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Coronavirus, Dybala: “Avevo una brutta tosse ed ero senza fiato dopo cinque minuti di allenamento”

TORINO – Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e quando dormivo sentivo freddo”. Paulo Dybala ha raccontato ulteriori dettagli sulla propria positività al Coronavirus. Il numero dieci della Juve, come ha raccontato la fidanzata Oriana Sabatini, non è ancora guarito: All’inizio non ho pensato a cosa potesse essere ha dichiarato in collegamento ad AFA Play ma la cosa era successa ad altri due compagni (Rugani e Matuidi, ndr) e l’ultimo ero io. Avevamo mal di testa, ma era consigliabile non prendere nulla. Il club ci ha dato delle vitamine e col tempo ci siamo sentiti meglio”.

Dybala: “Dopo cinque minuti ero a corto di fiato”

È una cosa psicologica, all’inizio hai paura ma adesso va bene. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi – ha continuato la Joya -. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì abbiamo capito che qualcosa non andava bene, poi i test ci hanno rivelato che eravamo positivi al virus”. Dybala ha anche illustrato la situazione italiana ai media argentini: “Ogni giorno qui muoiono molte persone, le cose vanno molto male. Non si riescono a gestire più i casi, ecco perché molti Paesi hanno inviato i loro medici. Non è una cazz…, bisogna stare attenti. Le persone devono stare a casa”.

I gol di Paulo Dybala nella stagione 19-20

Dybala su Messi e Ronaldo

La mia frase su Messi? (“Difficile giocare con Leo”, ndr) Forse avrei dovuto dirla diversamente, non ho mai provato a criticare i miei compagni. Ne ho anche parlato con lui. Tatticamente siamo molto simili. Anche con Scaloni lavoriamo in modo da non pestarci i piedi in campo. Mi sarebbe piaciuto dare di più all’Argentina e ottenere risultati migliori sia in gruppo sia a livello personale. Al Mondiale e in Coppa America ho giocato poco. Ma ho sempre rispettato le decisioni dei ct, la Seleccion è prestigiosa”. Su Cristiano Ronaldo: “È una persona fantastica e molto socievole, tranquillissima all’interno e all’esterno dello spogliatoio. Dà l’impressione di essere uno spaccone, ma non ha nulla a che fare con tutto ciò. Una volta gli ho anche detto che in Argentina lo odiavamo per questo e si è messo a ridere…La sua risposta? ‘Sì, lo so, sono abituato a ricevere queste critiche’”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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