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Kean, andata e ritorno: la Juve vuole riprenderlo

Ha solo vent’anni, è un ragazzo formato nel fisico e nella testa – al netto di qualche “uscita” da molti categorizzata alla voce delle bischerate di gioventù – e non è errato sostenere che solamente in Piemonte abbia trovato tutto ciò che cercava. Moise Kean, nato a Vercelli, cresciuto calpestando i campetti di Asti e poi esploso nella Juventus dei grandi a suon di record, non freme ancora dal desiderio di rientrare nella Torino bianconera. Però, insomma, siamo lì: dalla Continassa non è arrivata una semplice chiamata di cortesia, perché Andrea Pirlo gradirebbe assai un quinto attaccante talentuoso e soprattutto in cerca di traguardi ambiziosi. L’identikit conduce a Kean, uno dei 2000 più bravi in circolazione e che sulla sponda marchiata Everton di Liverpool non ha lasciato tracce indelebili. Due gol in 33 partite non bastano a scagionarlo, ma il club bianconero conosce il giovanotto in tutte le sue sfaccettature. E sa che Moise tornerebbe volentieri, anche perché il suo innesto terrebbe liberi i posti già contingentati in rosa. Cresciuto a pane e Juve, il ragazzo già maturo aspetta che l’affare si sblocchi, naturalmente con il consenso dell’Everton che giusto un’estate fa ha investito 27 milioni e mezzo per un calciatore che dovrebbe rivendere senza neppure esserselo goduto appieno. Gli inglesi nicchiano e di fronte alla proposta di un prestito biennale con successivo riscatto non hanno aperto le porte. Per ora, s’intende, giacché tutto è in divenire e comunque vada il buon Kean è nelle grazie di chi potrebbe fargli vivere un sogno straordinario nel giugno 2021, quando andrà in scena l’Europeo posticipato di un anno causa Coronavirus. Già, a Roberto Mancini non interessa che Moise non abbia particolarmente esaltato le folle oltre Manica, anzi sia stato oggetto di dibattito per un paio di vicende spiacevoli e che hanno fatto la felicità dei tabloid. […]

Tornasse alla Juve, non sarebbe esattamente un titolarissimo, ma lì davanti ci sarebbe solo da imparare: tornerebbe ad allenarsi con Cristiano Ronaldo, «il migliore» . Mino Raiola è al lavoro da tempo, Mino Raiola ha rapporti estremamente cordiali con la dirigenza bianconera, Mino Raiola è procuratore di cui ci si può fidare. A Torino lo sanno, a Liverpool pure. Se questo è il momento di ripartire, meglio coglierlo al volo.

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