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C’era un cinese a Perugia… L'incredibile storia di Ma Mingyu

Fu un acquisto di Gaucci col fuso orario sbagliato, uno dei tanti di quel periodo scapestrato del nostro calcio

Sbarcò a Fiumicino due giorni prima del Ferragosto del 2000 dopo tredici ore di viaggio con il volo della AirChina CA939 e quando apparve – pallido e assorto, quasi denutrito, precocemente invecchiato, sembrava un ologramma tanto era magro – aggrappato ad un carrello come un naufrago e con la bocca paralizzata nella smorfia di chi annaspa senza aria, in molti pensarono che non poteva essere lui il calciatore, no, quello era il padre, o il fratello, il fratello più vecchio sia chiaro, dai, magari era l’agente, anzi, sicuro: era un imprenditore cinese – uno di tanti che arrivavano in Italia in quegli anni – che presto avrebbe aperto a Orvieto o San Donà di Piave un ristorante con l’insegna “Coniglio di Giada” o “Fujan Bambù”, specialità ravioli al vapore e pollo alle mandorle.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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