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Cagliari, Zenga: “Vedrete il gioco di Crotone. Ho parlato con Gigi Riva”

CAGLIARI – Chiamato a guidare il Cagliari al posto di Rolando Maran, Walter Zenga è stato oggi presentato alla stampa.“Inizio dicendo che ho chiamato subito Maran, che stimo: penso abbia fatto un buon lavoro. Il Cagliari è un’ottima formazione, mi sono prefissato di riportare entusiasmo in una squadra importante che rappresenta una regione. L’ho vista giocare tante altre volte: con il presidente c’è un rapporto di grande stima e amicizia”.

Zenga nel 2014 rifiutò la panchina dei sardi: “Era un momento particolare, avevo i bambini piccoli ed ero in ballottaggio con Gianfranco Zola, mio grande amico. Non si può parlare di un rifiuto, ma prendo questa domanda come spunto per dimostrare a tutti coloro che nutrono dubbi su di me che si erano sbagliati”. Di nuovo palla a Zenga, stavolta sull’uso della tecnologia nel calcio: “A me piace molto guardare le cose che facciamo con i miei collaboratori. Canzi lo conosco da una vita, credo che sappia fare benissimo la match analysis”. E ancora: “Non c’è bisogno di alibi, voglio sicuramente riportare entusiasmo a questa piazza. Sicuramente le 2 settimane di lavoro che mi trovo davanti mi aiutano tantissimo: ci sono tanti piccoli aspetti su cui lavorare, questa l’unica risposta che mi sento di darle. Quando alleno mi metto l’elmetto per difendere la mia squadra, credo che questo venga apprezzato da tutti. La mia idea di calcio è quella che già proponevo a Crotone.

“Cragno o Olsen? Male che vada gioco io…”

“Non posso dire nulla di quel che è stato fatto prima, per rispetto di Maran. I 32 punti, uniti al fatto che da tante partite non si vinca, testimoniano che un problema c’è, ma adesso serve coraggio e non paura, perché questa porta negatività e sconfitte. E’ l’atteggiamento che conta, forse ancora più della vittoria. Rivalità tra Cragno e Olsen? Male che vada gioco io (ride, ndr). Meglio avere 3 portieri affidabili su cui scegliere piuttosto che non averne. Abbiamo esempi in giro per il mondo, a volte si perdono pure le Champions. Per quanto riguarda lo staff, poi, ho portato solo un elemento: Gianni Vio, esperto sulle palle inattive. Ci divertiremo tanto anche su questo frangente. Se ho sentito Riva? Sì, è stato il terzo dopo Maran e Gianfranco Matteoli: cosa ci siamo detti non ve lo dico…”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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