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Higuain, avviso alla Juve: “Chiunque vorrebbe giocare nel River Plate”

TORINO – Tornato ad allenarsi con i compagni proprio oggi, lancia messaggi criptici sul proprio futuro, che non è scontato resti colorato di bianconero: “Andare al River Plate? Non che cosa accadrà”, ha dichiarato l’attaccante della alla tv argentina TyC Sports. “Il River è un club che mi ha dato tutto, dalla possibilità di crescere fino a farmi vedere e poi essere acquistato dal Real Madrid – le parole di Higuain – per ora penso solo alla Juve, ma a chiunque piacerebbe giocare nella squadra di Gallardo. Chiaramente uno che ha giocato a River, vede questa squadra, si immagina lì e dice: che bello”.

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Higuain e i pregi del River Plate

La squadra di Gallardo è contagiosa, ha tutto. E i numeri 9 hanno molte occasioni da gol – ha proseguito il Pipita -. Il lavoro di Marcelo è sotto gli occhi di tutti, se lo merita. Nella mia carriera ho avuto momenti difficili come quelli delle finali perse. Ma nell’Argentina ho sempre dato il massimo”. Su Lautaro e l’interesse del Barcellona: “È difficile decidere alla sua età. Avevo 18 anni quando è venuto a cercarmi il Real e non ho certamente rifiutato dicendo: ‘No, aspetto di crescere poi vediamo’. Non sai mai cosa può succedere dopo, quindi io ho accettato. Per Lautaro è una situazione molto delicata. Ovviamente non voglio dare giudizi per evitare polemiche, ma quando ti cerca il Barça con Messi…io non vorrei essere al suo posto, perché è molto difficile rifiutare“.

Higuain su Messi e Ronaldo

Sono i migliori al mondo, se ti adatti a loro è tutto più facile. Sai che ti possono capitare 2-3 occasioni da gol e devi essere lucido per sfruttarle: i difensori sono concentrati su di loro e qualche chance ti resta. Cristiano è un giocatore di alto livello, un vincente, è contagioso. Per questo fra lui e Messi è stato un testa a testa negli ultimi 10-11 anni. E giocando con loro, le possibilità di vincere sono più alte. Un altro giocatore molto forte è Pedro del Chelsea, ci ho giocato poco ma è molto bravo“.

Higuain: “Io bomber grazie a Passarella”

Se mi avessero detto che avrei fatto anche il 10% della mia carriera, avrei firmato subito. Ho giocato 3 Mondiali, 4 Coppe America… Ho iniziato da centrocampista, fu Passarella a mettermi in attacco. Ho segnato e non sono uscito più dal campo”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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