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    Juve Next Gen, Scaglia ko: infortunio alla spalla e intervento chirurgico

    Momento decisamente poco fortunato in casa Juve Next Gen. I bianconeri, reduci dal ko contro l’Avellino, perdono per un lasso di tempo ancora da stabilire Simone Scaglia. Il portiere bianconero infatti, infortunatosi durante una sessione di allenamento, è stato costretto a ricorrere ad un intervento chirurgico. Un’assenza che si aggiunge a quella di Stivanello, con quest’ultimo sfortunato protagonista della rottura del crociato.
    Juve Next Gen, Scaglia operato
    Questo il comunicato del club bianconero in merito all’operazione a cui si è sottoposto l’estremo difensore Scaglia, con conseguente percorso riabilitativo: “A seguito del trauma distorsivo alla spalla sinistra riportato in allenamento, Simone Scaglia è stato sottoposto oggi ad intervento chirurgico di stabilizzazione gleno-omerale. L’operazione, eseguita dal Dott. Ravera, è perfettamente riuscita e il calciatore inizierà ora presso il J|medical l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. Per lui due sole apparizioni fino ad ora in stagione: ad agosto in Coppa Italia di Serie C nel ko con la Giana Erminio la prima, l’altra in campionato a fine settembre nell’1-1 con il Picerno. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Celtic 0-0, highlights: i nerazzurri si fermano sulla traversa

    La squadra di Gasperini non sfonda il muro alzato dal Celtic dal primo all’ultimo minuto. Il più pericoloso è Pasalic, schierato trequartista e vicino al gol in più occasioni nel primo tempo: la traversa ferma un suo colpo di testa e Schmeichel è bravo a bloccare con i piedi un suo destro ravvicinato. Il danese si esalta anche su un colpo di testa di Retegui. Nella ripresa il forcing prosegue, ma la stanchezza si fa sentire e la pioggia di cross non produce gol
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    Perin-Juve, rinnovo ufficiale: “Mi sento un co-titolare”

    Perin, ufficiale il rinnovo: il comunicato
    “Era nell’aria, come anticipato dallo stesso Mattia in conferenza stampa prima della sfida di UEFA Champions League contro lo Stoccarda: «Il mio rinnovo di contratto? Sto parlando con la Società e c’è voglia di continuare da entrambe le parti. Sono molto felice. Nei prossimi giorni ci saranno novità». E le novità, puntuali, sono arrivate. Ora, infatti, è scritto nero su bianco: Mattia Perin proseguirà la sua avventura con la Juventus fino al 30 giugno 2027. Un rinnovo di contratto che viene ufficializzato oggi – mercoledì 23 ottobre 2024 – dopo la sua grande prestazione di ieri sera contro lo Stoccarda, parando anche un calcio di rigore, ma che purtroppo non è bastata per evitare la prima sconfitta stagionale tra tutte le competizioni” – questa la nota ufficiale del club.
    Perin, parole da leader
    “Non mi sento un secondo portiere ma un co-titolare, ed è il Mister e la società che mi fanno sentire in questo modo; sta a noi dimostrare con il lavoro di essere tutti possibili titolari. D’altronde, se si gioca tantissimo, è giusto che tutti siano a disposizione sempre: fra noi portieri ci spingiamo ogni giorno a migliorarci. Io personalmente sto benissimo, cerco di portare un po’ di esperienza e, appunto, passione in tutto quello che faccio” – ha detto Perin nella conferenza pre Stoccarda. Parole da vero leader come quelle nel post partita: “Mi dispiace tantissimo perché credo che questa sera lo Stoccarda ci abbia messo in difficoltà. Io sono convinto che siamo una squadra di ragazzi molto intelligenti e questa sconfitta ci servirà da lezione per farci crescere. “Non ho mai visto nessuno avere successo senza avere dei fallimenti prima, se si può chiamare così una sconfitta”.
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    “Vanoli è la speranza del Torino per l’Europa”

    Col senno del poi il primo posto in solitaria della quinta giornata ha fatto più male che bene. «Un mese fa c’era tanta euforia intorno al Torino. Troppa? Non direi, essere primi per una giornata è il minimo sindacale per il popolo granata, al quale ormai basta davvero poco per gasarsi un po’. Anche chi, come me, non crede nell’attuale compagine societaria, era rimasto entusiasta nel vedere per qualche giorno il Toro in vetta. Dopo anni e anni di continue delusioni l’avvio era stato promettente».
    Da quel momento, però, sono arrivate solo amarezze: l’eliminazione in Coppa Italia e le tre sconfitte di fila in Serie A. Che succede al Toro? «Le prestazioni vanno analizzate. Ad esempio col Cagliari la sconfitta è bugiarda. In Sardegna la squadra ha fatto una buona gara e il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Detto ciò a inizio stagione alcuni episodi sono girati bene al Toro: penso al rigore sbagliato da Pasalic al novantaseiesimo o al gol quasi allo scadere di Coco a Venezia. Due vittorie che sarebbero potute essere quattro punti in meno. A San Siro, invece, il Toro era avanti 2-0 a un minuto dalla fine, ma il Milan ha tirato 24 volte in porta. Io, però, a volte sono troppo critico; perché ragiono da allenatore più che da tifoso».
    Cosa manca al Toro per puntare all’Europa? «Ci sono dei limiti strutturali in questa squadra. Quando perdi due titolari come Buongiorno e Rodriguez devi rifare daccapo la difesa, che l’anno scorso era il punto di forza del Torino. Adesso invece prendiamo troppi gol. Purtroppo senza investire adeguatamente per i sostituti dei giocatori migliori che vanno via anno dopo anno, faremo sempre fatica a essere competitivi».
    A chi bisogna aggrapparsi per sperare di vedere il Toro lottare per le Coppe? «A mister Vanoli, che merita piena e assoluta fiducia. Paolo è un uomo serio e con valori importanti, molto da Toro nell’animo. Resta il punto di riferimento per risollevarsi e riprendersi: c’è ancora tempo».
    Venerdì all’Olimpico arriva il Como di Fabregas: vietato sbagliare? «Serve una vittoria per ripartire e non perdere contatto con le squadre davanti, che hanno iniziato a macinare punti e vittorie. I lombardi stanno facendo bene e quindi per il Toro quello di venerdì sarà già un test importante da superare. Certamente servono i tre punti, se si vuole sperare in qualcosa di più del consueto decimo-undicesimo posto al quale ormai il Toro è, tristemente, abbonato».
    Davanti nonostante la pesantissima assenza di Zapata, stanno arrivando risposte incoraggianti da Sanabria e Adams. «Sono due buoni giocatori e stanno dando un apporto significativo, ma dietro di loro non c’è praticamente nessuno. Basta un raffreddore e il Torino in attacco si ritrova in emergenza. È vero che Vlasic volendo può fare la seconda punta, ma a livello numerico è evidente che serva un altro attaccante».
    Si è parlato di Balotelli: che ne pensa? «Lascerei perdere. Ormai è diventato quello che non matura mai e inizia ad avere anche una certa età. In più negli ultimi anni il Torino è stato caratterizzato dalla compattezza dello spogliatoio e da un gruppo solido. Non mi sembra che Balotelli sia la persona più adatta al mondo Toro». LEGGI TUTTO

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    Liverpool, Slot su Chiesa: “È arrivato in un campionato che va a un’altra intensità”

    78 minuti totali, distribuiti su tre partite nelle tre differenti competizioni. È il magro bottino ottenuto fin qui da Federico Chiesa con la maglia del Liverpool. Un ambientamento reso complicato dai continui problemi fisici che attanagliano l’esterno italiano, in ritardo di condizione rispetto ai compagni di squadra. Una situazione di cui ha parlato il suo allenatore, Arne Slot, nella conferenza stampa di vigilia al match di Champions contro il Lipsia: “È piuttosto semplice spiegarla, anche se certamente è un problema complesso – ha detto – . Federico ha saltato l’intera preparazione del pre campionato e poi è arrivato in un campionato dove l’intensità è più alta rispetto alla Serie A. Abbiamo appena incontrato due squadre italiane, quindi ora posso affermarlo con sicurezza. Questo rende difficile per lui fare il passo necessario per raggiungere i livelli di intensità del resto della squadra. Questo non ha molto a che fare con il campionato italiano o la Premier League, è più dovuto al fatto che ha perso un pre campionato completo ed è difficile per ogni giocatore, quando ci sono costantemente partite, portarli ai livelli a cui siamo arrivati”.

    “Difficile dire quando sarà in forma”

    Il mister dei Reds non si è voluto bilanciare sui tempi di recupero: “Difficile da dire – ha spiegato -, ma è una grande delusione per lui che entri ed esca continuamente dagli allenamenti. Mi dispiace per lui, ma ha firmato un contratto a lungo termine, quindi vedremo cosa ci darà una volta che sarà in forma. Al momento, sfortunatamente, è stato solo una o due volte tra i titolari e non di più”. LEGGI TUTTO

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    Finale Champions 2027, la Uefa ha ricevuto sei dichiarazioni di interesse

    La Uefa rende noto di aver ricevuto delle dichiarazioni di interesse da parte di sei federazioni membri per ospitare la finale di Champions League maschile e femminile del 2027. Si sottolinea che tali dichiarazioni non sono vincolanti e che la proposta finale deve essere consegnata con il dossier per la candidatura entro il 19 marzo 2025. Il Comitato Esecutivo Uefa nominerà le federazione ospitanti delle due finali a maggio 2025. Si comunica anche che “la procedura di candidatura per la selezione delle sedi che ospiteranno le finali delle competizioni per club UEFA 2027 è stata avviata il 30 settembre 2024, con scadenza fissata al 21 ottobre 2024 per le federazioni interessate a esprimere il proprio interesse”. Lo scorso settembre la stessa Uefa aveva annunciato la decisione di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per possibili lavori di ristrutturazione de’area di San Siro e dintorni in quel periodo

    Le federazioni interessate
    Finale Uefa Champions League 2027

    Azerbaijan: Baku, Stadio Olimpico di Baku
    Spagna: Madrid, Stadio Metropolitano

    Finale della Uefa Women’s Champions League 2027

    Polonia: Varsavia, Stadio Nazionale
    Spagna: Barcellona, Camp Nou
    Svizzera: Basilea, St. Jakob Park
    Galles: Cardiff, Stadio Nazionale del Galles LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Celtic, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dove vedere Atalanta-Celtic in tv
    Oggi alle 18.45 l’Atalanta affronta a Bergamo il Celtic, partita da seguire in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Telecronaca di Fabio Caressa, commento di Giuseppe Bergomi, a bordocampo Massimiliano Nebuloni e Marina Presello. Diretta Gol con Daniele Barone. Alle ore 18.45 spazio anche a Diretta Gol su Sky Sport 251 e in streaming su NOW per seguire le partite in contemporanea. Inoltre, dalle 18, appuntamento con Champions League Show. In studio: Federica Masolin, Fabio Capello, Paolo Condò, Alessandro Costacurta, Esteban Cambiasso e Zvonimir Boban. Mario Giunta per le news.

    I numeri di Atalanta e Celtic
    Questo sarà il primo match dell’Atalanta sia contro il Celtic che contro una squadra scozzese in competizioni europee. Il Celtic ha perso le ultime sette partite di Champions League contro squadre italiane, con un punteggio complessivo di 15-1, dopo aver vinto 2-1 contro il Milan nell’ottobre 2007. In più, il Celtic ha perso tutte le sue sette trasferte di Champions League disputate in Italia. L’Atalanta potrebbe vincere due partite consecutive in Champions League per la prima volta da marzo 2020, quando raggiunse i quarti di finale in quella stagione. Dopo aver sconfitto l’Anderlecht per 3-0 nel settembre 2017, il Celtic ha perso otto delle successive nove trasferte in Champions League, subendo 36 gol nel periodo (4 di media a partita). L’Atalanta ha mantenuto la porta inviolata in tutte le ultime quattro partite nelle grandi competizioni europee, l’ultima squadra italiana a riuscirci in cinque gare consecutive è stata il Milan nell’aprile 2023. Dall’inizio del 2022-23, il Celtic è la formazione che ha subito più gol in Champions League. Il Celtic ha vinto due delle ultime tre gare in Champions League (1P), l’ultima volta che ha ottenuto tre successi in un periodo di al massimo quattro partite nel torneo risale al novembre 2007 con Gordon Strachan allenatore. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Bayern Monaco, le probabili formazioni della Champions League

    Super sfida al Montjuïc tra Barcellona e Bayern Monaco, con entrambe le squadre a quota 3 punti in virtà di una vittoria e una sconfitta a testa nelle prime due. Occhi puntati sul grande ex Robert Lewandowski e su Harry Kane, nella sfida tra i bomber. L’appuntamento è per questa sera alle 21, LIVE su Sky e in streaming su NOW. Di seguito le probabili formazioni della sfida

    Barcellona e Bayern Monaco si affrontano nel big match della 3^ giornata di Champions League. Entrambe le squadre sono a quota 3 punti finora, in virtù di una vittoria e di una sconfitta a testa. Negli ultimi cinque incontri, il Barça ha subito ben 19 reti, segnandone solo due. Sfida tutta in attacco, tra l’ex Lewandowski e Kane, reduce dalla sua settima tripletta in Bundesliga. LEGGI TUTTO