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Laxalt e Bertolacci, l'Atalanta riflette

Dopo aver chiuso l’affare Skrtel nella scorsa settimana, in casa Atalanta si predica calma. Vero, per completare l’organico da consegnare a Gian Piero Gasperini mancano ancora almeno due-tre elementi, ma dopo il rinnovo del prestito di Pasalic e le acquisizioni a titolo definitivo di Muriel e di Malinovskyi, le operazioni principali possono considerarsi concluse.

CORSIE ESTERNE Quel che è certo è che qualcosa debba necessariamente essere fatto sulle corsie esterne, considerando che Castagne è recentemente stato operato e sarà indisponibile per circa , mentre Reca è in attesa di trovare la destinazione più gradita. L’Atalanta vuole cedere il polacco in prestito al fine di farlo giocare con un’elevata continuità per poi rivalutarlo nuovamente fra dodici mesi, ma prima di lasciarlo partire – molto probabile l’ennesima operazione sull’asse Bergamo-Ferrara con la Spal – i nerazzurri devono trovare un sostituito, possibilmente in prestito, fra gli svincolati oppure con un trasferimento low-cost. Questo il motivo per cui non è decollata la trattativa per portare in Italia Youssouf del Bordeaux. Per l’esterno classe 1993 francese naturalizzato senegalese, i girondini pretendono almeno 9 milioni di euro, cifra che non vogliono assolutamente sborsare dalle parti di Zingonia. Sicché la Dea si guarda attorno ed è tornata su un profilo che piace da sempre, ossia quello di Diego Laxalt, vecchio pallino di Gasperini che non troverebbe spazio nel Milan di Gianpaolo. L’Atalanta però, non ha intenzione di acquisire il cartellino dell’uruguaiano, ma lo accoglierebbe solamente con la formula del prestito oneroso.

SVINCOLATO Per il resto a Zingonia si sta valutando dove inserire il secondo elemento. Con che assomiglia sempre più al vice-Papu, appare molto probabile che il tassello venga immesso in mezzo al campo. Sotto osservazione è tornato ad essere il nome di Andrea Bertolacci, svincolatosi dal Milan e in cerca di squadra. Pur di non rimanere fermo altre settimane, il classe 1991 potrebbe “accontentarsi” anche di uno stipendio non elevatissimo (si mormora di poco inferiore al milione di euro) pur di riabbracciare Gasperini, tecnico che l’ha valorizzato ai tempi del Genoa.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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