoro, lavoro e lavoro. Rispecchia la volontà che cerco di trasmettere alla squadra e che mi porta qui al campo per motivare il mio staff e i ragazzi per superare il limite. Tutto questo mi rende felice ma non basta”. Sugli infortunati: “Haps, Matturro e Ankeye saranno ancora fuori. Vasquez è recuperato”. In chiusura un commento sugli episodi arbitrali: “Siamo umani e facciamo errori, non mi va di polemizzare e voglio pensare alla mia squadra”.  LEGGI TUTTO