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Juve, tre certezze: i nomi degli incedibili

No, grazie, ce lo teniamo. Anche se nell’estate di Fabio Paratici vendere è quasi più importante di comprare ci sono dei giocatori per i quali non c’è offerta che tenga, la risposta sarà sempre no, perché rappresentano le fondamenta del futuro bianconero. Ecco quindi che Pep Guardiola incassa il rifiuto juventino dopo aver richiesto Matthijs De Ligt nei giorni scorsi. Porte chiuse in faccia ai dirigenti del club di Manchester che erano pronti a pareggiare la cifra pagata dalla Juventus all’Ajax nella scorsa primavera, ovvero 75 milioni di euro. In difesa non si tocca nulla o quasi (Romero e Rugani sono certamente in vendita, per esempio), ma De Ligt fa parte di quelli sui quali il club bianconero vuole costruire il futuro.

Bentancur

E lo stesso trattamento è stato riservato a Psg, Manchester United e Real Madrid: tre club che si sono fatti sotto per capire se c’erano possibilità di acquistare Rodrigo Bentancur, valutato intorno ai 40 milioni. Ma, niente da fare: l’uruguaiano è blindato, nonostante sia stato sciolto il vincolo con il Boca Juniors, che nel contratto di cessione aveva ottenuto una percentuale sulla rivendita (la Juventus lo ha cancellato con un accordo da 2 milioni all’anno per otto anni). Se il fatto di dover versare la metà dell’incasso agli argentino aveva frenato qualsiasi tentazione di cedere Bentancur finora, adesso le motivazioni dei no rivolti ai club questuanti è strettamente tecnico. La Juventus crede in Bentancur e lo ritiene un altro dei perni del futuro.

Demiral

Situazione analoga con Merih Demiral, che già dallo scorso anno è richiestissimo, soprattutto in Premier. Anche nelle ultime settimane si sono fatti sotto l’Everton, il Wolverhampton e il Leicester e per tutte e tre le societa inglesi c’è stato un no. Il difensore turco sta per iniziare una stagione da titolare, visto che con l’assenza di De Ligt fino a metà novembre, turnerà con Chiellini e Bonucci nei due posti da centrale. Paratici crede molto in lui e anche Pirlo è rimasto colpito da attitudine e capacità del ventiduenne che nella passata stagione è stato frenato dall’infortunio al ginocchio di gennaio, proprio quando stava emergendo con prepotenza.

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