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    Bayern, altro palo: dopo Xabi Alonso, Nagelsmann. Resta Rangnick, ma…

    Era l’immediato post Covid, la Serie A era ripartita da poche settimane e al timone del Milan c’era Stefano Pioli, subentrato in autunno dopo l’avvio particolarmente negativo della gestione di Marco Giampaolo. Fino a febbraio i rossoneri andavano a rilento, campavano di alti e bassi, poi però dopo il primo lockdown qualcosa è cambiato: la squadra ha svoltato, ha iniziato un ciclo che l’ha portata un paio d’anni dopo a vincere anche lo Scudetto. Sliding doors: le cose potevano esser molto diverse, perché quell’estate del 2020 la decisione era stata quella di ripartire con un nuovo progetto tecnico che si sarebbe fondato su Ralf Rangnick, il manager reduce dall’esperienza nella Red Bull e alla guida del Lipsia come allenatore e anche direttore tecnico. Il tedesco avrebbe assunto un ruolo unico nel panorama italiano, aprendo un progetto a lungo termine.
    Il rifiuto di Rangnick al Milan
    Almeno fino a quando, verso la fine di luglio, ha deciso di tirarsi indietro: «Non sarebbe stato saggio andarci» ha ammesso un paio di settimane dopo in un’intervista alla Süddeutsche Zeitung, «non importa da quale prospettiva si guarda, se dalla mia o da quella del club. Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi, difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo», ha ammesso. Poteva essere la sua grande occasione, che è poi comunque arrivata dopo un breve periodo alla Lokomotiv Mosca: la chiamata del Manchester United per provare ad aggiustare una situazione disastrosa dopo il licenziamento di Solskjaer. Sei mesi e via: realizzato il sogno di allenare in Premier League. Senza ottimi esiti, per la verità, quelli che invece sta ottenendo in quello che è il suo incarico attuale, da commissario tecnico dell’Austria, che guiderà anche a Euro 2024 dopo aver ottenuto una brillante qualificazione. Avrebbe un contratto fino al 2026, rinnovato peraltro non troppi mesi fa, ma il 65enne potrebbe ricevere, anzi, sembra proprio abbia già ricevuto la classica telefonata a cui dire di no è parecchio, parecchio difficile.
    La chiamata del Bayern
    Partita da Säbener Strasse, a Monaco, dagli uffici del Bayern: dopo i ‘no’ incassati da Xabi Alonso e da Julian Nagelsmann, che hanno scelto di restare rispettivamente a Bayer Leverkusen e nazionale tedesca, l’obiettivo numero uno per la panchina sembra essere diventato proprio Ralf Rangnick. Maestro del Gegenpressing, anzi, ‘Professore’, soprannome che si è guadagnato per come ha portato la tattica nella televisione tedesca negli anni novanta, ha una lunga storia di panchine in Bundesliga (oltre al sopracitato Lipsia, Stoccarda, Schalke, Hannover, Ulm, Hoffenheim) ma il campionato tedesco non l’ha mai vinto e nemmeno ci è andato troppo vicino. Insomma, il Bayern Monaco potrebbe essere la grande occasione della sua carriera. Certo, il suo desiderio sarebbe quello di un progetto a lungo termine, come del resto ha sempre chiesto nel corso della sua carriera, potendo davvero esercitare un’influenza importante: ecco perché il fatto di essere una “soluzione tampone” lo potrebbe rendere scettico.
    Rangnick soluzione temporanea per il Bayern?
    La possibilità che sia chiamato a fare solo da ponte verso un futuro con l’Alonso o il Klopp di turno esiste. Oltre al fatto che per strapparlo all’Austria il Bayern dovrebbe pagare una cifra non certo bassa: «Ha un contratto valido fino al 2026, è concentrato sull’Europeo e a noi nessuno ha chiesto nulla” ha affermato Peter Schöttel, direttore sportivo della nazionale. Con Unai Emery praticamente sfumato avendo un rapporto profondo con l’Aston Villa che molto probabilmente allenerà in Champions League e Zidane sempre più defilato, l’altra opzione valida potrebbe essere quella di Roberto De Zerbi, ma al momento la preferenza è orientata su Rangnick, con cui le trattative sembrano già avviate. Il Bayern sembra aver già fatto la sua scelta: ora la palla è in mano al Professore. LEGGI TUTTO

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    Roma-Bayer Leverkusen, news sui biglietti: oggi parte la vendita libera

    Si avvicina il grande appuntamento della semifinale d’andata d’Europa League per la Roma di Daniele De Rossi che il prossimo 2 maggio affronterà all’Olimpico l’imbattuto Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Dopo la fase di prelazione dedicata agli abbonati del campionato, fino alle 15 di oggi toccherà agli abbonati delle Coppe mentre dalle 16, sempre di oggi, scatterà la vendita libera per tutti con un massimo di 4 biglietti acquistabili per singola transazione LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Barcellona 3-2 rivivi la diretta: Bellingham decide la Liga

    Real Madrid-Barcellona LIVE

    23:26
    Lucas Vazquez esulta: “Questo è il Real Madrid!”
    Un rigore procurato, un gol e un assist, meglio di così sarebbe stato impossibile per Lucas Vazquez, grande protagonista del Clasico: “E’ una vittoria bellissima, che ci avvicina a un titolo che abbiamo cercato per tutta la stagione. Quando il tempo stava per scadere, ci siamo detti ‘andiamo a vincere’ e così è stato. Questo è lo spirito del Real Madrid, non molliamo mai fino alla fine”.

    23:23
    “Gol fantasma”: Tebas respinge le accuse
    Travolto dalle polemiche “live”, il presidente de La Liga, Tebas, ha risposto in tempo reale, pubblicando nel corso dell’intervallo del Clasico un post polemico, nel quale raccoglie notizie dai diversi campionati sui problemi connessi alla goal line technology. Come a ribadire che in Spagna, finché sarà lui a decidere, non si arriverà a questa svolta.

    23:17
    “Occhio di falco”: in Spagna infuria la polemica
    La mancanza della goal line technology, che in Spagna chiamano occhio di falco come nel tennis, è tornata ad attizzare le polemiche dopo il “gol fantasma” di Yamal nel primo tempo del Clasico. Sotto accusa il presidente de La Liga. Tebas, che da anni si oppone a questa tecnologia per motivi economici: la licenza di utilizzo concessa dalla Fifa ha un costo di 4 milioni di euro.

    23:09
    Il Real vola verso il titolo
    Cinque gol, uno “fantasma” e tanto spettacolo nel Clasico che lancia il Real Madrid verso la conquista del titolo. La squadra di Ancelotti sale a quota 81 punti, a + 11 dal Barcellona, che resta a 70.

    23:05
    E’ finita! Il Clasico è del Real Madrid
    Arriva il triplice fischio che decreta il finale di un Clasico che non ha tradito le attese: finisce 3-2 per il Real Madrid, che rimonta due volte il Barcellona e allo scadere trova il gol che vale la Liga.

    23:03
    90′ + 4′ – Arrembaggio del Barcellona
    Il Barcellona si riversa in avanti, Real Madrid a difesa della porta di Lunin. Il Bernabeu ruggisce.

    23:00
    90′ – Real Madrid-Barcellona 3-2: gol di Bellingham!
    Cross basso di Lucas Vazquez, velo di Joselu e inserimento di Bellingham, che trova la rete del 3-2 proprio un attimo dopo che il quarto uomo aveva segnalato quattro minuti di recupero!

    22:58
    86′ – Che occasione per Bellingham
    Sulla perfetta punizione di Modric, Bellingham si divora il gol del 3-2, ma per sua fortuna Militao e Joselu erano in fuorigioco. Che dormita però della difesa catalana in un momento decisivo del match.

    22:54
    83′ – Ammonito Modric, Vinicius polemico con Ancelotti
    Uscita dal campo con polemica per Vinicius, che non ha preso affatto bene la sostituzione di Ancelotti. Ammonito anche Modric per un fallo su Joao Felix.

    22:51
    80′ – Ultimi dieci minuti di un Clasico scoppiettante
    Ultimi dieci minuti, al netto del recupero, di un Clasico che non accenna a diminuire di intensità. Intanto Ancelotti richiama in panchina un Vinicius che praticamente da solo si è battuto contro tutta la difesa del Barcellona, dentro Joselu.

    22:47
    78′ – Miracolo di ter Stegen!
    Pazzesco assist di Lunin, che con un lunghissimo rinvio mette in moto Vinicius: il brasiliano stavolta conclude bene, ma ter Stegen sfodera una risposta salva partita!

    22:45
    75′ – Ancelotti risistema la squadra
    Ottenuto il pari, Ancelotti riequilibra la squadra dopo gli ingressi di Brahim e Fran: fuori Rodrygo e dentro Militao. Intanto ammoniti Vinicius e Koundé per reciproche scorrettezze.

    22:43
    72′ – Real Madrid-Barcellona 2-2: pareggia Lucas Vazquez!
    La rimette subito in piedi il Real Madrid! Vinicus veste i panni dell’uomo assist per l’accorrente Lucas Vazquez, che batte ter Stegen e pareggia!

    22:41
    70′ – Ancelotti cambia
    Venti minuti di tempo per reagire al nuovo vantaggio del Barcellona, Ancelotti cambia: dentro l’ex milanista Brahim Diaz e Fran Garcia per uno spompato Kroos e Camavinga.

    22:39
    68′ – Real Madrid-Barcellona 1-2: gol di Fermin!
    Il Barcellona torna in vantaggio! Giocata dello scatenato Yamal, Lunin tocca solamente il pallone che finisce sui piedi di Fermin, che non può sbagliare!

    22:37
    65′ – Il Real chiede un rigore
    Proteste del Real Madrid che reclama un calcio di rigore: sul crosso di Vinicius, tocco di Koundé, forse con una mano. L’arbitro lascia correre e sul capovolgimento di fronte Ferran Torres si divora il gol del 2-1 a tu per tu con Lunin, ma per sua fortuna era in posizione irregolare.

    22:32
    63′ – Doppio cambio per il Barcellona
    Cambia ancora Xavi, che effettua terzo e quarto cambio, mandando in campo Joao Felix per Raphinha e Ferran Torres per Lewandowski. Ancora nessuna sostituzione per Ancelotti, che d’altro canto è in piena emergenza.

    22:25
    54′ – Vinicius non trova la porta
    Bellingham sfodera un lancio di 40 metri a pescare la corsa di Vinicius, che contrastato da Kounde e Cubarsi riesce comunque a calciare, ma non trova la porta.

    22:22
    Bernabeu gremito: il dato sugli spettatori
    Santiago Bernabeu gremito a vista d’occhio, ma durante l’intervallo è arrivato il consueto dato sugli spettatori: sono 77.981 paganti.

    22:19
    51′ – Primo squillo di Bellingham
    Si vede finalmente Bellingham, fin qui ai margini del match: l’inglese, eroe del Clasico di andata con una doppietta, libera il sinistro, ma ter Stegen è attento.

    22:18
    50′ – Yamal ancora pericoloso
    Inizio di ripresa più compassato rispetto ai ritmi folli della prima frazione, ma è ancora Yamal a mettersi in mostra con l’ennesima percussione del suo match, sul cross basso Lunin si salva in due tempi.

    22:16
    46′ – Via al secondo tempo!
    Si riparte al Bernabeu: 1-1 tra Real e Barcellona. Secondo cambio per Xavi, che manda in campo anche Fermin, che prende il posto dell’autore del gol azulgrana Christensen.

    21:58
    Si chiude il primo tempo: Real-Barcellona 1-1
    Si chiude il primo tempo di un Clasico appassionante: Real Madrid e Barcellona tornano negli spogliatoi sull’1-1 per effetto dei gol di Christensen e Vinicius su calcio di rigore. Infortunio per De Jong, sostituito da Pedri.

    21:56
    45′ + 4′ – Infortunio per De Jong
    Infortunio per De Jong, che ha subito un brutto colpo al piede ed è costretto a lasciare il campo in barella. Match fermo e recupero che potrebbe protrarsi oltre i quattro minuti indicati.

    21:54
    45’+ 2′ – Altro erroraccio di Vinicius
    Il Real Madrid chiude in attacco e Vinicius spreca la terza occasione della serata, preferendo il tacco per Rodrygo, quando avrebbe potuto calciare in porta da ottima posizione, rimedia Christensen.

    21:52
    45′ – Indicato il recupero
    Indicato il recupero di questo primo tempo giocato a gran ritmo, che ha avuto un paio di pause importanti: ancora 4 minuti.

    21:51
    44′ – Gundogan mette i brividi a Lunin
    Barcellona ancora una volta a un passo dal 2-1: conclusione di Gundogan che si abbassa solo un attimo dopo aver sorvolato la traversa della porta difesa da Lunin.

    21:49
    42′ – Il Real allenta la pressione
    Nel finale del primo tempo si rivede il Real, che allenta la pressione del Barcellona e tenta un paio di incursioni con Rodrygo e Modric, che se non altro spezzano l’indiavolato ritmo imposto dai catalani.

    21:47
    40′ – Xavi incontenibile in panchina
    Xavi è un leone in gabbia nell’area tecnica: incontenibile l’allenatore del Barcellona, furibondo per il rigore concesso al Real e il gol non concesso agli azulgrana.

    21:44
    38′ – Assedio Barcellona
    Ormai da una decina di minuti il Real non riesce ad alleviare la pressione del Barcellona, che continua a premere e a collezionare corner in serie.

    21:40
    33′ – Primo cartellino giallo del Clasico
    Lo scatenato Yamal fa ammattire Camavinga, che lo stende senza mezzi termini: cartellino giallo inevitabile e prima ammonizione di un Clasico vibrante ma fin qui molto corretto.

    21:34
    27′ – Gol “fantasma” del Barcellona!
    Colpo di genio di Yamal sul cross di Raphinha: il suo tacco viene fermato da Lunin proprio sulla linea di porta. I giocatori del Barcellona reclamano il gol, ma il VAR li smentisce: il pallone non è entrato completamente.

    21:32
    25′ – Lewandowski sfiora il gol
    Barcellona ancora pericoloso su calcio d’angolo: questa volta è Lewandowski a svettare su Tchouameni, ma il suo colpo di testa finisce di un soffio sopra la traversa.

    21:30
    Fa discutere il rigore per il Real
    Al di là della frittata combinata da Cancelo, fa discutere il rigore concesso da Cesar Soto Grado: Xavi, incontenibile in panchina, mima la piscina alludendo al tuffo di Lucas.

    21:28
    23′ – Metà di un primo tempo bellissimo
    A metà del primo tempo è 1-1 al Bernabeu tra Real e Barcellona, che stanno giocando un match vibrante e godibilissimo.

    21:24
    17′ – Real-Barcellona 1-1: pareggia Vinicius!
    Vinicius riscatta i due errori precedenti e trasforma dal dischetto, nonostante ter Stegen avesse intuito la direzione del tiro! Clasico di nuovo in parità, partita bellissima!

    21:22
    16′ – Calcio di rigore per il Real!
    Fallo di Cubarsi su Lucas Vazquez! Calcio di rigore per il Real Madrid!

    21:20
    14′ – Yamal semina il panico
    Torna a farsi vedere in avanti il Barcellona con il baby Yamal, autore di una bella azione personale, conclusa con un tiro da posizione defilata che però non impensierisce Lunin.

    21:19
    13′ – Spreca ancora Vinicius
    Seconda occasione sprecata da Vinicius, questa volta di testa sulla punizione al bacio di Modric. Il brasiliano incorna malamente, peraltro togliendo la disponibilità a Rudiger che sembrava meglio piazzato. Il Real comunque c’è dopo il gol subito a freddo.

    21:14
    7′ – Vinicius sfiora subito il pari
    Immediata reazione del Real Madrid, incursione di Modric e grande occasione per Vinicius, che da distanza ravvicinata manda sopra la traversa.

    21:12
    6′ – Real-Barcellona 0-1: la sblocca Christensen!
    Sugli sviluppi del primo corner del match, Barcellona in vantaggio al Bernabeu! Lunin sbaglia il tempo dell’uscita sul tiro dalla bandierina e Christensen appostato sul secondo palo incorna in rete!

    21:08
    3′ – Pressione altissima del Barcellona
    Avvio di gara con il Barcellona che va ad aggredire subito il Real Madrid. Lunin quasi combina un pasticcio sulla pressione di Lewandowski, ma Raphinha non riesce ad approfittarne.

    21:04
    Minuto di silenzio al Bernabeu
    Prima del fischio d’inizio del Clasico, minuto di silenzio al Santiago Bernabéu in memoria di Luis Gil Torres, ex giocatore e direttore delle competizioni e dell’ufficio giocatori della Liga, morto all’età di 48 anni.

    21:01
    1′ – Ci siamo, inizia il Clasico!
    Si parte al Bernabeu per Real Madrid-Barcellona. Clima da Clasico sugli spalti. Dirige il signor Cesar Soto Grado.

    20:36
    Clasico, il bilancio in Liga
    Il Clasico di questa sera sarà il numero 187 in Liga. Il Real Madrid è avanti con 78 vittorie rispetto alle 73 del Barcellona, 35 i pareggi.

    20:31
    Yamal già nella storia del Clasico
    Lamine Yamal ha già collezionato due presenze contro il Real Madrid in tutte le competizioni, ma nessuna da titolar. Oggi invece scenderà in campo dal primo minuto e, a 16 anni e 283 giorni, diventerà il secondo giocatore più giovane a partire titolare nel Clasico in Liga, dopo Vicente Martínez nell’ottobre 1941 (16 anni e 280 giorni).

    20:29
    Bellingham insegue due leggende
    Dopo aver regalato al Real Madrid la vittoria nell’ultimo Clasico giocato in Liga con una doppietta, Jude Bellingham potrebbe diventare il terzo giocatore del Real Madrid a segnare in entrambe le partite contro il Barcellona in una singola stagione in Liga nel 21° secolo, dopo Ruud van Nistelrooij (2006/07) e Cristiano Ronaldo (2014/15).

    20:25
    Barcellona imbattuto in trasferta
    Sorprendente il cammino in Liga del Barcellona di Xavi, che nella stagione in cui ha dovuto abbandonare il Nou Camp per i lavori di rifacimento e traslocare a Montjuic, ha fatto meglio in trasferta che tra le mura amiche. La squadra di Xavi è infatti ancora imbattuta fuori casa, con 9 vittorie e 6 pareggi.

    20:22
    Real in vantaggio in questa stagione
    Quello di questa sera è il terzo Clasico della stagione. Real Madrid e Barcellona si sono infatti già incontrate nel girone di andata in Liga e in Supercoppa di Spagna; in entrambi i casi ad imporsi è stata la squadra di Ancelotti, per 2-1 in campionato e per 4-1 nella finale di Riad.

    20:10
    Le formazioni ufficiali
    REAL MADRID (3-4-1-2): Lunin; Lucas, Rudiger, Tchouameni; Camavinga, Modric, Kroos, Valverde; Bellingham; Vinicius, Rodrygo. All.: Ancelotti
    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Kounde, Araujo, Cubarsì, Cancelo; de Jong, Christensen, Gundogan; Yamal, Lewandowski, Raphinha. All.: Xavi

    20:03
    Stati d’animo differenti
    Il Real Madrid arriva all’appuntamento con il Clasico sulle ali dell’entusiasmo per il romanzesco successo ai rigori in casa del Manchester City che gli è valso la semifinale di Champions. Barcellona al contrario ancora ferito per il ko con il Psg e un’eliminazione che in Catalogna non hanno voluto accettare.

    20:00
    Tutto pronto per il Clasico
    E’ tutto pronto al Santiago Bernabeu per l’attesissimo Clasico tra Real Madrid e Barcellona, posticipo della 32ª giornata di Liga.

    Santiago Bernabeu – Madrid LEGGI TUTTO

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    FA Cup, Manchester United in finale, ma che brividi contro il Coventry

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    Everton, che paura per Beto: esce in barella con l’ossigeno dopo uno scontro aereo

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    Ancelotti, Guardiola, il gioco e il risultato: non è Subbuteo, non è la Play

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    Il calendario di Roma e Atalanta in Europa League: quando si giocano le semifinali

    L’Italia ha raggiunto di nuovo l’obiettivo. Come nella passata stagione, sono due le squadre del nostro campionato che si giocheranno l’accesso all’ultimo atto dell’Europa League con le due semifinali di maggio: una di queste è ancora la Roma che ha avuto la meglio nel derby italiano col Milan e ora se la vedrà col Bayer Leverkusen, lo stesso incrocio che vide protagonisti i giallorossi nella scorsa edizione, l’altra è l’Atalanta che ha eliminato la super favorita Liverpool e affronterà il Marsiglia.

    Semifinali di Europa League: date e orari

    Con l’obiettivo fissato per la finale di Dublino del 22 maggio, c’è un ultimo ostacolo da superare per Roma e Atalanta. Le semifinali sono in programma per il 2 e 9 maggio, tutte alle ore 21. I giallorossi giocheranno la partita di andata in casa all’Olimpico, quella di ritorno in Germania una settimana dopo, mentre la Dea sarà prima ospite del Velodrome per poi andarsi a giocare il ritorno al Gewiss Stadium. Tutte le gare dell’Europa League saranno trasmesse live su Sky Sport e in streaming su NOW.

    Roma-Bayer Leverkusen (andata giovedì 2 maggio, ore 21)
    Marsiglia-Atalanta (andata giovedì 2 maggio, ore 21)
    Bayer Leverkusen-Roma (ritorno giovedì 9 maggio, ore 21)
    Atalanta-Marsiglia (ritorno giovedì 9 maggio, ore 21) LEGGI TUTTO

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    Delusione, rabbia frustrazione: il day after del Milan

    Delusione, rabbia, frustrazione. Resta questo e poco altro. Un Milan bravo a parole, nel volerla ribaltare, nello spirito e nelle intenzioni. Ma poi tutto quello che doveva essere non è stato. Se è vero che il bilancio definitivo verrà fatto a fine stagione, è anche chiaro che ormai resti poco su cui ragionare. Il secondo posto è o potrebbe essere l’unica, vera soddisfazione in una stagione nella quale tutti, a partire da Pioli, si aspettavano di più. Fuori ai gironi di Champions, fuori ai quarti di Europa League, fuori ai quarti di coppa Italia, fuori troppo presto dalla lotta scudetto, più un derby d’andata perso malissimo. Nel prossimo, di lunedì, servirà tutto un altro Milan per non peggiorare la situazione consentendo all’Inter di festeggiare in casa rossonera. LEGGI TUTTO