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Pescara, Sottil sul Perugia: “Se vinciamo domani è meglio. Chievo? Acqua passata”

PESCARA – Alla vigilia dell’andata del playout contro il Perugia, l’allenatore del Pescara Andrea Sottil ha parlato in conferenza stampa, analizzando in primis la formazione umbra: “Hanno giocatori importanti, soprattutto davanti, ma siamo pronti a controbattere. Noi arriviamo bene: abbiamo giocatori che possono mettere in difficoltà chiunque, l’importante è giocare con la testa libera. Oddo? E’ di Pescara, sarà emozionato. Io ho allenato il Gubbio ma non lo considero un derby. Penso solo a raggiungere l’obiettivo, servirà una partita di qualità e convinzione”. Il tecnico fa poi una considerazione sugli effetti del covid sul calcio italiano: “I settori giovanili sono fermi, giocare a porte chiuse è disarmante e deprimente. Anche le partite una dietro l’altra è molto strano, nessuno era preparato. Il coronavirus stato un disastro, soprattutto per chi ha perso la vita. Ha portato negatività sotto ogni punto di vista. Far ripartire il calcio non era facile”. Dopo il ko col Chievo, il clima in casa abruzzese era pessimo: “Comprendo la rabbia dei tifosi, noi tutti eravamo distrutti. Ormai però è acqua passata: dopo la sentenza del Trapani però il morale è risalito, prima eravamo preoccupati. Il presidente è stato ancora più presente con Repetto e Bocchetti. Abbiamo cercato di tirare su il morale, la testa fa la differenza. Ho cercato di fare una settimana sbarazzina, di svuotare un po’ la mente ai ragazzi. Questa è una squadra che deve giocare divertendosi”. Sulla situazione infermeria: “Abbiamo qualche acciaccato. Tutte queste partite hanno scombinato i piani, non ci si allena come si dovrebbe. Tutti stiamo facendo il massimo per essere disponibili. Del Grosso è recuperato”.

“Srà una sfida tattica. Campagnaro è una guida per la squadra”

Sottil spiega poi l’approccio da adottare domani: “Non dobbiamo fare calcoli, non c’è il vantaggio della classifica, ma solo quello del campo che poi è a porte chiuse. Non c’è la pressione del pubblico, ma si gioca sempre per vincere. Si deve usare la testa dal primo all’ultimo minuto, affondare, colpire e tirare quando c’è da osare. Se vinciamo la prima è meglio. Dobbiamo colpire, ma sarà una partita anche molto tattica: quando c’è da tirare fuori il fioretto la usiamo, quando c’è da tirare fuori la clava la tiriamo fuori. Dobbiamo saper leggere i momenti della partita, ma è sempre la testa che comanda”. Chiusura su Campagnaro, veterano dei biancazzurri: “Non lo scopro io, è un grande giocatore e uomo e attaccatissimo a questi colori. E’ una guida, l’ho sempre stimato. Ha 40 anni, ha problemi dovuti alla grande usura. Sono due settimane che lavora con continuità, penso che possa giiocare senza problemi, perchè l’esperienza lo porta a sapersi gestire”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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