consigliato per te

  • in

    Inter-Barcellona, Koundé infortunato salta il ritorno di Champions League

    Un’assenza (quasi) sicura per l’Inter nella semifinale di ritorno, ma una anche per il Barcellona. Jules Koundé, uscito come Lautaro Martinez durante la semifinale d’andata per un problema muscolare, ha riportato una “lesione distale al bicipite femorale della coscia sinistra”, come si legge nel report medico del club catalano. Per lui almeno due settimane di stop e dunque non c’è la possibilità da parte di Flick di recuperarlo in tempo per la gara di San Siro di martedì prossimo (ed è a forte rischio anche il Clasico 5 giorni dopo che può decidere la Liga). Al suo posto si candida il polivalente Eric Garcia, che già l’aveva sostituito nella gara d’andata. 

    Le condizioni di Lewandowski e Balde
    Robert Lewandowski, secondo le ultime informazioni riportate dal quotidiano polacco Meczyki, sta facendo di tutto per essere in campo a Milano e provare a conquistare la terza finale di Coppa dei Campioni della sua carriera. Una lotta contro il tempo per il centravanti blaugrana che si era infortunato lo scorso 19 aprile durante la vittoria di campionato contro il Celta (lesione al muscolo semitendinoso della coscia sinistra). Da Barcellona non filtra nulla, solo che nei prossimi giorni si avrà più chiarezza sui tempi di rientro dell’attaccante. Chi invece è recuperato e giocherà sicuramente il ritorno è Alejandro Balde, pienamente recuperato dopo la lesione distale al bicipite femorale della gamba sinistra rimediata il 12 aprile scorso a Leganés. LEGGI TUTTO

  • in

    Retegui, il compleanno più felice: 29 gol sulla torta dell’Atalanta

    Mateo Retegui ha compiuto 26 anni nei giorni più brillanti della sua carriera che lo vedono trascinatore dell’Atalanta, terza in classifica e in piena corsa per la qualificazione alla Champions League. Era l’8 agosto scorso quando, grazie al blitz firmato Luca Percassi e Tony D’Amico, a meno di 72 ore dal grave infortunio di Scamacca. il centravanti della Nazionale divenne anche il centravanti della Dea. In cambio, al Abbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

  • in

    Inter con Lautaro Martinez o senza: come cambia il rendimento dei nerazzurri

    Apparentemente l’Inter non sembra soffrire troppo l’assenza di Lautaro Martinez, ma nessuna delle partite citate finora ha avuto l’importanza, il peso e la difficoltà di una semifinale di ritorno di Champions League. Inoltre il capitano interista sta giocando l’edizione migliore della sua carriera, come dimostrano gli 8 gol fatti che lo hanno aiutato a diventare il miglior marcatore della storia dell’Inter nelle coppe europee. La differenza di rendimento dell’argentino tra Serie A e Champions in stagione è stata incredibile:

    In Serie A: 84% di minuti giocati, 91% di minuti giocati da titolare, 24% di partecipazione ai gol dell’Inter
    In Champions League: 59% di minuti giocati, 62% di minuti giocati da titolare, 41% di partecipazione ai gol dell’Inter

    Pur giocando meno e meno da titolare rispetto al campionato, Lautaro ha disputato finora una Champions di altissimo livello. Se nelle prime giornate di regular season era stato molto centellinato dalle rotazioni di Inzaghi, nelle ultime partite della fase-campionato e in quasi tutte quelle della fase a eliminazione diretta era stato titolare e quasi mai sostituito. La sua speranza è che i compagni gli facciano un favore e gli permettano di non finire la sua Champions al Montjuic LEGGI TUTTO

  • in

    “Juve, a Bologna ti giochi tutto! Kolo Muani? Io prendo Vlahovic. Su Yildiz e Cambiaso…”

    “Roberto è maniacale nell’organizzazione del gioco. Un po’ come Simone Inzaghi: anche lui è straordinario, gli auguro tutto il bene del mondo. Prima di andare all’Inter è stato molto sottovalutato. Non capirò mai il perché…”.

    Tudor l’ha convinta in queste prime settimane in bianconero?

    “Igor ha la stazza e il carisma giusti per poter allenare una squadra come la Juventus. Le sue idee calcistiche non mi sono ancora chiare al 100%, ma ha avuto meno tempo rispetto ai colleghi per mostrarcele. Quel che è certo è che i bianconeri, dal suo arrivo, hanno reagito. C’è stato un cambio di marcia netto. Non tanto nel gioco, quanto nell’attitudine al sacrificio mostrata dai giocatori”.

    Quali giocatori ruberebbe alla Juve?

    “Nella mia squadra vorrei sempre uno come Yildiz. Poi stravedo per Cambiaso e Conceiçao: l’azzurro è giovane eppure interpreta ogni ruolo con una calma e un’abnegazione che si è soliti vedere nei 35enni; Chico mi piace tantissimo: quando sterza ti manda in fibrillazione, brucia l’erba sotto di sé. Non vedo perché la Juve non dovrebbe riscattarlo. In un’epoca in cui per fare la superiorità numerica sei costretto a mettere in atto 200 schemi, avere un giocatore così – che te la crea con due dribbling – è una manna dal cielo…”.

    Vedremo la Juve in Champions League il prossimo anno?

    “Dipende tutto dalla sfida di domenica con il Bologna. Deve vincerla a tutti i costi senza fare calcoli. Al Dall’Ara si gioca tutta la stagione”.

    Come arrivano le due squadre a questa sfida?

    “Il Bologna è un vero prodigio calcistico perché si rivela sempre una squadra all’altezza dell’avversario: esprime in ogni sfida il suo gioco, la sua intensità. A mio parere, in questa stagione, è la squadra che ha espresso il miglior calcio. Sulla carta, li vedo molti passi avanti rispetto alla Juventus. Il Bologna è un club davvero forte, sia a livello di individualità che di gruppo. La società ha fatto un lavoro straordinario”.

    In cosa li vede avanti rispetto ai bianconeri?

    “Nella progettualità: hanno una rosa profonda, composta da profili competitivi e intercambiabili fra di loro”.

    Che idea si è fatto della stagione della Juve?

    “Ero convinto che con Motta alla guida avrebbero disputato un gran campionato, ma non è successo. Anche loro hanno un bell’organico, con il tempo si metteranno a posto. Il problema della Juve sta tutto nel suo prestigio: non è un club abituato a perdere. Per loro la convivenza con la sconfitta è più dolorosa rispetto alle altre realtà calcistiche…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Barcellona-Inter 3-3, le pagelle

    Finisce con un 3-3 spettacolare tra Barcellona e Inter. Bene Thuram che apre il match con uno splendido gol di tacco ma l’MVP è Dumfries, autore di una doppietta strepitosa. Nella squadra di Inzaghi deludono Lautaro, Bastoni e Dimarco. Tra gli uomini di Flick il migliore è Yamal, che illumina con la sua classe. Bene anche Raphina e Pedri. Tutti i voti del telecronista di Sky Sport per questa partita: le pagelle di Andrea Marinozzi
    BARCELLONA-INTER, CHE SPETTACOLO: TUTTE LE FOTO DELLA SERATA LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Barcellona: dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dove vedere Inter-Barcellona in tv
    Un appuntamento assolutamente da non perdere. L’Inter affronta a San Siro il Barcellona nel match di ritorno della semifinale di Champions League. Calcio d’inizio martedì 6 aprile alle 21 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Appuntamento su Sky Sport dalle 19.30, dalle 23 e da mezzanotte con il pre e post partita con ‘Champions League Show’. In studio: Federica Masolin in compagnia di Paolo Condò, Esteban Cambiasso, Fabio Capello, Zvonimir Boban. Mario Giunta per le news.

    I numeri dopo la gara d’andata
    Con la gara d’andata disputata al Montjuic, 50^ panchina in Champions League per Simone Inzaghi, che diventa così il 7° allenatore italiano a raggiungere questo traguardo: record per una singola nazione. Lamine Yamal (17 anni e 291 giorni) è stato solo il 2° giocatore a partire titolare con meno di 18 anni in una semifinale nella storia della Champions League, dopo Julian Draxler (17 anni e 226 giorni) con lo Schalke 04 ad Old Trafford nel maggio 2011. Nel match di andata, l’Inter ha schierato un undici titolare con un’età media di 30 anni e 56 giorni, il più anziano in una semifinale di Champions League dalla Juventus il 9 maggio 2017 (30 anni e 312 giorni). Tutte le nove formazioni con un’età media di almeno 30 anni scese in campo in una semifinale di Champions League sono state di squadre italiane. Raphinha ha fornito otto assist in questa Champions League, solo Luis Figo (nove nel 1999/ 2000 sempre col Barcellona) ne ha serviti di più in una singola edizione del torneo. Nella sfida del Montjuic è stata solo la terza volta che entrambe le squadre hanno segnato almeno tre gol in una semifinale di Champions League, dopo Dinamo-Bayern del 1999 (3-3) e Manchester City-Real Madrid del 2022 (4-3). Prima di Barcellona-Inter, l’ultima semifinale che aveva visto ben 4 gol in un primo tempo risaliva al 2 maggio 2000 (Valencia-Barcellona 3-1 in quel caso). LEGGI TUTTO

  • in

    Inter in finale di Champions League, si qualifica se… le combinazioni contro il Barça

    Dopo il pareggio in Spagna, l’Inter è pronta a ospitare il Barcellona per la semifinale di ritorno di Champions League. A San Siro, nella gara in programma martedì 6 maggio alle 21, si ripartirà dal 3-3 dei primi 90′: un risultato che non mette nessuna delle due squadre in una posizione di vantaggio, che dovranno vincere per centrare la qualificazione in finale.

    L’Inter in finale di Champions se…
    L’unico vantaggio che avrà l’Inter sarà quello di giocare davanti ai propri tifosi. Infatti se a San Siro il risultato al termine dei 90′ dovesse essere di parità, si disputeranno i supplementari. Qualora non questi ultimi non dovessero essere sufficienti, la semifinale verrà decisa ai calci di rigore. L’Inter (così come il Barça) per passare il turno e accedere in finale ha a disposizione un solo risultato: la vittoria. Non essendo più in vigore la regola che in caso di parità al termine dei 180 minuti “premiava” i gol realizzati in trasferta, un altro pareggio non sarebbe sufficiente a nessuna delle due squadre per andare avanti nella competizione. LEGGI TUTTO