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    Diretta RFS Riga-Fiorentina ore 16.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    RIGA (LETTONIA) – Vincere e sperare in un mezzo passo falso del Basaksehir. È questo il diktat in casa Fiorentina in vista della sfida della 16.30 contro l’RFS Riga nell’ultimo turno della fase a gironi di Conference League. La Viola di Vincenzo Italiano, infatti, ha ormai conquistato la qualificazione ma punta ancora al primo posto che significherebbe accesso diretto agli ottavi di finale senza passare dai playoff. La seconda del girone, infatti, sfida una delle retrocesse dall’Europa League in uno spareggio andata e ritorno. La classifica vede attualmente i toscani e i turchi appaiati al primo posto a quota 10 punti – i viola hanno però gli scontri diretti a sfavore -, seguiti dagli Hearts (6) e l’RFS Riga fanalino di coda (2). All’andata contro i lettoni fu 1-1 al Franchi. 
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    RFS Riga-Fiorentina: diretta tv e streaming
    RFS Riga-Fiorentina, ultimo turno della fase a gironi di Conference League, è in programma alle ore 16.30 allo Skonto Stadions di Riga, Lettonia, e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno (201), Sky Sport 251 e DAZN. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
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    Probabili formazioni RFS Riga-Fiorentina
    RFS RIGA (3-4-3): Steinbors; Maksimenko, Lipuscek, Stuglis; Sorokins, Saric, Panic, Mares; Simkovic, Deocleciano, Ilic. Allenatore: Morozs.
    A disposizione: Cerniauskas, Fjodorovs, Vlalukin, Dubra, Zjuzinis, Uzela, Zaleiko, Varslavans, Rakels, Kouadio, Friesenvichler. 
    FIORENTINA (4-2-3-1): Gollini; Venuti, Quarta, Igor, Terzic; Mandragora, Duncan; Ikoné, Barak, Saponara; Cabral. Allenatore: Italiano.
    A disposizione: Terracciano, Dodo, Biraghi, Milenkovic, Ranieri, Bianco, Maleh, Zurkowski, Bonaventura, Distefano, Kouame, Jovic. 
    ARBITRO: Kristoffersen (Danimarca).
    ASSISTENTI: Kronlykke-Mastrup (Danimarca).
    IV UOMO: Burchardt (Danimarca). 
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    Szczesny e la Juventus fuori dalla Champions: l’autocritica e la speranza per il futuro

    “Siamo usciti dalla Champions League perché ci è mancato l’atteggiamento di oggi: il coraggio di giocare a calcio e la voglia di lottare. Abbiamo fatto un girone senza carattere e senza mentalità da Juventus. Segnali positivi? I giovani, possono giocare nella Juve. Tutte le partite sono diverse. Il Psg ti lascia giocare e abbiamo trovato più spazi. Questa attenzione dovrebbe essere la normalità, e invece in questa Champions non ci è mai stata. Ora che siamo usciti è venuto fuori l’orgoglio e abbiamo fatto una grande partita. Con l’Inter è sempre uno scontro diretto, una gara importantissima. Arriviamo con molta carica”. Così Szczesny ha commentato ai microfoni di Sky Sport la sconfitta casalinga della Juventus contro il Psg nell’ultimo turno della fase a gironi di Champions League. I bianconeri retrocedono in Europa League.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Ludogorets ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Alle ore 21, allo stadio Olimpico di Roma, i giallorossi di José Mourinho sfidano il Ludogorets nell’ultimo turno della fase a gironi di Europa League. I capitolini attualmente sono appaiati con i bulgari al terzo posto del Gruppo C con 7 punti. All’andata, partita d’esordio della competizione, furono gli avversari ad avere la meglio per 2-1, pertanto la Roma è costretta a vincere per accedere ai playoff e sfidare una delle retrocesse dalla Champions League, quelle squadre che lo Special One ha definito “squali falliti”. Nel caso in cui ciò non avvenisse, i giallorossi andrebbero a giocare la Conference League, la competizione vinta la scorsa stagione nella prima edizione in assoluto. Domenica alle 18, poi, ci sarà il derby contro la Lazio, una partita speciale per il club e i suoi tifosi. Prima, però, c’è la delicata sfida contro il Ludogorets, un match che bisogna vincere a tutti i costi per proseguire il percorso in coppa. 
    Roma-Ludogorets: diretta tv e streaming
    Roma-Ludogorets, ultima gara della fase a gironi di Europa League, è in programma alle ore 21 allo stadio Olimpico di Roma e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno (201), Sky Sport 252, DAZN e in chiaro su TV8. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
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    Probabili formazioni Roma-Ludogorets
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Ibanez, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Cristante, Camara, El Shaarawy; Zaniolo, Pellegrini; Abraham. Allenatore: Mourinho. 
    A disposizione: Svilar, Boer, Vina, Celik, Tripi, Zalewski, Bove, Matic, Belotti, Shomurodov, Volpato. 
    LUDOGORETS (4-3-3): Padt; Cicinho, Verdon, Nedyalkov, Witry; Piotrowski, Cauly, Naressi; Rick, Thiago, Tekpetey. Allenatore: Simundza. 
    A disposizione: Sluga, Hristov, Terziev, Plastun, Grupper, Dimitrov, Cafumana, Goncalves, Yordanov, Georgiev, Tissera, Nonato, Delev. 
    ARBITRO: Dabanovic (Montenegro). 
    ASSISTENTI: Djukic-Todorovic (Montenegro).
    IV UOMO: Savovic (Montenegro).
    VAR: Van Boekel (Olanda). 
    ASS. VAR: Frankowski (Polonia). 
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    Juventus in Europa League: le possibili avversarie ai playoff

    Si è chiusa con un’altra sconfitta l’avventura della Juve in questa edizione della Champions League. I bianconeri, infatti, già eliminati, hanno perso 2-1 in casa contro il Psg nell’ultimo turno della fase a gironi ma, grazie alla vittoria del Benfica sul campo del Maccabi Haifa, hanno ottenuto la ‘retrocessione’ in Europa League. La squadra di Allegri giocherà i playoff della vecchia Coppa Uefa, cioè i sedicesimi di finale, contro una formazione che chiuderà al secondo posto il girone. Guarda la galleryJuventus-Psg sui social: le ironie tra Allegri, Gatti e Ambra voodoo
    Juve in Europa League, rischio Cristiano Ronaldo
    A 90 minuti dalla fine della fase a gironi di Europa League, si possono solo ipotizzare le possibili avversarie della Juve nella fase ad eliminazione diretta della seconda competizione europea per club. Ad esempio nei gironi delle due italiane, Roma e Lazio, la situazione è ancora apertissima: dovessero arrivare seconde, i bianconeri non potranno affrontarle ai sedicesimi. Dal girone F potrebbero incontrare Sturm Graz, Feyenoord o Midtjylland mentre dal gruppo della Roma, il girone C, potrebbero incrociare il Ludogorets. Il pericolo più grande è il Manchester United di Cristiano Ronaldo, che si gioca nell’ultimo turno il primo posto del girone E contro la Real Sociedad.
    Juve, le possibili avversarie in Europa League
    – Arsenal o PSV (Girone A) – Fenerbahce o Rennes (Girone B) – Ludogorets (se la Roma viene eliminata dal girone C) – Union Berlino o Braga (Girone D) – Real Sociedad o Manchester United (Girone E) – Sturm Graz, Feyenoord o Midtjylland (se la Lazio vince il girone F) – Qarabag o Nantes (Girone G) – Monaco, Trabzonspor o Stella Rossa (Girone H)
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    Inter, il piano rimonta comincia da un blitz domenica a Torino con la Juve

    MILANO – È tornato da Monaco con i complimenti di Julian Nagelsmann per come gioca la sua Inter (l’allenatore del Bayern glieli ha fatti prima della partita, evidentemente incantato per l’exploit a Barcellona) ma soprattutto senza grossi danni collaterali dopo la sconfitta, comunque preventivabile. Anche questo non un fatto banale, considerato che una stagione fa, in una situazione analoga a Madrid, l’espulsione di Nicolò Barella costò gli ottavi al centrocampista. Simone Inzaghi, centrato il primo obiettivo stagionale (che porterà pure in dote per le casse del club una ventina di milioni, al netto di quanto già incassato), potrà ora gettarsi a capofitto sulla campagna d’Italia che vedrà due obiettivi su tre (scudetto e Supercoppa di Lega) decidersi già a gennaio. Detto del derby di Riad col Milan (il 18), gli otto punti di distacco dal Napoli impongono una rapida svolta alla stagione, anche perché il menù post-Mondiale prevede come primo appuntamento dopo la maxi-sosta proprio lo scontro diretto con la capolista a San Siro, sfida che – se vinta – darebbe tutt’altro senso alla classifica. E Inzaghi, che nei prossimi 270’ di campionato avrà ben due scontri diretti entrambi in trasferta (si comincia domenica con il derby d’Italia per finire a Bergamo con l’Atalanta, gare inframmezzate dal match col Bologna a San Siro), sa benissimo che è obbligatorio fare il pieno di punti per tenere viva la speranza di vincere lo scudetto della seconda stella, lavando così la delusione per quanto accaduto un campionato fa quando tra Torino e Bergamo i nerazzurri raccolsero 4 punti sui 6 disponibili (vittoria 1-0 in casa della Juve e 0-0 al Gewiss contro l’Atalanta).Sullo stesso argomentoInzaghi pronto alla sfida: l’avviso ad Allegri per Juventus-InterInterIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Napoli punta l'Atalanta per tenere a bada chi sogna la rimonta

    «Dopo questa gara ci sentiamo più forti», al termine della gara di Liverpool, probabilmente Spalletti avrebbe voluto dire che il Napoli è anche molto arrabbiato per quel ko, il primo in 18 gare stagionali ed insignificante sul piano della qualificazione agli ottavi di Champions attraverso il primo posto del Gruppo A. Ed è un traguardo prestigioso per il quale il coach ha voluto ringraziare tutti i suoi calciatori impugnando il microfono sul volo charter che ha riportato la squadra a Capodichino alle 4.30 del mattino di ieri. Dal sorteggio di lunedì a Nyon gli azzurri sapranno a metà febbraio quale avversario affronteranno nella fase ad eliminazione diretta. Ci sarà tempo per la Champions che tornerà tra tre mesi e mezzo, mentre il campionato proseguirà per altri tre turni nel corso dei quali si capirà se le posizioni in classifica resteranno cristallizzate fino alla ripresa del 4 gennaio, oppure se ci saranno scossoni in vetta.

    Reazione a Bergamo

    Il Napoli li esclude, avendo avuto dalla notte di Anfield solo conferme di tenuta agonistica e crescita tecnica, almeno fino all’80’: negli ultimi 10’ c’è stato un calo inconscio, dovuto alla certezza del raggiungimento del primo posto. La sconfitta con il Liverpool, la prima dopo 17 gare con 15 vittorie e due pareggi, scotta molto e l’unguento per il sollievo va cercato sabato al Gewiss Stadium. Vincere per provare ad allungare fino a 9 la striscia di vittorie consecutive in campionato. Sarebbe una bella reazione dopo il ko in Inghilterra e servirebbe per tenere a distanza le inseguitrici, a cominciare dalla stessa Atalanta che oggi è seconda con 5 lunghezze di distacco dai partenopei. Poi, tra martedì 8 e sabato 12 novembre, nelle sfide casalinghe contro Empoli e Udinese, si proverà a mettere in graduatoria altri 6 punti utili a scoraggiare le altre pretendenti allo scudetto, ma anche per eguagliare un record storico per Spalletti. Quello delle 11 vittorie consecutive in campionato quando allenava la Roma nella stagione 2005-06. Il Napoli non lo dice, però l’idea di vincere lo scudetto quest’anno è forte ed è confortata anche dalla qualità delle prestazioni che hanno prodotto 32 punti in 12 gare. L’Atalanta è sotto di 5 punti, il Milan di 6, la Roma 7, la Lazio e l’Inter 8. Ed è proprio alla formazione di Inzaghi che il Napoli guarda con attenzione, provando a tenerla a distanza oppure ad aumentare ancora il vantaggio. Domenica i nerazzurri sfideranno la Juventus a Torino, poi giocheranno con il Bologna e renderanno visita all’Atalanta. Il loro cammino non è agevole, il Napoli lo sa ed è per questo che proverà ad allungare ulteriormente, così da arrivare allo scontro diretto del 4 gennaio a San Siro con un vantaggio tale da giocare il match a testa alta e con il piglio di chi vive il campionato come la formazione da battere. Lo pensano tutti e tutti oggi attendono al varco la squadra di Spalletti, vogliono fare lo sgambetto all’unica formazione ancora imbattuta in Serie A, ben sapendo che per riuscirci bisogna solo sperare in una loro giornata-no. E finora non c’è mai stata, anche perché Spalletti è stato abile ad alternare i calciatori in organico.

    Alternanza magica

    I numeri lo raccontano fedelmente: da Demme (19’) a Raspadori (664’) sono 11 i calciatori considerati come “titolari degli ultimi 30 minuti” che hanno sempre messo piede in campo. Anche sabato ci sarà spazio per alcuni di loro. Pochi, perché Spalletti chiederà uno sforzo di altre tre partite a quelli maggiormente utilizzati e che oggi mostrano segni di stanchezza. Rispetto al match con il Liverpool, è molto probabile che tornino titolari del primo minuto i vari Mario Rui, Zielinski e Lozano. Poi bisognerà valutare lo stato di forma di Victor Osimhen, protagonista di un corpo a corpo con il gigante Van Dijk. Raspadori e Simeone, utilissimi nelle 6 gare senza Osimhen, hanno dimostrato di essere sempre pronti e non si farebbero certo impressionare dal clima caldo di Bergamo. Ma sembra improbabile che l’attaccante nigeriano abbia voglia di starsene fuori: è capocannoniere con Arnautovic (l’austriaco del Bologna) a quota 7 gol e non ha nessuna intenzione di abbandonare il trono dei bomber. Anzi, ha una voglia matta di prendere il volo anche in Simone Inzaghi, 46 anni, vuole rientrare nel giro scudetto Luciano Spalletti, 63 anni: lo scudetto è un obiettivo concreto quella classifica.
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