in

Bastoni, Rugani e gli altri: la carica dei centrali

La riscoperta dello juventino, l’esplosione dell’interista, ma non solo: da Mancini al ritorno di Caldara, fino alla risalita di Romagnoli, il ruolo non è più in sofferenza. Così può sorridere anche il c.t. azzurro

A volte ritorna. Nel vederlo l’altra sera allo Stadium, elegante e sicuro, non sembrava uno che gioca una volta al mese, quando va bene. O se l’emergenza è totale. Non sembrava la promessa di un radioso futuro finito nel dimenticatoio di una panchina fredda. Sembrava quel Daniele Rugani ventenne, gonfio di talento, appena sbarcato nel pianeta della Serie A con l’Empoli. Che giocò sempre titolare senza mai essere sostituito e senza prendere un cartellino uno. Quel Daniele che fece innamorare la Juventus. Sì, contro la Roma in Coppa Italia sembrava quel Rugani là: buone uscite, grandi interventi (come quello su Kalinic), eleganza. Un piccola sbavatura su Florenzi, ok, più che perdonata per la ruggine che sta accumulando in panchina. Ma insomma un bel 6,5 in pagella e l’impressione di una classe ritrovata. Perché la sua gara è stata il replay delle poche altre in cui è stato chiamato a giocare: 5 in tutto, due in Champions, due in coppa Italia e una in campionato, sempre da titolare. Sempre prestazioni più o meno buone, ma positive, non titubanti come nel recente passato. Forse grazie a Maurizio Sarri, e di certo grazie all’emergenza Juve in mezzo (con i k.o. di Chiellini e Demiral è diventato la prima opzione) , Rugani sta tornando davvero.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

Bologna, ecco Barrow: “Mihajlovic può insegnarmi a calciare le punizioni”

Cristiano asso di Coppe: così ha segnato in 18 competizioni