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    Ufficiale: Lazio, inizia l’era Tudor. Il tecnico sbarca a Roma e firma

    L’ex allenatore del Marsiglia e del Verona guiderà il suo primo allenamento della squadra a Formello nella giornata di domani (martedì 19 marzo). Intanto il club biancoceleste ha accolto il nuovo tecnico con un “welcome” sui propri canali ufficiali. Nel post la foto di un sorridente Igor Tudor che mostra una sciarpa della Lazio.
    “La S.S. Lazio rende noto che Igor Tudor, a decorrere dalla data odierna, assume il ruolo di responsabile della prima squadra”. Questo il comunicato ufficiale del club biancoceleste sul nuovo allenatore. LEGGI TUTTO

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    Il Venezia balla tra la Serie A e la paura

    Il 2° posto in solitaria riacciuffato dal Venezia è il tema forte dell’ultima giornata, coi lagunari che sembrano definitivamente tornati ai livelli migliori e forse favoriti su Cremonese e Como nella lotta per l’ultima piazza che porta direttamente in A (dando per scontato e fuori discussione il primato in classifica del Parma). Certo, viste le distanze sulle dirette e agguerrite inseguitrici (+1 su Cremonese e +2 sul Como), probabilmente sarà una lotta che si chiuderà solo all’ultima giornata.
    Nessuno come Pohjanpalo e Gytkjaer
    Ma intanto il Venezia ha messo il muso davanti, dimostrando di avere tutti i mezzi per restare sopra le altre, questo ha detto il roboante e indiscutibile 0-3 con cui il Venezia venerdì ha sbancato il Barbera di Palermo (facendo anche fuori una possibile concorrente nella lotta per il 2° posto).
    Partita che ha confermato un dato che può fare la diffenza: nessuno in B ha due attaccanti come Pohjanpalo (coi due gol ai siciliani sempre più capo cannoniere della B con 18 reti), e Gytkjaer (ha segnato la terza rete, spesso è alternativo al finlandese, come a Palermo che l’ha rilevato nel finale, ma intanto anche lui è giunto in doppia cifra).
    Due attaccanti insomma, che insieme fanno 28 gol, ma che di fatto hanno la stessa letalità: Pohjanpalo va a segno ogni 117’, Gytkjaer ogni 127’. Alle loro spalle, Vanoli ha sviluppato una squadra molto solida con una difesa che ha definitivamente recuperato anche l’interessante Idzes.
    Il difensore olandese, per un’occlusione venosa, aveva saltato 12 partite e un po’ era mancato. Ora per lui fila tutto così liscio che il 21 marzo debutterà con l’Indonesia (ha il doppio passaporto) nel match contro il Vietnam, secondo turno preliminare delle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026 e per la Coppa d’Asia 2027, un’esperienza internazionale che può solo farlo crescere ancora.
    Niederauer e il rebus societario
    Ma in questa seconda metà del mese senza partite, il tifoso arancioneroverde avrà un solo pensiero: la soluzione del rebus societario. In sintesi, il presidente Niederauer deve trovare capitali freschi da iniettare in società e scongiurare così guai grossi a fine stagione (a giugno, qualsiasi sia la categoria, il Venezia rischia di non avere i conti in ordine per potersi iscrivere). Niederauer conta di avere buone nuove prima che inizi aprile. Si era parlato dell’interessamento del potente fondo Cerberus, pronto a rilevare il 40% delle quote.
    Ma al patron statunitense – ex presidente e ad della Borsa di New York – non mancano anche altri contatti. E spera entro la fine del mese di sistemare la situazione economica del club. Ciò sarebbe fondamentale per garantire alla squadra la sicurezza necessaria. Anche se finora non è mai mancata. Gli stipendi vengono pagati regolarmente e questo mette al riparo da possibili penalizzazioni.
    A gennaio poi, s’era discusso molto per la cessione dell’estroso Johnsen a una concorrente diretta come la Cremonese. Dopo un mese e mezzo il Venezia ha dimostrato di poter tranquillamente primeggiare anche senza di lui che in grigiorosso, finora, ha collezionato un gol e due cartellini rossi. Vuoi vedere che alla fine l’affare l’ha fatto il Venezia, pensando anche a quanto sono stati fondamentali i quasi 3 milioni ricevuti dalla Cremonese?  LEGGI TUTTO

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    Inter-Napoli, le pagelle degli azzurri: Meret decisivo, Kvara a tratti. Politano crea

    Un punto d’oro, fondamentale, vitale per le speranze europee del Napoli. Interrompe la striscia vincente dell’Inter nel 2024, mantiene l’imbattibilità in campionato (3 pareggi e 2 vittorie) e soprattutto la testa alta, cose non scontate considerando la situazione: l’avversario, lo svantaggio, la delusione in Champions, l’assenza di Osimhen. La produzione offensiva e il gioco verticale che lui adora si vedono solo a tratti, anche perché i nerazzurri hanno codici a memoria e intensità notevolissima, ma la reazione resta e l’aggressione alta funziona sempre meglio. La squadra deve abituarsi al suo modo di difendere orientato sulla zona: il gol dell’Inter ricorda quello di Fermin con il Barça.
    Meret 7
    Al 13’ dice buonasera San Siro: doppio – ottimo – intervento sulle conclusioni di Darmian e Lautaro. Condannato sull’1-0, ma nella ripresa è ancora reattivo su Martinez e Dimarco (punizione). Decisivo.
    Di Lorenzo 5
    Da quel lato è un capogiro continuo: Dimarco innanzitutto, un treno; poi Bastoni (vedi 1-0) e gli inserimenti di Mkhitaryan. Nasce spesso, tutto sulla destra del Napoli. Lui, invece, riesce ad affondare appena un paio di volte in 55 minuti. In crescita nel finale come tanti colleghi.
    Rrahmani 6,5
    Se la vede con Lautaro, un Toro mica per dire, e la sfida è sempre impegnativa. Finisce pari, certo, ma qualche rischio lo corre sempre (vedi un contatto in area cancellato dal fuorigioco). L’ultima chiusura su Thuram è classificata così: provvidenzale.
    Juan Jesus 7
    Il duello con Thuram richiama un po’ quello di Riyad, in Supercoppa: fisico, in velocità, terra e cielo. E JJ, un difensore spesso molto sottovalutato, colleziona chiusure e anticipi anche con aggressioni molto alte. E poi, beh, il gioiello della serata: il gol di un pareggio incredibilmente importante. Da rapinatore d’area. La legge dell’ex.
    Olivera 5
    In ritardo sul gol di Darmian, nel tranello del contromovimento ferale. Adios. Spinge poco anche se l’Inter martella meno sulla sua fascia, ma il timore resta. Fino alla fine. LEGGI TUTTO

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    Allegri dopo Juve-Genoa, conferenza stampa e interviste: rivivi la diretta

    15:55
    Genoa meglio negli intercetti rispetto alla Juve
    Statistiche totalmente appannaggio della Juve, ma il Genoa ha intercettato più palloni (Leggi tutto).

    15:43
    Juve-Genoa 0-0, le ironie social
    Social scatenati nei commenti ironici post Juve-Genoa 0-0 (Vedi tutto).

    15:41
    Juve alla finestra per il risultato di Verona-Milan
    Ora la Juve è alla finestra per conoscere il risultato di Verona-Milan (La diretta).

    15:34
    Juve, Vlahovic espulso: la fotosequenza
    Nel pos-partita di Juve-Genoa, Massimiliano Allegri ha preannunciato che Vlahovic sarà multato per l’espulsione per somma di ammonizioni rimediata nel finale di partita contro i rossoblù: la fotosequenza (Vedi tutto).

    15:28
    Allegri, replica piccata allo studio Sky: cosa è successo
    Allegri ha sbottato con in diretta tv con Sky: “Faccia domande più intelligenti” (Leggi tutto).

    15:27
    Allegri in conferenza stampa sul ritiro: “Ne avevamo bisogno”
    Allegri in conferenza stampa sul ritiro: “Avevamo bisogno di restare un giorno in più. Ora dobbiamo stare zitti lavorare e pensare di tornare solo alla vittoria”.

    15:24
    Allegri in conferenza stampa: “Non sono nervoso”
    Allegri in conferenza stampa è tornato sul botta e risposta con lo studio Sky: “Non ero assolutamente nervoso. Ho risposto solo a chi voleva sostituirsi a fare l’allenatore. Io sono fiducioso su quello che sta facendo la squadra. Il 26 maggio dobbiamo essere nelle prime quattro”.

    15:23
    Allegri in conferenza stampa: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno”
    Allegri in conferenza stampa “Oggi nel primo tempo abbiamo sbagliato tecnicamente. Abbiamo fatto un buon secondo tempo con delle occasioni che non abbiamo sfruttato. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la squadra non ha preso un tiro in porta. È un momento in cui non riusciamo a vincere. Ci meritiamo i 59 punti e dobbiamo continuare a lavorare”.

    15:19
    Miretti a DAZN: “Ci è mancata cattiveria là davanti”
    Miretti a DAZN: “Era importante era vincere, ma è un passo in avanti. Negli ultimi venticinque, trenta metri ci è mancata la cattiveria per chiudere le partite. Come a Napoli. Abbiamo portato a casa un punto che, però, in questo momento non ci basta. Devo migliorare la mia presenza in area anche se per caratteristiche tendo più a venire incontro. In questi periodi qua un po’ di serenità viene a mancare, ma dobbiamo essere bravi a ritrovarla come quando le cose andavano bene e facevamo punti. Al rientro dalla sosta dobbiamo farci trovare pronti per tornare a fare quello che la Juve deve fare”.

    15:06
    Allegri a DAZN: “Undici punti per la Champions”
    Allegri a DAZN: “Non sono preoccupato, ma ci sono ancora undici punti da conquistare per la conquistare la qualificazione alla prossima edizione della Champions”.

    15:05
    Allegri a DAZN sull’assenza di Vlahovic e il triplo confronto con la Lazio
    Allegri a DAZN sull’assenza di Vlahovic in vista della prima delle tre sfide con la Lazio: “Kean ha quindici giorni per mettersi in condizioni, abbiamo Yildiz, magari Chiesa farà il centravanti. Abbiamo soluzioni. Vlahovic ha 24 anni quest’anno si trova volta a giocare delle partite con la pressione addosso”.

    15:02
    Allegri a DAZN: “Siamo stati imprecisi, Chiesa ha fatto un’ora buona”
    Allegri a DAZN: “Quando crei quattro occasioni un gol lo devi fare. Siamo stati imprecisi. Chiesa? Ha fatto un’ora buona. Con Yildiz volevo qualcuno che si muovesse tra le linee. Capisco che per chi è fuori è facile parlare di tridente, ma io guardo la squadra tutta la settimana e so cosa è meglio per mantere gli equilibri”.

    14:59
    Allegri a DAZN: “Passo in avanti verso la fine della stagione”
    Allegri a DAZN: “La squadra nel primo tempo era un po’ bloccata, abbiamo fatto meglio nel secondo. Non abbiamo preso gol, neppure un tiro in porta e dobbiamo ripartire da qui. Vlahovic? Sa che ha sbagliato. Ha penalizzato la squadra negli ultimi tre minuti e, soprattutto, per le partite future. Quando sei alla Juventus le partite pesanti per noi sono ora, non quando rincorrevamo l’Inter. L’obiettivo è chiudere nei primi quattro posti. Non sono preoccupato. Indipendentemente dallo 0-0 abbiamo fatto un passo in avanti verso il finale della stagione. Venendo da un po’ di risultati negativi c’è un po’ di tensione”.

    14:58
    Allegri a Sky sul tridente
    Ancora Allegri a Sky: “Non possiamo giocare col tridente per motivi di equilibrio? Questo ditemelo voi. Io ho un obiettivo e quando, spero, porterò la Juve tra le prime quattro allora lo avremo raggiunto. Poi si può giocare a due, tre o quattro punte. Ripeto, magari sbaglio io, ma sono contento dei ragazzi, è un punto di ripartenza per le ultime nove partite”.

    14:58
    Juve, Allegri a Sky: “Vlahovic sarà multato”
    Allegri a Sky: “Vlahovic espulso? C’è poco da commentare. Ha sbagliato e sarà multato dalla società”.

    14:57
    Juve, Allegri a Sky: “Nulla da rimproverare i ragazzi”
    Allegri a Sky: “Magari sbaglio a non giocare con tre punte, ma siamo nelle prime quattro che è l’obiettivo stagionale. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Tutto è possibile ma c’è il problema che dobbiamo fare i risultati. Il termometro della squadra ce l’ho io durante la settimana, dobbiamo raggiungere l’obiettivo Champions. Siamo in difficoltà e dobbiamo fare meglio possibile ma in questi momenti si può creare confusione”.

    14:56
    Allegri a Sky: “Con l’obbligo di vincere siamo troppo bloccati”
    Allegri ha aggiunto a Sky: “Non sta succedendo niente, il nervosismo del primo tempo era  per l’importanza della partita. Con l’obbligo di vincere siamo stati troppo bloccati. La squadra secondo me ha fatto un bel secondo tempo, senza concedere tiri in porta. Bisogna prendere soprattutto il positivo dalla prestazione per poi ripartire dopo la sosta. Il momento è difficile ma l’atteggiamento difensivo e della squadra è stato migliore delle ultime”.

    14:56
    Allegri litiga con lo studio Sky: “Siamo terzi o mi sbaglio?”
    Allegri ha litigato con lo studio Sky: “Giocare con tre punte sarebbe una buona mossa politica? Faccio l’allenatore, non il politico. Mi sembra che siamo terzi, attualmente. Giocare con tre punte? Lei sa come si fa l’allenatore? Perché io non so come si fa il giornalista. Non devo andare dietro al pubblico e non mi permetto di dire a lei come si fa il suo lavoro”.
    “Perché sono arrivati solo 7 punti nelle ultime 8 partite? E allora perché ne abbiamo fatti 46 nelle prime 19 partite? Cerchiamo di fare il meglio, poi sicuramente faccio errori. Mi faccia una domanda più intelligente e magari rispondo. Siccome io sono un allenatore che lavora per la Juventus, la squadra fa il massimo ma sbagliamo, io per primo. Però non posso andare dietro ad altro, come non ci sono mai andato. Faccio scelte per la squadra, anche sbagliando.”.

    14:51
    Juve-Genoa, le statistiche
    Le statistiche di Juve-Genoa (Leggi tutto).

    14:43
    De Winter a DAZN: “Genoa gruppo bellissimo, felice per la convocazione”
    De Winter a DAZN: “Volevamo tornare a casa con un risultato positivo e, spinti dal nostro pubblico, ci siamo riusciti. Siamo stati bravi. Abbiamo dato tutto. Spesso contro le grandi conquistiamo risultati positivi. Abbiamo un gruppo bellissimo, spingiamo tutti anche grazie ai nostri tifosi, siamo svegli e concentrati. La convocazione con il Belgio? Mi sento cresciuto, migliorato, è un grande orgoglio. Solo con lavoro e continuità si progredisce”.

    14:35
    Vlahovic furioso
    Nel post-partita è probabile che ci sia modo di tornare sull’espulsione per somma di ammonizioni rimediata da Vlahovic, che è uscito dal campo proprio rivolgendosi alla panchina di Massimiliano Allegri per spiegare ciò che è accaduto nel finale del match con il Genoa (Leggi tutto).

    14:25
    Juve-Genoa 0-0
    All’Allianz Stadium si è appena conclusa Juve-Genoa. Il match tra bianconeri e rossoblù all’Allianz Stadium è finito 0-0. Gli uomini di Allegri agganciano momentaneamente il Milan al secondo posto (59 punti), quelli di Gilardino si consolidano in zoza tranquillità: +10 sul Frosinone in attesa di Roma-Sassuolo.

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

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    Juve-Genoa 0-0, rivivi la diretta: altro pareggio per Allegri

    14:37
    Crisi Juve: il dato sulle ultime partite
    Un periodo nero per la squadra di Allegri, crollata nei risultati negli ultimi mesi. Nelle ultime 8 partite la Juve ha raccolto soltanto 7 punti in totale, perdendo così il secondo posto in classifica.

    14:35
    Juve, tutte le parole di Allegri in diretta
    Attesa per le dichiarazioni di Allegri dopo lo 0-0 contro il Genoa. Segui tutte le parole in diretta. LEGGI QUI.

    14:30
    La Juve raggiunge momentaneamente il Milan
    Solo un punto per i bianconeri, che si portano a quota 59 raggiungendo per il momento il Milan al secondo posto. I rossoneri di Pioli, impegnati contro il Verona, hanno l’occasione per allungare il loro vantaggio sulla squadra di Allegri.

    14:25
    90+5′ – E’ finita, Juve-Genoa 0-0
    Fischio finale. Niente gol e un punto a testa tra Juve e Genoa. 

    14:22
    90+2′ – Espulso Vlahovic
    Giallo per l’attaccante che protesta con l’arbitro, poi scatta il rosso per altre proteste. 

    14:20
    90′ – Cinque minuti di recupero
    Assegnato l’extratime. Si giocherà fino al 50′. Il Genoa è alle corde.

    14:19
    90′ – Palo di Kean
    Tiro potente di Kean che colpisce in pieno il palo dopo l’assist di Yildiz. Secondo legno per la Juve. 

    14:16
    87′ – Juve in pressione
    I bianconeri comandano la partita ma non riescono a sfondare.

    14:13
    83′ – Kean in campo
    Ultimo cambio Juve: Kean nella mischia, fuori Cambiaso.

    14:14
    85′ – Due cambi per il Genoa
    Dentro Cittadini e Bohinen, fuori Bani e Badelj.

    14:11
    82′ – Iling chiuso
    Spence recupera su Iling servito in area al termine di un contropiede che poteva essere sfruttato meglio.

    14:09
    79′ – Retegui lascia il campo
    Gilardino cambia l’attacco: fuori l’italoargentino, in campo il nigeriano Ankeye, al debutto.

    14:07
    77′ – Dentro Weah
    Fuori Miretti, dentro il figlio d’arte.

    14:04
    75′ – Vlahovic impreciso
    Seconda chance di testa per la punta che arriva in anticipo sul cross e non segna da pochi passi: palla alta.

    13:59
    69′ – Vlahovic di testa
    Ancora Juve pericolosa: stavolta Vlahovic schiaccia di testa e sfiora il palo.

    13:56
    67′ – Palo Iling
    Diagonale mancino e velenoso di Iling che Martinez devia sul palo esterno. Juve vicina al vantaggio.

    13:54
    65′ – Giallo per Vitinha
    L’attaccante del Genoa atterra Rabiot in scivolata dopo una trattenuta. Punizione per la Juve.

    13:48
    58′ – Triplo cambio Juve
    Allegri cambia: dentro Rabiot, Iling e Yildiz, fuori Chiesa, Kostic e McKennie.

    13:47
    57′ – Giallo per Cambiaso
    Ammonito il centrocampista della Juve, entrato in ritardo su Vasquez.

    13:42
    52′ – Juve più convinta
    I bianconeri cercano Chiesa e stanno facendo la partita in questa fase. Il Genoa si chiude bene.

    13:34
    46′ – Via al secondo tempo
    Inizia la ripresa: batte la Juve.

    13:19
    45′ + 1′ – Finisce il primo tempo
    Juve e Genoa tornano negli spogliatoi. Niente gol nei primi 45′.

    13:17
    44′ – Contropiede sprecato dalla Juve
    Ripartenza bianconera: nel momento clou non si capiscono Vlahovic e Chiesa, con il primo che sbaglia il passaggio in profondità. 

    13:12
    39′ – Ammonito Danilo
    Giallo per il difensore bianconero che abbatte Vitinha.

    13:10
    36′ – Chiesa chiede un altro rigore
    Contatto appena fuori area tra Chiesa e Spece non visto dall’arbitro. Solo angolo. Chiesa non la prende bene. 

    13:08
    35′ – Vlahovic protesta
    L’attaccante crossa e il pallone sbatte in area sul gomito di Spence, che era attaccato al corpo. Le proteste della punta cadono nel vuoto.

    13:05
    32′ – Ancora Gatti
    Kostic inventa per Gatti: la conclusione di prima del difensore viene deviata in angolo in extremis. 

    12:59
    26′ – Gatti dal limite
    Fucilata rasoterra dal limite di Gatti, Martinez controlla e para a terra. E’ il primo tiro in porta della Juve.

    12:58
    25′ – Cambiaso chiude in angolo
    Spence mette in mezzo una palla tagliata nell’area piccola: Cambiaso salva tutto.

    12:56
    23′ – Retegui ci prova
    Tiro sballato dell’attaccante del Genoa che non centra la porta da posizione defilata.

    12:54
    20′ – Contatto Bani-Miretti
    Il centrocampista della Juve cade in area dopo un intervento di Bani. Per l’arbitro è calcio d’angolo, niente rigore.

    12:50
    17′ – Duello tra Kostic e Gudmundsson
    Kostic subisce un fallo da Gudmundsson che era scappato sulla fascia sinistra. Buona la copertura del serbo. 

    12:48
    15′ – Contropiede Juve nel vuoto
    Chiesa fa ripartire la Juve, ma Cambiaso sbaglia il servizio in area per Vlahovic, complice una deviazione dei difensori del Genoa. 

    12:43
    10′ – Juve di rimessa
    E’ il Genoa a fare la partita a Torino, comandando il dato sul possesso palla. La Juve pressa e aspetta la possibilità di sfondare in contropiede.

    12:40
    7′ – Il Genoa sfiora il vantaggio
    Miracolo di Szczesny che salva la Juve sul colpo di testa di Bani, arrivato dagli sviluppi di un calcio di punizione. 

    12:33
    1′ – Juve-Genoa è iniziata
    E’ cominciata Juve-Genoa a Torino.

    12:28
    Juve-Genoa, le squadre nel tunnel
    Quasi tutto pronto a Torino. I ragazzi di Allegri e Gilardino stanno per scendere in campo.

    12:19
    Chiesa: “Juve, bisogna vincere per forza”
    “E’ necessaria la vittoria per riportare entusiasmo. Abbiamo raccolto pochi punti ultimamente. C’è qualcosa che non sta andando, bisogna per forza vincere oggi. Le indicazioni di Allegri? Devo stare dietro la punta e poi spostarmi sulla sinistra. Obiettivi in termini di gol? Voglio arrivare in doppia cifra ma sempre con l’idea che prima di tutto bisogna aiutare la squadra”, le parole di Chiesa ai microfoni di Dazn prima di Juve-Genoa.

    12:14
    Vasquez: “Genoa, serve coraggio”
    “Quando ero bambino sognavano di giocare contro la Juve, in questo stadio. Bisogna andare in campo con coraggio e lottare fino alla fine. Vlahovic? Sappiamo che è fortissimo fisicamente. Gli piace farsi sentire. Da difensore dico bisogna devo stare lì, addosso a lui con una marcatura a uomo, ma anche stando attenti alla coperture”, ha detto Vasquez, difensore del Genoa, a Dazn. 

    12:10
    Piccolo allarme per Chiesa
    L’attaccante, durante il riscaldamento, ha avuto un problema alla spalla. Non sembra però nulla di grave.

    12:09
    Il Genoa e le big 
    Il Genoa non ha vinto nessuna delle ultime 20 partite contro squadre nelle prime tre posizioni in Serie A (5 pareggi e 15 sconfitte); l’ultimo successo del genere è stato proprio contro la Juve, curiosamente il 17 marzo. Era il 2019: un 2-0 a Marassi sotto la guida di Prandelli contro i bianconeri di Allegri.  

    12:05
    Allianz Stadium sold out
    Stadio tutto esaurito per Juve-Genoa. Ci saranno sugli spalti più di 40.000 spettatori.

    11:52
    Juve-Genoa in tv
    Juventus-Genoa scatta alle ore 12.30 a Torino. Sarà possibile seguire la partita in diretta tv su Sky Sport Uno (canale 201), Sky Sport Calcio (canale 251) e Dazn. Il match va anche in diretta streaming su Dazn, Sky Go e Now. 

    11:41
    Juve, andamento lento
    Nelle ultime sette giornate, la Juventus ha raccolto sei punti (1 vittoria, 3 pareggi, 3 sconfitte) e solo quattro squadre hanno avuto un rendimento inferiore; inoltre, i bianconeri hanno subito due gol in ciascuna delle ultime quattro gare e non arrivano a cinque dal marzo 1962. 

    11:28
    Juve-Genoa, le formazioni ufficiali
    JUVE (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Miretti, Kostic; Chiesa, Vlahovic. All.: Allegri.
    GENOA (3-4-2-1): Martinez; De Winter, Bani, Vasquez; Spence, Badelj, Frendrup, Messias; Gudmundsson, Vitinha; Retegui. All.: Gilardino. 

    11:23
    La Juve a Torino
    La Juventus è imbattuta da 19 gare casalinghe di fila contro il Genoa in Serie A (15 vittorie, 4 pareggi) e ha subito in media soltanto 0.6 gol a partita, mantenendo la porta inviolata 10 volte. 

    11:08
    Juve, Allegri senza Milik 
    Ecco le parole dell’allenatore prima della sfida contro il Genoa. APPROFONDISCI LEGGI TUTTO

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    Martusciello, rivivi le dichiarazioni dopo Frosinone-Lazio

    23:50
    Cataldi: “I panni sporchi si lavano in casa”
    Così Cataldi a Sky: “Sono stati giorni complicati. In quell’abbraccio c’era un ringraziamento per la persona che è, anche a livello personale. In questi due anni e mezzo mi ha aiutato tanto, c’era un ringraziamento che va a lui. Quando ci sono le dimissioni di un allenatore le responsabilità sono di tutti, non ci togliamo dalle nostre responsabilità, penso che le abbiamo, c’è un insieme di problemi quando le cose non vanno. E’ sempre difficile gestire queste situazioni, è stata una settimana complicata. Il fatto che i tifosi se la siano presa con noi è giusto, forse non abbiamo fatto quello che potevamo fare. Ci assumiamo le nostre responsabilità. Non so se ci serviva una scossa, se è stata la scelta giusta perché ce lo dirà il campo. Abbiamo provato a fermare Sarri perché dopo due anni e mezzo di lavoro ci sentivamo di dirgli che le responsabilità sono di tutt ie non doveva pagare la scelta da solo. Abbiamo detto di continuare fino alla fine con noi, qualsiasi sarebbe stato il risultato. Ci ha detto ‘una scossa se si può dare la posso dare solo io e per aiutarvi a far un finale di stagione importante’. Tradimento? Sono state parole forti, io sono cresciuto che i panni sporchi si lavano in casa, le responsabilità sono di tutti e penso sia giusto risolverla internamente. Se me l’aspettavo le dimissioni? Non lo so perché non mi è mai capitato, è stata la prima volta che ho visto un allenatore dimettersi. E’ stata una sorpresa il giorno dopo l’Udinese, non so come rispondere. E’ stata una settimana difficile. Speriamo che sia stata una scossa per il bene della Lazio”.

    23:47
    Martusciello: “Me ne vado ad Ischia”
    “Il mio intento era di accompagnare la squadra a Frosinone. Non ho mai pensato di prendere la Lazio in mano. Io ho dato disponibilità a fare quattro giorni di inferno. Mia moglie non l’ho neanche vista. Il direttore mi ha chiesto di restare e ho accettato. Qui si trattava di tenere in mano la squadra e non altro. Non riesco a capire chi non l’ha capito. Domani me ne vado a Ischia. Ho sempre saputo che non sarei rimasto e che la Lazio avrebbe trovato un altro allenatore”, ha detto Martusciello a Dazn, confermando tra le righe che sta per arrivare Tudor a Formello.

    23:44
    Martusciello: “Stagione in ricorsa”
    “Quello che ha spostato tutto è stato l’inizio del campionato. E poi è stata una rincorsa, si inciampa e non è semplice riprendere il cammino. La Champions League ha tolto tante energie. E poi ci sono stati tanti infortunati, in primis Zaccagni. Il bicchiere è vuoto se si vedendo i risultati, la squadra però deve pensare a portare in alto i colori della Lazio”, ha aggiunto Martusciello a Dazn. 

    23:40
    Martusciello: “Giorni infernali”
    Così Martusciello a Dazn: “Non sapevo dove mettere le mani, sono stati quattro giorni duri, infernali. Ma alla fine è importante che tutto quello che si dice prenda delle pieghe giuste. All’inizio c’era molta paura, si sono viste delle trasmissioni banali non riusciute, si è rischiato di perdere, ma alla fine la vittoria è arrivata. Questa è una squadra che ha superato un turno di Champions, ha vinto contro il Bayern Monaco, ha un valore ma manca nella continuità secondo il mio punto di vista. E’ la cosa manca. Questa roba qui può accadere. C’era quindi bisogno di grande senso di appartenenza. Non so se c’era paura di essere rincorsi a Formello o voglia di rivincita. Questa rosa è composta da bravi ragazzi e professionisti. C’è un gruppo che ha reagito alle avversità. E’ un gruppo che ha creato questo e ha reagito. Non è stata una bella partita, si è visto poco dal punto di vista del bel gioco. Ma c’era paura ed era inevitubaile. In campo ci vanno loro. Io ho solo cercato di semplificare le cose. Spero che la Lazio possa tornare a fare la Lazio. I ragazzi se la godranno questa serata”.  

    23:30
    Castellanos: “Voglio giocare di più”
    “Mi aspetto di giocare un po’ di più, ma la cosa fondamentale è il gruppo”, ha detto Castellanos a Sky. 

    23:23
    Di Francesco: “Frosinone senza malizia”
    E’ deluso Di Francesco, allenatore del Frosinone, che ha parlato ai microfoni di Dazn: “La squadra non è crollata, ci è manca malizia e abbiamo preso due gol su calci piazzati. Abbiamo fretta, c’è la gioventù che vuole fare gol, ma i ragazzi hanno tenuto testa alla Lazio, anche se non siamo riusciti a fargli male perché potevano fare meglio e aver un vantaggio maggiore. Il primo gol non andava preso. E mi fa rabbia. Sono state tante piccole situazioni che non hanno funzionato. Abbiamo preso gol essendo schierati male, tutti sotto palla, da una rimessa laterale. Bisogna alzare l’attenzione. L’allenatore può solo allenare attraverso il lavoro, gli allenamenti. Vedo tante cose buone, al primo tiro in porta però prendiamo gol. Se la Lazio avesse segnato per merito suo dico “bravi”, ma questi sono gol assurdi. Mi toglierei tanto del mio per portare a casa punti, anche mettermi a sei dietro, ma non credo che questa possa essere la strada giusta. Putroppo si parla del risultato nel nostro mondo e non del gioco. Questo mi fa male”.     

    23:14
    Lazio, attesa per Tudor
    Il nuovo allenatore della Lazio è stato individuato: si tratta di Igor Tudor. Lunedì è atteso a Formello. LEGGI TUTTO

    23:03
    Castellanos: “Il merito è di tutti”
    “Questa partita andava vinta per noi e tutti i tifosi. La vittoria è merito di tutta la squadra. Sono felice. L’abbraccio dopo il gol? Bello, siamo contenti, mentalmente non era semplice. La squadra ha dato il massimo fino all’ultimo minuto. Stiamo bene insieme. Il Frosinone è un grande rivale”, ha detto Castellanos, autore di una doppietta decisiva, a Dazn. 

    22:49
    Rinascita Lazio
    Serata da tre punti per la Lazio dopo quattro sconfitte di fila. La squadra biancoceleste sale a quota 43 punti, all’ottavo posto, insieme alla Fiorentina. 

    22:45
    Frosinone-Lazio, i dati
    La cronaca, il tabellino e le statistiche di Frosinone-Lazio. APPROFONDISCI

    22:43
    Martusciello fa chiarezza
    Il nuovo allenatore della Lazio ha parlato dell’addio di Sarri prima del match di Frosinone. LEGGI TUTTO LEGGI TUTTO

  • in

    Frosinone-Lazio diretta, Castellanos entra e segna LIVE

    21:34
    45+3′ Finisce il primo tempo: Frosinone-Lazio 1-1
    Rapuano manda tutti gli negli spogliatoi per l’intervallo

    21:32
    45+2′ – Lirola sfiora la doppietta
    Lirola vicino alla personale doppietta e al vantaggio Frosinone su un ribaltamento di fronte: il suo tiro, però, termina sull’esterno della rete

    21:30
    45′ – Assegnati tre minuti di recupero
    La squadra arbitrale assegna 180 secondi di recupero.

    21:28
    43′ – Turati ferma Immobile
    Immobile prova con il destro da posizione defilata: Turati respinge con un ottimo riflesso

    21:24
    39′ – Zaccagni pareggia i conti, Frosinone-Lazio 1-1
    Zaccagni pareggia i conti con un ottimo inserimento su un cross di Guendouzi

    21:21
    34′ – Chance Frosinone
    Gelli non riesce a spingere verso la porta un buon pallone servitogli da Brescianini

    21:19
    33′ – Ammonizione per Pellegrini
    Fallo di Pellegrini su Brescianini: Rapuano tira fuori il primo giallo della gara. Il terzino era diffidato e salterà la prossima gara contro la Juventus. Nel contrasto si fa anche male alla cavilgia e solo dopo una fasciatura riesce a tornare in campo.

    21:13
    28′ – Marusic si prende un bel rischio
    La Lazio rischia grosso in due occasioni con due palle perse nella propria metà campo: il Frosinone non riesce ad arrivare al tiro

    21:12
    26′ – Occasione per Immobile
    Immobile arriva il tiro ma un controllo non perfetto non gli consente di centrare la porta

    21:10
    24′ – Cheddira spara alto
    Buona iniziativa di Lirola che serve Cheddira: l’attaccante spara alto, ma tutto vano visto la posizione di fuorigioco durante l’azione

    21:08
    22′ – Problemi per Cheddira
    Dopo essere rimasto a terra dolorante, Cheddira si è ripreso e sta proseguendo la gara.

    21:06
    21′ – Rapuano richiama due giocatori
    Guendouzi e Mazzittelli ripresi dall’arbitro Rapuano per una piccola scaramuccia in mezzo al campo.

    21:03
    18′ – Tentativo di rovesciata per Cheddira
    Cheddira prova l’acrobazia in area di rigore ma il pallone finisce ampiamente alto

    20:58
    13′ – Gol di Lirola, Frosinone-Lazio 2-1
    Cross di Zortea per il colpo di testa di Lirola che non lascia scampo a Mandas: Frosinone in vantaggio

    20:51
    6′ – Tentativo di Mazzitelli
    Tiro da fuori di capitan Mazzitelli: Mandas blocca.

    20:50
    5′ – Occasione Cheddira
    Colpo di testa da buona posizione per Cheddira su cross di Gelli: il pallone finiscelto

    20:49
    Due Romagnoli in campo
    Curiosità: in campo ci sono due Romagnoli, Simone nelle fila del Frosinone, Alessio nella Lazio. I due non sono parenti

    20:45
    1′ – Partiti
    Frosinone-Lazio è cominciata allo Stirpe.

    20:40
    Pellegrini: “Ora servono i fatti”
    Pellegrini ai microfoni di Sky pochi minuti dal calcio d’inizio: “E’ stata una settimana intensa e difficile, ora dobbiamo solo pensare alla partita senza farci invadere la testa dai pensieri. Sicurmante dobbiamo dimostrare qualcosa, non è stato un anno costante e servono maturità e atteggiamenti. Anche le parole sono riduttive, ora servono i fatti. Le coppe europee sono un obiettivo, mancano dieci partite e c’è la Coppa Italia”.

    20:35
    Cheddira: “Siamo sereni”
    Cheddira a Sky nel pre: “Zona retrocessione? La stiamo vivendo serenemente. Lazio? L’abbiamo preparata nel migliore dei modi, ogni aspetto e particolare da portare in campo per fare punti”.

    20:25
    Di Francesco: “La voglia di reagire c’è”
    Di Francesco è intervenuto nel pre partita ai microfoni di Sky Sport: “La difficoltà della partita è sempre alta, loro arrivano da una settimana particolare e queste situazioni cadono sui giocatori e credo che cerchino compattezza, come la stiamo cercando anche io. Le prestazioni non bastano ma serve reagire alla grande: ci manca la concretezzza che dobbiamo trovare il primo possibile. La voglia di reagire c’è”.

    20:20
    Martusciello: “Ho fatto questa scelta anche con il mister”
    Martusciello è intervenuto nel pre partita ai microfoni di Sky Sport: “Negli ultimi giorni è stato un po’ complicato, c’è grande attenzione per provare a passare via con questo momento complicato e migliorare a quanto si sta facendo male. Dopo tutti gli accadimenti in settimana dobbiamo pensare solo al campo, però non è stata una settimana semplice. Perchè rimanere? Domanda non banale, credo che sia lecito rispondere e fare chiarezza su tutto quello che mi è piovuto addosso in questi giorni e non per difendere il mio operato, vado avanti a testa alta: io sono sono sotto contratto della Lazio e quando è venuta orfana dell’allenatore e mi ha chiesto se gli davo disponibilità perché in un lasso di tempo così breve faceva fatica a trovarne un altro. La società è tre anni che mi stipendia e anche con il mister si è fatta questa scelta qui”.

    20:15
    Curiosità e statistiche
    Per tutte le statistiche di Frosinone-Lazio clicca qui.

    20:00
    La squadra arbitrale
    Rapuano arbitrerà la gara tra Frosinone e Lazio con Bercigli e Garzelli come assistenti. Quarto uomo Baroni con Abisso e Di Paolo rispettivamente Var e Avar.

    19:50  
    La panchina della Lazio
    Ecco i giocatori a disposizione di Martusciello: Sepe, Renzetti, Vecino, Kamada, Pedro, Isaksen, Castellanos, Hysaj, Andre Anderson, Lazzari, Gila.

    19:45
    La panchina dei padroni di casa
    Ecco i giocatori a disposizione di Di Francesco:  Frattali, Cerofolini, Baez, Seck, Kaio Jorge, Cuni, Reinier, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Monterisi, Valeri.

    19:40
    La formazione ufficiale del Frosinone
    FROSINONE (4-3-3): Turati; Zortea, Okoli, Romagnoli, Lirola; Brescianini, Barrenechea, Mazzitelli; Soulé, Cheddira, Gelli. Allenatore: Di Francesco

    19:35
    La formazione ufficiale della Lazio
    LAZIO (4-3-3): Mandas; Marusic, Casale, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: Martusciello

    19:30
    Niente conferenza per Martusciello
    Nessuna dichiarazione nei giorni precedenti alla gata, invece, per Giovanni Martusciello.

    19:25
    Di Francesco: “Sarri via? Cambia poco”
    Eusebio Di Francesco ha parlato alla vigilia della gara: LEGGI QUI le sue principali dichiarazioni.

    19:15
    La probabile formazione di Martusciello
    Come si disporrà in campo la Lazio sotto la guida di Martusciello? SCOPRILO QUI.

    19:00
    Il probabile undici iniziale di Di Francesco
    Scopri le ultime sulla probabile formazione di Di Francesco: CLICCA QUI.

    18:50
    I convocati di Martusciello
    Nei convocati di Martusciello si rivedono tre titolari: LEGGI QUI LA LISTA COMPLETA.

    18:40
    Tudor prenderà il posto di Martusciello
    Martusciello sarà sollevato dall’incarico ad interim dopo la gara con il Frosinone: al suo posto subentrerà Tudor.

    18:35
    Dove vedere la partita in tv e in streaming
    Scopri dove poter guardare la gara dello Stirpe in tv e in streaming: CLICCA QUI.

    18:30
    Lazio-Frosinone, cresce l’attesa
    Manca sempre meno al calcio d’inizio di Lazio-Frosinone: alle 20:45 le squadre di Di Francesco e Martusciello daranno il via alla danze allo Stirpe.

    Stadio Benito Stirpe – Frosinone LEGGI TUTTO

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    Chi avrà il coraggio di rifare Thiago Motta?

    Tra l’ottantesimo e l’ottantaseiesimo Saelemaekers, Fabbian e Orsolini si sono divorati una porzione d’Europa: nelle prime due occasioni ci ha messo del suo Caprile, la terza volta Orso ha fatto tutto da solo. In quei sei minuti bippati ho rischiato la scomunica. Poi è arrivato il gol di Fabbian – il ragazzo ha colpi salvifici – ed è stato Eurofestival. Così il Bologna resta quarto, ma con sei punti di vantaggio sulla Roma, che naturalmente ha una partita in meno. Tutto troppo bello, direbbe Bruno Pizzul. E tutto troppo (di) calcio e volontà e coraggio e lavoro. Il successo di Empoli è il prodotto di un finale in cui la squadra ha inseguito la vittoria ad ogni costo.  Quando vengo a sapere, oppure leggo, di candidati alla sostituzione di Motta – purtroppo nutro poche speranze sulla sua permanenza, e non sono il solo -; quando penso al dopo-Thiago, dicevo, fatico a individuare, tra i praticabili, un allenatore disposto a correre un rischio così grosso. Sappiamo bene chi sono i tecnici che godono del gradimento di Giovanni Sartori: Tudor, ad esempio, ma se l’è appena preso Lotito, e poi Di Francesco, il giovane Farioli, che non ha ancora abbandonato l’idea di restare a lungo all’estero, e Vanoli, protagonista in B con il Venezia. Profili interessanti, professionisti capaci ma tutt’altro che sprovveduti: DiFra si è appena ricostruito un’immagine a Frosinone dopo un paio di esperienze negative (scelte sbagliate delle quali si è pentito) mentre gli altri due vorrebbero provare a crescere con la giusta gradualità. Prendere il posto dell’allenatore che dopo 25 anni ha riportato il Bologna all’attenzione nazionale rilanciando il bel gioco, raccogliendo tanti punti e alimentando il sogno impossibile dei tifosi, non sarà semplice per nessuno, perciò la curiosità è giustificata. Motta è sorprendente: azzeccatissima, dunque, la scelta di Sartori “il fotografo”, come l’ha definito il presidente dell’Empoli Corsi. È riuscito ad abbinare la qualità del calcio e del lavoro, in tutte le sue accezioni, ai numeri: dopo 29 giornate ha 11 punti in più rispetto allo scorso anno, grazie a 5 sconfitte e 11 gol subiti in meno. Un progresso più che sensibile, premiato dalla posizione in classifica e dalle prospettive che alimenta. A proposito di prospettive (europee, naturalmente) il calendario da qui alla fine non è dei migliori: 4 partite accessibili al Dall’Ara (Salernitana, Monza, Udinese e Juventus) ma anche cinque non semplici fuori (Frosinone, Roma, Toro, Napoli e Genoa). Confesso che nutrivo qualche dubbio sulle capacità di Motta e soprattutto ero (e sono) ancora molto legato al ricordo di Sinisa. Ma è riuscito a trasmettere alla squadra – tanti buoni giocatori, per carità – una personalità e una consapevolezza invidiabili. Ne hanno tratto giovamento Lucumi e Calafiori, ma anche Fabbian e Urbanski, Ndoye e Moro, El Azzouzi e Kristiansen. Elementi come Zirkzee, Freuler, Posch, Lykogiannis, Aebischer, Beukema, De Silvestri, Karlsson, Orsolini, Saelemaekers e Ferguson avevano soltanto bisogno di una guida in grado di metterli nella condizione di esprimersi. PS. Il miracolo Champions potrebbe indurre Thiago a restare? Presto mi rivolgerò a Paolo Fox per conoscere il futuro dei Vergine di fine agosto.  LEGGI TUTTO