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Caso McKennie, parla il Ct Usa: “Ecco cosa ci siamo detti”

NEW YORK (STATI UNITI) – Per Weston McKennie le porte della nazionale statunitense sono ancora aperte dopo che avrà scontato la sospensione decisa dal ct Gregg Berhalter per aver violato i protocolli Covid della squadra. “La squadra viene assolutamente prima di tutto, abbiamo preso una decisione pensando al lavoro che stiamo facendo a lungo termine e non è stata una decisione facile. Fidatevi di me, innumerevoli allenatori si trovano di fronte a decisioni in cui devono eliminare giocatori di talento dalla formazione per un motivo o per l’altro. Ma lo abbiamo fatto per quello che pensiamo sia il bene del gruppo e il bene della squadra“, sono le parole di Berhalter alla vigilia della partita degli Usa contro l’Honduras. La ESPN ha riferito che McKennie ha trascorso una notte fuori dalla bolla dell’hotel COVID-19 della squadra a Nashville, nel Tennessee, e ha anche portato una persona non autorizzata in hotel. 

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Non lo escludo per il futuro. Le persone commettono errori. Weston si è scusato con il gruppo. Si è scusato con me e sono cose che accadono. Credo che il messaggio più importante che stiamo trasmettendo, che stiamo cercando di trasmettere, è che siamo qui in campo per sette giorni e sappiamo che l’intensità è incredibile. Sono tre finali in sette giorni e abbiamo bisogno della concentrazione di tutti su ciò che stiamo cercando di realizzare. Io e Weston abbiamo parlato a lungo, lui è un ragazzo a cui tengo profondamente. È una parte importante della squadra. E sono sicuro che quando farà bene tornerà“, ha aggiunto il ct americano.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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