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    Diretta Frosinone-Salernitana ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    È invece tempo di tirare le somme per i campani, che in caso di sconfitta o pareggio sarebbero aritmeticamente retrocessi in Serie B. La Salernitana si presenta all’appuntamento con una travagliata stagione sulle spalle, che ha previsto quattro cambi in panchina. Da Paulo Sousa a Pippo Inzaghi, da Liverani a Colantuono. La gara di andata valida per la 5ª giornata di campionato terminò 1-1 (reti di Romagnoli e Jovane Cabral).
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    Dove vedere Frosinone-Salernitana: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Di Francesco e Colantuono è in programma venerdì 26 aprile alle ore 20.45 allo stadio Benito Stirpe. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulle piattaforme DAZN, Now e SkyGo, e in diretta tv sui canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202) e Sky Sport (251).
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Frosinone-Salernitana, le probabili formazioni
    FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Barrenechea, Mazzitelli, Valeri; Soulé, Brescianini, Cheddira. Allenatore: Di Francesco.
    A disposizione: Cerofolini, Frattali, Marchizza, Bonifazi, Reinier, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Kvernadze, Baez, Cuni, Kaio Jorge, Ghedjemis
    Indisponibili: Caso, Harroui, Kalaj, Lusuardi, Oyono
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Barrenechea, Oyono, Soulé
    SALERNITANA (4-3-2-1): Costil; Pirola, Pierozzi, Bradaric, Fazio; Basic, Legowski, Coulibaly; Tchaouna, Martegani; Ikwuemesi. Allenatore: Colantuono.
    A disposizione: Fiorillo, Pasalidis, Pellegrino, Sambia, Zanoli, Gomis, Simy, Weismann, Vignato
    Indisponibili: Boateng, Gyomber, Kastanos, Maggiore
    Squalificati: Candreva
    Diffidati: nessuno
    ARBITRO: Fourneau di Roma. ASSISTENTI: Tolfo-Fontemurato. QUARTO UFFICIALE: Volpi. VAR: Meraviglia. ASS. VAR: Chiffi.
    Frosinone-Salernitana: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Juric non intende mollare l’Europa: Toro a rapporto

    Il mister non ha alcuna intenzione di concedere una passerella scudetto domenica all’Inter a San Siro, cosi? come non intende mollare un solo centimetro da qui alla fine. Rimangono cinque gare da vivere senza ansie. Dando tutto cio? che resta di un triennio bello, ma che difficilmente diventera? meraviglioso.
    “Nessuno si è arreso”
    Anche perche? il calendario dopo il duello proibitivo contro l’Inter non regala chissa? quali slanci di ottimismo: resteranno infatti Bologna, Verona, Milan e Atalanta. Non proprio pizza e fichi, insomma. Juric ha parlato alla squadra. Lo aveva fatto con la bocca avvelenata dalla prestazione gia? a caldo dopo il pareggio contro il Frosinone. Successivamente, invece, i toni sono stati quelli di un condottiero che non ha alcuna intenzione di concedere alla squadra un mese in piu? di vacanza.
    Da qui al 26 maggio il Toro vuole sudare tutte le magliette che indossera?. Gia? Matteo Paro lo aveva spiegato domenica dopo lo 0-0 contro i ciociari: “A Empoli la squadra ha fatto un’ottima partita, ma ci e? andata male. Il derby lo abbiamo affrontato bene contro una squadra forte. Contro il Frosinone invece abbiamo trovato delle difficolta?, ma non abbiamo subito gol e i ragazzi ce l’hanno messa tutta. Noi prepariamo le partite bene e li carichiamo, dal canto loro i giocatori ci tengono tanto a rimanere aggrappati fino alla fine: qui nessuno si e? arreso”.

    Buongiorno: “Non molleremo di un millimetro”
    Anche Alessandro Buongiorno ha confermato questa versione: “Dobbiamo essere consci che ce la possiamo fare (riferimento all’Europa, ndr) e affronteremo ogni partita che ci rimane al massimo delle nostre possibilita?: non vogliamo mollare un millimetro e andare forte fino alla fine, e? solo una questione mentale”. Cosi? anche Juric, in questi giorni, sara? impegnato in questa missione: rigenerare il gruppo sul piano psicologico, cercando di mostrare un Toro all’altezza da qui alla fine.
    Ai granata non mancheranno le sfide stimolanti. A partire dall’Inter, passando per la rivelazione Bologna alla vigilia della commemorazione di Superga. Poi Verona, Milan e Atalanta. Se oggi parlare di Europa diventa un esercizio stucchevole, allora e? meglio cambiare registro: chiudere la stagione superando i 53 punti dello scorso anno e? un obiettivo decisamente piu? realistico. LEGGI TUTTO

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    Zhang: “Vorrei un giocatore cinese. Dopo l’Inter la mia squadra preferita è…”

    MILANO – Il presidente dell’Inter Steven Zhang pensa già alla prossima stagione alzando maggiormente l’asticella dopo lo scudetto vinto in questa stagione. Nell’intervista rilasciata al canale Tik Tok di Liu Teng (opinionista cinese) Zhang ha rilanciato le ambizioni dei nerazzurri: “Ogni stagione l’obiettivo è puntare al massimo, ogni trofeo ha il suo significato. Molti tifosi dicono di abbandonare certe competizioni, ma questo non è realistico, non si può rinunciare facilmente a nessun onore. Stabiliremo gli obiettivi a seconda delle circostanze specifiche”.

    Il ruolo di presidente dell’Inter e la dedica a Moratti

    “Inizialmente non avevo intenzione di diventare presidente, ma poi alcune parole di Moratti mi hanno spinto in questa posizione. Durante i miei studi non immaginavo cosa significasse gestire un club, non sapevo nemmeno cosa fosse lo sport. Puoi percepire questa cultura solo attraverso gli occhi dei tifosi, dagli stadi, puoi sentire la cultura di questa terra e capire che la cultura sportiva americana è diversa da quella europea. Qui è veramente una fede nel cuore di ogni persona – aggiunge – Ho chiamato Moratti per ringraziarlo, forse senza di lui, noi tifosi cinesi non avremmo mai sentito parlare dell’Inter. Da piccolo avevo sentito parlare dell’Inter, della Juventus e del Milan; se non fosse stato per lui e per suo padre, forse noi fan cinesi non avremmo avuto questo legame. Oggi sono io a mettere la seconda stella, ma senza i trofei che ha vinto lui prima, non avrei raggiunto quello che ho raggiunto oggi”.

    Tifo

    “Dopo l’Inter la mia squadra preferita è la Nazionale argentina. Prima di quell’Inter-Udinese quando mi presentai con la delegazione di Suning non avevo ancora visto una partita di calcio”.

    Rapporto con i giocatori

    “Io e i giocatori abbiamo un’età relativamente simile. All’epoca avevo solo 24 anni, non molto tempo dopo la laurea, e molte persone in Italia pensavano che fossi solo un bambino. Glielo leggo negli occhi, hanno sempre 10.000 punti interrogativi: questo è il presidente dell’Inter? Ormai sono tante le volte in cui vado allo stadio e mi fermano. Ho sempre la sensazione che i miei giocatori siano i migliori e quelli che lavorano più duramente, se guardi molti di loro come Mkhitaryan, Nicolò Barella, Stefan De Vrij, si sente che la loro vita è seria, concentrata e semplice. Tornano a casa dopo l’allenamento, prestano grande attenzione al cibo e alle bevande, e prestano attenzione alla famiglia e all’ambiente circostante. Penso che l’attuale competizione sportiva si sviluppi sempre più in questa direzione. Quanto più le star sono importanti, tanto più prestano attenzione ai loro aspetti personali. Quando sono entrato nel team per la prima volta, in effetti non era così coeso come lo è adesso. Dal punto di vista quotidiano, devo prestare attenzione ai dettagli e prendere sul serio il mio lavoro, che può finalmente riflettersi nei risultati del gioco. A quel tempo, sentivo che i nostri concorrenti avevano tali qualità”.

    Mercato e stadio

    “Mi sono sempre ricordato del gol che Eriksen ci fece col Tottenham nella prima partita in Champions League del 2018. Quando mi è stato detto c’era l’opportunità di ingaggiare Eriksen, ho detto subito sì. Con Pavard è successa la stessa cosa: ci fece gol l’anno scorso col Bayern Monaco, lo ricordo sempre. Rinnovi? Non dovrebbero esserci problemi con il rinnovo contrattuale dell’attuale rosa. Non avverrà nell’immediato, ma richiederanno un iter – sullo stadio – In Italia il problema è molto complicato, rischia di essere una lunga questione”

    Tournèe in Cina e giocatori cinesi

    “Non credo che questa cosa sia definitiva al 100% e non lo do per certo adesso, ma questo è quello che abbiamo pensato. L’attuale direzione dei lavori è simile a quella di molti altri club più grandi, non so se hanno fatto un annuncio ufficiale, e probabilmente non l’hanno fatto. Si andrà a Chengdu nel caso? Sì, ho parlato con i giocatori ieri. È un posto dove puoi vedere molti panda giganti – aggiunge – In questi otto anni ho pensato a questo aspetto di avere un giocatore cinese in rosa, ma ho voluto pensare soprattutto alla formazione dei calciatori. Al momento non ci sono giocatori adatti, poi se ne spuntassero, uno spero di portarlo in Italia. Del resto, la società si chiama Internazionale: già quando venne fondata aveva giocatori di diverse nazionalità”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Roma ore 20: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Dove vedere Udinese-Roma: streaming e diretta tv
    Gli ultimi minuti della sfida tra Udinese e Roma sono in programma al Bluenergy Stadium di Udine alle ore 20. Sarà possibile seguire il match in diretta streaming su DAZN e in tv sul canale Sky Zona DAZN (214).
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    Udinese-Roma, le probabili formazioni
    UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Kamara; Ferreira, Samardzic, Walace, Payero, Zemura; Pereyra; Lucca. Allenatore: Fabio Cannavaro.A disposizione: Silvestri, Padelli, Tikvic, Kabasele, Ebosele, Zarraga, Success, Davis, Brenner.
    Indisponibili: Ebosse, Ehizibue, Deulofeu, Lovric, Thauvin.Diffidati: Giannetti, Perez, Success, Thauvin.Squalificati: nessuno.
    ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Azmoun, El Shaarawy. Allenatore: Daniele De Rossi.A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Llorente, Angelino, Kristensen, Zalewski, Renato Sanches, Bove, Abraham, Baldanzi.
    Indisponibili: Aouar, Huijsen, Lukaku, Ndicka.Diffidati: Azmoun, Huijsen, Llorente, Mancini, Paredes.Squalificati: nessuno.
    ARBITRO: Pairetto di Nichelino. ASSISTENTI: C. Rossi-Laudato. QUARTO UFFICIALE: Rapuano. VAR: Aureliano. AVAR: Di Paolo. LEGGI TUTTO

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    La finale di Coppa Italia è Atalanta-Juve: Fiorentina in 10 eliminata al 95′

    L’ultimo precedente in finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus risale alla stagione 2020/2021, quando a guidare i bianconeri c’era Pirlo. In quell’occasione la Vecchia Signora trionfò grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa.

    ATALANTA-FIORENTINA 3-1: TABELLINO E STATISTICHE

    Atalanta-Fiorentina, la diretta

    90 + 8′ – ATALANTA IN FINALE DI COPPA ITALIA – Il match si chiude sul 4-2 complessivo. L’Atalanta affronterà la Juve in finale di Coppa Italia.

    90 + 8′ – GOL ATALANTA – Pasalic firma il gol che abbatte definitivamente la Fiorentina.

    90 + 5′ – GOL ATALANTA – L’Atalanta trova il gol che può valere la qualificazione all’ultimo respiro con Lookman: l’arbitro convalida la rete inizialmente annullata per fuorigioco: 3-1 e Dea in vantaggio a pochi secondi dalla fine.

    90′ – Altre occasioni per i padroni di casa. Prima Lookman si gira velocemente in area ma col sinistro non colpisce al meglio. Poi De Ketelaere porta palla al piede per tutto il campo ma non riesce a trovare la porta con una conclusione imprecisa.

    85′ – Atalanta ad un passo dal gol qualificazione con Pasalic che si fa fermare da Biraghi in area. L’eventuale gol, in ogni caso, sarebbe stato annullato per fuorigioco segnalato successivamente.

    80′ – L’intensità della gara non accenna ad abbassarsi ed entrambe le squadre continuano a lottare colpo su colpo. Scamacca ci riprova ma respinge Ranieri. Pochi secondi dopo l’attaccante viene ammonito per un intervento su Nico Gonzalez.

    75′ – GOL ATALANTA – Scamacca trova un altro gol spettacolare che questa volta non gli viene annullato. L’attaccante azzurro colpisce in mezza rovesciata e il portiere avversario non può farci nulla. Risultato complessivo nuovamente in parità.

    73′ – Gasperini inserisce Lookman e Pasalic al posto di Ederson e Kolasinac per creare più pericoli alla retroguardia avversaria. La Dea spinge ma la Fiorentina ora ha riacquisito maggior sicurezza.

    68′ – GOL FIORENTINA – Nel momento di maggior dominio dell’Atalanta ecco che arriva il gol a sorpresa degli ospiti con Martinez Quarta. Il difensore è bravo a colpire di testa sul calcio di punizione battuto da Biraghi. La Viola torna avanti nel punteggio complessivo.

    63′ – Italiano corre ai ripari e inserisce Duncan al posto di Beltran per contenere gli attacchi della Dea dopo il cartellino rosso. Brutto tiro di De Roon da fuori area.

    58′ – Scamacca ci prova su calcio di punizione ma la sua conclusione esce dopo la deviazione di Beltran. Ammonizione per Kolasinac.

    53′ – MILENKOVIC ESPULSO – La squadra di Italiano resta in 10. De Ketelaere serve Scamacca centralmente sulla corsa e Milenkovic lo ferma in maniera irregolare quando ormai era rimasto solo il portiere da battere.

    50′ – La Dea spreca una clamorosa occasione con Ruggeri, che da due passi non riesce a concretizzare al meglio il cross perfetto di Zappacosta e di testa manda il pallone fuori di poco.

    46′ – INIZIO SECONDO TEMPO – Atalanta e Fiorentina tornano in campo per la seconda frazione di gioco.

    45 + 4′ – FINE PRIMO TEMPO – La prima frazione di gara si chiude sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa, che hanno rimesso il discorso qualificazione perfettamente in equilibrio grazie alla rete di Koopmeiners all’8′.

    45′ – I bergamaschi costruiscono un’altra azione pericolosa dalla destra, ma Ruggeri non riesce a centrare la porta da una buona posizione. La Viola risponde con una conclusione centrale e debole da fuori area di Bonaventura. Mandragora, diffidato, viene ammonito e in ogni caso non scenderà in campo contro la Juventus in finale.

    40′ – Occasione per la Fiorentina che sfrutta una disattenzione in costruzione degli avversari: Belotti serve Kouame ma il suo tiro viene deviato.

    35′ – L’Atalanta si alza maggiormente in possesso e prova a passare per vie interne: il primo tiro di De Ketelaere viene deviato dalla difesa di Italiano. Il belga ha un’altra occasione per mettere il pallone sul secondo palo dove ad attenderlo c’è Scamacca, ma anche qui il tentativo di cross viene deviato sul nascere. Arriva anche la terza opportunità in pochi minuti per l’ex Milan, che dopo una grande cavalcata tira fuori di poco.

    30′ – Nervosismo in campo dopo l’uscita alta di Carnesecchi che colpisce Nico Gonzalez, costretto ad uscire momentaneamente dal campo. Tanti duelli fisici in questa fase di gara.

    25′ – La Dea gioca d’attesa e la scelta di Gasperini paga, con la sua squadra che si rende nuovamente pericolosa sempre con Koopmeiners: Terracciano risponde bene.

    20′ – Le due formazioni continuano a sfidarsi a viso aperto con la Viola che prova a sfruttare le fasce: Bonaventura non riesce a colpire bene di testa, Belotti la spara alta.

    15′ – SCAMACCA, GOL ANNULLATO – La Fiorentina prova subito a rialzare la testa e ci prova con un tiro dalla distanza di Mandragora, che non replica il capolavoro dell’andata e spedisce alto. L’Atalanta si riaffaccia verso l’area avversaria e trova il gol del 2-0 che la manderebbe in vantaggio nel doppio confronto con un clamoroso gol di Scamacca. L’attaccante azzurro ha scaricato in rete con un destro micidiale da fuori area. Tutto inutile, in quanto la rete viene poi annullata per un precedente fallo.

    10′ – ATALANTA IN VANTAGGIO – Belotti ci prova con una conclusione precisa di inistro dal limite dell’area: bravo Carnesecchi a non farsi trovare impreparato. Subito dopo è sempre il solito Koopmeiners a siglare la rete dell’1-0 con un sinistro perfetto che pareggia i conti tra andata e ritorno.

    5′ – Le due squadre iniziano il match con una buona intensità. Nico Gonzalez reclama per un calcio d’angolo non concesso, con la sua Fiorentina che gioca a viso aperto.

    1′ – La semifinale di ritorno tra Atalanta e Fiorentina ha avuto inizio.

    Atalanta-Fiorentina: diretta tv e streaming

    Atalanta-Fiorentina, ritorno della semifinale di Coppa italia, è in programma alle ore 21 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca. Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato). 

    A disposizione: Musso, Rossi, Scalvini, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Adopo, Pasalic, Miranchuk, Lookman, Touré.

    FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora; Nico Gonzalez, Beltran, Kouame; Belotti. Allenatore: Italiano.

    A disposizione: Christensen, Martinelli, Comuzzo, Martinez Quarta, Kayode, Faraoni, Parisi, Duncan, Castrovilli, Maxime Lopez; Arthur, Infantino, Barak, Ikoné, Sottil.

    ARBITRO: La Penna di Roma. ASSISTENTI: Giallatini-Del Giovane. IV UFFICIALE: Marchetti. VAR: Aureliano. ASS. VAR: Marini.

    Atalanta-Fiorentina: scopri tutte le quote  LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Fiorentina ore 21: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

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    Atalanta-Fiorentina, la diretta
    90 + 5′ – GOL ATALANTA – L’Atalanta trova il gol che può valere la qualificazione all’ultimo respiro con Lookman: l’arbitro convalida la rete inizialmente annullata per fuorigioco: 3-1 e Dea in vantaggio a pochi secondi dalla fine.
    90′ – Altre occasioni per i padroni di casa. Prima Lookman si gira velocemente in area ma col sinistro non colpisce al meglio. Poi De Ketelaere porta palla al piede per tutto il campo ma non riesce a trovare la porta con una conclusione imprecisa.
    85′ – Atalanta ad un passo dal gol qualificazione con Pasalic che si fa fermare da Biraghi in area. L’eventuale gol, in ogni caso, sarebbe stato annullato per fuorigioco segnalato successivamente.
    80′ – L’intensità della gara non accenna ad abbassarsi ed entrambe le squadre continuano a lottare colpo su colpo. Scamacca ci riprova ma respinge Ranieri. Pochi secondi dopo l’attaccante viene ammonito per un intervento su Nico Gonzalez.
    75′ – GOL ATALANTA – Scamacca trova un altro gol spettacolare che questa volta non gli viene annullato. L’attaccante azzurro colpisce in mezza rovesciata e il portiere avversario non può farci nulla. Risultato complessivo nuovamente in parità.
    73′ – Gasperini inserisce Lookman e Pasalic al posto di Ederson e Kolasinac per creare più pericoli alla retroguardia avversaria. La Dea spinge ma la Fiorentina ora ha riacquisito maggior sicurezza.
    68′ – GOL FIORENTINA – Nel momento di maggior dominio dell’Atalanta ecco che arriva il gol a sorpresa degli ospiti con Martinez Quarta. Il difensore è bravo a colpire di testa sul calcio di punizione battuto da Biraghi. La Viola torna avanti nel punteggio complessivo.
    63′ – Italiano corre ai ripari e inserisce Duncan al posto di Beltran per contenere gli attacchi della Dea dopo il cartellino rosso. Brutto tiro di De Roon da fuori area.
    58′ – Scamacca ci prova su calcio di punizione ma la sua conclusione esce dopo la deviazione di Beltran. Ammonizione per Kolasinac.
    53′ – MILENKOVIC ESPULSO – La squadra di Italiano resta in 10. De Ketelaere serve Scamacca centralmente sulla corsa e Milenkovic lo ferma in maniera irregolare quando ormai era rimasto solo il portiere da battere.
    50′ – La Dea spreca una clamorosa occasione con Ruggeri, che da due passi non riesce a concretizzare al meglio il cross perfetto di Zappacosta e di testa manda il pallone fuori di poco.
    46′ – INIZIO SECONDO TEMPO – Atalanta e Fiorentina tornano in campo per la seconda frazione di gioco.
    45 + 4′ – FINE PRIMO TEMPO – La prima frazione di gara si chiude sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa, che hanno rimesso il discorso qualificazione perfettamente in equilibrio grazie alla rete di Koopmeiners all’8′.
    45′ – I bergamaschi costruiscono un’altra azione pericolosa dalla destra, ma Ruggeri non riesce a centrare la porta da una buona posizione. La Viola risponde con una conclusione centrale e debole da fuori area di Bonaventura. Mandragora, diffidato, viene ammonito e in ogni caso non scenderà in campo contro la Juventus in finale.
    40′ – Occasione per la Fiorentina che sfrutta una disattenzione in costruzione degli avversari: Belotti serve Kouame ma il suo tiro viene deviato.
    35′ – L’Atalanta si alza maggiormente in possesso e prova a passare per vie interne: il primo tiro di De Ketelaere viene deviato dalla difesa di Italiano. Il belga ha un’altra occasione per mettere il pallone sul secondo palo dove ad attenderlo c’è Scamacca, ma anche qui il tentativo di cross viene deviato sul nascere. Arriva anche la terza opportunità in pochi minuti per l’ex Milan, che dopo una grande cavalcata tira fuori di poco.
    30′ – Nervosismo in campo dopo l’uscita alta di Carnesecchi che colpisce Nico Gonzalez, costretto ad uscire momentaneamente dal campo. Tanti duelli fisici in questa fase di gara.
    25′ – La Dea gioca d’attesa e la scelta di Gasperini paga, con la sua squadra che si rende nuovamente pericolosa sempre con Koopmeiners: Terracciano risponde bene.
    20′ – Le due formazioni continuano a sfidarsi a viso aperto con la Viola che prova a sfruttare le fasce: Bonaventura non riesce a colpire bene di testa, Belotti la spara alta.
    15′ – SCAMACCA, GOL ANNULLATO – La Fiorentina prova subito a rialzare la testa e ci prova con un tiro dalla distanza di Mandragora, che non replica il capolavoro dell’andata e spedisce alto. L’Atalanta si riaffaccia verso l’area avversaria e trova il gol del 2-0 che la manderebbe in vantaggio nel doppio confronto con un clamoroso gol di Scamacca. L’attaccante azzurro ha scaricato in rete con un destro micidiale da fuori area. Tutto inutile, in quanto la rete viene poi annullata per un precedente fallo.
    10′ – ATALANTA IN VANTAGGIO – Belotti ci prova con una conclusione precisa di inistro dal limite dell’area: bravo Carnesecchi a non farsi trovare impreparato. Subito dopo è sempre il solito Koopmeiners a siglare la rete dell’1-0 con un sinistro perfetto che pareggia i conti tra andata e ritorno.
    5′ – Le due squadre iniziano il match con una buona intensità. Nico Gonzalez reclama per un calcio d’angolo non concesso, con la sua Fiorentina che gioca a viso aperto.
    1′ – La semifinale di ritorno tra Atalanta e Fiorentina ha avuto inizio.
    Atalanta-Fiorentina: diretta tv e streaming
    Atalanta-Fiorentina, ritorno della semifinale di Coppa italia, è in programma alle ore 21 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca. Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato). 
    A disposizione: Musso, Rossi, Scalvini, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Adopo, Pasalic, Miranchuk, Lookman, Touré.
    FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora; Nico Gonzalez, Beltran, Kouame; Belotti. Allenatore: Italiano.
    A disposizione: Christensen, Martinelli, Comuzzo, Martinez Quarta, Kayode, Faraoni, Parisi, Duncan, Castrovilli, Maxime Lopez; Arthur, Infantino, Barak, Ikoné, Sottil.
    ARBITRO: La Penna di Roma. ASSISTENTI: Giallatini-Del Giovane. IV UFFICIALE: Marchetti. VAR: Aureliano. ASS. VAR: Marini.
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    La cavalcata dell’Inter: un trionfo in cinque atti

    INTER-MILAN 5-1
    16 settembre: va in scena il primo derby stagionale, il quinto del 2023. Nei quattro precedenti l’Inter ha sempre avuto la meglio dei cugini (3-0 in Supercoppa Italiana il 18 gennaio a Riad, 1-0 in campionato il 5 febbraio, 2-0 il 10 maggio nell’andata della semifinale della Champions, 1-0 sei giorni più tardi nel ritorno). È la quarta giornata di campionato, entrambe le squadre arrivano a punteggio pieno, dopo una serie di vittorie convincenti. Si preannuncia così una stracittadina tirata, decisa dei dettagli, invece è un monologo nerazzurro, con Lautaro e compagni che rifilano uno schiaffo a mano aperta ai rossoneri, dominando una gara senza storia. Un sogno per gli interisti, un incubo per i milanisti. Apre Mkhitaryan, ancora in gol nel derby, raddoppia Thuram con un eurogol da vedere e rivedere. Leao accorcia, ma è solo un fuoco di paglia. Ancora l’armeno trova il 3-1, con Calhanoglu che su rigore che punisce i suoi ex tifosi e Frattesi chiude la festa allo scadere siglando un pokerissimo che per forza di cosa resterà nella storia.
    NAPOLI-INTER 0-3
    La detronizzazione degli ex campioni d’Italia arriva alla quattordicesima giornata, in programma il 3 dicembre. Con l’Inter che si impone a Napoli per 3-0. I nerazzurri, reduci dal pareggio di Torino contro la Juventus per 1-1, devono rispondere proprio ai bianconeri, capaci di imporsi per 2-1 a Monza nel recupero. Il Napoli è all’ultima chiamata per sperare di poter rientrare nel giro scudetto, in campo il match è più tirato di quanto si possa pensare, con la vera differenza che viene scalfita dal centrocampo nerazzurro e da Sommer. Calhanoglu, sul finire del primo tempo, porta infatti avanti gli ospiti con una staffilata dalla distanza. Nella ripresa arriva poi il raddoppio di Barella e il 3-0 di Thuram. L’Inter vola così a +11 sui campani, trovando anche il nono clean sheet stagionale in Serie A. Ottima la prova di Sommer, che mette definitivamente a tacere le discussioni sul suo conto.
    INTER-JUVENTUS 1-0
    L’Inter scappa via e si cuce mezzo scudetto sul petto il 4 febbraio, quando i nerazzurri battono in casa per 1-0 la Juventus, grazie a un’autorete di Gatti, allungando così sui rivali bianconeri. La prestazione dei ragazzi di Inzaghi, nonostante il successo di misura, è di quelle che non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Con i padroni di casa che avrebbero potuto mettere a referto molte più reti, con Szczesny assoluto protagonista, nonché San Wojciech con due miracoli da far stropicciare gli occhi su Barella e Arnautovic. La classifica, aggiornata così alla quarta giornata di ritorno, vede l’allungo a +4 dei nerazzurri sui bianconeri, per un successo che sarà determinante non solo per rinfocolare l’entusiasmo interista verso la seconda stella, ma pure decisivo, in modo negativo, per la squadra di Allegri, superata minimamente nel punteggio e di gran lunga sul piano del gioco, che inizierà una spirale negativa che l’attanaglierà anche nelle partite successive. Con l’Inter che fugge via e vede sempre più vicino il Tricolore.
    ROMA-INTER 2-4
    Meno di una settimana dopo aver battuto la Juventus, alla ventiquattresima di A, l’Inter è di scena all’Olimpico di Roma. La gara, del 10 febbraio, vede i nerazzurri affrontare i giallorossi del nuovo corso De Rossi. Gli ospiti, che vogliono dare seguito al successo contro i bianconeri, partono forte, trovando con Acerbi, di testa, la rete del vantaggio. I padroni di casa però non demordono, anzi. E trovano prima l’1-1 con Mancini e poi con El Shaarawy, a pochi secondi dall’intervallo, il gol del 2-1. Potrebbe essere una mazzata, in realtà l’Inter – spronata dalla telefonata di Inzaghi (squalificato) nello spogliatoio rientra sul verde con ancora più voglia e convinzione del volere tornare a casa con i tre punti. E nella ripresa non c’è storia, con un parziale di 3-0 che spiega al meglio la superiorità nerazzurra e l’uragano interista che si abbatte sulla Capitale. Prima Thuram pareggia i conti, poi il francese provoca l’autorete di Angelino su un invitante cross di Dimarco, con Bastoni che infine, a tempo scaduto, fissa il risultato sul definitivo 4-2 per i nerazzurri. E pazienza se l’allenatore dovrà pagare una “dolcissima” sanzione.
    BOLOGNA INTER 0-1
    Nona giornata di ritorno, 10 marzo. L’Inter viaggia spedita verso lo scudetto e Inzaghi, nel match contro il Bologna, si affida a turnazioni ragionate, visto che tre giorni più tardi sarà in scena al Civitas Metropolitano di Madrid nel ritorno contro l’Atletico. Al Dall’Ara, con Lautaro in panchina per tutti i 90’, il gol partita viene siglato da Bisseck, con i nerazzurri che sfoderano una prestazione di qualità, ma soprattutto di grinta, cuore e abnegazione. Viene quindi esorcizzato con carattere e convinzione il trauma della stagione ’21-22: su quello stesso campo dove due stagioni prima era andato di fatto in frantumi il sogno scudetto, ecco che i nerazzurri sconfiggono una delle più belle realtà del calcio italiano, ipotecando il tricolore della seconda stella. LEGGI TUTTO

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    Diretta Lazio-Juventus: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Lazio-Juventus su Tuttosport.com
    Dove vedere Lazio-Juventus: diretta tv e streaming
    Il match tra Lazio e Juventus è in programma alle 21 allo stadio Olimpico di Roma. Sarà possibile seguire la sfida in diretta tv su Canale 5. La partita sarà inoltre disponibile in streaming sulla rispettiva applicazione Mediaset Infinity.
    Lazio-Juventus, le probabili formazioni
    LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Gila; Hysaj, Cataldi, Guendouzi, Marusic; Felipe Anderson, Luis Alberto; Castellanos. Allenatore: Igor Tudor.A disposizione: Sepe, Renzetti, Casale, Pellegrini, Lazzari, Kamada, Vecino, Rovella, Coulibaly, Gonzalez, Pedro, Isaksen, Immobile.
    Indisponibili: Provedel, Zaccagni.Squalificati: nessuno. Diffidati: Castellanos, Guendouzi.
    JUVENTUS (3-5-2): Perin; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. Allenatore: Massimiliano Allegri.A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Djalò, Alcaraz, Miretti, Weah, Nicolussi Caviglia, Yildiz, Iling Junior, Milik.
    Indisponibili: De Sciglio, Kean.Squalificati: Gatti.Diffidati: Kostic, Locatelli, Weah.
    ARBITRO: Orsato di Schio. ASSISTENTI: Carbone-Pierozzi. QUARTO UFFICIALE: Marcenaro. VAR: Di Paolo. AVAR: Irrati.
    Lazio-Juventus: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO