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    Inter, Inzaghi: “Sento pochi elogi. Triplete? Abbiamo nel dna la lotta su tutti i fronti”

    C’è anche l’Inter ai quarti di finale di Champions League. Missione compiuta dai nerazzurri che, dopo il 2-0 ottenuto a Rotterdam, si ripetono anche a San Siro vincendo 2-1 contro il Feyenoord. Ancora a segno Thuram come all’andata, raddoppio su rigore di Calhanoglu che aveva causato il penalty del pareggio. Basta questo per regalarsi il passaggio del turno e il Bayern Monaco, che stravince il derby tedesco col Bayer Leverkusen. Ad analizzare un’altra vittoria è stato Simone Inzaghi alla sua 200^ panchina interista: “Ci tenevamo tanto, i ragazzi sono stati bravissimi. Li elogio sempre perché lo meritano e vengono elogiati poco per quello che fanno, qualcuno ha riposato perché abbiamo fatto 3 partite in 6 giorni. Ora il Bayern: sarà una partita complicata, l’avevo già incontrato con l’Inter e ancora prima con la Lazio. Sono solidi e ben allenati, ma ce la giocheremo con le nostre armi. Speriamo di avere tutti a disposizione: peccato per il giallo ad Asllani e l’infortunio di Zielinski. Anche i due ragazzi della Primavera (Cocchi e Berenbruch entranti nel finale, ndr) ci dovranno dare una mano perché siamo piuttosto corti”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Feyenoord 2-1, gol e highlights. Reti di Thuram e Calhanoglu, nerazzurri ai quarti

    Dopo il 2-0 ottenuto a Rotterdam, la squadra di Inzaghi si ripete 2-1 a San Siro si qualifica ai quarti di finale di Champions League. In avvio prodezza di Thuram, che la sblocca con un gran gol. Taremi spreca il raddoppio, Moder pareggia su rigore causato da Calhanoglu prima dell’intervallo. Lo stesso turco trasforma il penalty del vantaggio. Traversa dello scatenato Thuram. Sarà sfida al Bayern Monaco: andata l’8 o 9 aprile in Germania, ritorno il 15 o 16 a Milano
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    Atletico Madrid-Real Madrid, la conferenza di Simeone: “Credo nei miei giocatori”

    “Sia noi che loro prepareremo la partita nel miglior modo possibile, ma l’unico che sa di sicuro cosa accadrà è Dio”. Un Diego Simeone mistico parla alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Real Madrid, con l’obiettivo di ribaltare il 2-1 incassato una settimana fa al Bernabeu. Non solo speranza nel divino, c’è anche tanta fiducia verso la propria squadra: “Credo nei miei giocatori e nel loro cuore. Andremo in campo per continuare questa Champions, il nostro obiettivo è giocare la finale”. 

    “Punto su Griezmann, c’è pressione ma è sempre un gioco”
    Simeone non carica troppo il match, puntando quasi sull’aspetto ludico e sulla bellezza del contesto: “Ci prepariamo con gioia, è una partita importante contro il nostro rivale, nel nostro stadio e davanti la nostra gente. Mi dà un’emozione che potrebbe capitare a chiunque”. Non bisogna però cullarsi sul fattore ambientale: “I tifosi ci spingeranno, ma vinceremo solo in base a quello che succede in campo, non sugli spalti”. Per la prima volta tanti giovani affronteranno un palcoscenico simile: “Giuliano, Barrios, Lino, e Riquelme sono giocatori che non sono abituati a questi match, ma qualsiasi calciatore vorrebbe giocarci. C’è sempre la pressione che uno si mette addosso, ma è un gioco”. Un gioco che potrebbe risolvere Griezmann? “Farà una grande partita, ne sono sicuro”. Sulla possibilità che il match finisca ai rigori, la riflessione è la stessa di Ancelotti: “Non li abbiamo ancora provati, l’allenamento non è mai uguale alle condizioni della partita”.  LEGGI TUTTO

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    Champions League, i monte ingaggi delle squadre agli ottavi: Bayern in testa

    Sono rimasti 16 club in corsa per la conquista della Champions. Il monte ingaggi non è il parametro che può definire meglio la qualità di una squadra, ma può sicuramente aiutare a capire quali sono le società più ricche e che investono di più per costruire e mantenere la loro rosa. Un indizio sulle favorite per la vittoria della competizione? Ecco la classifica dei monte ingaggi lordi delle squadre rimaste in corsa negli ottavi di finale stilata da Transfermarkt
    LIVE: INTER-FEYENOORD – LIVERPOOL-PSG LEGGI TUTTO

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    Atletico-Real Madrid, Ancelotti: “Un cambio giusto può essere decisivo”

    Carlo Ancelotti è ormai abituato a vivere certe vigilie, con l’Atletico Madrid si è giocato addirittura una finale di Champions nel 2014. Ogni anno però le insidie sono diverse e l’attenzione va mantenuta sempre alta: “Con l’Atletico le partite sono sempre combattute e decise da dettagli, domani sarà lo stesso”. L’allenatore dei blancos prova a stemperare come suo solito: “Partita che segna la stagione? Solo una partita che ci permette di continuare a sognare nella competizione. Quest’anno è più complicato, ma abbiamo la fiducia per arrivare in finale”. 

    “Io e Simeone abbiamo un’idea di calcio simile”
    Ancelotti non si è sbottonato sulle scelte di formazione: “Penso di avere più di undici giocatori che possono giocare in questa partita e quelli che non giocheranno contribuiranno dalla panchina. Un cambio ben fatto può fare la differenza. Mbappè e Vinicius? Mi pare che vadano molto d’accordo”. Parole al miele invece per il suo collega-rivale Simeone: “Penso sia un grande allenatore e che abbiamo un’idea simile di calcio”. Sull’eventualità che la sfida possa terminare ai rigori: “In allenamento si possono provare, ma è difficile creare la stessa atmosfera della partita. Guardiamo chi li segna di più, chi guarda il portiere mentre li batte. Ho avuto giocatori molto tecnici che non se la sono mai sentita di battere un rigore, ho vinto una finale di Champions grazie a difensori-rigoristi come Nesta e Serginho. Quello che stiamo facendo però è preparare la partita per vincerla, non per andare ai rigori”. LEGGI TUTTO