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Amburgo, tempo scaduto: via il timer dallo stadio

Tempo scaduto al Volksparkstadion, si chiude un’era che durava da 55 anni. In realtà l’Amburgo aveva assaporato la prima storica retrocessione il 12 maggio 2018, macchia che in precedenza aveva premiato ininterrottamente il club tedesco in Bundesliga. Una nobiltà che premiava gli anseatici davanti a Bayern Monaco e Werder Brema, orgoglio assoluto per il club più antico di Germania destinato un anno fa alla Zweite Liga. Archiviata lo longevità nella massima serie dei “Dinosauri”, così ribattezzati per la loro puntuale presenza alla Bundes, l’Amburgo rompe col passato liberandosi dell’ultimo manifesto di una storia gloriosa. Parliamo dell’orologio installato nel proprio stadio, timer digitale che dalla prima edizione del torneo (1962/63) aveva scandito la partecipazione consecutiva alla prima divisione tedesca: il contatore si era fermato a 54 anni, 261 giorni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi. E adesso cesserà di esistere all’interno dell’impianto.

Via l’orologio dallo stadio, fine di un’era all’Amburgo

Una stagione da dimenticare per il club tedesco nella Zweite Liga, campionato chiuso al 4° posto a -1 dall’Union Berlino (terzo) che si è guadagnato la promozione ai danni dello Stoccarda battuto nello spareggio. Fallito l’immediato ritorno in Bundes per la squadra di Wolf, allenatore che verrà rimpiazzato con Dieter Hecking ovvero il tecnico già apprezzato alla guida di Wolfsburg e ‘Gladbach. E proprio la missione fallita dai giocatori ha spinto la società a smantellare l’orologio dal Volksparkstadion come ribadito dall’amministratore delegato Bernd Hoffmann alla Bild: “La decisione era già arrivata al termine della scorsa stagione, il club vuole aprirsi al futuro. E la presenza di una testimonianza così ingombrante del nostro passato non sarebbe d’aiuto per noi e per i tifosi”. I lavori per la rimozione dell’orologio inizieranno dopo il concerto della popstar statunitense Pink, in programma il prossimo 8 luglio, ultimo giro di lancette per l’Amburgo che archivierà definitivamente la propria storia.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio-estero_bundesliga.xml


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